EURUSD: alla disperata ricerca di un supportoL'Euro dopo aver archiviato una settimana pessima segna nella mattinata di ieri un nuovo minimo di periodo a $1,0793, senza accennare alcun tentativo di recupero, almeno oltre la soglia del massimo più ravvicinato a $1,0860.
Dunque la situazione rimane particolarmente critica con il rischio di toccare, vista la totale assenza di compratori, il supporto a 1,0780 prima e 1,0730 a seguire.
La configurazione candlestick disegnata a partire dalla scorsa settimana può essere sintetizzata con la formazione di un'ampia black candle, ricavabile accorpando le candele dal 12 al 18 febbraio, che decretano il totale dominio dei venditori in grado probabilmente di spingere più basso le quotazioni attuali.
In leggera controtendenza la dinamica indicatore di trend cci sul grafico giornaliero che in corrispondenza dei minimi registrati venerdì e ieri, misura una pressione in vendita in leggera diminuzione, contribuendo a formare una divergenza rialzista tutta da confermare.
Infatti è necessario che i prezzi conquistino almeno una chiusura superiore alla resistenza più immediata ovvero $1,0860 o meglio ancora più in alto oltre $1,0885, impresa vista l'assenza dei compratori assai improbabile.
Infatti nell'eventualità ciò non dovesse accadere, il consolidamento della del supporto a 1,0820 appare inutile e da solo non potrai evitare un'ulteriore peggioramento della struttura ribassista di medio termine.
Continuando sempre dal punto di vista tecnico l'unico appiglio a cui i compratori potrebbero aggrapparsi è è legato al famoso sequential di Tom demark, un indicatore che misura statisticamente il numero minimi consecutivi registrati da un trend, che corrisponde a 9/13 sedute.
Il che vuol dire che potrebbe verificarsi un consolidamento entro questa settimana della struttura laterale compresa tra $1,0780 e 1,0860, propedeutica alla riconquista della resistenza chiave per uscire dalla struttura negativa di medio termine ovvero a $1,0925.
Altrimenti non resta altro che aspettare l'aggiornamento dei nuovi livelli di minimo sotto quota $1,0730 e addirittura $1,0640.
Indicazioni operative e strategie multiday su EUR/USD
Per le posizioni long: partendo dal presupposto fondamentale che posizioni contro il trend di fondo non fanno altro che aumentare le probabilità di andare incontro stop-loss, come le recenti discese hanno ampiamente dimostrato, è possibile sfidare con un profilo di rischio molto alto le quotazioni del momento.
Acquistare a $1,08 impiegando una piccola parte della liquidità disponibile, puntando ad uscite veloci non oltre $1,0870 e stop loss di massimo 50 pips.
Con un profilo di rischio minore attendere pazientemente la formazione di un supporto statico, ora soltanto abbozzato intorno quota 1,0820, prima di rischiare posizione rialzo.
Per le posizioni short: come da prassi "plurimensile" il posizionamento strategico a ridosso delle resistenze di medio e breve termine principali, non fa altro che "garantire" rendimenti interessanti.
Ancora una volta conviene replicare la stessa strategia, distribuendo più ordini di vendita lungo gli avamposti più immediati, a 1,0920 e 1,088 utilizzando una parte della liquidità disponibile per le operazioni e replicare se venisse raggiunta quota 1,0980$, rimodulando il target a $1,0930 e lo stop alla media dei prezzi ottenuta.
Macron
#nonfarmpayrolls #usd #dollarAttesa per il dato sull’ #occupazione #nonagricola uno dei migliori dati #macroeconomici per il #mercato #finanziario.
Con l’attesa del #nonfarmpayrolls il quesito fondamentale è:
il #dollaro è ancora svalutato dalla #fed/#fomc nonostante il rialzo dei tassi?
Ebbene si, la #fantapolitica è la risposta, situazione di profonda crisi sociale in #europa, tra pseudo #troike e #rifugiati, #siria nel dimenticatoio #macron alleato di #trump per sottrarre i progetti delle navi da guerra a #fincantieri etc.etc.etc.
L’#euro sale e l’europa non cresce nel frattempo godiamici le vacanza estive per poi prepararci ad un bel temporale di @volatilità