CrudeOil, impostiamo lo Stop ProfitDevo dire che l’MCS ha fatto un lavoro straordinario anche stavolta.
Da quando siamo entrati c’è stato solo un piccolo drawdown il 20 Gennaio , e poi ha deciso di invertire il trend, o quantomeno effettuare un bel pullback, e noi siamo venditori sui massimi!
Adesso dobbiamo fare una cosa che per molti sarà incomprensibile, altri non lo faranno sicuramente, e infine gli ultimi lo accetteranno perchè sanno bene come funzionano determinate gestioni del portafoglio.
Dobbiamo impostare lo Stop Profit appena sotto il nostro Entry Point.
Dobbiamo mettere al sicuro questo trade, e partiamo dal presupposto che sono il primo a voler vedere un profitto andare a target, ma dobbiamo salvarci le natiche da un ipotetico annullamento dell’inversione e da una ripresa del trend primario.
Dovete pensare : Se vado in Stop Profit non ho perso niente. È questa la mentalità vincente, spingo quando c’è da spingere verso il target e altresì accetto l’annullamento della mia analisi senza però andare a perdere niente, anzi guadagnando qualche pips.
Chiudo la parentesi sul mindset e inseriamo lo Stop Profit a 85.50
Oilforecast
CrudeOil, perfettamente in timingDiamo uno sguardo agli sviluppi del Crude Oil…la nostra proiezione primaria che va in B2 per adesso è perfettamente in linea con quanto sta accadendo sul mercato, il prezzo si sta portando ai livelli di nostro interesse per la fine di Dicembre e noi l’attendiamo pazienti.
La proiezione secondaria, beh che dire, anche questa era già stata messa in conto, è rimbalzato su di una resistenza che avevamo sotto controllo in B1, ha effettuato un pullback fino quasi il 50% sull’ultimo uptrend di breve periodo, e adesso sta tornando in strada verso un possibile 89.66 .
Le forze sono rialziste, gli indicatori stanno ancora caricando contratti e crescendo di volume, ma sono ancora lontani dall’eccesso di forza, quindi tutto è in perfetta sincronia con i cicli e minori e maggiori, dobbiamo ancora pazientare forse un mese e rivalutare a che punto saremo, ma un’altro check lo faremo sicuramente prima di Natale.
Buona giornata e un benvenuto ai nuovi iscritti 😉
PETROLIO: OCCHI PUNTATI SULLA RIUNIONE OPEC
C’è attesa questa settimana per la riunione dell'#OPEC+ dove verrà stabilito il livello produttivo per il prossimo mese.
Gli addetti ai lavori si attendono un nulla di fatto mentre i prezzi del #petrolio sono in crescita: il mercato è infatti preoccupato che una mancanza di aumento della produzione generi scompensi nell'equilibrio domanda/offerta. Durante la riunione, prevista per questo giovedì, il gruppo dovrà inoltre confrontarsi sulla situazione in Angola e Nigeria dove, a causa di vari problemi, le estrazioni sono arretrate rispetto alle quote assegnate di circa 450.000 barili al giorno.
Saranno oggetto di attenta osservazione anche i dati sulle scorte EIA per vedere se i livelli delle scorte a Cushing (punto di consegna USA) si sono stabilizzati dopo essere crollati al minimo degli ultimi tre anni.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, la resistenza a $84 sembra al momento creare una forte barriera ma, finchè i prezzi rimangono al di sopra del supporto posto in area $80, la tendenza di lungo periodo rimane orientata al rialzo.
Buon trading a tutti
Petrolio WTI, OPEC+ estende i tagli: obbiettivo oltre 40$E' notizia di stamattina che l'OPEC+, con a capo Russia e Arabia Saudita, avrebbe deciso di estendere al mese di luglio i tagli alla produzione di circa 10 milioni di barili al giorno. In realtà il colosso arabo avrebbe premuto per una proroga sino ad agosto, ma l'accordo in tal senso non ci sarebbe stato.
Tale decisione, evidentemente, potrebbe far risalire ulteriormente le quotazioni del Petrolio WTI, ormai prossimo ai 40$ al barile. Tale livello, che rappresenta il nostro target rialzista, potrebbe rappresentare un vero e proprio spartiacque nel medio periodo. Dovessimo valicare la resistenza dei 42.80$ circa, così come si evince dal grafico giornaliero allegato, il prossimo obbiettivo rialzista potrebbe essere rappresentato dai livelli pre guerra dei prezzi ovvero l'area dei 52$.
A livello volumetrico la salita è stata sostenuta ampiamente da apporti pressoché costanti e al momento non s'intravedono eccessi che potrebbero preludere a una possibile inversione del trend in corso.
Petrolio nuovamente verso 20$, i tagli non bastanoPartiamo da un presupposto: la crisi petrolifera che si è scatenata a partire dalla fine di febbraio non ha alcun precedente storico. Se non fosse per l'emergenza sanitaria da coronavirus, in altre circostanze avrebbe catalizzato e scosso l'opinione pubblica più di quanto sia realmente avvenuto. Pensate, dal 21 febbraio alla fine di marzo il calo nelle quotazioni del greggio ha raggiunto il 60%: un deprezzamento mai visto.
La guerra dei prezzi, innescata da Arabia Saudita e Russia, ha portato i prezzi sui 20$ al barile e alcuni giorni fa - prima che si cominciasse a vociferare di un taglio di circa 10 milioni di barili al giorno - c'è stato un tentativo d'attacco al supporto. Supporto che ha tenuto e la speculazione pre meeting virtuale dell'OPEC+ ha fatto schizzare le quotazioni verso quota 30$. Meeting che ha confermato le voci precedenti, ma che sembrerebbe non aver soddisfatto gli operatori. Nonostante il taglio produttivo, nell'ordine appunto dei 10 milioni di bpd, il WTI sta tornando pericolosamente sul supporto dei 20$.
In realtà, come si evince dal grafico giornaliero, si tratta di un'area di prezzo compresa tra 20 e 21$ al barile. Dovesse giungere al suo interno, dovremo attendere le due ipotesi: il rimbalzo tecnico (visto che comunque si resta in trend ribassista) o il breakout ribassista, che a quel punto (dovesse cedere il livello dei 20$ in chiusura daily) proietterebbe il prezzo rapidamente verso 15$.
Viceversa, per poter pensare a rialzi capaci di invertire la tendenza dovremo attendere la violazione dei 29$, con target successivi a 30$, 33$, per poi passare a 40$ e infine a 50$. Situazione che andrà seguita giornalmente e andranno valutati eventuali pattern grafici o relativi alle candele giapponesi, pattern che possano indicarci la strada giusta. Restate sintonizzati.
US dollar WTI Crude Oil in rallyIl mercato petrolifero continua ad essere abbastanza ben supportato.
Anche i fondamentali del petrolio restano costruttivi, con un calo delle scorte globali.
I solidi dati economici negli Stati Uniti e all'estero abbinati all'ottimismo degli accordi commerciali di fase uno / fase due hanno contribuito a alimentare il rally da un punto di vista fondamentale
Petrolio, il trend resta ShortIl trend del prezzo del LCrude WTI , nonostante il forte balzo in avanti delle quotazioni, rimane sempre all'interno di un canale al ribasso. Possibile rimbalzo a seguito della situazione di ipervenduto. L'Ecuador, uno dei membri più piccoli dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, ha detto martedì che lascerà il blocco di 14 nazioni dal 1 ° gennaio a causa di problemi fiscali. La nazione andina sta tentando di aumentare la produzione di greggio per aumentare le entrate e in più occasioni ha rotto la sua quota di produzione fissata dall'OPEC
WTI, Atteso uno Storno - Correlazione con SP500A marzo, l'offerta petrolifera dell'#OPEC è scesa a un minimo da quattro anni, secondo un sondaggio di Reuters, a seguito del patto di taglio delle forniture petrolifere per calmierare i prezzi, mentre la produzione venezuelana è ulteriormente diminuita a causa di sanzioni e interruzioni di corrente. L'organizzazione dei 14 paesi esportatori di #petrolio ha pompato 30,40 milioni di barili al giorno (bpd) il mese scorso, il sondaggio ha mostrato lunedì, in calo di 280.000 bpd da febbraio e il minimo OPEC totale dal 2015. L'Arabia Saudita sta minacciando di vendere il suo petrolio in valute diverse dal dollaro se Washington emetterà un disegno di legge che esponga i membri dell'OPEC alle cause antitrust statunitensi, hanno detto tre fonti vicine alla politica energetica saudita. Molto fermento intorno al prezzo del petrolio che intanto tocca i nuovi massimi di periodo a $62.84. Ma la situazione di ipercomprato tecnico, indica che potrebbe avvicinarsi una pausa del trend in crescita. Monitoriamo con attenzione il livello di supporto a $60.
Petrolio, ci siamo!Nonostante le scorte di ieri negative non abbiano spinto il prezzo al rialzo, sul grafico h4 si è formata una situazione grafica veramente interessante. Triplo massimo e pattern 3 black crows. Sull'attuale ritracciamento un ingresso importante potrebbe essere una grande opportunità di trading!
Brent, in attesa dello shortLa resistenza sul Brent oil a 70$ al barile è interessante anche se per ora il dollaro ancora incerto non ci fornisce un vero segnale di debolezza. Tuttavia l'attuale lateralità va seguita alla ricerca di un pattern o candela singola che possa offrirci una buona correzione. resterei flat n attesa di un chiaro segnale didebolezza
Petrolio, il prossimo a crollare?Le criptovalute sono scese, gli indici pure, il dollaro anche, manca solo fra i rally iper estesi, la discesa del petrolio che ha guadagnato tantissimo nell'ultimo periodo. Vediamo se una ripresa della moneta americana ed il prossimo dato scorte lo spingeranno al ribasso anche se la chiave resta la liquidazione di massa del gran numero di contratti long fra i non istituzionali, fondi, ecc.
Brent - neutraleI corsi del brent stanno provando a galleggiare sulla mm200 (in blu), come vedete.
Dal minimo dei 50,28 c'è stata una reazione, ma poco convinta. Il macd sembra poter tornare convesso segnalando un potenziale rialzo, ma Williams non da indicazioni.
Inoltre per ora la mm50 sta convergendo verso la 200 e se la tagliasse ciò significherebbe ribasso, un grave segno di perdita di forza dell'oro nero.
La kumo poco avanti si assottiglia molto e diventa più semplice riuscire a superarla in un senso o in un altro. Per cui... cautela massima.