Bitcoin: il rally natalizio è una barzelletta?Il rally natalizio potrebbe dare una spinta anche al mercato crypto. Allo stesso modo le paure riguardo l'aumento della de-correlazione dell'andamento del prezzo di BTC con l'S&P500 spaventa i nostri trader riguardo un possibile ulteriore collasso del settore.
Il rally natalizio del mercato azionario
Storicamente però il mercato azionario mostra chiaramente una certa attitudine a performare positivamente nel mese di dicembre anche se il vero rally natalizio sembra prevalentemente iniziare a novembre.
La media dei "dicembri" passati si è mostrata mediamente positiva e il 25th percentile (la parta bassa della distribuzione) si mostra comunque positiva in conclusione del mese.
Tipicamente quindi si nota un decremento dei prezzi nei primi 15 giorni di dicembre per poi recuperare negli ultimi giorni di dicembre come se i manager dei fondi si facessero un piccolo regalo di natale. In molti però scelgono di lavorare sulla volatilità del mercato in quanto il VIX a dicembre tende a essere maggiore rispetto che nelle altre mensilità. Rappresenta una statistica controintuitiva in quanto il mese di dicembre è anche uno dei mesi con volumi di contrattazione più scarsi .
BTC e S&P500: una strana de-correlazione
L'indice di correlazione fra Bitcoin ed S&P500 storicamente supera lo 0.6. Da novembre l'andamento dei due mercati si mostra però discordante. Ciò potrebbe essere dovuto all'intensificarsi dei rischi intrinsechi al mondo DeFi successivi al fallimento di FTX e di molte altre colonne portanti del settore. Sebbene quindi in molti sperino in un rally di natale per il mercato azionario non è detto che possa essere una buona notizia anche per il mercato crypto.
Cosa aspettarsi sulle crypto a dicembre?
Visto che il tasso di correlazione ha raggiunto valori minimi che tipicamente indicando la fine della de-correlazione molti analisti si aspettano nel breve di tornare a una situazione di "normalità". Se il mercato S&P500 dovesse tornare a performare come indicato dalle statistiche sarebbe plausibile attendersi una ripartenza, seppur di breve, anche nel mercato crypto sulla quale poter far trading. Allo stesso modo i nostri trader vedono in questa decorrelazione pessime notizie: l'indipendenza dell'andamento di BTC dall'indice azionario statunitense S&P500 indica che i rischi legati a un crollo sistemico del comparto DeFi sono più alti di quanto al momento si possa constatare. In molti quindi preferiscono giocare sul sicuro e lavorare con derivati per speculare sulla variazione della volatilità sui mercati.
Onchain
Bitcoin: i dati on-chain sorprendono i retail traderL'aumento dei prezzi all'inizio di questa settimana ha riacceso la speranza per i sostenitori delle risorse digitali. In molti hanno visto la ripartenza dell'ultima settimana di ottobre come uno dei segnali indicativi del fatto che probabilmente "l'inverno delle criptovalute si stia scongelando". Le cryptovalute, in linea con l'andamento dei titoli tecnologici del NASDAQ, hanno sofferto in un contesto di politica monetaria più restrittiva da parte della Federal Reserve per reprimere l'inflazione. Ma l'interesse per il settore crypto sembra comunque rimanere basso. Il motivo principali risiede appunto nel fatto che il panorama decentralizzato pare a tutti gli effetti meno remunerativo rispetto che agli anni precedenti. La percentuale di Bitcoin in holding da oltre un anno è ai massimi storici raggiungendo un record del 66%. Più di un quarto dell'offerta totale non sembra volersi affatto spostare dalla catena di blocchi e risulta tecnicamente bloccata da oltre cinque anni.
Questo è certamente un dato particolarmente positivo per il settore in quanto significa che c'è sempre meno BTC disponibili sul mercato. Secondo il meccanismo della domanda e dell'offerta, questo dovrebbe stimolare il prezzo creando un ambiente deflazionistico che può solo giovare il mercato. Un aumento della percentuale di Bitcoin in holding allo stesso modo indica che, nonostante i crolli recenti, la fiducia dei propri investitori resta alta.
D'altro canto il calo dei volumi dei derivati si è accompagnato a un calo dei volumi spot e a bassi livelli di ricerca su il browser Google, suggeriscono che i retail trader hanno preferito abbandonare il mercato, seppur temporaneamente in quanto molto meno direzionale rispetto al passato.
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BITCOIN: NON FATEVI INGANNAREIn quest'ultimo periodo la cryptovaluta più famosa del mondo, sta "subendo" quella che è il sentiment negativo e di incertezza sul contesto macroeconomico e sociale attuale globale.
Il prezzo di Bitcoin risponde a questo stato d'animo dell'economia con una fase laterale ben definita tra i 45K ed i 38K$ . Più nello specifico, si nota proprio un certo interesse da parte degli operatori ben capitalizzati, a scambiare sotto la soglia dei 40K$ .
Se gli studi tecnici non mentono, questa fase laterale potrebbe essere un range di accumulazione .
Se analizziamo i dati onchain , non sorge niente di particolarmente interessante. Questo in realtà ci piace, visto e considerato che ultimamente, accade sempre il contrario di quello che le informazioni sulla blockchain ci forniscono.
Il problema del prendere posizione in una fase così volatile di range è lo stop loss . Il Range non è preciso in quanto Bitcoin, non è uno strumento finanziario per natura " tecnico " seppur in molti usino l'analisi tecnica per studiarne i movimenti.
In sostanza, qualora abbiate impostato un PAC di lungo periodo, la soglia dei 40K dollari potrebbe essere una soglia interessante per prendere posizione. Qualora desideriate fare trading, buona fortuna!
Allo stesso modo, il nostro team di trader, sta trovando molte operazioni di scalping interessanti. I movimenti di range si adattano molto a questo tipo di operatività. Ciò però che resta complicato, è l'impostazione di una profittevole strategia di scalping, cosa che non è facile da fare sia da un punto di vista strutturale, che emotivo (specie sulle cryptovalute ).
Infine, ma non per importanza, attenti a non farvi ingannare dalla " sindrome del ciclo (economico) ":
Quando un asset tende a diventare meno interessante a causa di una compressione dei movimenti del prezzo, il trader medio tende a spostarsi su altri settori spendendo il proprio tempo (e denaro in stop loss) per capirli. In realtà, una compressione della variazione dei prezzi su Bitcoin è statisticamente un segno anticipatore di una fase di forti movimenti direzionali.
Per questo il bravo trader spesso deve rassegnarsi al fatto che adesso non sa operare e deve solo portare pazienza, in attesa di contesti grafici più conformi alla propria strategia.
Falling Wedge bullish and OnChain AnalysisThe market is in the extreme fear. However some divergence bullish appear.
1) On Chain Analysis show a strong accumulation on blockhain exchange reserve
2) Entity-Adjusted Dormancy Flow is very near the bottom on 19 july ( we are close to 9%)
3) Tecnical Patter Falling Wedge
4) Positive News: LionTree Could Start Accepting Cryptocurrencies for Services, ETF SPot japanese approved....
5) Put/Call ratio 0.69 bullish (241221), max pain price close to 49k
Worst scenario anothe dropdown of -10%, mild scenario close to max pain price
Bitcoin, sai veramente su cosa stai investendo?In questo articolo analizzeremo Bitcoin cercando di andare oltre la mera analisi grafica prendendo in considerazione il valore intrinseco allo strumento finanziario ed analizzando i vari modelli che cercano di descrivere l'andamento del prezzo della crypto BTC.
Quello mostrato nella figura qui sopra non è altro che un grafico rappresentativo dell'andamento del tasso di adozione medio in progetti innovativi prima di diventare trend affermati.
Se consideriamo che in Inghilterra solo il 6% degli investitori detiene uno o più crypto asset e applichiamo questo dato al grafico tipizzante del tasso di adozione,ci rendiamo facilmente conto del fatto che la stragrande maggioranza degli investitori non ha ancora considerato minimamente di investire in questo settore. Chi di voi oggi detiene una crypto può a tutti gli effetti considerarsi un Early Adopters tendente alla fascia Early Majority.
Il Bitcoin è quindi uno strumento ancora poco conosciuto e accessibile ai finanziatori tradizionali. Questo lo si capisce anche solo confrontando la capitalizzazione dell'intero mercato crypto a quella delle bluechips del mercato azionario.
L'intera capitalizzazione del mercato decentralizzato non supera la capitalizzazione di borsa della rinomata società Apple .
Le prospettive di crescita sono quindi ancora esponenziali . Per tale motivo la maggior parte dei cryptoinvestitori utilizza un grafico logaritmico per capire l'andamento del prezzo.
Per un osservatore esterno a questo settore è assurdo pensare che le aspettative di rendimento siano ancora così alte. Chiunque non conosca nel dettaglio questo universo è portato a pensare in termini di bolle finanziarie perchè così è stato abituato. Su Bitcoin la "bolla" dovrebbe essere scoppiata già 3 volte e non conosco alcun asset che torni nuovamente a rompere i massimi storici e sia considerato ancora una bolla e quindi:
perchè ostinarsi a pensarlo ?
Su Bitcoin non ci sono bolle, c'è un ciclo . Questo ciclo è chiamato Halving ed è un ciclo prettamente algoritmico che rende la moneta BTC una moneta rara e deflazionata.
Nell'universo crypto è fondamentale quindi non essere superficiali . Occorre tralasciare i pensieri metafisici e ragionare in termini matematici agendo pragmaticamente.
Le "normali" percezioni finanziarie sono completamente distorte ed un accurato investitore dovrebbe avere una specie di tasto switch dietro la propria testa per cambiare mentalità ogni qualvolta passa dal mercato tradizionale a quello cryptovalutario.
Solo così si riesce con tranquillità ad investire su questo mercato, acquistare a prezzi ragionevoli e liquidare la posizione al migliore prezzo possibile.
Non vi siete mai chiesti come mai in questo mercato riescono a guadagnare cifre esorbitanti solo chi ha una formazione finanziaria sul mercato tradizionale medio bassa ?
Spesso i sostenitori di questo nuovo mondo non sanno cosa sia un'azione e ne tantomeno sanno "pensare Borsa". Come mai?
Il motivo risiede nel fatto che, chi per la prima volta si approccia al mondo crypto lo fa in maniera casuale e con meccanismi operativi che se applicati un anno fa sui mercati azionari ed obbligazionari avrebbero portato a prosciugare il capitale.
Questo però non nel mondo crypto. Acquistando BTC nei massimi pre bolla 2013, 2017 e 2021, " hodlando ", adesso come minimo si sarebbe decuplicato il capitale.
Se gli asset in bolla si comportassero tutti così, vorrei solo investire in quelli.
Un mio caro amico nel 2017 fece "l'errore" di acquistare un BTC a 19K dollari investendo 19 mila dollari. Nemmeno il tempo di far trascorrere una settimana che il suo investimento valeva la metà.
Privo di stop loss e di qualsiasi conoscenza finanziaria ha deciso di considerare l'investimento perduto lasciandolo nel dimenticatoio.
Adesso ha 60 mila euro in portafoglio.
Se avesse provato a ragionare in questa maniera su titoli azionari considerati molto più sicuri, come per esempio, i titoli bancari, adesso avrebbe veramente prosciugato il capitale (basti pensare a qualsiasi azione bancaria italiana).
Questo perchè?
Perchè un titolo azionario NON E' PARAGONABILE ad un asset cryptovalutario. Sono governanti da meccanismi completamente diversi.
Ma come mai un investitore poco accorto e con bassa avversione al rischio guadagna ed un trader accorto no?
Perchè inconsciamente l'investitore novizio si approccia al mondo crypto correttamente.
Per capire il motivo di questa affermazione occorre domandarsi:
"qual'è il vero valore di un cryptoasset?"
Esistono vari modelli per descrivere l'andamento di Bitcoin:
Stock To Flow, il modello dell'Hash Rate, la Rate of Adoption oppure tramite la Simulazione di Monetcarlo (la meno attendibile).
Senza approfondire nel dettaglio i modelli matematici basti per adesso sapere che, tali modelli, hanno descritto perfettamente l'andamento storico del BTC e prevedono in questo ciclo di Halving un prezzo di 100K dollari.
Il modello Stock To Flow, ad esempio, prevede il raggiungimento del livello di 1 mln $ con la chiusura del prossimo ciclo di Halving che dovrebbe arrivare circa nel 2025.
Per tale motivo tutti i fanatici crypto si danno come target price quei valori e mentre urlano to the moon, altrettanti scettici del mondo crypto trovano infondato questo ragionamento basandosi sulla loro esperienza dei mercati tradizionali.
Quindi appare evidente che il modo più profittevole di "ragionare crypto" è matematico .
Può veramente accadere quando predetto da questi modelli?
Per quanto possa sembrare assurdo anche solo pensarlo, effettivamente può accadere ma non è certo che accada.
Ci sono infatti aspetti negativi non meno rilevanti dietro la più famosa cryptovaluta al mondo.
Primo fra tutti la distribuzione economica dei token .
Circa il 94% dei BTC in circolazione sono in mano a meno di 220 000 wallet.
Considerando che il numero di wallet creabili da una persona è potenzialmente infinito la cosa preoccupa molto.
Questi individui non solo hanno patrimoni tali da poter controllare nazioni intere, ma hanno anche la potenza per poter far crollare il prezzo di BTC.
Infatti seppur Bitcoin sia un asset diverso dagli altri, il suo prezzo è comunque in parte dominato dal meccanismo tipico di domanda e offerta.
Anche se domandarsi chi stia dietro Bitcoin sia inutile perchè risulterebbe una questione fine a se stessa, domandarsi come mai sia rimasto anonimo è lecito.
E' veramente un tale benefattore che ha voluto regalare al mondo una tecnologia così efficiente solo per migliorare il sistema economico legato al mondo della finanza e pagamenti?
Il famigerato Satoshi Nakamoto (o associazione che sia) non vorrà mai spendere un BTC nel corso della sua vita?
Seppur la maggior parte degli investitori crypto preferisca trascurare la risposta, personalmente penso che in realtà sia un po' il fulcro della questione.
Ovvero, la creazione di nuovi BTC con ogni ciclo di Halving si dimezza. Presto l'erogazione di nuovi BTC diventerà trascurabile. Cosa accadrà a quel punto?
Diciamo che non è poi così un dubbio di poco conto.
Il mondo dei "grandi" però sembra fregarsene ultimamente. Ne è una dimostrazione la creazione dell'ETF di Bitcoin di ProShares , l'adozione di massa degli NFT's e la comunicazione del CEO di Facebook di chiamare la sua azienda META .
Per questo motivo penso che il panorama crypto dovrebbe fare lo sforzo di distaccarsi dal Bitcoin per salvaguardare tutti gli sforzi spesi nella costruzione di un ecosistema finanziario autonomo e decentralizzato.
Ciò però è praticamente impossibile perchè ad oggi, l'unico modo per trasferire importanti somme da fiat al mondo crypto è passare tramite Bitcoin perchè è tecnicamente l'unica moneta in grado di assorbire conversioni sostanziose.
Se un big player vuole investire in crypto diverse da BTC deve comunque sia passare da BTC perchè non c'è sufficiente liquidità in altri cryptoasset o FIAT.
Per concludere, Bitcoin è uno asset digitale che ruota attorno a regole proprie e diverse da quelle che governano il mercato tradizionale. Non c'è alcuna autorità di vigilanza o tantomeno regolamenti oggettivi che ne disciplinano la struttura economica.
Non c'è quindi da meravigliarsi se trader ed investitori nati e cresciuti con un modo di fare finanza diverso, si innervosiscano quando sentono la parola "Bitcoin".
"La finanza regolamentata è colma di truffe , figuriamoci nel mondo cryptovalutario."
La verità è che il settore crypto ha una regolamentazione e, per quanto sia incredibile, per certi versi, funziona più di quella comunemente conosciuta.
Il regolamento che disciplina la blockchain è la matematica, non la burocrazia.
Gli algoritmi vigilano sul corretto funzionamento di questo innovativo sistema economico.
Con questo, non intendo dire che il mondo crypto sia libero da truffe finanziarie.
Su 100 ICO probabilmente 90 sono truffe ed in più, gli hackeraggi sono all'ordine del giorno.
Intendo dire che un sistema decentralizzato come quello della blockchain è un sistema su cui vale la pena investire denaro, tempo ed energia.
Chiunque critichi questo modo di fare finanza dovrebbe quindi domandarsi:
"pensate che per ottenere il sistema finanziario moderno ci siano voluti solo 10 anni?"
Certo che no! La storia finanziaria di un paese conta secoli di sviluppo e un infinità di problematiche che con il tempo sono state risolte.
La verità è che questo modo di fare, non è convenevole a nessuna potenza economica moderna.