Ftse Mib: che la festa abbia inizio.Come nelle migliori trame di film, il future sul nostro indice Ftse Mib 40 ha mantenuto le aspettative portandosi nuovamente, senza bucare, sulle resistenze del trend ribassista di lungo periodo: a 23.700 punti (Figura 1).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ciò, in altri termini, significa che, come sempre succede, ha messo sull’ attenti tanti piccoli risparmiatori ponendo loro domande sulla direzione futura: “bucherà al rialzo?”; “Siamo fuori da una futura direzione?”; Dobbiamo mantenere i titoli in portafoglio o venderli?”.
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A questo servono le oscillazioni fino agli estremi di un canale: a creare indecisione, perché dell’ indecisione si avvantaggiano i grossi operatori.
Ma è anche l’ invito ad una festa perché festa ci sarà, indubitabilmente in quanto più si protrae il laterale, maggiore sarà l’ oscillazione successiva.
Quando si è passati dalla fascia orizzontale 22.800 – 22.000 infatti era chiaro che si sarebbe passati ad una banda oscillatoria più ampia: tra 23.700 e ancora 22.000 punti fib (Figura 2).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Ora è altrettanto chiaro che da questa nuova fascia si uscirà.
Noi di CFI siamo pronti a partecipare alla festa ma alle nostre condizioni.
Non vogliamo rischiare di lavare i piatti dei commensali pertanto scegliamo di non entrare al rialzo ma ci prepariamo ad entrare al ribasso, anche qui alle nostre condizioni: su segnale inequivocabile che ci garantisca almeno l’80% di probabilità di guadagnare.
Non si parla di rialzo anche perché le forme non lo consentono, per ora.
Anzi, se fosse vera la ricostruzione di Figura 3, diverrebbe obbligatorio uno storrno o addirittura un processo di ribasso.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Di Fabio Pioli, trader professionista, presidente dell’ Associazione Italiana Traders e Piccoli Risparmiatori e fondatore di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente
Strumenti di analisi: processi di lateralizzazione, supporti e resistenze statici, analisi onde di Elliott.
Onda5
Ftse Mib: domande sul futuro.
E se dalla fase di processo laterale che ha come estremo superiore 22.800 punti (di future sull’ indice Ftse Mib 40) e come limite inferiore 22.000 si fosse passati ad una banda oscillatoria più ampia, tra 23.700 e 22.000 (Figura 1)?
Ce lo chiediamo perché non sarebbe un processo nuovo o anomalo: dobbiamo sempre tenere ben presente che il comportamento usuale dei mercati in generale è quello di stare molto fermi, a volte fino allo sfinimento, e questa condotta non esulerebbe da ciò che conosciamo di essi.
Non deve sfuggire anche il fatto che 23.700 punti sarebbe anche il livello di resistenza “decennale” , il “finis terrae” dei tentativi di rimbalzo che si sono susseguiti inefficacemente dal 2009 ad oggi (Figura 2).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico mensile.
E allora sarebbe proprio il luogo ideale dove le banche potrebbero cacciare gli stop-loss, se il movimento risultante finale di tanto laterale fosse proprio il ribasso.
E’ solo una domanda ma occorre porsela in attesa che i segnali rivelino il da farsi oggettivamente, perché area 22.800- 22.600 rappresenta il baluardo precedente i livelli suddetti (di area 23.700) e, allo stato attuale, è incerta la sua tenuta o rottura.
Dopo queste domande, una certezza : noi non ci metteremo a comprare.
La ratio deriva da asincronie tra durata del rialzo (un anno e quattro mesi) e durata del movimento contrario (tre mesi scarsi, ad ora) ma anche dalle forme.
Elliott , o meglio il metodo di analisi che ne porta il nome, va preso “con le pinze” ma qualche quesito lo pone : se è vera la forma di Figura 3, infatti, si tratta solo di un rimbalzo e si deve scendere. Ciò non va trascurato, soprattutto adesso.
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico mensile.
Quindi se i prezzi partiranno da 23.700 o da 22.800, noi sempre uno short proveremo, a tempo debito e subordinatamente a segnale probabilistico.
Nulla faremo senza.
Strumenti di analisi: processi di lateralizzazione, supporti e resistenze dinamici, analisi onde di Elliott.
Ftse Mib: è forse scattata la trappola?Spesso si trascurano le informazioni in proprio possesso, come descritto nell’ articolo della scorsa settimana ( “Ftse Mib: sempre la solita storia” ).
Ciò avviene non perché esse non siano sufficientemente chiare ma perché non ci si rassegna al fatto che non si può conoscere il futuro.
Recentemente, ad esempio, si sono trascurate tre verità ben chiare, ossia :
1) che eravamo giunti alle resistenze di area 23.700, livelli ben significativi in quanto rappresentanti soglie respingenti dei prezzi da circa dieci anni a questa parte;
2) che eravamo giunti sino a tali soglie senza pause ( elemento allarmante perché sappiamo che i mercati non possono non alternare salite a pause o a discese ) ;
3) e che si potevano e possono tuttora nutrire motivati sospetti perfino sulla natura del rialzo che ha portato i prezzi sino a 24.000 punti ( ciò è dovuto alla più probabile forma grafica che è tipica dei rimbalzi piuttosto che dei rialzi ).
Esistevano sufficienti elementi di prudenza. Ammettiamolo.
Ma allora perché nessuno ha venduto le sue posizioni rialziste in area 24.000?
Perché è sbagliato il focus, il punto di attenzione. Vedete, a 24.000, il mercato vale appunto 24.000. Non sai quanto varrà il giorno dopo. Ma se ti fissi sul pensare a quanto varrà il giorno dopo anziché sugli elementi oggettivi in tuo possesso, che possono guidare il tuo comportamento a prescindere dai prezzi, il giorno dopo ti sarai ritrovato a 22.000 punti, come effettivamente è accaduto e sarai di nuovo daccapo, ossia a cercare di predire quanto varrà il giorno dopo.
Con esiti disastrosi.
Facciamo l’ esempio di due titoli importanti del listino italiano: ENI e ENEL.
In meno di due settimane hanno perso entrambi quasi il 12% riportando le quotazioni sotto il livelli rispettivamente di tutto l’ anno 2017 e del Giugno 2017 .
Cosa significa questo? Che chi ha comprato da un anno a questa parte ( e molto oltre ) Eni, e chi ha comprato da sette mesi a questa parte Enel, è passato dal “guadagnare” ( tra virgolette perché non si è guadagnato fino a quando non si è chiusa la posizione ) al perdere.
E posso sentire i loro pensieri adesso: pensano di comprare ancora per mediare i prezzi e vendere tutto una volta che i prezzi saranno rimbalzati.
Ancora una volta fanno lo stesso errore senza rendersene conto. Stanno ancora cercando di prevedere i prezzi futuri, ma questo sta avvenendo solo nella loro mente.
Come se ne esce?
La borsa non è così facile come comunemente si pensa.
S e ne esce solo essendo molto, estremamente disciplinati e non seguendo i propri pensieri ma facendo qualcosa solo ed esclusivamente quando se ne conoscono le probabilità.
Conosci con precisione le probabilità si quello che stai facendo? Bene. Altrimenti meglio non fare nulla.
Strumenti di analisi: analisi delle onde di Elliott, supporti e resistenze dinamici.
il tramonto del rialzo. FTSEMIB.Non si può scappare dalle leggi naturali.
Come anche scritto nell’ articolo della scorsa settimana ( “Ftse Mib: panta rei“ ), il mercato deve oscillare e, come il giorno lascia posto alla notte, il rialzo deve lasciare posto al ribasso.
Come ci si accorge che dalle forme del cielo al tramonto che il buio sta arrivando, così si prevede l’ arrivo del nuovo ciclo ribassista dalle forme del grafico.
E il grafico indica che le evoluzioni di salita, espresse dalle sue onde cicliche sembrano stare gradualmente giungendo alla fine: si avvicina forse il tramonto (Figura 1).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Ad onor del vero, quella indicata in Figura 1 è una tra le possibili interpretazioni del grafico.
L’ analisi di Elliott ha diverse variabili ed è sempre vera dopo, non prima.
Dal punto di vista tecnico questo significa che se l’interpretazione in Figura 1 non dovesse risultare vera, sarebbe sempre possibile indicarne un’ altra che, non contraddicendo le regole di Elliott risulterebbe vera. Ex- post.
E’ per questo che l’ analisi di Elliott da sola non costituisce un metodo. Indica però dei punti concettuali veri cui prestare attenzione che, nel nostro caso ci concretizzano in una frase: “ Non siamo all’ inizio di un movimento rialzista, dunque si presti grande attenzione se si vuole comprare”.
Ciò che è invece maggiormente importante è quella sottile linea che unisce i minimi dei prezzi e che, comunemente, viene chiamata trend – line.
Sebbene il concetto sia semplice e datato ( risale ai primi del 900 ) non ha perso la sua potenza: in questa fase la violazione di tale linea indicherà l’ inversione del trend e dunque un segnale operativo short.
I l “quando”, il “come”, il “fino a dove”, il “con quali oscillazioni” intermedie, il “dove mettere gli stop-loss”, il “ogni quanto guardare i prezzi”, il “ con quale quantitativo entrare”, il “quando chiudere la posizione” e tantissimi altri aspetti rientrano invece in quell’ importantissimo bagaglio, molto più ampio, di “attrezzi” che sono necessari per fare “operatività”.
Per non andare fuori tema, ovvero per rimanere nel campo dell’ analisi, limitiamoci ad indicare e attendere l’ eventuale prossima osservazione dell’ ultimo raggio di sole, ossia l’ eventuale violazione della linea del trend.
Strumenti di analisi: analisi delle onde di Elliott, supporti e resistenze dinamici.
ANALISI E SCENARI.SCIVOLONE FTSEMIB. Ott 20. Era inevitabile che accadesse. Qualche presa di beneficio sul future del FtseMib dopo tanta salita era facile si verificasse. Più che altro, era razionale che comprando in un trend in corso si fosse esposti a tale rischio. Stiamo parlando naturalmente della discesa fino all’area 22.000 punti del nostro indice dai massimi di periodo.
Il trend era infatti tirato, senza avere mai fatto uno storno serio e, come sappiamo, ciò non è segnale di normalità in quanto i mercati sono soliti oscillare, sempre.
Attenzione però a dare per spacciato il trend troppo presto perché sebbene sia appeso ad un filo non è detto che tale filo si sia rotto. La settimana scorsa non lo era, questa vedremo (Figura).
Un’ altra cosa molto importante va detta: anche se il trend rialzista dovesse riprendere non è detto che occorra accodarsi per forza, potremmo essere in una fase finale di movimento (onda 5 di 5 in Figura) e si può liberamente fare la scelta di non prenderla.
FtseMib: appeso ad un filo. Elementi attrattivi ed inversione. Ott. 9. l future sull’ indice italiano è stato (temporaneamente?) respinto dalla sua resistenza di 22.860 punti e si appoggia adesso sui supporti di area 22.300 punti.
Il trend rialzista è solo interrotto oppure è pronto ad invertire per rientrare nel laterale di lunghissimo periodo 23.700 – 15.000 punti?
A questo interrogativo risponderà la rottura, eventuale, della trend line indicata in Figura 1, ben sapendo che, anche in caso di sua tenuta esistono almeno due motivi di prudenza nei confronti dell’ affacciarsi al rialzo solo adesso.
Il primo è dato dalla configurazione attuale che richiama quella più propria di un rimbalzo , con la relativa forma A – B – C di Figura 3 che, inoltre, sembra suggerire come più probabile l’ asserzione di essere in onda 5 di C, quella finale.
Il secondo è relativo alla presenza di gap esistenti a livelli di prezzo molto più bassi rispetto agli attuali (linee blu) che vanno sempre tenuti in considerazione, essendo per natura contrari all’ idea di intraprendere posizioni long con troppa sufficienza.
Detto questo, ad onor del vero e per onestà di analisi, va messo in guardia anche rispetto ad assumere posizioni ribassiste SOLO considerando questi due elementi. Il primo elemento, essere cioè nell’ onda finale di rimbalzo , infatti non è sufficiente in tale senso perché Elliott stesso dice che onda 5 può protrarsi anche molto a lungo, essendo l’ unico vincolo esistente quello che onda 3 non sia ( come non è nel caso nostro ) la più breve delle 3 onde impulsive, potendosi estendere progressivamente in una serie successiva anche straordinaria di sotto - onde.
Il secondo elemento , da solo, non è anch’ esso sufficiente perché i gap possono essere tenuti aperti anche per molto tempo, non dandosi un criterio temporale a favore della loro copertura.Si rende dunque necessario, per l’ affermazione di cambiamento di trend, da rialzista a ribassista, un segnale di inversione che, allo stato attuale, ancora non c’è.
Anche se sembra appeso ad un filo.
Strumenti di analisi: analisi delle onde di Elliott , teoria dei gap, supporti e resistenze statici e dinamici, analisi dei rettangoli grafici.