Il GOLD tira fuori i muscoliIl $GOLD tira fuori i muscoli dopo aver provato a rompere al ribasso la resistenza sul punto di swing sul grafico mensile. Il mio indicatore personale Z-VOLT accende i semafori verdi e probabilmente il prezzo potrebbe essere diretto verso i massimi. Allo stesso tempo l'intero comparto crypto è in grande difficoltà, togliendo quindi al bitcoin la percezione di bene rifugio che il mercato ha avuto sul BTC. Senza un mercato crypto che poteva stranamente essere considerato come un nuovo forziere di beni rifugio, si torna su quelli più tradizionali con l'oro in primis.
Allo stesso tempo la possibilità di una recessione negli U.S.A. diventa sempre più probabile, creando non pochi problemi agli asset risk on come il mercato azionario in genere e tutto il comparto crypto. Se dovesse permanere questo scenario senza modifiche macro economiche, vedo il gold sui massimi.
--------------------
DISCLAIMERE: Questo post rappresenta esclusivamente le idee dell'autore e non ha nessuna finalità di pubblico risparmio o di consiglio d'investimento. Il trading è rischioso e chi decide di fare trading lo fa a suo rischio e pericolo. Se il lettore non si sente confidente con il trading e con i mercati finanziari in generale, deve farsi seguire dal suo consulente finanziario autorizzato. L'autore declina ogni responsabilità sulle decisioni di trading fatte dal lettore.
ORO
Gold: continua il rally di fine anno?Dal minimo del 3 Novembre è partito un ciclo trimestrale che ipotizzo come ultimo di un ciclo annuale a 3 tempi e che dovrebbe avere nel suo massimo ciclico anche la chiusura del 2^semestrale inverso (breve ma in media). Dalla sua partenza questo trimestrale ha compiuto un primo ciclo bisettimanale e un secondo sembra essersi chiuso sullo swing segnalato col pallino nero, anche se in realtà qualche giorno a disposizione per violarlo ancora ce l'ha. In ogni caso, che nei primi giorni della settimana entrante lo violi o meno, successivamente partirà il 3^ bisettimanale che dovrebbe portare un rinnovo dell'ultimo massimo (Il ciclo inverso per ora ha 49 giorni di vita e nel suo complesso il semestrale è ancora statisticamente troppo breve per essere già chiuso) , suppongo in area 1860-80 dove si trova una forte resistenza e i tempi cominceranno ad essere consoni per la chiusura del 2^ semestrale inverso.
La presente è la mia visione non rappresenta un incentivo ad operare.
💰 PETROLIO, SIAMO IN ZONA VENDITE!Dopo la conferma del downtrend avuta i primi di dicembre (purtroppo ho perso il segnale per mia assenza!!) abbiamo assistito ad una fase di correzione che sta riportando il prezzo in una zona super interessante. Non perderti il video di oggi e la possibile operatività di trading di brevissimo periodo sul Petrolio WTI!
👉Per seguire tutta la mia operatività quotidiana ed imparare il mio metodo di trading guarda il mio profilo Tradingview.
Maurizio
L'oro sta puntando alla resistenza a 1857$L’oro ha preso il primo obiettivo che avevamo indicato nell’analisi del 12 Novembre, L'oro è ripartito, obiettivo 1800$ . Purtroppo l’aspettavo più in basso, per cui questo rimbalzo me lo sto perdendo.
Tuttavia dopo la presa del primo obiettivo adesso sta puntando alla resistenza verso 1830 - 1857$ , non è da escludere anche una puntata verso i 1878$. Solo chiusure weekly sopra i 1858$ potrebbero dare ancora forza per la continuazione del rimbalzo.
In coso di ritraccimento all’arrivo verso i 1850$ potrei valutare successivi ingressi verso i supporti a 1720$, ma questo scenario non ha tempi brevi, anche se i livelli migliori sarebbero ancora più sotto verso 1620-40$.
GOLD (XAU/USD) - Un altro spunto rialzistaIl GOLD (XAU/USD) dopo aver sentito un'area di supporto/domanda (rettangolo verde in figura) ed aver formato un doppio minimo in corrispondenza delle giornate del 28 Settembre e poi del 21 Ottobre ha reagito portandosi al rialzo.
Il rialzo dell'ultimo periodo è stato rafforzato dal break out di una trend line di resistenza che stava accompagnando il prezzo nel precedente trend ribassista. Questo break out è stato molto forte con candele verdi con ampia volatilità.
La settimana scorsa, dopo l'ultimo rialzo, ha avviato una fase di ritracciamento dimostrando nella parte finale della stessa la volontà di ripartire con la possibilità di raggiungere una potenziale area di offerta/resistenza più elevata (rettangolo rosso in figura) in corrispondenza della media istituzionale a 200 periodi (linea grigia in figura)
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Analisi completa sul nostro canale youtube.
Buon trading!
L'oro è ripartito, obiettivo 1800$Il gold è ripartito. Purtroppo è partito alto, l’aspettavo più in basso verso i 1570$ ma così non è stato. Nell’ultima settimana ha dato un colpo di reni con salita del 8%.
Dal grafico è uscito dal canale ribassista che lo stava accompagnando dai massimi di Marzo, quando avevo indicato la fine del rialzo con un segnale ribassista ben evidente, Oro: su weekly segnale di inversione . Purtroppo in questi mesi successivi non ha dato operazioni chiare da posizione, ma solo toccare e fuga.
Anche adesso è partito senza prendere il livello da ingresso da posizione.
Adesso un primo obiettivo dove deve arrivare, passa in area 1800$. Qui potrebbe fermarsi e prendere una pausa. Se mostrerà anche debolezza, alloro potrebbe annullare anche questa gamba rialzista e scendere nuovamente sui minimi antecedenti o quelli a cui l’aspettavo.
📈 BITCOIN, FINALMENTE BREAK-OUT!Dopo quasi cinque mesi di range, abbiamo assistito ieri ad un bel sell off che ha portato alla violazione del supporto di medio termine!
Nel video di oggi ti spiego come trarre beneficio da questa situazione, dove valutare delle entrate operative e con quale target di profitto!
👉All'interno del mio profilo personale ti spiego come seguire tutta la mia personale operatività.
Alla prossima, saluti!
Maurizio
Gold: Continuazione del trend in attoIl grafico del metallo giallo questa settimana conferma la fase discendente e il trigger FTW Power creatosi un paio di settimane fa.
La struttura dei prezzi è chiaramente bearish con un consolidamento al di sotto della zona chiave posta a 1.700 $/Oz.
In ottica operativa sarà uno dei mercati che terrò maggiormente monitorato e su cui si potrebbe lavorare short già dai livelli attuali per cercare obiettivi di profitto in zona 1.585 prima e 1.500 poi.
Il fallimento della mia view, quindi dove si potrebbe posizionare uno stop loss di posizione, è appena sopra i 1.800 $/Oz.
Per oggi è tutto, vi auguro una settimana profittevole e un buon TRADING SIMPLE!
📈 Dollar Index e Nzd-Usd: scenario operativo.Il Dollar Index si trova all'interno di un movimento di correzione sia nel grafico giornaliero che in quello settimanale, dopo la spinta rialzista che ha contraddistinto la valuta statunitense negli ultimi tre mesi. L'idea è quella di rientrare in un movimento di rialzo del dollaro e per fare questo dovremmo ricercare un segnale di Price Action o nella prima zona di supporto, dove si trova attualmente il prezzo, oppure nella successiva area chiave dei 13.100 punti che rappresenta un'interessante zona"settimanale" di acquisto. Per correlazione, Nzd-Usd ci mostra una tendenza ribassista, attualmente in fase di correzione tecnica nelle ultime due settimane, con una quotazione che è giunta sul livello di resistenza 0,5850 che potrebbe rappresentare una prima valida area dove cercare degli set up in vendita, con target sul supporto 0,5550. In caso di rottura della resistenza la quotazione potrebbe continuare il movimento correttivo fino all'area 0,60 dove arriverebbe la media mobile nel time frame settimanale e potrebbe raprresentare una migliore opportunità di vendita di medio termine. Al momento non considero entrate in vendita di Usd ed attenderei al riguardo la violazione rialzista della EMA21 sul weekly del Dollar Index.
👉 Continuate a seguire la mia operatività giornaliera, tutte le info all'interno del mio profilo personale!
Maurizio
Price Action: GoldAd influenzare l'andamento del Gold è più la forte correlazione negativa che lo lega al dollaro che il suo stato di bene rifugio. Da inizio anno il Gold ha perso il 10.33% mentre dai massimi storici il 21.11%. Ad oggi il Gold mostra un chiaro trend negativo tanto da rompere un importante area di interesse ( intorno 1681.84$) usata da Aprile 2020 come supporto prima e ora divenuta resistenza. Le ultime due settimane hanno formato un Swing di continuazione del trend di fondo. Un eventuale rottura dei minimi della scorsa settimana aumenterebbe le probabilità di vedere il prezzo scendere verso i minimi toccati a marzo 2020 in piena pandemia Covid. Ritengo l'area di intorno 1548.47$ il giusto Target da considerare per un eventuale posizione short. Passando al giornaliero possiamo osservare che il prezzo non ritraccia effettuando un nuovo swing dal 7 Ottobre. Attenderei uno Swing giornaliero per posizionarsi short sul mercato.
📈 ORO: ANALISI E TRADING!Per prepararci alla prossima operatività sull' Oro (anche in un'ottica di medio periodo) andiamo a considerare il time frame settimanale, sempre con la nostra metodologia di Price Action Naked, e notiamo che c'è un duplice scenario da poter prendere in considerazione uno di più breve periodo, sempre in ottica "weekly" e l'altro di più lungo termine. Il primo ci mostra un movimento di ribasso all'interno del canale discendente iniziato lo scorso mese di marzo, e che ha visto come minimo relativo la candela di due settimane fa in area 1.620$, a fronte del quale potremmo ricercare dei segnali in vendita nella zona superiore di questo canale e cioè in corrispondenza della resistenza intermedia 1.740$ con obiettivo di take profit in zona 1.550$. Il secondo scenario, di più lungo periodo, ci mostra invece una tendenza nettamente rialzista all'interno della quale il precedente canale short così come l'anteriore lateralità in vigore dal 2020 non rappresentano altro che una fase di pausa/correzione. In virtù di questo sarebbe quindi possibile andare a ricercare dei segnali di acquisto ma solo dopo il ritorno e la rottura rialzista della resistenza 1.800$ con nuovi segnali di trading anche nel giornaliero in modo da seguire il nuovo uptrend che si formerebbe fino al massimo storico 2050$. Attendiamo quindi sviluppi in termini di Price Action nei prossimi giorni.
Maurizio Orsini
Perché potrebbe essere una buona idea idea andare in short oroCURRENCYCOM:GOLD
Da un punto di vista grafico : una importante rottura settimanale di importanti supporti 1664 e 1678 in questi giorni si assiste a un piccolo pulback ottima occasione per entrare a ribasso .
Anche se il primo target del testa e spalle e quasi raggiunto credo che ci sia spazio per altri ribassi perché negli anni passati la Russia ha fatto incetta di oro (probabilmente "l'operazione speciale" da chissa quanto tempo era pianificata). Non è strano se ora che obbiettivamente la Russia è in difficoltà metta in vendita una parte di questa grande riserva d'oro che ha....
A ciò si aggiunge da un punto di vista grafico pure il doppio massimo!
Target finale 1280
SE L'AZIONARIO RIMBALZASSE? DELLE BUONE SCELTE: ORO ED ETF "XME"IL DOLLARO COME BENE RIFUGIO E L’INDICE DI FORZA SPX/DXY
Dall’inizio del 2022, ogni qualvolta si sono registrati dei ribassi sul benchmark di riferimento S&P500 (nell’immagine seguente evidenziati da dei rettangoli di color rosso), le incertezze (o paure) degli investitori sono aumentate, con relativo incremento del VIX che, negli stessi momenti, si è correlato inversamente all’S&P500 stesso. Nell’immagine possiamo osservare la forte correlazione inversa tra i due.
Chi si poteva comportare da bene rifugio? Sicuramente un asset correlato positivamente all’indice di volatilità, che andava dunque ad apprezzarsi all’aumentare delle incertezze. Quest’ultimo è stato il dollaro americano:
La sua forte correlazione diretta con l’indice di volatilità è testimoniata dal coefficiente di correlazione stesso che si attesta negli ultimi 20 giorni a valori di +0.91 (correlazione diretta quasi perfetta).
Il suo ottimo comportamento da bene rifugio è ben evidenziato dalla grafica che segue, dove vado a correlare la stessa currency con l’S&P500:
Ogni qualvolta il riferimento azionario ha registrato dei ribassi (all’interno delle zone evidenziate dai rettangoli di color rosso) il dollaro si è apprezzato; viceversa, all’interno delle zone evidenziate dai rettangoli di color azzurro (corrispondenti ai ritracciamenti dell’S&P all’interno del bear market) possiamo osservare come il dollaro abbia registrato prestazioni più deboli (perché veniva meno la forza derivata dalla sua qualità di safe heaven). Da quest’ultimo piccolo ragionamento, cosa ne deriva? Una correlazione inversa tra questi ultimi due!
Per concludere il paragrafo, possiamo creare un indice di forza tra S&P500 e US Dollar (SPX/DXY):
• Quanto più l’indice di forza registra dei ribassi, tanto più il dollaro sovraperforma l’SPX (etf del benchmark)
• Quanto più l’indice di forza registra dei rialzi, tanto più SPX sovraperforma il US Dollar
Come potrà mai essere il coefficiente di correlazione tra l’indice di forza e il VIX? In territorio negativo, come mostra l’immagine. Negli ultimi 20 giorni, essa si attesta addirittura a -0.96 (ancora più forte della correlazione positiva tra US Dollar e VIX che, come abbiamo visto precedentemente, si attesta a +0.91).
Com’è da leggere questa informazione?
• Se il dollaro registra delle sedute di contrattazioni migliori dell’S&P500 (con l’indice di rischio che registra allo stesso tempo dei ribassi) siamo in clima di risk off; viceversa, di risk on!
Questo significa che l’indice di forza SPX/DXY può essere considerato un ottimo indicatore risk on/risk off per il contesto di mercato che viviamo da inizio anno. A conferma di ciò arriva la sua correlazione diretta con un altro indicatore di rischio che utilizzo sempre, quello tra il settore azionario dei beni ciclici rispetto a quello dei beni difensivi (o di prima necessità):
Ci tengo a ricordare un concetto fondamentale: l’indice di forza tra XLY (beni ciclici)/ XLP (beni di prima necessità) costituisce un ottimo indicatore di rischio perché:
• Quando gli investitori concentrano i loro acquisti maggiormente su aziende cicliche (ossia tutte quelle che sono fortemente influenzate dai cicli economici, come il settore automobilistico) rispetto a quelle difensive (ossia tutte quelle che non sono influenzate dai cicli economici come, ad esempio, Procter & Gamble), l’indice di forza tende ad apprezzarsi segnalando il “risk on nei mercati”
• Quando gli investitori concentrano maggiormente i loro acquisti su aziende difensive rispetto a quelle cicliche, l’indice di forza tende a deprezzarsi segnalando il “risk off nei mercati”
SE L’AZIONARIO AMERICANO RIMBALZASSE FORTEMENTE, QUALI POTREBBE ALCUNI TRA I MIGLIORI ASSET? ORO ED ETF “XME” METALS & MINING
Il 3 e il 4 ottobre abbiamo assistito a due forti sedute di rimbalzo dell’azionario americano. La domanda che molti si porranno è:
“Se il rimbalzo continuasse per qualche tempo, quali potrebbero essere gli asset migliori?”
Facciamo dunque un’ipotesi:
Ipotizziamo che l’S&P500 rimbalzi di 15 punti percentuali e vada a rivisitare la struttura di prezzo dei 4150$ evidenziata nella grafica da un rettangolo di color grigio.
Bisogna chiedersi a questo punto che comportamento dovrebbe mostrare l’indice di rischio SPX/DXY se le stesse condizioni di mercato mostrate nel paragrafo 1 dovessero persistere:
• Vista la correlazione inversa tra S&P500 e VIX, se il benchmark dovesse apprezzarsi, il VIX dovrebbe deprezzarsi
• Vista la correlazione diretta tra dollaro americano e VIX e quella inversa tra S&P500 e lo stesso dollaro, se il benchmark dovesse apprezzarsi e il VIX deprezzarsi, allora la currency dovrebbe a sua volta “svalutarsi”
Da questo ne conviene che:
• Se le condizioni di mercato persistessero e l’S&P500 rimbalzasse di 15 punti percentuali, allora l’indice di forza SPX/DXY dovrebbe sicuramente apprezzarsi
Avendo capito che gli antagonisti del risk-on sono il dollaro e il VIX (con i loro relativi apprezzamenti), nasce dunque la necessità di ricercare un asset che si muova in controtendenza rispetto ad essi che è rappresentato, in questa analisi, dall’oro!
Infatti:
• Esso, dal mese di maggio, è correlato in maniera fortemente inversa al dollaro (coefficiente di correlazione negli ultimi 20 giorni pari a -0.82)
• Esso, da inizi agosto 2022, è correlato inversamente all’indice di volatilità; il coefficiente di correlazione presenta un valore di -0.73 per i 20 giorni precedenti
Dopo queste due grafiche vien da chiedersi: quale può essere la correlazione tra oro e indice di rischio SPX/DXY?
Da inizi maggio 2022 la correlazione appare diretta, con l’indice di correlazione che ad oggi segna un +0.78, simboleggiando una correlazione forte.
Prima ho ipotizzato che nell’eventualità in cui il benchmark rimbalzasse oltre di 15 punti percentuali, l’indice SPX/DXY dovrebbe muoversi al rialzo.
Chiediamoci: che prestazioni ha dimostrato l’oro da inizi maggio ad oggi ogni qualvolta lo stesso indice di forza si è apprezzato?
Sono state buone prestazioni. Osservate i rettangoli di color rosso:
• Dal 18 maggio al 7 giugno ha realizzato una performance del +2.04%
• Dal 14 luglio al 15 agosto un +5.04%
• Dal 26 settembre al momento della scrittura dell’analisi (4 ottobre, ore 18:40) un +6.3%
Spero di essere stato chiaro sul fatto che se le condizioni di mercato dovessero persistere, l’oro potrebbe essere tra i migliori asset. Ma…non solo! Una delle correlazioni che sto osservando attentamente da qualche tempo è quella esistente tra lo stesso metallo prezioso e l’ETF SPDR S&P METALS & MINING.
Esso presenta ticker “XME” e fornisce esposizione al segmento “metalli ed estrazione mineraria” che comprende le seguenti sotto industrie:
• Alluminio
• Carbone e combustibili di consumo
• Rame
• Metalli diversificati ed estrazione mineraria
• Oro
• Metalli preziosi e minerali
• Argento e acciaio
Le prime 5 partecipazioni nel paniere sono:
• Peabody Energy Corp: 4.63%
• Consol Energy Inc: 4.26%
• Hecla Mining Corp: 4.23%
• Newmont Corp: 4.16%
• Royal Gold Inc: 4.13%
Che correlazione esiste tra esso e l’oro?
Fortemente positiva. Il coefficiente di correlazione a 20 periodi si attesta a valori di +0.91. La grafica mostra come ad un apprezzamento dell’oro corrisponda il rafforzarsi di XME (idem se si tratta del deprezzarsi dello stesso metallo prezioso e dello stesso indebolirsi dell’etf metals & mining).
Quali potranno dunque essere le prestazioni di XME all’interno delle fasi rialziste dell’indice di forza SPX/DXY?
• Dal 18 maggio al 7 giugno ha realizzato una performance del +13.4%
• Dal 14 luglio al 15 agosto si è apprezzato di 22.8 punti percentuali
• Dal 26 settembre al momento della scrittura dell’articolo (4 ottobre ore 19:45) un +14.2%
Perché queste forti prestazioni? Per la grande correlazione diretta tra lo stesso ETF e SPX/DXY:
Si pensi che, ad oggi, la forte correlazione positiva tra i due si attesta al +0.94, ben superiore a quella che aveva mostrato l’oro, di +0.78.
Spero di non avervi ubriacato troppo con queste correlazioni, purtroppo sono appassionato.
Se l'azionario rimbalzasse del 15%? i migliori asset: oro e..etf metals & mining
Matteo Farci
SPX NDX si piegano ma non si spezzano (ancora) 29.09.2022Oggi diluvio di notizie e dati macro e di politica economica. Risultato: l'indice SPX e tutti gli indici USA flettono vistosamente ma non rompono ancora i supporti. Attenzione però a titoli guida come Apple che hanno oggi rotto al ribasso supporti chiave, e potrebbero dare la spallata finale agli indici nel corso delle prossime sedute.
I rendimenti restano sotto controllo, e i prezzi dell'energia continuano a manifestare debolezza.
Analizziamo UNM 4GLD BTC.
Gold e ora ?Sto seguendo l'oro , brutta barra nella chiusura settimanale. Se non supera i massimi appena sopra i 1740 credo possa iniziare un forte movimento ribassista con obbiettivo i 1350 circa
ANALISI INTERMARKET SETTORE DELLA MODA: QUANDO ACQUISTARE?Buongiorno a tutti.
L’articolo che voglio proporvi presenterà il settore azionario dell’abbigliamento, del lusso e della moda.
Le aziende che andrò a menzionare saranno le americane:
• Ralph Lauren
• Foot Locker
• Nike
• Capri Holdings
Dopo una breve presentazione delle diverse società mi servirò dell’analisi intermarket per andare a creare degli indici di forza con un unico obiettivo:
“In che particolari contesti le stesse aziende vanno a performare bene?”
Lo scoprirete all’interno dell’articolo.
Buona lettura.
RALPH LAUREN CORPORATION
Ralph Lauren Corporation è un’azienda statunitense operante nel settore dell’abbigliamento, del marketing e della distribuzione dei prodotti in quattro categorie: abbigliamento, casa, accessori e profumi.
L’azienda presenta diversi marchi:
• Polo Ralph Lauren
• Ralph Lauren Collection
• Lauren Ralph Lauren
• Double RL
• Denim & Supply
• Ralph Lauren Childrenswear
• Chaps e Club Monaco
Il segreto dei capi prodotti dall’azienda? La vasta gamma di tagli e stili disponibili, tutti pensati per soddisfare le diverse esigenze e i diversi gusti.
La società è stata fondata dallo stilista americano Ralph Lauren nel 1967. Esso risulta il 158° uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 6.6 miliardi di dollari.
Presenta una capitalizzazione di mercato di 6.39 miliardi e ha circa 13500 dipendenti. La sede principale si trova a New York.
Sito ufficiale dell’azienda: www.ralphlauren.de
FOOT LOCKER
È un’azienda specializzata di capi e calzature sportive. Con sede principale a New York, vanta 2800 negozi al dettaglio in 28 paesi tra i quali America, Europa, Asia, Australia e Nuova Zelanda. I diversi marchi compresi sono:
• Foot Locker
• Kids Foot Locker
• Champs Sports
• Eastbay
• Atmos
• WSS
• Sidestep
È stata fondata nel 1974 ed ha una capitalizzazione di mercato di 3.6 miliardi. Si propone di ispirare e rafforzare la cultura giovanile in tutto il mondo, alimentando una passione condivisa.
Sito ufficiale dell’azienda: www.footlocker-inc.com
NIKE
Con sede a Beaverton, è una multinazionale statunitense che produce calzature, abbigliamento e accessori sportivi. L’azienda nasce nel 1964 da Phil Knight e Bill Bowerman e, ad oggi, è il più grande fornitore di attrezzature sportive al mondo.
È sponsor tecnico di diverse squadre di calcio, tra le quali:
• Barcellona
• Atletico Madrid
• Liverpool
• Chelsea
• Tottenham
• Inter
• PSG
È molto conosciuta per la linea di calzature sportive Air Jordan nata nel 1984, ispirata al campione di pallacanestro Michael Jordan.
Vanta più di 70mila dipendenti in tutto il mondo e ha una capitalizzazione di mercato di 171 miliardi.
Sito ufficiale dell’azienda: www.nike.com
CAPRI HOLDINGS LIMITED
Capri Holdings Limited è una holding fondata da Michael Kors nel 1981 con sede nelle Isole Vergini britanniche che opera nel settore della moda e del lusso, vendendo in tutto il mondo vestiti, scarpe, orologi, borse e diversi accessori di lusso.
Nel 2017 la holding acquisisce il marchio Jimmy Choo (azienda britannica di alta moda fondata nel 1996 dallo stilista cino-malese Jimmy Choo e dall’imprenditrice Tamara Mellon) per 900 milioni di sterline e successivamente, nel 2018, Versace¬ (orgoglio italiano, fondata nel 1978 dallo stilista Gianni Versace e condotta dopo la sua morte dalla famiglia, nella quale spicca la figura di Donatella Versace).
La holding presenta una capitalizzazione di mercato di 6.6 miliardi e vanta all’attivo 9700 dipendenti.
Sito ufficiali delle aziende della holding:
• Michael Kors: www.michaelkors.it
• Versace: www.versace.com
• Jimmy Choo: row.jimmychoo.com
COME CREARE DEGLI INDICI DI FORZA CON LO SCOPO DI INTERCETTARE I MOMENTI NEI QUALI LE DIVERSE AZIENDE REGISTRANO, STATISTICAMENTE, DELLE BUONE PERFORMANCE
I miei lettori hanno appurato nel corso dei mesi quanto io faccia particolare affidamento su quelli che definisco “indici di rischio”. Essi non sono altro che degli indici di forza relativa tra svariati asset che hanno la funzione di indicare quando una particolare società, materia prima, obbligazione o currency tende ad avere delle buone o delle cattive prestazioni.
Il motivo per il quale vado a costruirli?
• Per avere una visione chiara dell’appetito al rischio degli investitori (quanto gli investitori sono disposti a rischiare sul mercato?)
• Per avere dei dati oggettivi e non soggettivi
• Perché qualsiasi articolo io scriva è sempre giustificato da una grande curiosità che, nel tempo, si è trasformata nella mia più grande passione
In questo articolo ne creerò uno per ogni azienda presentata con lo scopo di indicare tutti quei momenti nei quali ognuna di esse dovrebbe, in linea logica, performare bene.
RALPH LAUREN: INDICE DI FORZA XRT/GC1!
L’indice di forza che utilizzerò per Ralph Lauren sarà quello tra l’ETF SPDR S&P Retail e l’oro.
• L’ETF SPDR S&P Retail, mostrato nella figura successiva, fornisce visibilità al segmento della vendita al dettaglio:
L’ETF ingloba al suo interno aziende che operano nel campo della vendita al dettaglio di abbigliamento, di automobili, di computer ed elettronica, grandi magazzini, vendita al dettaglio di generi alimentari e farmaci, ipermercati, supermercati e svariati negozi specializzati. Ralph Lauren è integrata all’interno di questo settore nonostante non faccia parte del paniere dell’indice.
• L’oro non ha bisogno di presentazioni:
Perché la mia scelta sulla creazione dell’indice di rischio è ricaduta su questi due asset?
L’ETF sul settore retail è da considerare “risk on” e tende ad apprezzarsi quando gli investitori hanno una maggiore propensione al rischio; l’oro, dal canto suo, è il bene “risk off” per eccellenza, andando a reagire bene quando la propensione al rischio da parte degli attori del mercato è bassa o totalmente assente.
Per dimostrarvi il tutto graficamente andrò a correlare l’ETF ed il gold con l’indice di volatilità VIX:
A picchi del VIX corrispondono, metaforicamente parlando, picchi di paura/incertezza degli investitori; in quelli stessi momenti, quali sono i riflessi sull’ETF? Ribassi e/o ritracciamenti!
Diversa la situazione se si considera l’oro:
Nonostante la correlazione tra il metallo prezioso e l’indice di paura si mantenga in territorio misto, è innegabile il fatto che lo stesso metallo registri buone prestazioni quando le preoccupazioni sul mondo finanziario prendono piede.
In conclusione, che informazioni ingloba al suo interno l’indice di rischio XRT/GC1!?
• Quando si apprezza, gli investitori sono disposti a rischiare ed acquistano (attraverso svariati strumenti finanziari) aziende del campo retail
• Quando si deprezza, gli investitori non sono propensi al rischio e tendono ad acquistare i cosiddetti “beni rifugio” ai quali appartiene l’oro
Questi ultimi due punti sono dimostrati dalla correlazione inversa tra l’indice di rischio e il VIX:
La logica vuole che Ralph Lauren registri statisticamente delle buone performance in corrispondenza dei rialzi dell’indice di rischio ad essa associato. Questo è vero?
Direi di sì. A livello settimanale è possibile constatare che ai rialzi tendenziali dell’indice l’azienda americana registra delle buone performance; è vero anche il contrario: quando l’oro tende a sovraperformare il settore retail in maniera tendenziale, Ralph Lauren presenta delle prestazioni negative.
Negli 11 indicatori di rischio che prendo spesso in considerazione all’interno delle mie analisi è presente quello sul rapporto tra le aziende cicliche (XLY) e quelle difensive (XLP). Quando le cicliche sovraperformano le difensive il clima è da considerarsi risk-on, viceversa risk off; ciò è dimostrato nel grafico settimanale che segue:
Quando il VIX (e quindi la “paura” degli investitori) tende a salire XLP sovraperforma XLY, dando vita al cosiddetto “risk off” dei mercati (zone evidenziate nel grafico da rettangoli di color azzurro); viceversa, quando il VIX percorre delle traiettorie ribassiste o comunque si mantiene a valori inferiori dei 20 punti (che è lo spartiacque tra l’agitazione e la tranquillità degli attori del mercato) XLY sovraperforma XLP, dando spazio al “risk on”.
La correlazione inversa tra l’indice di forza e l’indice di volatilità certifica ciò di cui ho appena discusso.
Questo trova conferma nelle performance positive e negative di RL?
Si! La grafica chiarisce ogni dubbio.
FOOT LOCKER: INDICE DI FORZA FL/SPHB
L’indice di forza che utilizzerò per Foot Locker è quello tra la stessa azienda e l’ETF sulle azioni ad alta volatilità (FL/SPHB).
Di “SPHB” ne ho discusso svariate volte all’interno dei miei canali: esso non è altro che l’Invesco S&P500 High Beta ETF.
Allocazione settoriale del paniere:
• 40.4% Information Technology
• 26.6% Consumer Discretionary
• 9.2% Financials
• 6.6% Communication services
• 6.4% Healthcare
• 2.2% Materials
• 1.1% Energy
• 0.9% Consumer staples
Le prime 10 partecipazioni sono costituite da:
• 1.41% ON Semiconductor Corp
• 1.38% Enphase Energy Inc
• 1.24% Nvidia Corp
• 1.23% Advanced Micro Devices Inc
• 1.18% Paycom Software Inc
• 1.18% Epam Systems Inc
• 1.17% Fortinet Inc
• 1.14% Monolithic Power Systems Inc
• 1.13% Paypal Holdings
• 1.11% Kla Corp
Per maggiori informazioni riguardanti l’ETF consultare il link www.invesco.com
Perché utilizzare questo indice di forza?
Tre grafiche fa mostravo come in risk on il settore dei beni ciclici sovraperformava quello dei beni difensivi. In quello stesso sentiment di mercato, le aziende ad alto beta sovraperformano il benchmark di riferimento S&P500; sarò più chiaro utilizzando due grafiche:
• La correlazione diretta tra l’indice di rischio XLY/XLP ed SPHB/S&P500 indica che quando gli investitori preferiscono acquistare aziende cicliche rispetto ad altre difensive, le aziende ad alto beta tendono a sovraperformare l’S&P500
• La correlazione inversa tra il VIX ed SPHB/S&P500 indica che quando la volontà degli investitori di rischiare sale, il VIX registra dei ribassi e, contemporaneamente, le aziende ad alto beta sovraperformano l’S&P500
Perché le aziende ad alto beta vanno tipicamente a sovraperformare il benchmark di riferimento in risk on? Perché il loro beta, superiore ad 1, si riferisce alla volatilità che le stesse società presentano rispetto al benchmark stesso. Per dire:
• Immaginiamo che l’S&P500 si muova per trenta giorni di fila realizzando un +1% ogni seduta; dopo trenta sedute, avrà registrato un +30%. Prendiamo in considerazione tre aziende con un beta di 1.2; esse si muoveranno 1.2 volte l’S&P500 ad ogni seduta, motivo per il quale dopo un mese di contrattazioni avranno registrato ognuna un rialzo di 36 punti percentuali.
Avendo dunque compreso queste due importanti informazioni, quale può essere il mio ragionamento? Andare a creare un ulteriore indice di forza, stavolta tra Foot Locker e le aziende ad alto beta (FL/SPHB), andando a compararlo con l’indice di rischio XLY/XLP.
Mi interessa visualizzare a livello grafico tutti gli archi temporali di risk on (quando XLY guadagna rispetto a XLP) nei quali Foot Locker sovraperforma le aziende ad alto beta. Perché ciò?
Se è vero che SPHB registra buoni rialzi in risk on come abbiamo visto prima, è altrettanto vero che se negli stessi climi di mercato Foot Locker sovraperforma SPHB allora è altamente probabile che lo stesso retailer, in quelli stessi archi temporali, performerà alla grande.
Infatti:
Ogni qualvolta Foot Locker sovraperforma le aziende ad alto beta in risk on, registra delle ottime performance.
CAPRI HOLDINGS LIMITED, NIKE E SPREAD OBBLIGAZIONARI
Per intercettare quei momenti nei quali le ultime aziende americane della lista dovrebbero registrare delle buone performance, mi servirò di due spread obbligazionari societari particolari:
• Per quanto riguarda Nike, lo spread obbligazionario tra rendimenti di obbligazioni emesse da società con rating A e rendimenti di obbligazioni emesse da società con rating AAA (BAMLC0A3CAEY-FRED:BAMLC0A1CAAAEY)
• Per quanto riguarda Capri Holdings Limited, lo spread obbligazionario tra rendimenti di obbligazioni emesse da società con rating BBB e rendimenti di obbligazioni emesse da società con rating AAA (FRED:BAMLC0A4CBBBEY-FRED:BAMLC0A1CAAAEY)
Sarò ora più chiaro.
Uno spread obbligazionario non è altro che una differenza tra rendimenti di due obbligazioni diverse, che esse siano corporate o governative. A titolo di esempio, uno spread obbligazionario è il famoso spread BTP-BUND, discusso qualche tempo fa al link:
•
Qualche mese fa scrivevo un’analisi riguardante le obbligazioni societarie (o corporate), dove discutevo dei diversi ratings assegnati alle aziende da parte delle agenzie di ratings (Fitch, Moody’s e Standard and Poors):
•
Vi consiglio di darci un’occhiata in maniera tale da avere una visione più chiara.
Per fare un breve riepilogo, i ratings non sono altro che dei giudizi assegnati alle società. Essi variano in base alla solidità e alla solvibilità che esse presentano:
Per chi non lo sapesse, la solvibilità aziendale rappresenta la capacità di un’azienda di onorare le obbligazioni assunte con i creditori; in parole povere, esprime la capacità di una società di riuscire a ripagare i propri debiti, restituendo i capitali avuti in prestito (dai creditori, appunto).
I giudizi varieranno dunque in base al grado di solvibilità. L’agenzia Fitch, ad esempio, li assegna in questo modo:
• Tutte le società con stabilità finanziarie robuste che presentano probabilità di default praticamente nulle hanno rating AAA. Il rischio al quale un investitore si espone qualora acquistasse obbligazioni della stessa qualità è vicino allo zero.
• Società con fortissime capacità di restituire il debito presenteranno ratings AA+, AA e AA-
• Società con forti capacità di onorare le obbligazioni assunte presenteranno ratings A+, A e A-
• I ratings BBB+, BBB e BBB- sono assegnati ad aziende che presentano un rischio medio-basso
• Società con rischi medio-alti di non riuscire a ripagare i debiti ai creditori presenteranno ratings BB+, BB E BB-
• I ratings B+, B e B- sono assegnati ad aziende vulnerabili; il rischio che presentano le obbligazioni emesse è alto
• Il rating CCC denota la possibilità di default, motivo per il quale il rischio è elevato
• Il rating D indica un’azienda “insolvente”, ossia non capace di ripagare i propri debiti
Che giudizi presentano Capri Holdings Limited e Nike secondo l’agenzia Fitch?
• CPRI: BBB-
• NKE: A+
Ho specificato varie volte come il rischio di un’obbligazione sia associato al suo rendimento:
• Quanto più è alto il rischio al quale ci si espone acquistando un bond, tanto più il rendimento riconosciuto sarà alto.
Osservando i ratings delle due aziende, dobbiamo dunque aspettarci rendimenti più alti per le obbligazioni “BBB” rispetto a quelle “A”. Ciò è vero?
Direi di sì. Quelle BBB rendono il 5.34%, le altre 4.69%.
Secondo lo stesso ragionamento, i rendimenti delle obbligazioni corporate di qualità AAA saranno ancora più bassi. Infatti:
Il loro rendimento è di 4.16 punti percentuali.
È proprio basandomi sulla qualità del credito emesso dalle due aziende che andrò a crearmi due spread, chiamati “spread obbligazionari”.
Come minuendo degli spread utilizzerò i rendimenti delle obbligazioni BBB (CPRI) e A (NKE) mentre come sottraendo i rendimenti delle obbligazioni aventi rating AAA. Il motivo è semplice:
• Quanto più i rendimenti delle obbligazioni BBB ed A cresceranno rispetto a quelle AAA, tanto più il rischio associato a Nike e Capri Holdings Limited sarà alto.
Immaginate lo spread obbligazionario come un metro di paragone:
• Quanto più i rendimenti delle due aziende si distaccheranno in positivo rispetto a quelle “AAA”, tanto più esse saranno considerate rischiose, ragion per cui la probabilità che in quelli stessi momenti le stesse registrino buone performance saranno scarse. Per quale motivo? Le società aventi ratings AAA (come Microsoft) vengono prese come punto di riferimento dal momento in cui sono le più forti dal punto di vista creditizio. Per cui, metaforicamente parlando, il concetto sarebbe:
“Quanto Capri Holdings Limited e Nike stanno diventando rischiose rispetto al punto di riferimento Microsoft?”
È necessario applicare lo stesso identico concetto che avevo spiegato all’interno dell’analisi riguardante lo spread BTP-BUND:
“Quanto più il rendimento del decennale italiano si discosta in positivo rispetto a quello tedesco, tanto più l’Italia è percepita rischiosa rispetto alla Germania. Perché? Perché la nazione tedesca, a livello europeo, è la più forte e credibile, tanto da essere utilizzata come metro di riferimento”
Per concludere, per l’uguaglianza RISCHIO = RENDIMENTO del mondo obbligazionario, quanto più il rendimento di Capri Holdings e Nike crescerà rispetto a quello di Microsoft, tanto più il rischio percepito per le aziende di abbigliamento e lusso sarà alto.
Infatti:
Da inizi 2022 possiamo notare una correlazione inversa tra lo spread “A-AAA” e Nike: quanto più lo spread si allarga, percorrendo una traiettoria rialzista, tanto più Nike verrà percepita rischiosa dagli investitori, tanto più essa registrerà delle cattive prestazioni. Quali potrebbero essere i momenti positivi per Nike in cui sfruttare lo spread?
Quando lo stesso registra delle contrazioni, come mostrato nei rettangoli di color rosso. In quelle condizioni, l’azienda di calzature e articoli sportivi registra delle buone prestazioni.
Stessa identica cosa per Capri Holdings Limited:
• Si imposta lo spread obbligazionario “BBB-AAA” e lo si correla all’azienda:
• Quando lo spread si dilata, la holding di lusso tende ad avere delle prestazioni negative
• Quando lo spread si contrae, la holding di lusso tende ad avere delle prestazioni positive
Utilizzare degli spread obbligazionari per intercettare quei momenti nei quali le aziende performano positivamente o negativamente è un modo a parer mio fantastico di utilizzare l’analisi intermarket; tuttavia, è doveroso fare delle precisazioni:
• La qualità del credito emesso da un’azienda può variare nel tempo per cui è necessario monitorare di settimana in settimana se quello stesso rating è rimasto invariato. Se esso non lo fosse, si dovrebbe dunque rimodificare lo spread obbligazionario.
Esempio: per Nike vi ho mostrato lo spread “A-AAA”. Se alla stessa società il mese prossimo venisse assegnato un rating CCC, si dovrebbe considerare lo spread “CCC-AAA”
• Il coefficiente di correlazione tra un particolare spread e l’azienda ad esso associata si deve necessariamente mantenere in territorio negativo
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Il mio utilizzo dell’analisi intermarket non deriva soltanto dalla curiosità di scoprire come gli asset finanziari siano legati l’uno rispetto all’altro, ma anche dalla necessità di creare dei particolari indici che aiutino il mio stile di investimento a scegliere le aziende migliori nel momento migliore all’interno dei più svariati contesti economico-finanziari.
Questo era l’obiettivo dell’articolo: fornirvi una chiave di lettura diversa sull’intermarket analysis, motivo per il quale spero apprezziate.
Se dovessi acquistare le aziende menzionate nell’articolo farò sicuramente riferimento agli indicatori a voi mostrati.
Questa è solo la prima analisi riguardante il settore della moda e dell’abbigliamento. Le prossime aziende che analizzerò saranno le europee:
• LVMH (Moet Hennessy Louis Vuitton SE), proprietaria di oltre 80 marchi di aziende di alta moda tra le quali Louis Vuitton, Christian Dior, Bulgari, DKNY, Fendi, Cèlice, Givenchy, Kenzo, di orologi come Tag Heuer, di gioielli come Tiffany & Co., di vini e liquori come Moet & Chandon, Veuve Clicquot, Hennessy, di editoria come Le Parisien e di distribuzione come Sephora e, tra le altre cose, di alberghi di lusso.
• KERING, che possiede diversi marchi come Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Alexander McQueen, Bottega Veneta, Boucheron, Brioni e Pomellato
• Adidas
Buon weekend, Matteo Farci.
📈 USD-YEN, COME TRADARLO?!La seconda coppia più importante del Forex ci mostra una delle più lineari tendenze del mercato con un Trend long partito nel marzo di quest'anno dopo la prolungata lateralità dall' ottobre 2021. Il rafforzamento del USD e la debolezza dello Yen, soprattutto da inizio agosto, ha favorito la rottura della media mobile prima e dell'area di resistenza 139 successivamente, con un forte allungo che punta direttamente i massimi 25ennali in zona 145. Per rivedere un prezzo su questi livelli dobbiamo infatti tornare indietro all'estate del 1998 e prima ancora al 1989. Posto che, in un'ottica di tendenza, l'ideale sarebbe vedere una correzione tecnica verso il supporto 140 e valutare poi una strategia Long a fronte di un chiaro segnale di Price Action rialzista, in virtù dell'importanza della resistenza sopra menzionata non sarebbe nemmeno male attendere esattamente l'arrivo del prezzo sul massimo "storico" e quindi un segnale di trading short per valutare un rapido e breve controtrend! Vediamo la Price Action dei prossimi giorni e prenderemo le dovute decisioni di conseguenza.
Maurizio
L'Oro si trova su un supporto importanteBuongiorno a tutti
l'oro si trova a ridosso di un area di supporto molto importante che non viene violata da Aprile 2020.
Ovviamente un break out al ribasso potrebbe innescare un sell off, viste le numerose volte che quest'area è stata comprata.
Quindi stop loss sempre in canna.
Trattasi di uno spunto puramente didattico.
Buon trading a tutti
💰 DAX, DI NUOVO SHORT?Nelle ultime sedute abbiamo assistito ad una nuova pressione in vendita nel mercato azionario che in alcuni casi si palesa come correzione di un uptrend in corso ma in altri casi, come ad esempio nell'indice tedesco, sembra esserci un vero e proprio cambio di trend di breve termine. Il Dax infatti, dopo un mese e mezzo di rialzo, ha iniziato la scorsa settimana uno storno tecnico che non si è limitato alla "semplice" correzione bensì ha continuato con la violazione della EMA21 prima e della zona di supporto 11.350 nella seduta di ieri. Trovandoci di fronte ad uno scenario non chiarissimo, come scritto precedentemente, è altamente opportuno attendere un chiaro segnale di Price Action che ci indichi la corretta strategia da utilizzare e nello specifico un set up short sul livello appena violato, per valutare una vendita con target in area 12.400, oppure un segnale long ( solo dopo un ritorno sopra gli 11.400 ) al fine di riprendere nuovamente l' uptrend con target sulla resistenza 14.500.
Price Action = adattare la propria strategia alle indicazioni fornite dai pattern di prezzo, quindi...attendiamo le prossime ore/giorni e ci regoleremo di conseguenza!
Buon trading
Maurizio