Titoli per la ripartenza – Salesforce.comContinuando l’analisi su aziende con fondamentali validi, da tenere in forte considerazione nel momento in cui i prezzi dovessero ripartire e la situazione di volatilità dei mercati stabilizzarsi, Salesforce.com sarà sicuramente un nominativo da tenere d’occhio.
Contraddistinta dal ticker CRM, Salesforce opera nel settore dell’innovazione digitale, cloud computing, intelligenza artificiale, sistemi CRM.
Quotata sul Dija e sull’S&P500, capitalizza circa 197 miliardi di dollari, al limite inferiore delle Mega Cap.
Con le sue sedi sparse nel mondo, impiega oltre 50.000 dipendenti e fattura oltre 24,98 miliardi di dollari con un utile di 1,76 miliardi.
Ben equilibrata dal punto di vista degli impegni finanziari, l’indebitamento rispetto all’entità del capitale è praticamente inesistente, positivi gli indici di liquidità (current ratio – quick ratio) che denotano capacità di far fronte ai pagamenti a breve termine.
Utili e vendite negli ultimi anni presentano un trend in crescita, con previsione da parte degli analisti di ulteriori margini di miglioramento per gli anni a venire.
Dal punto di vista tecnico, Salesforce ha un marcato ed apprezzabile trend di fondo rialzista. Prendendo in considerazione la performance dai minimi del covid ai massimi più recenti, si registra una performance superiore al 170%. Le ultime settimane vedono il titolo stornare per valori superiori al 36%.
Attualmente il prezzo sembrerebbe essere sensibile all’attuale livello di supporto, tuttavia non lontani sono presenti altri due target di primo e secondo livello dove il prezzo potrà dimostrarsi sensibile, qualora la pressione in vendita non dovesse arrestarsi.
I prossimi utili saranno diramati il primo di marzo, sarà sicuramente interessante cercare di capire se il consenso degli analisti dovesse essere confermato.
Anche in questo caso, salvo il titolo in una watchlist, attendendo opportuni segnali di ripartenza dai prezzi.
Ripartenza
PIANO DI TRADING E PROBABILITA'. FtseMib:andare(in base al)pianoCome discusso nell’ articolo della settimana precedente quello che ci è dato sapere è che siamo in un trend ascendente ma non al suo inizio e che non è ancora (al momento in cui scrivo) avvenuta un’ inversione di tale trend. Ciò si evince dalla tenuta di questo sottile ma, sino ad ora, resistente filo che rappresenta la linea di tendenza disegnata in Figura.
Un’ altra cosa che conosciamo molto bene sono il livelli di supporto e di resistenza .Uno di questi è area 22.200 – 22.000, precedente resistenza rotta al rialzo e area 23.700, resistenza di lunghissimo periodo e, dunque, che si promette solidissima, da cui passa la linea che unisce i massimi del 2009 e del 2015.
Tutto il resto non lo sappiamo e dobbiamo quindi farcelo dire dal mercato.Non possiamo conoscere quindi, tutte le oscillazioni che ci saranno e che andranno tra i vari supporti e resistenze. Invertirà il mercato da qui oppure qui si appoggerà per ripartire al rialzo?Se invertirà fino a dove andrà? Ripartirà poi nuovamente al rialzo oppure no?Se non invertirà andrà solo su o lateralizzerà prima? Avrà vari step? Quali?
E’ per risolvere tutti questi interrogativi non completamente risolvibili a priori che serve il piano di trading.
Il piano di trading aiuta sempre perché mette le cose in chiaro e per noi è così fatto:il long non verrà cercato per questioni di probabilità (e già solo questo elimina metà delle domande e metà dei dubbi esposti prima); lo short verrà cercato ma verrà preso solo in presenza di un eventuale segnale che indichi l’ effettiva e affidabile inversione di trend.
Ma diamo ragione del perché non cerchiamo il long perché ciò potrebbe significare rimanere a proprio agio Desideriamo non prendere eventuali punti al rialzo.
nel non volere assolutamente prendere la possibilità di eventuali punti al rialzo.
1) perché le probabilità di entrare in un trend in corso (in questo caso rialzista ma vale anche per il reciproco) sono più basse rispetto all’ entrare in un nuovo trend al suo inizio (Figura)
2) perché esistono tanti strappi (gap) nella direzione contraria che mantengono una forte carica attrattiva (Figura)
Niente long dunque, al meno per l’ operatività più conservativa: questioni di piano.
Strumenti di analisi: analisi delle onde di Elliott , teoria dei gap, supporti e resistenze statici e dinamici.