Quanto dura un mercato ribassista? Come noto, i mercati si trovano in impostazione bearish da ormai 155 giorni, con l'S&P500 che ad oggi fa segnare uno storno superiore al 14%, dopo essere arrivato ad un minimo relativo del -21% nella giornata del 20.05.2022.
Capire quanto durerà la fase ribassista del mercato è impossibile, considerate le varibili di guerra, inflazione, politiche correttive da parte delle banche centrali, stime di crescita riviste al ribasso. Possiamo tuttavia provare ad analizzare il comportamento del mercato azionario durante le principali crisi succedutesi dal 2000 ad oggi.
Anni 2000 - 2001. Bolla Dotcom + guerra in Afghanistan.
L'inizio del millennio è caratterizzato dalla crisi delle Dotcom, ovvero dal mercato orso avviatosi in seguito allo scoppio della bolla generata nel settore tecnologico. Per capire l'entità della bolla, basta pensare che l'indice Nasdaq (principale indice tech), dal 1995 al 2000 fa segnare una clamorosa performance positiva superiore al 600%, l'S&P500 superiore al 200%.
Nel Marzo 2000, terminati i flussi in acquisto, scoppia la bolla ed ha inizio il mercato orso, alimentato anche dalle successive vicende dell'11 settembre 2001. La fase di storno del mercato in seguito a questi due eventi di portata globale, porta ad un ribasso dell'S&P500 del 50% circa, con i mercati che trovano il minimo delle quotazioni in un periodo di circa 760 giorni. Successivamente, dai minimi toccati ad ottobre 2002, viene inaugurato un mercato toro che porta le quotazioni dell'indice a salire nei successivi 6 anni del 104% circa, recuperando completamente le precedenti perdite.
Anno 2007 - 2008 Crisi mutui subprime
La crisi dei mutui subprime, porta ad un'ulteriore crisi di portata globale, con storno generalizzato dei mercati. In particolare per quanto riguarda l'S&P500, il trend ribassista ha inizio ad ottobre 2007, con il minimo delle quotazioni raggiunto a marzo 2009 dopo 518 giorni ed una performance negativa del 58% circa. Da quel momento e per i successivi 11 anni, viene inaugurata una delle più forti bull run, con l'S&P 500 che riesce a segnare una performance positiva superiore al 400%.
Anno 2020 - Crisi Covid
La crisi da Covid19 determina sull'S&P500 un "flash crash" delle quotazioni del 36% in 28 giorni. Il minimo viene toccato il 23 marzo 2020. Da quel momento, anche grazie agli interventi delle banche centrali e dallo scenario reflazionista creatosi, l'indice fa segnare nel giro di 20 mesi un rally rialzista che porta ad un risultato del +119%.
Fattore comune delle fasi di ribasso, è la capacità del mercato azionario di recuperare. L'investitore che avesse avuto la sfortuna di investire tutto il proprio capitale nel mercato azionario il giorno prima di una delle grandi crisi, avrebbe nel giro di pochi anni, recuperato dalle perdite, facendo segnare interessanti risultati.
Come al solito sono importanti la pianificazione, l'aspetto psicologico (non è facile restare calmi vedendo un -50% su un'asset class) ma sopratutto l'orizzonte temporale dei nostri investimenti, unitamente a strumenti efficienti e diversificati.