USOIL è in direzione $65 aspettando l'OPECIl prezzo del West Texas Intermediate (WTI), attualmente si aggira intorno a $70.50 per barile durante la sessione asiatica di mercoledì. Le mie osservazioni rivelano che il prezzo del WTI ha affrontato sfide significative nella sessione precedente, principalmente perché le aspettative di mercato per i tagli dei tassi della Federal Reserve si sono ridotte. Mentre analizzo le tendenze di mercato, noto che il prezzo del WTI è sotto pressione nonostante le potenziali interruzioni dell'offerta a seguito di uno scontro navale nel Mar Rosso. Il recente attacco dei militanti Houthi su una nave portacontainer della Maersk, sebbene respinto dagli elicotteri statunitensi, ha aumentato il livello di minaccia, soprattutto con le segnalazioni di una nave da guerra iraniana che ora entra nell'area. Queste tensioni geopolitiche sono cruciali per me da considerare poiché impattano sui sentimenti di mercato e sui prezzi del petrolio. C'è una preoccupazione palpabile per la decelerazione della crescita economica globale, unita a preoccupazioni crescenti per un'elevata offerta di petrolio nella prima metà del 2024, soprattutto dai produttori al di fuori dell'alleanza OPEC+. Per mantenere la mia analisi aggiornata, attendo con impazienza il rilascio dei dati sulla Variazione delle Scorte di Petrolio Greggio dell'EIA degli Stati Uniti e sui dati settimanali delle Scorte di Petrolio dell'API per la settimana conclusasi il 29 dicembre, che è previsto per mercoledì. Al momento prevedo un calo fino zona 65 dollari con retest della mediana del canal ribassista e della zona di demand segnata in verde. Auguro a tutti una buona giornata di trading, un saluto da Nicola.
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USDJPY sta aspettando la BOJ e la FED!Posizione dello Yen Giapponese:
Lo Yen Giapponese (JPY) sta mostrando una certa debolezza contro il Dollaro Americano (USD), particolarmente notabile di martedì. Tuttavia, questa tendenza manca di slancio significativo, indicando un sentimento di mercato cauto. Il JPY è sotto pressione a causa di un devastante terremoto nel centro del Giappone, che influisce negativamente sulla valuta domestica, specialmente in un contesto di volumi di scambio ridotti.
Politiche della Banca del Giappone (BoJ):
Le speculazioni di mercato suggeriscono che la BoJ potrebbe abbandonare il suo regime di tassi di interesse negativi, il che potrebbe aiutare a limitare ulteriori perdite per il JPY. Il mercato prevede un possibile cambio di politica della BoJ, con forti aspettative di un'azione forse in aprile dopo i negoziati salariali annuali di marzo. Tuttavia, una mossa anticipata nella riunione di gennaio non è completamente esclusa.
Aspettative della Federal Reserve (Fed):
Aspettative accomodanti per la Federal Reserve, con possibili tagli dei tassi di interesse che iniziano forse già da marzo 2024, potrebbero limitare il recupero dell'USD. Ciò indica che il mercato si aspetta una politica monetaria più morbida da parte della Fed, che tipicamente diminuisce l'attrattiva della valuta.
Movimento USD/JPY:
La coppia USD/JPY si è allontanata dal suo punto più basso dal 28 luglio, intorno alla regione di 140.25, principalmente a causa del recupero in corso dell'USD e di un aumento dei rendimenti dei titoli del tesoro degli Stati Uniti. Tuttavia, il potenziale per una Fed più accomodante e l'anticipazione dei cambiamenti di politica della BoJ dovrebbero indurre cautela prima di piazzare scommesse rialziste aggressive sulla coppia USD/JPY.
Fattori Esterni:
Rischi geopolitici e preoccupazioni per una fragile ripresa economica in Cina potrebbero rafforzare lo status di rifugio sicuro del JPY. I trader potrebbero anche essere cauti e astenersi dal fare scommesse direzionali aggressive prima di eventi significativi come i verbali del FOMC e importanti rilasci macroeconomici degli Stati Uniti, inclusi i dettagli dell'occupazione mensile o il rapporto NFP.
Strategia di Trading:
Data la mescolanza di fattori influenti e incertezze, potrebbe essere saggio per i trader attendere un forte seguito d'acquisto prima di confermare che la coppia USD/JPY ha stabilito un fondo nel breve termine e posizionarsi per qualsiasi ulteriore mossa di apprezzamento. In sintesi, la coppia USD/JPY sta attualmente navigando attraverso una moltitudine di pressioni domestiche e internazionali, con le politiche delle banche centrali sia della BoJ che della Fed che giocano ruoli cruciali.
EURUSD è pronto per 1.1150!Esaminando le recenti dinamiche del cambio EUR/USD, osservo una persistente tendenza al ribasso, con la coppia che ha toccato il suo minimo degli ultimi 10 giorni, scendendo sotto 1.0950 martedì. Tale movimento ribassista sembra essere spinto da un ambiente di mercato che preferisce il rischio, favorendo così la domanda di dollari USA e influenzando negativamente la coppia mentre gli indici di Wall Street mostrano segni negativi. Al momento, EUR/USD si posiziona intorno alla zona di prezzo di 1.0950, il suo punto più basso in quasi due settimane. L'analisi del grafico giornaliero indica un forte interesse alla vendita, anche se non è ancora chiaro se ci sarà un'ulteriore discesa. La coppia si è allontanata dal massimo di dicembre a 1.1139, accentuando la sua discesa sotto la soglia di 1.1000 prima dell'apertura del mercato statunitense. Il dollaro americano sta guadagnando slancio in un mercato ristretto, con i trader in attesa di dati cruciali che potrebbero definire il trend del mese in corso. Da un lato, l'eurozona presenterà aggiornamenti sull'inflazione, mentre gli USA forniranno dati sull'occupazione prima del report Nonfarm Payrolls (NFP) di dicembre. Nel frattempo, i dati macroeconomici indicano che il settore manifatturiero dell'Eurozona è rimasto in contrazione alla fine del 2023. Come trader, sto monitorando attentamente questi sviluppi e indicatori, pronti a modificare le mie strategie di trading in base alle mutevoli condizioni del mercato. Il contesto attuale richiede prudenza, con particolare attenzione ai livelli di supporto e resistenza, e un'analisi accurata degli indicatori tecnici e dei prossimi dati economici.
GBP/USD leggero pullback prima del FOMC!Il GBP/USD si trova sotto una rinnovata pressione di vendita, arretrando verso 1.2700 dopo che l'ultimo PMI Manifatturiero del Regno Unito ha mancato le stime a dicembre. La coppia è anche appesantita da una generale ripresa del Dollaro USA e dall'aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi. I mercati attendono ora i dati PMI degli Stati Uniti. Il GBP/USD ha toccato il livello più alto in cinque mesi sopra 1.2800 la settimana precedente ma ha cancellato i suoi guadagni prima della vacanza di Capodanno, chiudendo la settimana praticamente invariata. Martedì, la coppia negozia leggermente più alta a circa 1.2750 mentre le condizioni di trading non si sono ancora normalizzate. Il GBP/USD è salito di quasi l'1% a dicembre. Sebbene il Dollaro USA (USD) si sia indebolito contro i suoi principali rivali, è riuscito a limitare le sue perdite contro la Sterlina. Dati sull'inflazione più deboli del previsto dal Regno Unito e cifre preoccupanti sulla crescita hanno spinto gli investitori a riconsiderare i tempi del pivot di politica della Banca d'Inghilterra (BoE) nel 2024. Nel frattempo, lo strumento FedWatch del CME Group mostra che i mercati stanno prezzando una probabilità di quasi l'85% che la Federal Reserve (Fed) abbasserà il tasso di politica di 25 punti base a marzo. Non ci saranno rilasci di dati di alto livello nel calendario economico di martedì, oltre alle revisioni dei dati PMI Manifatturiero S&P Global per il Regno Unito e gli Stati Uniti. Nella seconda metà della settimana, i sondaggi PMI ISM degli Stati Uniti e il rapporto sui lavori di dicembre saranno seguiti attentamente dai partecipanti al mercato. Segue analisi grafica per la mia personale previsione, un saluto da Nicola.
XAUUSD è pronto per 2085 prima di un ritracciamento verso 2040Iniziando il primo giorno di trading del 2024, mi sento piuttosto ottimista riguardo all'oro, che ha registrato un aumento annuale del 14% nel 2023. Osservando il grafico giornaliero, noto che la resistenza della trendline ascendente, ora a $2,092, sarà difficile da superare per l'oro nel suo rinnovato rialzo. Se accettiamo sopra questa soglia su base giornaliera, sfideremo la barriera dei $2,100. Se il trend rialzista dovesse mantenere la sua forza, il prossimo obiettivo per gli acquirenti di oro è il massimo storico di $2,144. Il rischio geopolitico persistente in Medio Oriente mantiene gli investitori sul filo, sostenendo il sentimento attorno all'oro, considerato un rifugio tradizionale. Secondo quanto riferito da Reuters, elicotteri statunitensi hanno respinto domenica un attacco di militanti Houthi sostenuti dall'Iran su una nave portacontainer della Maersk nel Mar Rosso, affondando tre navi Houthi e uccidendo 10 militanti. I mercati temono che questi scontri, uniti al conflitto in corso tra Israele e Gaza, possano tradursi in un discordo regionale più ampio, spingendo verso rifugi sicuri come l'oro e il dollaro statunitense. Nel frattempo, il dollaro statunitense trae anche supporto da un recupero prolungato nei rendimenti dei titoli del Tesoro, mentre l'attenzione degli investitori si sposta ora verso le principali pubblicazioni economiche statunitensi di questa settimana per rivedere le aspettative di taglio dei tassi della Federal Reserve (Fed) per quest'anno. I mercati prevedono una probabilità del 72% di un taglio dei tassi a marzo e dell'84% per la riunione di maggio. Guardando avanti, i dati finali del PMI manifatturiero da Europa e USA riempiranno un calendario economico relativamente tranquillo all'inizio del 2024, con tutti gli occhi puntati sui dati chiave sull'occupazione statunitense che verranno rilasciati durante questa settimana. Mercoledì verranno pubblicati i dati sulle offerte di lavoro JOLTs, mentre il cambiamento nell'occupazione ADP e il rapporto sui Nonfarm Payrolls saranno pubblicati rispettivamente giovedì e venerdì. Anche i verbali della riunione di dicembre della Fed di mercoledì saranno attentamente scrutinati per nuove intuizioni sulle prospettive dei tassi di interesse della banca centrale per quest'anno.
EURUSD a Gennaio toccherà 1.12!Analizzando la situazione dell'EUR/USD, il Dollaro USA mostra una resilienza notevole rispetto ai suoi rivali, soprattutto dopo un rimbalzo il giovedì, rendendo difficile per la coppia guadagnare slancio. Specificamente, l'EUR/USD ha perso terreno quel giorno, non riuscendo a mantenere la posizione sopra 1.1100. Questa correzione tardiva ha preso piede a seguito di un rimbalzo nei rendimenti dei Treasury statunitensi. Il rapporto settimanale sui Reclami per Disoccupazione negli USA ha rivelato un aumento maggiore del previsto nei Reclami Iniziali per Disoccupazione, saliti a 218,000, il livello più alto in tre settimane. Anche i Reclami Continuativi sono aumentati, raggiungendo 1.875 milioni. Le Vendite di Case in Sospeso sono rimaste invariate a novembre, mancando le aspettative di un aumento dell'1%. Nonostante i dati economici statunitensi, il Dollaro USA ha guadagnato slancio durante la sessione americana, in particolare con un rimbalzo nei rendimenti dei Treasury, nonostante il rally natalizio a Wall Street. Il rendimento a 10 anni è salito dal 3.79% al 3.85% seguendo un'asta di note a 7 anni. L'EUR/USD ha raggiunto un picco di 1.1139, il livello intraday più alto dal 27 luglio, prima di iniziare un ritiro. Questa correzione sembra normale, specialmente dopo che il rally sembrava essere andato oltre. La tendenza primaria rimane positiva per l'euro, e se il ritiro continua, aiuterà ad alleviare le condizioni di ipercomprato. Al rialzo, se la coppia supera 1.1100, potrebbe testare i massimi recenti. Nel complesso, mentre il breve termine mostra incertezza, il trend a lungo termine rimane favorevole all'euro, con aree chiave da monitorare per possibili opportunità di acquisto o vendita. Segue analisi grafica con maggiori dettagli. Un saluto da Nicola ed un Buon anno a tutti.
DXI è pronto a tornare sotto 100!Nell'ultimo giorno del 2023, l'Indice del Dollaro USA (DXY) mostra un tono sottotono, posizionato a 101.30, e sta perdendo i suoi guadagni giornalieri, principalmente influenzato dalle aspettative accomodanti per la Federal Reserve (Fed). Questo sentimento è ulteriormente attenuato dai deludenti dati del PMI di Chicago di dicembre. L'approccio accomodante della Fed, che accoglie un'inflazione più bassa e indica nessun aumento dei tassi nel 2024 con un possibile allentamento, ha spostato la domanda dal USD verso asset più rischiosi. Il mercato prevede un taglio dei tassi a marzo e un altro a maggio, con i prossimi dati sul mercato del lavoro che saranno un determinante critico per le future azioni della Fed. Il Dollaro USA è indebolito da queste aspettative e dal deludente rapporto sul PMI di Chicago. I rendimenti dei titoli di stato USA rimangono bassi, riflettendo un sentimento di mercato cauto, mentre gli indicatori tecnici suggeriscono un'outlook ribassista per il DXY, con il potenziale per una leggera correzione. Mentre ci avviciniamo al 2024, i prossimi dati economici e le decisioni della Fed sono attesi influenzare significativamente la direzione del DXY.
GBP/USD Dopo il breve pullback è pronto per 1.29!Nell'analisi del GBP/USD, si nota una perdita di slancio con un calo sotto 1.2750, dopo un tentativo di salita verso 1.2800. La sessione di trading dell'ultimo giorno dell'anno mostra attività moderate e volumi ridotti. Il GBP/USD ha recuperato parte delle perdite grazie alla debolezza del Dollaro USA. Nonostante l'aumento dell'1.3% delle Vendite al Dettaglio nel Regno Unito a novembre, una revisione al ribasso della crescita del PIL ha creato un quadro complesso. Nel pomeriggio, verranno pubblicati dati cruciali negli USA che influenzeranno il GBP/USD. I dati sull'inflazione e l'andamento di Wall Street saranno monitorati da vicino, poiché potrebbero influenzare la domanda di USD e il sentiment di rischio, impattando così la coppia di valute. L'analisi tiene conto di vari fattori tra cui dati economici, aspettative d'inflazione e sentiment di mercato, mantenendo un'attenzione costante sulle dinamiche di mercato per valutare il loro impatto a breve termine sulla coppia.
USOIL crollo verso i 68 dollari dopo il taglio dell'OPEC!L'analisi sull'USOIL evidenzia che i prezzi del petrolio sono stabili ma sotto i $74, con pressione ribassista crescente. L'Arabia Saudita ha tagliato di $1,25 il prezzo del petrolio per le consegne asiatiche da febbraio, segnalando un cambiamento strategico nel mercato asiatico. Parallelamente, il rafforzamento dell'USD aggiunge pressione ribassista al petrolio, con dati solidi sull'occupazione negli USA che frenano le aspettative di tagli dei tassi. La riduzione dei prezzi da parte di Aramco e una significativa diminuzione delle scorte statunitensi non hanno sollevato i prezzi, indicando preoccupazioni maggiori verso l'Arabia Saudita e una possibile perdita di controllo dell'OPEC+ sul mercato. Tecnicamente, il petrolio lotta per avanzare nonostante il drastico calo delle scorte. Al rialzo, $75 è un livello chiave, con $79 e poi $83 come obiettivi successivi. Al ribasso, se si infrangono i $75, si potrebbe scendere a $68 o persino a $65. Se la discesa continua, $58 diventa un livello critico da monitorare.
EUR/USD finalmente è pronto per 1.10!L'EUR/USD sta riducendo i guadagni e si avvicina a 1.1050, mentre il Dollaro USA riprende il trend ribassista in un clima di trading cauto, con gli operatori riluttanti a fare nuove scommesse prima della fine dell'anno. La coppia ha perso terreno non mantenendo il livello di 1.1100, influenzata da un rimbalzo nei rendimenti dei Treasury USA e da dati economici statunitensi più deboli del previsto, inclusi un aumento dei reclami per disoccupazione e vendite di case in attese invariate. Nonostante un rally su Wall Street, il Dollaro USA ha guadagnato slancio con l'aumento dei rendimenti dei Treasury. L'attenzione si sposta ora sui prossimi dati sull'inflazione europea, con il mercato che mostra una tendenza al ribasso e si posiziona con cautela alla fine dell'anno.
Oro - dopo l'ultimo massimo, ora arriverà il crollo!Dopo un inizio promettente nella sessione europea, il prezzo dell'oro ha perso slancio, scendendo sotto i $2,080 nonostante un iniziale avvicinamento ai $2,090. Questo calo è avvenuto nonostante la modesta ripresa dei rendimenti dei Treasury bond statunitensi. Tuttavia, il prezzo dell'oro ha trovato supporto ulteriore poiché un rally di rischio nei mercati azionari asiatici ha indebolito il Dollaro USA. Gli investitori hanno mostrato ottimismo verso i potenziali tagli aggressivi dei tassi da parte della Federal Reserve per l'anno prossimo, preferendo le azioni globali e beneficiando dalle misure di stimolo economico della Cina, incluse le iniezioni di liquidità della PBOC. Nonostante un lieve rimbalzo nei rendimenti dei Treasury bond, il prezzo dell'oro ha continuato a salire nelle contrattazioni asiatiche, mirando a superare i $2,100. Intanto, l'Indice del Dollaro USA ha raggiunto i minimi di cinque mesi, e i rendimenti dei Treasury a 10 anni hanno visto un modesto aumento. Dopo la pausa natalizia, i mercati hanno reagito positivamente alla vendita di titoli statunitensi e all'attesa di ulteriori tagli dei tassi della Fed, spingendo il prezzo dell'oro a chiudere sopra i $2,070. Gli investitori ora attendono nuovi dati sulle richieste di disoccupazione e l'asta di bond a sette anni per ulteriori indizi sulla direzione del prezzo dell'oro, rimanendo cauti a causa della ridotta liquidità tipica del periodo pre-capodanno.
USD/CAD è molto probabilmente pronto per uno scenario rialzistaL'analisi sul cambio USD/CAD ha iniziato durante la sessione europea, evidenziando un supporto chiave a 1.3200, un livello psicologico importante per i trader. L'attenzione si è spostata sul rimbalzo a 1.3220 a seguito di un calo dei prezzi del petrolio, influenzato da un aumento delle scorte e dalla ripresa delle spedizioni dal Mar Rosso. La discesa del petrolio, sceso dell'1.5% vicino a $73.00, è stata spinta anche dalla creazione di una task force marittima degli USA contro gli attacchi Houthi. L'incremento delle scorte petrolifere di 1.8 milioni di barili, segnalato dall'EIA, ha ulteriormente pressato i prezzi. Data l'importanza del petrolio per il Canada, il calo dei prezzi influisce sul Dollaro Canadese. Parallelamente, i futures S&P500 hanno mostrato guadagni, e l'Indice del Dollaro USA (DXY) ha toccato nuovi minimi, riflettendo le aspettative di taglio dei tassi dalla Fed. Mi aspetto un rimbalzo del prezzo sulla demand zone al livello 1.3190 dopo la rottura del canale ribassista e del livello psicologico 1.32 con retest del livello di inversione in zona 1.3390 o semplicemente del livello 1.3250 della mediana del canale ribassista.
USD/JPY risalirà con il crollo della Cina nel 2024Analizzando il cambio USD/JPY, noto che sta scivolando al di sotto dei 141.00 nel mattino europeo di giovedì. Il Yen giapponese si sta rafforzando ulteriormente dopo i commenti falchi del Governatore della Banca del Giappone (BoJ), Ueda, che hanno evidenziato la divergenza di politica tra la Federal Reserve (Fed) e la BoJ. Venerdì, il Yen giapponese (JPY) ha perso slancio a seguito del rilascio di dati sull'inflazione al consumo domestici più deboli, aggiungendo incertezza sul momento in cui la BoJ potrebbe iniziare a stringere la sua politica ultra-allentata. Inoltre, i verbali della riunione di politica monetaria della BoJ di ottobre hanno mostrato che i membri hanno concordato sulla necessità di mantenere pazientemente l'attuale politica accomodante, indebolendo ulteriormente il JPY. Ciò, insieme a un modesto rialzo del Dollaro statunitense (USD), ha assistito la coppia USD/JPY a mettere in scena una modesta ripresa da un nuovo minimo settimanale, intorno alla regione dei 141.85 toccata in precedenza oggi. Il CPI core del Giappone, nel frattempo, rimane sopra l'obiettivo del 2% per il 20° mese consecutivo. Oltre a ciò, le speranze che la crescita salariale del prossimo anno possa superare quella del 2023 suggeriscono che la BoJ è più propensa a allontanarsi dalla sua posizione ultra-accomodante già ad aprile, se non a gennaio. In contrasto, i mercati stanno ora prezzando un allentamento della politica più aggressivo da parte della Federal Reserve (Fed) nel 2024. Le scommesse sono state sollevate da una revisione al ribasso del dato del PIL statunitense del terzo trimestre, che frena i trader dal piazzare nuove scommesse rialziste sull'USD e mantiene la coppia USD/JPY al di sotto della media mobile semplice (SMA) a 200 giorni. Gli investitori ora attendono il rilascio dell'indice dei prezzi al consumo personale di base (Core PCE) degli Stati Uniti, previsto per la sessione nordamericana. Questo importante dato sull'inflazione influenzerà le future decisioni di politica della Fed, che a sua volta guiderà la domanda di USD e determinerà la traiettoria a breve termine per la coppia USD/JPY. Tuttavia, il contesto fondamentale sopra menzionato sembra inclinato a favore dei tori del JPY e suggerisce che il percorso di minore resistenza per la coppia rimane al ribasso.
Crash di fine anno del GBP/USD con retest del livello 1.2740Analizzando la coppia valutaria GBP/USD, posso dire che ha esteso il suo rialzo al di sopra della soglia di 1.2800 durante le prime ore di trading europee di giovedì. Questo movimento è stato in parte influenzato dalla diminuzione della pressione inflazionistica nell'economia statunitense e dai commenti accomodanti della Federal Reserve, che hanno indebolito il dollaro americano, sostenendo così la sterlina. Nel secondo semestre di giovedì, l'intensificarsi delle vendite del dollaro USA (USD) ha permesso alla coppia GBP/USD di recuperare una grande parte delle perdite subite mercoledì. Nelle prime ore di venerdì, la coppia si mantiene stabile intorno a 1.2700 mentre i mercati valutano gli ultimi dati pubblicati nel Regno Unito. Le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono aumentate dell'1.3% su base mensile a novembre, superando le aspettative di mercato di un aumento dello 0.4%. Tuttavia, l'Ufficio per le Statistiche Nazionali (ONS) del Regno Unito ha rivisto al ribasso la crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) annualizzato per il terzo trimestre allo 0.3% dal 0.6% della prima stima. Questa revisione al ribasso potrebbe temperare l'ottimismo intorno alla sterlina. Nel pomeriggio, l'Ufficio di Analisi Economica degli Stati Uniti pubblicherà i dati sull'Indice dei Prezzi per la Spesa per Consumi Personali (PCE), la misura preferita della Federal Reserve per l'inflazione, relativi a novembre. Si prevede che l'Indice PCE core aumenti dello 0.2% su base mensile, in linea con l'aumento di ottobre. Una lettura inferiore alle previsioni potrebbe rendere difficile per l'USD trovare domanda e sostenere una chiusura settimanale rialzista per GBP/USD. Gli investitori terranno anche d'occhio l'andamento di Wall Street in vista della pausa natalizia. Dopo un'impressionante rally giovedì, si prevede che i principali indici azionari statunitensi aprano in calo. Al momento della stampa, i futures sugli indici azionari statunitensi erano in calo tra lo 0.2% e lo 0.4%. Un viraggio negativo nel sentiment di rischio nella sessione americana potrebbe sostenere l'USD e limitare il potenziale rialzista di GBP/USD. In sintesi, il GBP/USD si trova in un momento delicato, con fattori sia a favore che contro. L'analisi delle prossime uscite di dati e delle dinamiche di mercato sarà cruciale per comprendere le future direzioni della coppia.
GBP/USD Crollo prima del rialzo nel 2024GBP/USD è stato recentemente scambiato appena sopra il livello di 1.2700, che è critico in quanto rappresenta il limite inferiore di un lungo canale di regressione ascendente. Mentre analizzo questo, sto considerando la possibilità che, se la coppia conferma con successo questo livello come supporto, potremmo assistere all'ingresso di acquirenti tecnici. In uno scenario del genere, i prossimi livelli di resistenza da osservare sarebbero intorno a 1.2750, che è un livello statico, e il range 1.2790-1.2800, che segna il punto medio del canale ascendente e un livello psicologico. La recente dinamica di GBP/USD è stata influenzata significativamente da una forte pressione di vendita diffusa intorno al Dollaro Statunitense (USD), specialmente nella seconda metà di giovedì. Questa pressione ha aiutato GBP/USD a recuperare gran parte delle perdite subite mercoledì. All'inizio di venerdì, la coppia si è mantenuta stabile intorno a 1.2700, mentre il mercato digerisce le ultime uscite di dati dal Regno Unito, inclusa un'inaspettata forte crescita delle Vendite al Dettaglio di novembre. Tuttavia, non sono tutte notizie positive dal Regno Unito. L'Ufficio per le Statistiche Nazionali (ONS) ha rivisto al ribasso la crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) annualizzato per il terzo trimestre, il che potrebbe attenuare il sentiment. Più tardi nel giorno, l'attenzione si sposterà sugli Stati Uniti con il rilascio dei dati dell'Indice dei Prezzi per i Consumi Personali (PCE). Un indicatore chiave per l'inflazione, un Indice Core PCE Price inferiore al previsto potrebbe indebolire l'USD, potenzialmente dando un impulso a GBP/USD. Gli investitori stanno anche osservando da vicino le performance di Wall Street prima della pausa natalizia. Dopo un forte rally giovedì, si prevede che i principali indici azionari statunitensi aprano in ribasso. Se ciò porta a un cambiamento nel sentimento di rischio verso il negativo, potrebbe rafforzare l'USD e limitare il potenziale rialzista di GBP/USD. In sintesi, riflettendo sulla posizione di GBP/USD sopra 1.2700, sto considerando una serie di fattori tecnici e fondamentali. Questi includono la posizione della coppia all'interno di un canale di trading chiave, i prossimi rilasci di dati economici e il sentiment generale del mercato. L'interazione di questi elementi probabilmente determinerà la direzione della coppia nel breve termine.
USOIL in direzione 69,50 dollari dopo il FOMC a gennaioWTI Oil è salito sopra i 74 dollari in una settimana volatile che porta al Natale, influenzato dall'uscita pianificata dell'Angola dall'OPEC e dalle crescenti tensioni nel Mar Rosso. L'Indice del Dollaro USA si sta avvicinando a una significativa caduta, potenzialmente invertendo i recenti guadagni. I prezzi del petrolio si stanno avvicinando a 84 dollari a causa dell'aumento dei rischi geopolitici e delle interruzioni nelle principali rotte di spedizione. Il reindirizzamento delle spedizioni attorno all'Africa potrebbe aumentare la domanda e i prezzi del petrolio greggio a breve. Il Dollaro USA si sta indebolendo in attesa di tagli ai tassi all'inizio del 2024, nonostante gli avvertimenti della Federal Reserve. La discrepanza tra le aspettative della Fed e le previsioni del mercato suggerisce una potenziale instabilità all'inizio del 2024. WTI e Brent Oil sono scambiati rispettivamente a 74,59 e 79,474 dollari. Recenti attacchi dei ribelli Houthi hanno interrotto le principali vie di navigazione, causando deviazioni e impattando aree come il Canale di Suez. La partenza dell'Angola dall'OPEC riflette tensioni più ampie e potrebbe portare a ulteriori spostamenti di potere all'interno dell'OPEC, con altre nazioni africane che potrebbero uscire. Tecnicamente, il petrolio mostra un trend rialzista con il potenziale di raggiungere livelli più alti, ma una caduta sotto i 74 dollari potrebbe vedere i prezzi scendere a supporti inferiori. Con la fine dell'anno, i prossimi dati USA e le azioni della Fed potrebbero influenzare significativamente la traiettoria del mercato del petrolio.
Oro rally di fine anno verso area 2000!Questa analisi riflette sulla recente dinamica dei prezzi dell'oro, sottolineando la complessa interazione tra indicatori economici e la valutazione dell'oro. Con l'oro al massimo di diverse settimane sopra i $2,060 e il calo dei rendimenti dei Treasury bond statunitensi a 10 anni, i dati sull'inflazione PCE degli Stati Uniti hanno sostenuto il momentum dell'oro, rendendolo un asset attraente. Tecnicamente, la rottura della barriera dei $2,047-2,048 e l'occorrenza di una golden cross indicano un forte sentimento rialzista, con possibilità di estensione verso i $2,072-2,073. Tuttavia, esistono rischi e zone di supporto potenziale, come l'area dei $2,028-2,027 e il punto critico dei $2,017, al di sotto del quale potrebbero verificarsi ulteriori cali. La dinamica tra l'oro e il dollaro USA, insieme alle previsioni di tagli dei tassi dalla Federal Reserve, complica l'analisi. Nonostante incertezze e sfide, il ciclo globale di tagli dei tassi e il valore intrinseco dell'oro come asset non produttivo suggeriscono che la direzione più probabile per l'oro sia verso l'alto, con i cali correttivi potenzialmente visti come opportunità di acquisto. Personalmente mi aspetto una vendita in area 2050 con obiettivo 2000 dollari. Auguro a tutti un buon trading e un buon natale, un saluto da Nicola.
Rally di Natale: EUR/USD Punterà a 1.09?Da analista che osserva la coppia di valute EUR/USD, ho monitorato attentamente i suoi recenti movimenti e i vari indicatori economici che potrebbero influenzarne la traiettoria. Ecco un'analisi dettagliata personale basata sulle informazioni che mi hai fornito:
Calo e recupero in sessione iniziale: Inizialmente, l'EUR/USD ha perso slancio, scendendo verso 1.1000 dopo aver raggiunto un massimo di diversi mesi sopra 1.1040. Questo movimento è stato principalmente in risposta ai più morbidi dati sull'inflazione del Personal Consumption Expenditures (PCE) degli Stati Uniti rilasciati all'inizio della sessione americana. Tuttavia, nonostante questo calo, la coppia ha mostrato resilienza, stabilizzandosi nella metà superiore di un canale di regressione ascendente. L'Indice di Forza Relativa (RSI) sul grafico a 4 ore, che era sceso verso 50 a metà settimana, è risalito sopra 60, indicando un ritrovato orientamento rialzista nel breve termine.
Livelli di resistenza e supporto: Dal mio punto di vista, il prossimo significativo livello di resistenza da osservare è intorno a 1.1050, un livello statico. Se la coppia dovesse superare questo, potrebbe incontrare ulteriori resistenze a 1.1100 (livello psicologico e statico) e poi a 1.1150, il limite superiore del canale di tendenza ascendente. Al contrario, se l'EUR/USD non riesce a mantenere sopra 1.1000 e inizia a trattare questo livello come resistenza, potremmo assistere a un aumento dell'attività di vendita. In uno scenario del genere, potrebbero emergere supporti tecnici intorno a 1.0925 (Media Mobile Semplice a 50 periodi), 1.0900 (livello psicologico) e 1.0870 (confluenza delle Media Mobili Semplici a 100 e 200 periodi).
Recente slancio rialzista e indicatori economici: La coppia ha notevolmente raccolto slancio rialzista, superando 1.1000 mentre il Dollaro statunitense subiva pressioni ribassiste in seguito a rilasci di dati misti. Nonostante ciò, si sta stabilizzando intorno a 1.1000, mostrando segni di costanza prima del rilascio dei dati dell'Indice dei Prezzi al Consumo Personale (PCE) dagli Stati Uniti, un indicatore chiave dell'inflazione e una misura critica per la Federal Reserve.
Dati economici e implicazioni: La revisione al ribasso della crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) degli Stati Uniti per il terzo trimestre e l'aggiustamento dell'Indice dei Prezzi del PIL indicano un impatto inflazionistico sulla crescita inferiore a quello inizialmente stimato. Questo, insieme al fatto che le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione sono risultate inferiori alle aspettative, ha indebolito l'USD nel breve termine. Tuttavia, i prossimi dati sull'Indice dei Prezzi PCE saranno cruciali. Un aumento inferiore alle previsioni potrebbe ulteriormente indebolire l'USD, mentre una sorpresa significativa al rialzo potrebbe rafforzarlo nei confronti dei suoi rivali.
Condizioni di mercato e prospettive: Con i volumi di trading previsti in diminuzione mentre i mercati si avvicinano alla pausa natalizia, la reazione ai dati statunitensi potrebbe essere smorzata. Tuttavia, i trader dovrebbero rimanere vigili, poiché condizioni di mercato sottili possono talvolta portare a movimenti di mercato esagerati.
In sintesi, mentre l'EUR/USD mostra un orientamento rialzista nel breve termine all'interno della sua attuale tendenza, vari livelli di resistenza e prossime pubblicazioni di dati economici potrebbero influenzare significativamente la sua direzione. Come sempre, rimanere aggiornati su questi sviluppi e mantenere una strategia flessibile sarà fondamentale per navigare efficacemente i mercati.
GBP/USD: Sull'Orlo di una SvoltaSto approfondendo un'analisi dettagliata della coppia GBP/USD, e sta emergendo un quadro piuttosto sfumato. Attualmente, la coppia sta faticando a consolidare il suo recente rimbalzo da un minimo settimanale di circa 1.2610, con un recupero di circa 85 pip. Durante la sessione asiatica di venerdì, l'azione ha oscillato all'interno di un range, ma i prezzi spot rimangono al di sotto del segno di 1.2700. È chiaro che i trader attendono con impazienza le importanti uscite macroeconomiche sia dal Regno Unito che dagli Stati Uniti prima di impegnarsi in una direzione intraday definita. Guardando ai livelli di resistenza, 1.2700 è particolarmente significativo in quanto segna il limite inferiore del canale di regressione ascendente a lungo termine. È degno di nota che la coppia si è stabilizzata vicino a 1.2650 all'inizio di giovedì, dopo aver perso quasi 100 pip mercoledì. Sebbene l'outlook tecnico di breve termine suggerisca una perdita di slancio ribassista, i deboli dati sull'inflazione dal Regno Unito potrebbero porre sfide per una salita costante. Il sentiment di mercato è stato influenzato dalle aspettative di un cambio di politica della Bank of England (BoE), soprattutto dopo che i dati sull'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) del Regno Unito per novembre sono risultati inferiori alle previsioni. Goldman Sachs ha persino aggiustato la propria previsione, ora anticipando un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della BoE a maggio anziché a giugno. Negli Stati Uniti, il Dollaro sta faticando a trovare domanda, il che sta in qualche modo sostenendo la GBP/USD. Se gli indici principali di Wall Street aprono in rialzo e guadagnano slancio rialzista, potrebbe indebolire ulteriormente il USD rispetto ai suoi concorrenti. L'agenda economica odierna degli Stati Uniti, che include la revisione finale della crescita del PIL del terzo trimestre e le richieste iniziali settimanali di sussidi di disoccupazione, giocherà anche un ruolo cruciale. Un aumento superiore al previsto delle richieste di disoccupazione potrebbe mettere sotto pressione il USD, mentre un dato pari o inferiore a 200K potrebbe rafforzarlo, innescando potenzialmente un'altra discesa della GBP/USD. In sintesi, la mia analisi della coppia GBP/USD riflette le complessità della dinamica di mercato, dei livelli tecnici e degli indicatori macroeconomici, tutti in interazione per plasmare la traiettoria della coppia. Personalmente mi aspetto un rialzo post dati in continuazione del canale rialzista ad H4 con prima una piccola contrazione all'interno dei due box bianchi seganti, target 1.28,. Auguro a tutti un buon trading, un saluto da Nicola.
Sterlina in Crisi: Svolta Decisiva per GBP/USD!Analizzando in dettaglio la situazione del cambio GBP/USD, posso evidenziare diversi aspetti rilevanti:
Perdita di Momentum per la Sterlina: Il recupero del cambio GBP/USD ha perso slancio al di sotto di 1.2700, consolidandosi attorno a 1.2660. La sterlina si è dimostrata una delle valute con le peggiori prestazioni mercoledì, a seguito di dati sull'inflazione nel Regno Unito inferiori alle previsioni.
Indicatori Tecnici: L'Indice di Forza Relativa (RSI) sul grafico a 4 ore è sceso al di sotto di 50, e il GBP/USD ha rotto il limite inferiore del canale di regressione ascendente di lungo termine, segnalando un cambio verso una prospettiva tecnica ribassista.
Livelli di Supporto e Resistenza: Sul lato negativo, 1.2640 (media mobile semplice a 100 periodi e a 50 periodi) si configura come primo supporto, seguito da 1.2600 (ritracciamento Fibonacci del 23.6% dell'ultima tendenza rialzista). Una chiusura a 4 ore al di sotto di quest'ultimo potrebbe aprire la strada a un calo più esteso verso 1.2550 (livello statico). Il primo livello di resistenza è situato a 1.2700 (limite inferiore del canale ascendente), seguito da 1.2750 (punto medio del canale ascendente).
Cambiamenti nel Sentimento del Mercato: Dopo forti guadagni martedì, il GBP/USD ha invertito la rotta mercoledì, perdendo più di 50 pip nella sessione europea mattutina. L'outlook tecnico indica un accumulo di momentum ribassista.
Dati sull'Inflazione nel Regno Unito: L'inflazione nel Regno Unito, misurata dal CPI, è scesa al 3.9% su base annua a novembre, rispetto al 4.6% di ottobre. Questo dato è inferiore alle aspettative di mercato del 4.4%. Il Core CPI, che esclude i prezzi volatili di energia e cibo, è aumentato del 5.1% nello stesso periodo, in calo rispetto al 5.7% di ottobre e sotto le previsioni degli analisti del 5.6%.
Aspettative sui Tassi di Interesse: Secondo Reuters, i swap sui tassi di interesse nel Regno Unito mostrano che i mercati prevedono una probabilità superiore al 50% di un taglio dei tassi da parte della Bank of England (BoE) entro marzo 2024, dopo i dati deboli sull'inflazione. Le scommesse accomodanti sulla BoE potrebbero continuare a pesare sulla sterlina nel breve termine.
Fattori Esterni: Nella seconda metà della giornata, l'indice di fiducia dei consumatori CB per dicembre negli Stati Uniti e i dati sulle vendite di case esistenti per novembre potrebbero influenzare il mercato. Tuttavia, anche se questi dati dovessero danneggiare il dollaro statunitense, gli investitori potrebbero astenersi dal ritornare sulla sterlina a causa delle prospettive di una divergenza di politica monetaria in diminuzione tra la BoE e la Federal Reserve (Fed).
USD/JPY: Svolte Inattese e Strategie VincentiAnalizzando la coppia valutaria USD/JPY, osserviamo diverse dinamiche in atto. Il yen giapponese fatica ad attrarre acquirenti a seguito dell'inazione della Banca del Giappone (BoJ) martedì. Il prevalente clima di "risk-on" nel mercato riduce ulteriormente l'attrattiva del JPY, sostenendo invece il USD/JPY. Le scommesse su un possibile cambio di rotta accomodante da parte della Federal Reserve statunitense (Fed) pesano sull'USD e rappresentano un ostacolo per la coppia valutaria. Dal punto di vista tecnico, la coppia ha superato la formazione di un cuneo espandente che si è sviluppato nell'ultimo mese, ma potrebbe aver bisogno di un impulso aggiuntivo per rompere il supporto della linea di tendenza discendente a partire dai massimi di metà novembre. Per quanto riguarda il calendario economico, l'attività di costruzione negli Stati Uniti rappresenta l'evento principale di oggi. I trader attendono con interesse i dati di venerdì, in particolare l'indice dei prezzi USPCE, per ulteriori informazioni sulla possibile traiettoria dei tassi della Fed. Una chiara rottura sopra il livello di 145,10 potrebbe incrementare la pressione rialzista verso i livelli di 146,60 e 147,35. Al ribasso, i livelli di supporto rimangono a 142,25 e 141,10. Il dollaro statunitense ha mostrato un rally durante la maggior parte della sessione di mercato europea di martedì, dopo che la Banca del Giappone ha deluso gli investitori con una dichiarazione monetaria inaspettatamente accomodante. Tuttavia, la coppia ha trovato resistenza nella zona di 145,10 prima di ritirarsi verso la metà dell'intervallo di 143.90. La Banca del Giappone ha ribadito la sua politica monetaria ultra-allentata e suggerito la possibilità di un ulteriore allentamento, poiché, secondo il Governatore Ueda, le prospettive sull'inflazione rimangono incerte. Questi commenti hanno fatto crollare il yen rispetto alle principali valute rivali. Dopo un pullback previsto gia' nel weekend il prezzo e' arrivato esattamente dove stavo aspettando e questa mattina mi muovero' alla ricerca di un entry short. Auguro a tutti una buona giornata di trading, un saluto da Nicola.
Oro oltre i 2.040 dollari con dollaro USA in caloRecenti dinamiche di mercato: Martedì l'oro ha registrato un notevole aumento, superando i 2.040 dollari dopo un lunedì tranquillo. Questo movimento coincide con il calo del rendimento del titolo del Tesoro USA a 10 anni verso il 3,9%, fornendo uno sfondo favorevole per XAU/USD.
Analisi tecnica - Grafico giornaliero: Il grafico giornaliero indica un'ottica rialzista. Osservazioni chiave includono:
La coppia ha trovato acquirenti durante un ritracciamento intraday vicino alla media mobile semplice (SMA) rialzista a 20 giorni.
Le medie mobili più lunghe stanno aumentando modestamente, rimanendo sotto quella più breve.
Gli indicatori tecnici mostrano modesti guadagni intraday, anche se l'indicatore Momentum è ancora in territorio neutro.
Prospettiva a breve termine: Anche il grafico a 4 ore suggerisce un sentimento rialzista nel breve termine. Punti salienti includono:
La SMA a 100 giorni è piatta e ha fornito supporto intraday.
La SMA a 20 giorni sta guadagnando slancio verso l'alto sopra la media più lunga.
Gli indicatori tecnici, inclusi l'indice di forza relativa (RSI) intorno a 64 e l'indicatore Momentum che attraversa la sua linea mediana, si stanno muovendo verso nord.
Livelli di prezzo:
I livelli di supporto sono identificati a 2.027,60, 2.014,10 e 2.003,90.
I livelli di resistenza sono fissati a 2.047,90, 2.065,60 e 2.076,10.
Influenze di mercato:
La generale debolezza del dollaro USA ha sostenuto la crescita dell'oro.
XAU/USD è scambiato intorno a 2.0403, avvicinandosi al massimo della settimana precedente di 2.047,90.
I mercati azionari positivi, con il Nasdaq che raggiunge nuovi massimi, riflettono un sentimento favorevole al rischio, riducendo la domanda di dollari USA.
Impatto dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA: Il calo dei rendimenti aumenta la pressione sul dollaro USA, con il titolo a 10 anni che rende il 3,90%, il più basso dalla fine di luglio.
Dati macroeconomici USA:
Gli USA hanno rivelato un calo del 2,5% su base mensile nei permessi di costruzione di novembre e un aumento del 14,8% negli inizi di costruzione di abitazioni.
I mercati attendono l'indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE), una misura chiave dell'inflazione utilizzata dalla Fed, in programma per venerdì.
GBP/USD Atteso rimbalzo prima del grande rialzo!Durante la sessione asiatica di martedì, il cambio GBP/USD ha mostrato segni di ripresa, interrompendo una serie di cali durata due giorni. Questo rialzo è stato influenzato da due fattori principali: un indebolimento del dollaro statunitense e un calo nei rendimenti dei titoli di Stato americani, portando il tasso di cambio a 1.2653, con un aumento dello 0,05%. Dal punto di vista tecnico, l'Indice di Forza Relativa (RSI) indica un'equilibrio, stabilizzandosi appena sopra il livello 50. Nonostante una forte discesa venerdì, il GBP/USD continua a muoversi entro un canale di regressione ascendente a lungo termine, suggerendo un interesse continuo degli acquirenti finché il supporto a 1.2660 rimane intatto. Il dollaro statunitense ha mostrato una ripresa venerdì, sostenuto dal report PMI e dai commenti falchi dei funzionari della Fed. Il PMI Composito Globale S&P degli Stati Uniti è migliorato, ma i commenti delle Federal Reserve regionali sono stati misti. Gli eventi futuri che influenzeranno il mercato includono l'andamento di Wall Street, ulteriori commenti dei funzionari della Fed, e i dati sull'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) del Regno Unito, che saranno rilevanti per il cambio GBP/USD. Gli investitori dovrebbero tenere d'occhio i livelli di supporto e resistenza chiave, oltre alle notizie economiche significative. Principalmente mi aspetto un rimbalzo in zona supporto e demand H4 al livello 1.26 con rimbalzo zona 1.2850. Auguro a tutti un buon trading, un saluto da Nicola.