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Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
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EUR/USD: analisi mese di agostoStato dell’Eurozona
Il PIL dell’Eurozona è cresciuto dello 0,1% nel Q2 2025, grazie all’aumento dei consumi privati, anche se la Germania ha registrato un leggero calo dello 0,1%, come l'Italia.
Le proiezioni BCE aggiornate a giugno stimano una crescita dello 0,9% nel 2025, +1,1% nel 2026 e +1,3% nel 2027.
L’inflazione headline è stabile al 2%, con quella core ferma al 2,3%. Rimbalzo sostenibile per ora, senza motivo di tagli urgenti.
Politica monetaria BCE
Tassi fermi al 2%, dopo 8 tagli (da 4% a 2%). La BCE resta prudente, valuta un possibile taglio solo se l’euro forte penalizza l’export.
Il mercato vede una possibile ulteriore riduzione entro settembre o dicembre, qualora l’inflazione scendesse sotto target.
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Sponda USA
La Fed mantiene i tassi tra 4,25–4,50%, con due voti contrari che chiedono tagli più rapidi. Powell è cauto: “data dependent”, l’inflazione resta una priorità.
Le buste paga non agricole (NFP) di luglio mostrano solo +73.000 nuovi posti, con revisioni negative: segnali di rallentamento reale dell’occupazione.
Dollaro dominante
Il dollaro ha avuto la sua settimana migliore in quasi 3 anni: l’indice DXY +2,5%, euro ai minimi di 2 mesi. I nuovi dazi del presidente Trump hanno alimentato la domanda di valuta USA.
Un consenso crescente prevede la parità euro/dollaro o un "eurino" sotto 1,00 per alcuni strateghi valutari. Al momento prendiamoli con le pinze.
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Analisi tecnica e ciclica
Sul lato indice (minimi), la forte spinta registrata venerdì a ridosso del POC è la tipica reazione che il prezzo effettua in occasione di una chiusura ciclica. Anche i tempi e la struttura sono del tutto consoni per ipotizzarla. Ciò comporterà, qualora fosse confermata, nessun nuovo minimo per almeno 6-8 giorni. Con una chiusura sopra 1,1622, l'ATR diventa favorevole al long.
Sul lato inverso (massimi), vediamo il picco più recente (1° luglio) a 279 giorni dalla sua partenza. Potrebbe trattarsi già della chiusura annuale, sebbene piuttosto breve (9 mesi). Tuttavia, non è escluso che si completi più regolarmente con un nuovo massimo, che potrebbe arrivare tra la fine di agosto e la prima decade di settembre, in area 1,185/1,20.
Se l'annuale inverso fosse già concluso, il livello da monitorare è proprio il recente 1,1400, al di sotto del quale la discesa potrebbe anche accelerare verso 1,12/1,10. Come già detto, con la tenuta di 1,1622 il prezzo dovrebbe ancora salire per raggiungere il bordo delle bande di volatilità e formare l'ultimo picco di chiusura annuale inverso.
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Apparentemente, le due analisi — fondamentale e tecnica — sembrano essere in antitesi, ma sono unite dal filo temporale che, su base mensile circa, può senz'altro portare a un nuovo massimo di chiusura annuale inverso, per poi assistere, con la partenza del nuovo ciclo, a una profonda discesa che farà rientrare i dati macroeconomici in sintonia con l'andamento del prezzo.
In estrema sintesi: sopra 1.1622 si cavalca il ciclo
sotto 1.14 i macro prendono sopravvento
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire.
Supporti violati, ma non troppo: il mercato cerca una direzione.La giornata di ieri, almeno per lo Stoxx 50, si è conclusa con la tenuta del supporto indicato a 5.160 punti. Tuttavia, i livelli precisi dello swing e del supporto sono stati violati e questo può significare due cose:
la prima, dice che il ciclo indice in corso, se non è terminato ieri, proseguirà la discesa fino alla sua conclusione, che a questo punto potrebbe arrivare in leggero anticipo tra fine agosto e prima decade di settembre (ciclo semestrale, indicativamente aprile-ottobre)
La seconda, indica che la rottura dello swing e del supporto, potenzialmente è la chiusura di un prolungato ciclo trimestrale iniziato ad aprile e quindi giocoforza partirà un nuovo ciclo con una spinta importante da seguire anche sul versante volumi e liquidità per capirne meglio la durata e il target.
Come capire quale delle due cose è stata la l'ultima forte discesa?
Incrociamo il ciclo indice appena considerato con il ciclo inverso (massimi). Questo, partito dal max del 3 marzo, ha potenzialmente chiuso un ciclo semestrale. In leggero anticipo qui sullo Stoxx ma più precisamente sugli indici americani, in particolare il DJI.
Chiuso quindi il ciclo semestrale inverso, il prezzo si dirige a chiudere il trimestrale indice che al netto di pochi ulteriori giorni di discesa, possiamo considerare chiuso qui e vedere quindi la ripartenza indicata in precedenza.
Situazione ciclica analoga per gli indici americani che però, per ora, mantengono l'impostazione rialzista non avendo violato gli swing di pertinenza.
La presente è la mia visione e non un incentivo ad operare, investire o disinvestire.
WTI: H1!!! DISCLAIMER !!!
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EURODOLLARO: H1!!! DISCLAIMER !!!
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Accordo USA-UE: svolta o tregua temporanea?ANALISI MACROECOMICA
Per quanto riguarda l’analisi Macroeconomica, la notizia che sicuramente tiene banco è il raggiungimento dell’accordo commerciale tra Stati Uniti ed Unione Europea. Accordo arrivato dopo mesi di incertezza e trattative, che mira a ristabilire equilibrio e cooperazione economica tra le due sponde dell’Atlantico.
Un'intesa che mette fine alle tensioni commerciali accumulate negli ultimi anni e apre la strada a una fase di maggiore stabilità per imprese, investitori e consumatori.
Il cuore dell’accordo riguarda la gestione dei dazi doganali. La maggior parte dei beni europei che entreranno nel mercato statunitense sarà soggetta a un dazio base del 15%, un tetto massimo che include settori strategici come automobili, semiconduttori e prodotti farmaceutici.
Questo rappresenta una netta riduzione rispetto a imposte precedenti come ad esempio, le auto europee erano tassate al 27,5% e offre maggiore prevedibilità alle aziende del Vecchio Continente.
Tuttavia, non tutto è definito con precisione. Gli Stati Uniti si riservano di annunciare, nelle prossime due settimane, l’esito di alcune indagini condotte sulla base della sezione 232 del Trade Expansion Act, che permette al Presidente USA di imporre dazi per motivi di sicurezza nazionale. In particolare, le tariffe su chip e farmaci saranno oggetto di decisioni autonome e potrebbero seguire un iter separato, come sottolineato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
Sul fronte della cooperazione industriale, l’accordo prevede l’eliminazione reciproca dei dazi su settori chiave come aeromobili e loro componenti, apparecchiature per semiconduttori, alcune sostanze chimiche e farmaci generici, oltre a prodotti agricoli e materie prime essenziali. Restano invece da definire le condizioni per gli alcolici, ancora escluse dall’intesa finale.
Per quanto riguarda acciaio e alluminio europei, le tariffe restano al 50%, ma c’è l’impegno a ridurle gradualmente e sostituirle con un sistema di quote, che dovrebbe ridurre la pressione su molte industrie manifatturiere dell’UE.Ma l’elemento più strategico riguarda gli impegni economici assunti dall’Europa: l’UE si è detta pronta ad acquistare fino a 750 miliardi di dollari in forniture energetiche dagli Stati Uniti – inclusi petrolio, gas naturale, carburanti e perfino energia nucleare – durante il secondo mandato dell’amministrazione Trump.
Inoltre, le aziende europee investiranno 600 miliardi di dollari negli USA, in settori come tecnologia, difesa ed energia.
Per quanto riguarda il calendario economico, la settimana che va dal 28 Luglio al primo di agosto, vede un calendario pieno di notizie importanti. Difatti troviamo:
- Martedi 29 Luglio: Rapporto sulla fiducia dei consumatori e nuovi lavori JOLTS USA
- Mercoledi 30 Luglio: PIL della Germania e ADP americani che fanno da precursore agli NFP del venerdi. Inoltre nel pomeriggio ci sarà la decisione sul tasso di interesse da parte della FED e la conferenza stampa della FOMC
- Giovedi 31 Luglio: Avremo l’IPC italiano e tedesco per quanto riguarda l’eurozona, mentre nel pomeriggio avremo dati sulla disoccupazione americana.
- Venerdi 1 Agosto: giornata particolarmente volatile in quanto ci saranno gli NFP americani, dato previsto nettamente a ribasso, oltre ad esserci il rilascio sul tasso di disoccupazione.
ANALISI TECNICA
Per quanto riguarda l’analisi tecnica, questa settimana andremo a vedere la situazione su GBPUSD. Andando a vedere il grafico Daily, possiamo notare come ci siano state le 3 onde a rialzo che hanno portato a toccare un massimo di 1.38000 ed il prezzo sembra essere in una fase di scarico da parte degli operatori, difatti da 1.38000 siamo passati a 1.34000 e sembrerebbe voler puntare ad una delle zone di interesse, come quella in zona 1.32000, zona che in precedenza ha portato ad un nuovo massimo.
Come possiamo vedere anche dal grafico, il prezzo ha anche rotto il canale a rialzo, andando poi a riprendere proprio la rottura, per far partire nuovamente una discesa di circa 200 pips.
Cosa possiamo aspettarci nei prossimi giorni?
Sicuramente dobbiamo prestare attenzione al fatto che si tratti questa di una settimana piuttosto turbolenta dato che avremo rilascio di news particolarmente importanti e che porteranno non poca volatilità sui mercati. Quindi l’ideale è entrare a mercato solo quando ci sono le dovute conferme della propria strategia, senza dover affrettare o fare entrate avventate che possano portare perdita di denaro.
Sicuramente possiamo tener presente la zona di 1.32000 in quanto ha portato in precedenza ad un nuovo massimo, ed è una cosidetta zona di rotazione in quanto in quel punto è avvenuta un’importante rottura da parte del prezzo.
Anche il VWAP ci da conferma che il prezzo si trova all’interno delle bande e che potrebbe andare a riprendere la banda piu bassa, quindi andare a ricercare volumi ad un prezzo più “discount”.
Questa analisi non rappresenta alcun consiglio finanziario. Ogni trader deve valutare le entrate a mercato sulla base della propria strategia. Inoltre in momenti di particolare volatilità, tradando CFD c’è il rischio di perdere denaro sul mercato.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
ANALISI 27/07 NZDJPY SELLSiamo in una zona di estremo PREMIUM (sia a basso che ad alto timeframe) con confluenze di prezzo su diverse zone POC.
Essendo che ci troviamo già al livello di interesse con trigger in atto, opterò per una entrata a mercato. In caso di invalidazione di idea non cercherò altre entrate(possibile long term trade)
RR 1:3
AT MARKET ORDER
PAZIALE AL -0.618 FIBONACCI
RR 1:8
AT MARKET ORDER
PARZIALE AL RR 1:3
ANALISI 27/07 XAGUSD BUYNel breve periodo vedo un SILVER rialzista.
Come in immagine siamo in una piccola zona di pullback dopo quasi una settimana di rialzo(dal 15 al 24 luglio)
Nel caso in cui l'idea illustrata venisse invalidata, opterei per un ultimo tentativo long se al livello POC più basso(vicino alla zona di controllo DISCOUNT) si presentassero le condizioni
RR 1:5
ORDINE A PENDENTE
PARZIALE AL -0.618 DELLA FIBONACCI
PLTR Continua la corsa nel canale rialzistaBuon sabato a tutti i trader, andiamo ad esaminare PLTR e la sua forza. Da quanto emerge dalle recenti notizie e analisi, Palantir Technologies (PLTR) ha effettivamente continuato la sua corsa nel canale rialzista per gran parte del 2025. Il titolo ha registrato un aumento significativo, arrivando a raddoppiare il suo valore nella prima metà dell'anno e toccando un massimo storico di $153.99 il 17 luglio 2025, per poi chiudere il 25 luglio a $158.80.
Diversi elementi hanno contribuito a questa forte performance:
Boom dell'IA: Palantir ha beneficiato enormemente del crescente interesse e degli investimenti nel settore dell'Intelligenza Artificiale, in particolare con il lancio della sua Artificial Intelligence Platform (AIP).
Contratti Governativi: L'azienda continua a ottenere importanti contratti dal governo degli Stati Uniti, inclusi accordi significativi con l'ICE e il Dipartimento della Difesa. L'amministrazione Trump (che ha iniziato il suo secondo mandato) sembra essere favorevole a Palantir, contribuendo a un aumento del 201% del prezzo delle azioni tra novembre 2024 e luglio 2025.
Crescita dei Ricavi: Palantir ha mostrato una forte crescita dei ricavi, con un tasso del 39% nel Q1 2025 e previsioni di crescita solide per l'anno fiscale 2025.
Margini di Profitto: L'azienda vanta margini di profitto lordo impressionanti, vicini all'80%.
Copertura Analisti Positiva: Alcune importanti case d'analisi, come Piper Sandler, hanno avviato la copertura su Palantir con un rating "Overweight" e un price target rialzista di $170, definendola un "modello di crescita+margini unico nel suo genere".
Valutazione e Rischi
Nonostante la forte crescita, è fondamentale considerare la valutazione estremamente elevata di Palantir. Il titolo è scambiato a multipli molto alti rispetto ai suoi ricavi e utili, rendendolo uno dei titoli più costosi dell'S&P 500. Alcuni analisti avvertono che il prezzo attuale incorpora già molti anni di crescita futura, e un rallentamento della crescita o una performance inferiore alle aspettative potrebbero portare a una correzione significativa. Ad esempio, The Motley Fool suggerisce che il prezzo potrebbe scendere dell'81% a circa $30 per azione se le sue performance si allineassero alla media storica.
Prossimi Eventi
Gli occhi sono puntati sulla pubblicazione dei risultati del Q2 2025, prevista per il 4 agosto. Questo evento potrebbe rappresentare un catalizzatore per il titolo, a seconda che le aspettative di crescita dei ricavi e degli utili vengano soddisfatte o meno.
Con questo è tutto, un grande saluto e un abbraccio.
Grazie ciao da Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
AUDUSD riuscirà a colmare i massimi del 2024?AUD/USD si trova in una fase di consolidamento dei guadagni vicino ai massimi dell'anno, sostenuto da un migliorato sentiment di rischio e dati economici australiani robusti, mentre il Dollaro USA è sotto pressione. I livelli tecnici indicano un bias rialzista, ma è fondamentale monitorare i livelli di supporto e resistenza per capire la prossima direzione.
Il trend attuale potrebbe avere come obiettivo il raggiungimento delle zone di vuoto volumetrico di Ottobre – Novembre 2024 appena sotto al prezzo di 0,69.
Analisi Tecnica
• Tendenza Attuale: Il Dollaro Australiano ha raggiunto un massimo di 11 mesi superando il livello di resistenza chiave di 0.6600.
• Bias Rialzista Persistente: L'analisi del grafico giornaliero suggerisce un bias rialzista persistente, con la coppia che si muove all'interno di un canale ascendente. Ha mantenuto il suo uptrend sopra la media mobile a 50 giorni (50-DMA in Rossa).
• Momentum Rafforzato: L'Indice di Forza Relativa (RSI) a 14 giorni è posizionato sopra il livello 50, indicando un bias rialzista attivo segnalando che lo slancio dei prezzi a breve termine si sta rafforzando.
• Resistenza Testata: Il prezzo ha testato una resistenza di trendline superiore vicino a 0.66197, dove i venditori hanno limitato il rally. Una spinta rinnovata sopra questa trendline di resistenza vicino a 0.6620 darebbe ulteriore slancio agli acquirenti.
Analisi Wyckoff
Wyckoff: questa è la fase di accumulazione, caratterizzata da un Selling Climax (SC), dove i venditori capitolano, e un Automatic Rally (AR), in cui i compratori assorbono l'offerta in eccesso. L'aumento dei volumi in questa fase suggerisce che i grandi operatori stanno iniziando ad accumulare posizioni
Se il prezzo inizia a rompere le resistenze del range (es. 0,66-0,67) con un aumento dei volumi e candele rialziste più ampie, siamo nella fase di transizione verso il markup.
Questa fase mostra la dominanza della domanda, con avanzamenti di prezzo su volumi crescenti e ritracciamenti su volumi decrescenti, confermando la forza del trend rialzista emergente.
Volume Profile a 200 giorni
I prezzi si trovano sopra la value area a 200 giorni dinamica suggerendo una zona bullish sopra 0,6520.
Situazione Macroeconomica
Il contesto macroeconomico attuale è favorevole all'AUD, sostenuto da diversi fattori chiave:
• Sentimento di Rischio "Risk-On": L'allentamento delle tensioni commerciali globali, grazie a nuovi accordi tra Stati Uniti e Giappone, le speranze di un accordo imminente con l'Eurozona e la ripresa dei colloqui con la Cina, stanno stimolando l'appetito degli investitori per gli asset più rischiosi. Questo clima di fiducia tende a indebolire il Dollaro Statunitense, visto come valuta rifugio.
• Supporto per il Dollaro Australiano (AUD):
◦ La Cina è il principale partner commerciale dell'Australia, e le notizie sui colloqui USA-Cina per estendere le scadenze tariffarie offrono un sostegno significativo all'AUD.
◦ Il miglioramento del sentiment di rischio e i robusti dati PMI australiani hanno spinto l'AUD/USD al rialzo. In particolare, il PMI composito dell'Australia è aumentato a 53,6 a luglio, il livello più alto da aprile 2022, segnalando una crescita più rapida nel settore dei servizi e una rinnovata espansione nella produzione manifatturiera.
◦ Anche l'aumento dei prezzi del minerale di ferro contribuisce al rally dell'AUD.
◦ I commenti della governatrice della RBA, Michelle Bullock, che ha ribadito la necessità di un approccio cauto sui tassi d'interesse, indicando che i rischi inflazionistici sono sotto controllo senza deteriorare il mercato del lavoro, hanno gettato dubbi su un taglio dei tassi ad agosto e fornito ulteriore supporto all'Aussie.
• Debolezza del Dollaro Statunitense (USD): L'Indice del Dollaro Statunitense (DXY) continua a perdere terreno. Il sentiment positivo del mercato mantiene l'USD sulla difensiva.
• Prospettive Future: la lotta tra AUD e USD sarà influenzata dalle politiche delle banche centrali. Se la RBA mantiene tassi elevati mentre la Federal Reserve (Fed) rallenta i tagli dei tassi, ciò potrebbe portare a nuovi minimi storici per AUD/USD. Una potenziale "Guerra Commerciale" globale, se l'ex presidente Trump dovesse tornare alla Casa Bianca, potrebbe alimentare pressioni inflazionistiche, e l'economia australiana potrebbe beneficiare da nuove interazioni commerciali con la Cina, dato il rapporto personale di Trump con il paese.
• AUD come "Commodity Currency": L'AUD è classificato come valuta legata alle materie prime ("commodity currency") grazie alle significative esportazioni australiane di metalli preziosi, petrolio e prodotti agricoli. Queste valute tendono a rafforzarsi nei mercati "risk-on" a causa dell'aumentata domanda di materie prime. La coppia AUD/USD correla anche con i prezzi dell'oro, considerato un bene rifugio contro l'inflazione
Grafico con il broker Pepperstone
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NASDAQ ai massimi: occasione o trappola?Il NASDAQ, indice tecnologico per eccellenza, riflette non solo le performance delle big tech statunitensi ma anche il sentiment generale dell’economia globale, dato il suo elevato livello di integrazione internazionale.
Dopo un 2024 che si è contraddistinto da un rimbalzo post-inflazione e una rotazione a livello settoriale, l’indice ha alternato un inizio anno con un pesante ribasso di circa del 26% fino ad un ritorno ai vertici, segnando nuovi massimi storici.
Un’economia che rallenta ma che non si ferma
Nel primo semestre del 2025, l’economia statunitense ha mostrato segni di decelerazione. Il PIL trimestrale è cresciuto a un ritmo moderato, intorno all’1,6% annualizzato nel Q2, in calo rispetto al 2,3% del Q1. I consumi interni restano sostenuti ma meno dinamici rispetto all’anno precedente, mentre gli investimenti privati nel settore tecnologico si stanno ristrutturando in chiave di efficienza e AI adoption, piuttosto che espansione massiva.
L’inflazione core (PCE) si è ridotta al 2,3%, avvicinandosi all’obiettivo della Federal Reserve. Tuttavia, le pressioni salariali restano elevate, soprattutto nei settori in continua espansione come cloud, cybersecurity e intelligenza artificiale. La Fed, consapevole del delicato equilibrio tra crescita e inflazione, ha mantenuto il tasso dei Fed Funds al 4,75%, ma il mercato comincia anche a vedere un possibile taglio entro la fine dell’anno.
Politica monetaria e impatto sul tech
Storicamente, i titoli tecnologici quotati sul NASDAQ sono molto sensibili ai tassi d’interesse, data la loro natura di crescita e la dipendenza da flussi di cassa futuri. Nel 2022-2023, il ciclo restrittivo ha causato una significativa contrazione. Tuttavia, le grandi protagoniste dell’indice tech quali Microsoft, NVIDIA, Alphabet o Google hanno dimostrato in qualche modo di sapersi adattare e addirittura avere modo di rilanciarsi in situazioni del tutto sfidanti. Ormai la tendenza sembra essere che il tech sia un settore di rifugio piuttosto che avere ancora l’etichetta di settore promettente.
Fattori geopolitici ed esterni
Senza alcun dubbio, la situazione geopolitica continua a esercitare un’influenza significativa sui mercati. Le tensioni tra USA e Cina, pur non sfociando in una guerra commerciale aperta, si sono riacutizzate con l’introduzione di nuove restrizioni sull’export di microchip avanzati e tecnologie AI. Questo ha incentivato le politiche di reshoring e spinto gli investimenti infrastrutturali negli USA e in Messico.
Nel contesto europeo, la crescita rimane fragile,anche se ora USA ed Europa sembrano accordarsi per un 15% sui dazi, accordo che riguarderebbe settori strategici.
Inoltre, l’instabilità nei mercati emergenti, in particolare nei paesi altamente indebitati in dollari, ha incentivato flussi di capitale verso gli asset USA e verso il comparto tech, considerato rifugio innovativo a lungo termine.
Quali sono le possibili prospettive per il secondo semestre 2025
L’outlook per il NASDAQ è moderatamente positivo. I driver principali includono:
- Rallentamento dei tassi reali: che favorirebbe ulteriormente la crescita
- Capitali istituzionale in attesa di reinvestimento nei settori ad alta produttività;
- Spinta fiscale indiretta attraverso gli incentivi pubblici alle tecnologie verdi e AI;
- Adozione accelerata dell’automazione da parte di settori tradizionali (sanità, manifattura, retail), che amplia la domanda per le società che fanno parte dell’indice.
Tuttavia, permangono dei rischi:
- Eventuale innalzamento dell’inflazione dovuta a shock energetici causati da guerre o salariali;
- Possibili sorprese negative nei dati occupazionali, che potrebbero innescare preoccupazioni sulla crescita;
- Overvaluation in segmenti specifici dell’AI e chip, con possibili correzioni tecniche in caso di delusioni sugli earnings.
Situazione Attuale
Andando a vedere il grafico attuale del Nasdaq (NAS100 su Pepperstone), possiamo notare come l’indice abbia segnato un nuovo massimo storico a 23290 punti. La Bias rimane decisamente long, e da come possiamo vedere dal grafico, ulteriore conferma ci viene data sia dallo Stochastic Momentum Index, in quanto abbiamo un convergenza tra prezzo e indicatore; inoltre anche l’SVP ( Session Volume Profile), che ci da indicazioni sui volumi della gioranta, ci dice come il POC della giornata di ieri nonostante sia inferiore rispetto al POC della giornata del 22 Luglio, è rimasto comunque nella Value Area, quindi la bias sostanzialmente non è cambiata, ed oggi abbiamo la conferma di come il poc sia decisamente schizzato al rialzo nella sessione odierna.
Bisogna rimanere prudenti su questo asset in quanto ci troviamo davanti ad una scoperta del prezzo, quindi resta molto imprevedibile. Questa si tratta di un’analisi informativa e non rappresenta alcun segnale di natura finanziaria, in quanto ogni investitore deve effettuare le proprie analisi e valutarne il rischio. Inoltre gli indici sono asset molto volatili, e tradare CFD può comportare il rischio di perdita di denaro.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
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Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
ARGENTO: Ha davvero chiuso la fase di accumulo?ANALISI MACROECONOMICA:
Per quanto riguarda l’analisi macroeconomica, la notizia che tiene banco al momento è che secondo fonti diplomatiche riportate dalle maggiori testate giornalistiche, il presidente Trump starebbe puntando a un dazio minimo del 15-20% su tutti i beni importati dall’Unione Europea, nel quadro della sua strategia commerciale aggressiva.
Inoltre, Trump rifiuta di abbassare i dazi settoriali del 25% sulle auto europee, un punto critico nei negoziati. Un funzionario dell’amministrazione ha inoltre affermato che si sta valutando l’introduzione di un dazio reciproco superiore al 10%, anche in caso di accordo commerciale, evidenziando la volontà della Casa Bianca di perseguire una linea dura sul fronte delle relazioni transatlantiche.
In risposta all’inasprimento della posizione commerciale statunitense, l’Unione Europea si sta preparando a discutere strategie di ritorsione economica, cercando contromisure mirate per proteggere gli interessi comunitari. L’obiettivo è senza dubbio quello di cercare di arrivare ad un accordo che non porti ulteriori conflitti commerciali e che potrebbero avere ritorsioni piuttosto pesanti anche sulle economie di diversi paesi.
Per quanto riguarda l’analisi valute di questa settimana, troviamo USD e AUD che hanno avuto un’eccellente performance, rimangono invece piuttosto neutri EUR, CAD e NZD, deboli GBP e JPY che permane sul fondo della classifica a causa del rischio sempre basso, nulla di nuovo.
Altri dati incoraggianti per USD, molto forte ma con un rientro fisiologico nella giornata di venerdì.
- AUD vede dati pessimi sull’occupazione e dobbiamo ed è molto importante attenzionare che questo dato non si trasformi in uno short su più giornate la prossima settimana.
- NZD invece continua il suo periodo di stress e debolezza cronica.
- EUR rimane in forma anche sui dati positivi USD senza perdere troppo terreno.
- CAD sempre neutro in quanto non ci sono novità sostanziali, però riesce a navigare bene questo periodo di turbolenza con gli States.
- La sterlina continua ad essere debole, ma dopo mesi di rialzo c’ era da aspettarselo, quindi potrebbe essere fisiologico.
Per quanto riguarda il calendario economico che va dal 21 al 25 Luglio, avremo notizie piuttosto importanti il Martedi 22 in quanto avremo il discorso del presidente della Fed Powell e il discorso della Lagarde per quanto riguarda la Banca Centrale Europea. Mercoledi 23 Luglio avremo due news importanti per quanto riguardo il dollaro americano, ovvero la Vendita di abitazioni esistenti e le scorte di petrolio greggio.
Giovedi 24 Luglio sarà piuttosto ricca e volatile come giornata in quanto piena di news che riguardano l’Euro (Tasso di interesse e conferenza stampa della BCE) e notizie che riguardano USD (richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, vendite di nuove abitazioni, indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero. La settimana si conclude con la news che riguarda la Germania ovvero l’indice IFO sulla fiducia delle aziende in Germania.
Questa si tratta di un’analisi informativa e non rappresenta alcun consiglio finanziario. Ogni trader deve effettuare le proprie ricerche e valutazioni prima di investire denaro, in quanto c’è possibilità di perdere del denaro tradando CFD.
ANALISI TECNICA:
Per quanto riguarda l’analisi tecnica, questa settimana andremo ad analizzare la situazione sull’argento (XAGUSD su Pepperstone).
Andando a vedere su un arco temporale di 4 ore, possiamo notare come il prezzo sia venuto fuori da una fase importante di accumulo, difatti il prezzo è passato da 36.50$ toccando un massimo di 39$ e chiudendo la settimana intorno ai 38$.
Cosa ci si può aspettare per la prossima settimana? Dal VWAP possiamo notare come il prezzo al momento sia al di fuori delle bande volumetriche, quindi ci si potrebbe aspettare che il prezzo torni a rifiatare e rientri all’interno delle bande. Non è detto che questo avvenga, motivo per cui prima di valutare una possibile entrata a mercato, è bene che ci siano le dovute certezze che siano il linea con la strategia che il trader segue.
Per quanto riguarda invece l’RSI (Relative Strenght Index), lo troviamo in una fase neutrale dopo essere stato in fase di ipercomprato.
Durante questa fase sarà particolarmente interessante vedere come gli operatori si muoveranno e saranno decisive anche le questioni macroeconomiche, che riguardano molto da vicino le materie prime quali argento e oro.
Questa si tratta di un’analisi che non ha alcuno scopo di fornire segnali di investimento. Inoltre è bene tener presente che le materie prime sono molto volatili e tradare CFD può comportare la perdita di denaro sui mercati.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Mercati: È il momento di essere prudenti?Per quanto riguarda l’articolo infrasettimanale, andiamo a vedere più da vicino l’attuale situazione sui mercati.
Dopo un inizio di settimana brillante, le borse americane hanno tirato il freno.
Gli investitori si sono mostrati più cauti, rallentando i rialzi del giorno prima, mentre continua a crescere l’incertezza intorno a due temi centrali: la politica monetaria della Federal Reserve e il possibile impatto dei nuovi dazi commerciali statunitensi.
Difatti, l’S&P 500 ha inizialmente toccato un nuovo massimo storico, per poi chiudere in calo dello 0,40%. Anche il Dow Jones ha perso terreno, registrando una discesa più marcata dello 0,99%. A salvarsi è stato il Nasdaq, che ha chiuso in rialzo dello 0,82%, sostenuto soprattutto dai titoli tecnologici, in particolare Nvidia, che ha guadagnato il 4.1% dopo l’allentamento di alcune restrizioni USA sulle esportazioni verso la Cina.
Inflazione sotto i riflettori
Uno dei dati più attesi della settimana era l’aggiornamento sul CPI (Indice dei Prezzi al Consumo) di giugno. Il tasso di inflazione annua è salito al 2,8%, in linea con le previsioni, e rappresenta il livello più alto registrato da febbraio. L’aumento è stato guidato in particolare dai rincari su alimentari, servizi di trasporto e veicoli usati, mentre i costi dell’energia hanno visto un calo più contenuto, con benzina e olio combustibile in discesa e il gas naturale ancora elevato.
Su base mensile, il CPI è aumentato dello 0,3%, il rialzo più marcato degli ultimi cinque mesi. Anche l’inflazione core, che esclude alimentari ed energia, è salita dal 2,8% al 2,9%, ma è rimasta al di sotto delle stime che indicavano un 3%. Il dato mensile core è cresciuto dello 0,2%, anche questo leggermente sotto le attese.
Cosa farà ora la Fed? Quali azioni metterà in atto Powell?
Nonostante i numeri siano tutto sommato in linea con le previsioni, la Federal Reserve si trova in una posizione delicata. Da un lato, l’inflazione sembra ancora sotto controllo, ma dall’altro l’incertezza legata ai dazi commerciali potrebbe far aumentare la pressione sui prezzi nelle prossime settimane. Per ora, i mercati prevedono una Fed prudente, che manterrà i tassi fermi nella prossima riunione del FOMC a fine mese. Tuttavia, gli analisti avvertono che se i dazi dovessero portare a un’accelerazione inflazionistica, non è da escludere un ritorno a una politica monetaria più restrittiva nei prossimi mesi.
Tensioni globali:Capitolo Dazi!
Sul fronte geopolitico, le preoccupazioni non mancano. La Casa Bianca ha confermato che sono in corso negoziati con l’Unione Europea, il Giappone e la Corea del Sud, dopo che questi paesi sono stati colpiti da tariffe molto aggressive. Si teme che l’effetto diretto possa essere un aumento dei prezzi sui beni importati già ad agosto, con potenziali impatti sui consumatori e sull’inflazione globale.
Focus sui titoli bancari e tech
Le trimestrali delle banche hanno mostrato performance contrastanti. JPMorgan e Wells Fargo hanno deluso gli investitori, registrando forti cali dopo la pubblicazione dei risultati del secondo trimestre. Meglio è andata a Citigroup, che ha sovraperformato gli altri istituti.
Come anticipato, Nvidia ha brillato grazie all’allentamento delle restrizioni verso la Cina, un segnale positivo per il settore tech. Il Nasdaq 100 ha infatti chiuso in rialzo dello 0,6%, rafforzato dalla buona performance dei big tecnologici.
Valute: grande performance del dollaro americano
Sul fronte valutario, l’euro/dollaro ha rotto un importante supporto a quota 1,1650, scivolando verso i 1,1580, segnalando debolezza dell’euro nel breve termine. Anche la sterlina ha perso terreno, con il cambio GBP/USD che è sceso sotto 1,3400 e sembra diretto verso l’area compresa tra 1,3150 e 1,3200.
Particolarmente evidente è stato il movimento sul cambio USD/JPY, salito fino a sfiorare quota 149,00, dopo che lo yen ha perso l’1% in una sola giornata. A pesare è il timore che le nuove tariffe USA al 35% sui prodotti giapponesi possano colpire duramente l’export nipponico. Una spinta che potrebbe portare il cambio anche oltre 150,00 nel breve.
In generale, il rafforzamento del dollaro sembra ancora una correzione tecnica all’interno di un trend più ampio e ribassista di medio periodo. Tuttavia, con la Fed sotto osservazione e le tensioni globali in aumento, tutto può cambiare rapidamente.
Questa si tratta di un articolo informativo e non rappresenta alcun segnale finanziario. Ogni trader deve effettuare le proprie ricerche e valutare il rischio di fare trading sui mercati finanziari. Tradare CFD può comportare il rischio di perdita di denaro.
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Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
WTI: IPOTESI H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
BTC: IPOTESI H1!!! DISCLAIMER !!!
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Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
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EURODOLLARO: IPOTESI H1!!! DISCLAIMER !!!
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Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
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