DOLLAR INDEX, si prepara una settimana al rialzoChart di Capital.Com
Per quel che riguarda il dollaro siamo nella terra di nessuno, al limite in una terra di svolta, probabilmente in una terra di ripensamento
Vero è che nel lungo periodo l'indice del dollaro è inserito in un canale rialzista.
Vero è pure che in queste settimane è impegnato in uno swing ribassista.
In questa settimana ha fatto una escursione sotto un precedente minimo crescente per poi riprendersi e per ora mantenersi su di esso
Come interpretare questo comportamento?
Nel tentativo di dare una risposta dobbiamo necessariamente scendere più nel dettaglio e vedere cosa sta rimuginando l'indice.
Intanto prendiamo come dato di fatto il temporaneo ripensamento a scendere sotto il precedente punto di swing.
Se scendiamo nel dettaglio del settimanale scorgiamo roba interessante.
Oggi è venerdì, la candela settimanale quasi completa ha la forma di un bel hammer.
Questo ipotetico punto di swing non ha associati volumi particolari, come d'altra parte in tutti gli altri precedenti punti di swing.
Dunque, con questo hammer abbiamo un primo punto da considerare per un eventuale cambio di trend di breve.
Sul grafico giornaliero scopriamo ancora qualcos'altro.
Nel familiare canale ribassista di breve termine, che abbiamo visto in precedenti analisi, ritroviamo oltre al già segnalato harami che ha allontanato i prezzi dalla parte bassa dello stesso, anche un non immediatamente visibile 1-2-3 low
Nel grafico a quattro ore ci imbattiamo anche, in una sorta di sintesi delle situazioni tecniche fin qui descritte, un possibile testa spalle rialzista che potrebbe rappresentare il complessivo punto di swing
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EURJPY, potrebbe essere in atto un cambio di scenarioChart di Capital.Com
Tra le economie più sviluppate al mondo, il caso del Giappone è sicuramente un'anomalia.
Dopo un lungo periodo di tassi di interesse negativi, per sostenere l'economia attraverso l'export e l'inflazione verso un livello sano, ha recentemente riportato in territorio positivo il tasso ufficiale della BoJ.
Se analizziamo l'andamento del cambio nell'ultimo decennio, in un rapporto parallelo con il livello dei tassi di interesse e dell'inflazione, si possono isolare delle fasi ben precise
Abbiamo una prima fase in cui i tassi negativi e il cambio debole si sono dimostrati di sostegno per l’inflazione.
In particolare il minor potere d'acquisto dello yen sui mercati internazionali ha prodotto il fenomeno che nella teoria economica si chiama “inflazione importata”.
Una seconda fase in cui la forza dello yen e l'avvento del covid hanno raffreddato la dinamica dei prezzi all'interno del paese.
Una terza fase in cui una nuova debolezza del cambio, le interruzioni delle catene di approvvigionamento e una aggressiva politica economica di allentamento fiscale hanno prodotto una evidente impennata dell'inflazione.
Nel frattempo la Banca Centrale del Giappone, nel tentativo di contrastare l'inflazione, nel frattempo arrivata a livelli non più sani, ha riportato i tassi di interesse finalmente in territorio positivo.
Questo ha avuto l'effetto di aumentare significativamente i livelli di remunerazione delle obbligazioni governative a medio e lungo termine fino a quel momento direttamente sotto il controllo della banca centrale nel tentativo di mitigare l'effetto "disintermediazione" nell'economia.
Evitare cioè quel fenomeno per cui l'elevata remunerazione del risparmio possa drenare preziose risorse dall'investimento diretto nell'economia.
Le obbligazioni governative sono tornate così ad essere nuovamente appetibili anche per i residenti che hanno riportato in patria una parte dei capitali che prima destinavano all'estero, soprattutto in America, alla ricerca di rendimenti positivi e sicuri.
Questo ha prodotto un rafforzamento del cambio che, insieme al generale livello dei tassi di interesse più elevato, ha contribuito in modo determinante alla stabilizzazione del tasso di inflazione.
E siamo ad oggi.
Abbiamo un trend di fondo di lungo periodo rialzista con i prezzi reduci dal contatto con la parte alta del canale che li guida.
Sono quasi nove mesi che lo yen non riesce a rafforzarsi abbastanza da permettergli di bucare la mediana del canale nel tentativo di proseguire il movimento verso la parte bassa dello stesso e quindi verso, probabilmente, la formazione di un nuovo minimo relativo crescente di lungo periodo.
Se scendiamo sul grafico settimanale, questo lungo periodo cui si fa riferimento ha la forma di un debole canale ribassista all'interno del quale i prezzi si muovono in modo armonico.
Possiamo ancora una volta apprezzare il comportamento del prezzo al contatto con la mediana la quale, nel movimento verso gli estremi, oppone sempre una resistenza spesso soltanto momentanea.
Adesso siamo nello stesso caso, nel movimento dalla parte alta la parte bassa del canale i prezzi sono stati fermati dalla mediana e ora sembrano riprendere il movimento verso il basso con attesa di breakout.
Tuttavia, se scendiamo sul grafico giornaliero per monitorare l'ultima gamba rialzista all'interno del canale settimanale, possiamo notare come qui i prezzi siano in un momento diverso.
Questi sono in un movimento rialzista nel tentativo di portarsi sulla parte alta del canale giornaliero.
I prezzi sono alle prese con il superamento della mediana e visto il livello elevato di volumi, se dovesse essere infranta e quindi perpetuare il movimento rialzista piuttosto che quello atteso ribassista sul grafico settimanale, potremmo assistere ad un abbandono di quest'ultimo con un cambio di scenario di medio termine.
Il recente movimento dei prezzi è inquadrabile in un pattern di testa spalle rialzista con i livelli tecnici evidenziati nel grafico.
La distribuzione dei volumi non è affatto ottimale ma, a mio giudizio, non deve trarre in inganno il picco associato alla testa.
Infatti, pur essendo richiesto in quel punto il minimo dei volumi, ad un'analisi più attenta possiamo vedere come il minimo sia associato ad un’apertura in ampio gap down prontamente recuperato in giornata.
Erano i giorni immediatamente successivi alla sorprendente posizione aggressiva di Trump sui dazi per cui, a mio giudizio, il movimento va correttamente interpretato alla luce di questo episodio, richiedendo una più indulgente interpretazione del minimo.
È informazione la spalla destra per cui occorre attendere l'evoluzione della figura e capire l'intenzione del mercato.
Se ci sarà il breakout assisteremo, con discrete probabilità, ad una ripresa del trend rialzista di lungo periodo e abbandono definitivo del tentativo dei prezzi di portarsi sotto la mediana del relativo canale.
In questo scenario non sono esclusi nuovi massimi.
USDJPY, rischio cedimento trendline di lungo periodoChart di Capital.Com
Segnali di conferma della debolezza del dollaro nei confronti dello yen giapponese arrivano da diverse parti
Il cambio è approdato sulla parte bassa del canale rialzista di lungo periodo con volumi sostenuti che rendono incerta la tenuta del supporto dinamico.
Fallito per adesso il generalizzato rimbalzo del dollaro, sembra riaffermarsi nuovamente la recente decisa debolezza della più importante valuta sul pianeta.
Dovesse cedere il supporto andrà monitorato il successivo supporto statico più importante che coincide con il precedente minimo crescente della dinamica rialzista di lungo periodo
Questo livello assume doppia importanza visto che, a norma della teoria di Dow, potrebbe mettere in discussione il trend principale rialzista andando a violare il precedente minimo relativo crescente.
Anche se siamo solo ad inizio giornata, le contrattazioni di oggi sono all'insegna del recupero del dollaro che, se dovesse confermarsi, lascerebbe sul grafico un segnale tecnico importante.
Avremmo un hammer sul supporto dinamico di lungo periodo.
Con le contrattazioni di ieri le quotazioni non sono riuscite a superare un precedente massimo locale formando un pattern di doppio massimo oggi validato e in fase di pullback dei prezzi su di esso.
Per oggi il compito è quello di monitorare il comportamento del cambio su questo livello individuando un possibile pattern che possa sancire il pullback e porsi short.
Se ciò avvenisse potremmo assistere ad una importante accelerazione dei prezzi perché il pullback non sarebbe solo sul doppio massimo ma, come detto in precedenza, sulla trendline rialzista di lungo periodo che verrebbe così abbandonata.
COPPER, long in attesa della transizione energetica che verràChart di Capital.Com
Visto il ruolo di assoluto protagonista nel diffuso programma di transizione energetica che coinvolge quasi tutto il pianeta, sorprende il momento scialbo di breve periodo del rame.
Mi sono occupato già di questo ruolo nell'economia in precedenti analisi cui rinvio per chi avesse curiosità.
Se però lo osserviamo nel lungo periodo forse cambiamo un po’ opinione visto che i prezzi veleggiano su livelli alti in assoluto
Tecnicamente il motivo per cui viaggiano a questi prezzi è dovuto alla spinta di un pattern di doppio minimo bello, chiaro e disciplinato che li ha lanciati con la ripresa dell'attività economica post pandemia da covid.
Abbiamo il deciso breakout, abbiamo il successivo pullback e abbiamo il quasi conseguimento del target canonico attualmente non soddisfatto solo perché abbiamo la resistenza della parte alta del canale di lungo periodo.
Aguzzando la vista si può apprezzare un gigantesco testa e spalle rialzista
Il pattern a mio giudizio rappresenta una promessa di ciò che potrebbe accadere con la transizione energetica che temporalmente potrebbe coincidere con il breakout della neckline.
La spalla destra del pattern a sua volta è rappresentata da un completo testa spalle rialzista
La spalla destra della spalla destra di lungo periodo, spero di non perdervi, sul time frame immediatamente più basso ha assunto la forma di un doppio minimo validato ma che ha riassorbito i prezzi da quando si è scatenata la guerra commerciale
I prezzi hanno per adesso arrestato il calo esattamente al contatto con la trendline rialzista generatasi dall'apice della testa del testa spalla ultimo in questione.
È una candela settimanale, siamo a giovedì quindi è ancora presto ma se dovesse conservare la forma avremmo un hummer formatosi a contatto con con un supporto e con volumi sostenuti.
Tutte caratteristiche che normalmente rendono affidabile il pattern.
Questo se validato potrebbe ridare nuovamente la forza rialzista che, possedeva già naturalmente la materia prima.
Esplodendo i prezzi sul grafico a 4 ore i minimi recenti hanno formato un ulteriore pattern di doppio minimo in attesa questa volta di essere validato.
Questo a mio giudizio potrebbe essere tradato con un long sfruttando la rinnovata forza che il rame dovrebbe riacquistare sull'onda della, momentanea quantomeno, svolta sui dazi.
Per questo pattern lo stop normalmente si mette sotto al minimo dello stesso ma personalmente preferisco attendere il breakout o la formazione di un nuovo minimo relativo per posizionarlo ad un livello più alto.
Questo permetterebbe di migliorare notevolmente l'efficienza del trade cioè il rapporto rischio rendimento.
DOLLAR INDEX, long con harami o hammerChart di Capital.Com
Il violento sell-off che sta interessando molti mercati non ha esentato il dollaro americano.
Osservando il grafico mensile e tenendo conto comunque della importante correzione ritengo lecito monitorare la possibilità di rimbalzi diffusi o inversioni
Per quel che riguarda il dollar index, se i minimi di periodo fossero alle spalle a fine mese c'è qualche possibilità di avere una candela di inversione.
Tuttavia, francamente è ancora troppo presto.
Intanto come detto un qualche rimbalzo potremmo anche vederlo e nostro compito è cercare di scovarlo in anticipo.
Sul settimanale abbiamo già una candela di inversione.
Si tratta di un hammer, non molto bello da vedersi, del quale prendiamo per buono soltanto l'idea sottostante dei prezzi di voler prendere fiato.
Nel grafico è anche evidenziato la figura di testa e spalle ribassista che ha originato il calo i cui target ribassista è stato per adesso raggiunto soltanto per il 90%.
Il 100% corrisponde esattamente con la parte bassa del canale.
Sul grafico giornaliero il rimbalzo sta avvenendo con un pattern semplice di arami con bellissimi volumi associati
A questo punto gli ingredienti ci sono tutti, tocca solo scegliere quale ricetta usare.
Si potrebbe restare sul giornaliero e tradare i pattern di harami
Mettendo come target la parte alta del canale ribassista di breve periodo oppure la parte alta del trading range di più lungo periodo.
Come si vede la ricompensa per il rischio assunto è sostanziale.
Sul grafico orario troviamo la situazione migliore da un punto di vista dell'efficienza
Il trade sembra già scappare si potrebbe tentare di acquistare con un by limit oppure aspettare un ritracciamento.
TESLA, può perdere un altro 60% e restare rialzista Chart di Capital.Com
Il settore automotive è probabilmente tra i più complessi da maneggiare in questo periodo.
Si intrecciano aspetti macroeconomici, geopolitici legati all'adozione di dazi commerciali e anche puramente politici nel caso specifico di Tesla.
Il settore automobilistico sarà duramente colpito dai dazi fissati a livello del 25%.
Ricordo che la punizione tocca tutte le automobili e componentistica importate in America, quindi non prodotta internamente salvo qualche eccezione.
Morningstar stima che, ad esempio, i produttori di componentistica originale subiranno un impatto sul loro fair value tra il 20% ed il 30%.
Riguardo invece i produttori mondiali di automobili, sembra che l'impatto non sarà drammatico per il fatto che già le quotazioni risultano parecchio sacrificate, sempre rispetto al fair value.
Anche Tesla, ovviamente, è toccata dai dazi sebbene in modo comparativamente minore rispetto ai competitors.
Questo è possibile perché in relazione alle auto vendute in America, Tesla produce in loco gran parte delle componenti.
Resta invece esposta per quel che riguarda le materie prime, acciaio ed alluminio, che comunque è costretta ad importare.
Dunque, assodato che c'è un aumento dei costi di produzione, ciò che fa la differenza a valle è la capacità dei singoli produttori di trasferirli al cliente finale.
Quindi i bilanci risultano impattati nella misura in cui si deficita in pricing power.
Ad esempio Ferrari, notoriamente dotato di questo potere, ha già annunciato che aumenterà i prezzi di listino per il mercato americano nella stessa misura dei dazi.
Addirittura, questo sì che è pricing power, sulle auto già commissionate ma ancora non consegnate.
Se Tesla risulta meno esposta ai dazi rispetto ai competitors, restano comunque delle difficoltà specifiche.
La spina nel fianco attualmente è nella difficoltà a consegnare i veicoli.
È un problema che si trascina dal 2024 anno in cui già non era riuscita a rispettare le promesse.
Quest'anno sembra non sarà diverso, nonostante i proclami di Musk.
Il primo trimestre si è chiuso ancora in difficoltà e, anche nell'ipotesi non suffragata dagli esperti che tutto filerà liscio in termini di capacità produttiva, ciò non salverà l'azienda dal chiudere l'anno ancora una volta con minori consegne rispetto a quanto preventivato.
A onor del vero, una delle motivazioni della sotto performance del Q1 2025 è nell'attesa del nuovo modello low cost di uno dei modelli più attesi.
La Model Y subirà una modifica negli allestimenti che se gli utenti percepiranno come non sostanziali potrà essere un boomerang per i conti dell'azienda.
Inoltre citiamo il calo di immagine accusato dal brand in relazione sia alle posizioni assunte dal fondatore Elon Musk come responsabile dell'efficienza nella componente governativa del presidente Trump che per l'appoggio politico offerto alle forze di estrema destra in Europa.
Nonostante tutto la quotazione del titolo sembra essere mediamente in linea con il suo fair value in relazione al quale ci ha abituato a mostrare scostamenti notevoli, sia in giù che in su.
Il mercato ha inizialmente premiato il titolo, in considerazione delle aspettative legate all'appoggio dato da Musk a Trump durante la campagna elettorale, producendo uno scollamento delle quotazioni rispetto al fair value (all'epoca mediamente tra gli analisti 210$) di circa 130%
Peccato che poi il mercato ci ha ripensato riprendendosi tutto e producendo un calo di oltre il 50% fino alle quotazioni attuali.
Comunque, a dispetto del severo calo di inizio 2025 il titolo rimane saldamente in trend rialzista di lungo periodo
Questo possiamo desumerlo dall'analisi delle onde, facendo riferimento alla teoria di Dow, visto che i prezzi sono ancora molto distanti dal precedente minimo relativo di lungo periodo in area $100 da cui dista un clamoroso 60% dai prezzi attuali.
Intanto i prezzi hanno arrestato il calo recente esattamente al contatto con la trendline rialzista di lungo periodo fornendo, per adesso, un importante segnale tecnico da cui ragionare
Il movimento ribassista è da leggersi anche come pullback su un ampio testa e spalle che ha prodotto l'allungo “politico” del titolo.
Il contatto sulla trendline ha prodotto sul settimanale due hammer appaiati.
Sul grafico giornaliero invece il movimento è avvenuto con un pattern di doppio minimo che, dopo il suo breakout, ha prodotto un allungo dei prezzi canonico
Adesso i prezzi hanno formato un canale rialzista che potrà essere utilmente monitorato per essere guidati nel breve termine.
Si potrà tollerare anche l'abbandono dal basso di questo canale ma sarà fondamentale monitorare la tenuta della trendline di lungo periodo.
Con un occhio vigile alle false rotture.
GBPJPY, fast trade con doppio minimo Chart di Capital.Com
Il cross nel lungo periodo è in trend rialzista ed inquadrabile in un regolare canale
I prezzi stazionano sulla parte bassa di questo e con la candela in corso potrebbero sancire la ripresa dell’up trend dopo aver chiuso febbraio con una sorta di inverted hammer.
Sul grafico settimanale notiamo la resistenza opposta dalla mediana ed i prezzi che stanno progressivamente comprimendo la loro volatilità
Normalmente questo contesto prelude ad una nuova accelerazione della volatilità e il contesto tecnico descritto potrebbe indicare la strada verso l'alto.
Sul grafico giornaliero invece, prima i prezzi erano stati respinti dalla media mobile a 200 periodi ma non sono riusciti ad andare oltre il primo supporto statico sul quale sembrano rimbalzare
Sul grafico a 4 ore invece abbiamo una situazione più utile dal punto di vista della operatività.
I prezzi si stanno muovendo in un ulteriore canale e sembrano abbandonare la parte bassa di questo con un pattern complesso di doppio minimo.
Per tradare il pattern con un long, si può scendere sul grafico orario per ottimizzarne l'efficienza
I prezzi sembrano aver già fatto il breakout ed in questo momento vi è un pullback in corso.
Per rendere l'operazione migliore dal punto di vista di reward/risk trovo conveniente costruire il long su questo movimento.
In questo modo se dovesse anche fallire potremmo eventualmente provarne un altro con gli stessi target ed essere ricompensati dallo stop magari.
GOLD, ora è vulnerabile ai ribassiChart di Capital.Com
Restano intatte le circostanze macroeconomiche e geopolitiche che stanno sostenendo i corsi del gold da lungo tempo.
Recentemente, e finalmente direi, le quotazioni hanno raggiunto ed infranto la soglia psicologica dei tremila dollari.
Nessuna importanza particolare rivestiva questo livello, se non emotivamente nella testa degli operatori.
Ora che ci siamo tolti il dente e possiamo, mi auguro, non parlare più dei tremila dollari concentriamoci su qualcosa di interessante che sta trapelando dai grafici.
Il trend sembra stanco.
Come potrebbe essere diversamente dopo una corsa forsennata, che in verità ancora dura e non mostra segni "evidenti" di debolezza.
Si tratta di segnali deboli e non immediati da leggere
La cosa che più salta agli occhi in questo momento non è tanto la traiettoria dei prezzi, la quale non ci manda nessun segnale particolare.
L'attenzione la meritano i volumi che, rispetto ai precedenti impulsi rialzisti all'interno del trend in atto, sembrano mostrare stanchezza.
Ho sempre sostenuto che fosse folle andare in cerca di short in un mercato del genere, ma come si sa nulla è per sempre.
I volumi più bassi, a mio giudizio, ci autorizzano a porre da oggi in poi attenzione anche ai segnali short.
Non significa che dobbiamo andare continuamente in cerca del pattern di inversione del trend, sarebbe sfiancante e probabilmente molto doloroso.
Però la caccia a qualche meritevole pattern che serva per scaricare gli accessi accumulati, quello si me lo concedo volentieri.
Personalmente, mi trovo molto a mio agio con le operazioni contrarian. Mi piacciono molto.
Tornando al grafico mensile proposto possiamo notare come, a differenza dei precedenti impulsi rialzisti susseguenti a fisiologici cali, l'ultimo swing mostra preoccupante scarsezza di volumi.
Anche sul settimanale il fenomeno è ben visibile.
I prezzi sono a contatto con la parte alta del canale rialzista che li sta guidando e, per ora,
l'ombra superiore della candela ci dice che la resistenza sta prevalendo.
Ovviamente è assolutamente presto per trarre conclusioni del genere visto che manca la giornata di oggi per definire la forma della candela settimanale.
Però è anche vero che basterebbe uno swing ribassista oggi e sarebbe sufficiente a consegnarci una candela di inversione settimanale a contatto con la parte alta del canale.
Questo sarebbe un bel pattern da prendere in considerazione per uno short.
Sul grafico giornaliero il contatto di cui si parla, in verità, un pattern di inversione già ce lo ha consegnato.
Si tratta di un hanging man, tra l'altro già validato.
Anziché tentare uno short con questa figura, trovo più efficiente farlo sul grafico orario addirittura.
Siamo sempre all'interno dello stesso contesto rispetto al giornaliero ma visto che nel grafico orario il pattern si presenta come un testa e spalle, questo ci permette di avere uno stop più stretto e quindi migliorare l'efficienza del trade
Quando si tratta di fare operazioni contrarian rispetto ad un trend molto forte, più che mai è indicato l'uso di uno o più filtri che possano permetterci di aumentare la qualità del trade.
In occasione di pattern di inversione complessi, come sarebbe quello proposto sul grafico orario, è mia consuetudine usare come filtro l'attesa di un pullback sul livello di breakout che ho individuato.
L'esempio proposto nel grafico è lampante.
Si nota come il breakout del testa spalle sia già avvenuto per cui se avessimo comprato direttamente la rottura, attualmente saremmo esposti al ritracciamento dei prezzi e dunque alla possibilità che si sia trattato di un fake.
In questo caso, visto che non si tratterebbe di un pullback sul livello violato, quello che si può fare è acquistare questa volta la rottura minimo più recente.
La considerazione tecnica sottesa al ragionamento è che il mercato, se proprio ne è convinto, per scendere dovrà passare per la violazione di quel minimo e dunque per me rappresenta un buon filtro.
Come target, al solito, ve ne sono diversi possibili.
Oltre quello minimal che solitamente prediligo, ne è proposto uno intermedio e uno più lontano posto a contatto con la mediana del canale di lungo periodo.
L'idea è quella di fare affidamento sulla tenuta della parte alta del canale con conseguente calo dei prezzi quantomeno fino al contatto con la sua mediana.
Questa volta il mio target è quello più lontano.
Reward/risk circa 1 a 6.
GOLD, fast trade nell'empasseChart di Capital.Com
Prosegue instancabile la caccia ai 3000 dollari, ricordo che questo è il contesto
Rispetto ai giorni scorsi, una novità interessante la possiamo trovare sul grafico settimanale
I prezzi al rialzo sono attualmente impegnati in una sosta al centro del canale.
Occorre monitorare attentamente il comportamento a caccia di indizi sulla volontà dei prezzi di riprendere il cammino, ipotetico, verso la parte alta del canale.
Ovviamente, come altrove osservato, questa ipotesi porta con sé la formazione dei nuovi massimi.
D'altra parte, la volontà c'è tutta.
Infatti, se osserviamo il comportamento dei volumi in occasione della correzione e poi della ripresa del trend principale notiamo come l'abc nell'analisi tecnica sia rispettata.
Per valutare la bontà di un trend i volumi così devono comportarsi.
Il grafico è un po’ ingarbugliato però da esso, oltre il citato comportamento dei volumi, si può apprezzare ad esempio il picco di volumi della settimana scorsa in direzione del trend principale.
Sul 4 ore si vedono i prezzi che stanno testando la trendline ribassista.
Un’eventuale sua violazione potrebbe facilmente portare i prezzi ai precedenti massimini 2956 dollari, previo superamento della mediana del canale di lungo periodo.
Scendendo ancora più giù, sul grafico orario notiamo una situazione curiosa.
I prezzi si muovono all'interno di un canale rialzista e attualmente stanno testando la parte bassa.
Tuttavia si trovano tra due fuochi, sotto abbiamo la trendline rialzista e il supporto statico in area 2910.
A fare da resistenza invece troviamo la trendline ribassista vista nel precedente timeframe.
È una situazione di empasse e sarà interessante vedere dove decide di uscire.
Se da sotto, sarebbe un segnale tecnico a mio giudizio molto importante che metterebbe in dubbio, almeno nell'immediato, la ripresa del trend rialzista ma nel caso in cui uscisse al rialzo potremmo assistere ad una accelerazione dei prezzi.
I livelli operativi nel grafico.
BITCOIN, fast trade sognando nuovi massimi assolutiChart di Capital.Com
Giusto per non essere distratti, casomai ci fosse sfuggito il contesto generale, mi permetto di postare il grafico mensile di Bitcoin
Lo scopo non è certamente quello di fornire chissà quale preziosa informazione ma piuttosto quello di ottenere rilascio di endorfine che possano permetterci di rimanere più lucidi senza farci perdere eccessivamente nel traffico confuso del più breve termine.
Infatti, se in fondo Bitcoin si muove con tanta grazia, eleganza di forme e disciplina nel lungo periodo, questo potrebbe semplificare l'operatività.
Visto il trend chiaramente long, sarebbe saggio praticare un’operatività per cui gli sforzi e le attenzioni siano concentrate sull'individuazione di possibili situazioni in cui il movimento rialzista possa tornare a prendere vigore.
Quindi privilegiare piuttosto i long in modo da avere il favore del trend generale e consumare con moderazione gli short.
Ora che abbiamo presente il contesto generale di lungo periodo, progressivamente scendiamo su time frame minori per individuare situazioni meritevoli di attenzione.
Intanto, l'ultimo movimento dei prezzi è avvenuto nell'area della mediana del canale dove al solito si registra una certa vischiosità e momentaneo arresto del sub-trend in atto.
I prezzi sono poco distanti dalla discreta area di supporto a 73.500 prima e 69.400 poi.
Certo, è tanta roba rispetto ai prezzi correnti ma in un contesto di lungo periodo diventa relativamente vicino.
Questo per dire che i prezzi potrebbero tranquillamente ancora scendere prima di provare a riagganciare il trend dominante.
A mio personale giudizio, essendo i prezzi già stati respinti due volte, ma con massimi e minimi crescenti, dalla mediana del canale ritengo probabile la prosecuzione del movimento il che porta con sé necessariamente la formazione di nuovi massimi assoluti.
In ottica rialzista, l'ipotesi più entusiasmante sarebbe quella di un perpetuarsi del canale rialzista e quindi vedere i prezzi ricercare la parte alta del canale.
Se così fosse, non voglio nemmeno pensare quale sarebbe il prezzo stampato sul grafico a contatto con il target.
Attualmente, semplificando, l'unico livello tecnicamente affidabile su cui è ragionevole fare affidamento e l'area dei 70.000 dollari.
Scendendo sul settimanale, possiamo apprezzare l'egregio lavoro che sta svolgendo la trendline rialzista originatasi dai minimi di settembre del 2023.
In questo momento abbiamo addirittura il quinto appoggio su di essa, questo è un aspetto importante perché significa valutare un possibile long a favore del trend principale.
Oggi è mercoledì e francamente è presto per stimare la forma della candela settimanale, intanto registriamo il rimbalzo sulla trendline e l'hammer/pin bar in pectore.
È vero che siamo a metà settimana ma se scendiamo ancora di time frame potremmo scovare situazioni interessanti per anticipare il movimento
Sul Time frame giornaliero l'appoggio sulla trendline principale, cerchiata in verde, è avvenuto con un pattern di piercing line, in divergenza rispetto al RSI14, ed in attesa di essere validata. Questo potrebbe avvenire se si realizzassero gli scenari illustrati di seguito.
Scendendo ancora di time frame, su quello orario troviamo una interessante situazione che potrebbe essere sfruttata con un long
Nel tentativo di rimbalzo di cui abbiamo parlato, i prezzi si stanno muovendo in un canale dove attualmente sono reduci da un appoggio sulla parte bassa, quindi in direzione del trend principale.
L'appoggio è avvenuto con un pattern di bullish engulfing con buoni volumi e appena validata.
I livelli operativi nel grafico, l'ultimo target segnalato è il contatto con la parte alta del canale su time frame settimanale.
Trattandosi di un appoggio sulla parte bassa del canale settimanale potrebbe essere sfruttato per un eventuale posizionamento strategico in vista del possibile nuovo massimo assoluto che lo scenario complessivo prospettato in questa analisi potrebbe regalare.
EURUSD, quel che vuol fare realmente...Chart di Capital.Com
Il dollaro americano dopo una prolungata fase di forza nei confronti delle altre valute, vive un periodo che potremmo chiamare di riflessione.
Questa indecisione che si protrae da diverse settimane, sta lasciando sui grafici tracce interessanti da elaborare.
Come si vede dal grafico proposto, il dollaro dopo una lunga fase laterale, comunque ampia per un cross valutario, è evaso dal perimetro.
Ma contrariamente a quel che di solito succede in questi casi, è rimasto nei paraggi, fuori dall'uscio senza allontanarsi.
Se qualcuno è costretto in uno spazio ristretto ed ha l'opportunità di uscire, la prima cosa che vorrebbe fare è allontanarsi.
Questa è una trasposizione su altro campo di quel che accade tecnicamente quando viene violato un livello importante.
Visto che è voluto uscire dal trading range per poi rimanere dietro la porta, ci potremmo chiedere perché è voluto uscire?
Visto che lui non ci può rispondere proviamo a farlo noi.
Una prima spiegazione è che si è trattato di uno scherzo.
In verità non voleva farlo, questo giustificherebbe il fatto che non si sia allontanato cioè che si possa trattare di una falsa rottura.
Oppure potrebbe trattarsi semplicemente di una pausa, perché magari era tempo che non usciva e si sta guardando attorno.
In questo caso potrebbe presto allontanarsi, giusto il tempo di darsi una sistemata e proseguire conclamandosi il caso del pullback.
Quale delle due?
Ovviamente non possiamo saperlo con certezza ma abbozzare qualche ipotesi, che sia però motivata tecnicamente e non a sensazione, si può fare.
Dico subito che la mia idea, con prove annesse, è che si sia pentito e voglia rientrare.
Ovviamente, ribadisco ancora, è solo un'ipotesi e potrei tranquillamente sbagliarmi ma almeno lo avrò fatto con criterio.
Come in un lavoro da detective, cercheremo di analizzare la scena a caccia di indizi che possano aiutarci e che, al di là di ciò che è evidente, possano magari tradire le sue reali intenzioni.
Innanzitutto quel che non convince sono i volumi i quali, da quando è avvenuto il breakout del trading range, sono chiaramente maggiori.
Per tornare alla metafora, nonostante abbia la possibilità di allontanarsi visto che è evaso dal recinto se ne sta dietro la porta a dimenarsi, cioè produce ampi volumi, rimanendo sul posto.
Questo è in contraddizione con l'ipotesi del pullback, perché in questo caso i maggiori volumi si associano a candele nere che allontanano il dollaro dal punto di breakout e non a candele bianche che insistono su di esso.
L'occasione di fare un pullback e ripartire l'ha avuta ma non l'ha sfruttata.
Non solo ma il picco di volumi lo osserviamo proprio su un rifiuto di discesa.
Da quel momento i prezzi hanno di nuovo preso a salire con una progressione che lascia sul grafico minimi crescenti.
Adesso sta aumentando la pressione sul punto di breakout come si vede, che nel frattempo in uno scambio di ruoli è divenuta resistenza.
Tutto questo movimento che sembra di incertezza, in verità sembra nascondere una volontà chiara.
Almeno è quella che si desume dall'osservazione del pattern di testa e spalle, o semplicemente di triangolo ascendente che si è formato in questi giorni, da quando cioè è avvenuto il breakout del trading range.
Siccome questo io vedo sul grafico, allora questo prendo per buono.
Operativamente le idee sono sintetizzate nei livelli grafici, ce n'è per tutti i gusti.
Io preferisco quello più conservativo, quindi il primo stop è il primo target.
Bitcoin (BTC): analisi tecnica e fondamentale📈 Analisi tecnica BTC/USDT
Dopo una correzione nel mercato delle criptovalute, si è verificata una ripresa grazie al post di Donald Trump sull'inclusione non solo di Bitcoin, ma anche delle altcoin nella riserva nazionale degli Stati Uniti. Durante questo periodo, il prezzo del Bitcoin ha nuovamente effettuato un test al di sotto del livello chiave di 95.000, che in precedenza aveva svolto per lungo tempo la funzione di livello di supporto e che ora è diventato un livello di resistenza. Tuttavia, gli acquirenti non hanno ancora avuto la forza di superarlo. Il motivo dell'attuale calo è stata l'approvazione definitiva dei dazi sulle merci provenienti da Canada, Messico e Cina. Se la correzione continua e i venditori riescono a superare il livello di supporto di 78.000, ci aspettiamo che il prezzo scenda al livello di Fibonacci 0,78 e un nuovo test della linea di tendenza di supporto nell'intervallo di 70.000 - 75.000. Lì, nella zona Imbalance 1W 70.000 - 73.000, ci sono enormi lacune nei livelli orizzontali dei volumi di trading che devono essere colmate tramite trading.
E per ripristinare la crescita, il prezzo del BTC deve tornare sopra la linea EMA 200 e consolidarsi sopra il livello di resistenza di 95.000. In questo caso, ci aspetteremo una crescita continua con un nuovo test del livello psicologico di 100.000, un grande blocco di resistenza di 105.000 - 110.000 e un rinnovo del massimo storico.
📉 Analisi del mercato globale delle criptovalute.
Nel grafico del registro giornaliero, il prezzo del Bitcoin è tornato sotto la linea della media mobile a 200 giorni. Di conseguenza, si è formato un pattern a candela di assorbimento dell'ultima crescita e se la candela giornaliera chiude al di sotto dell'EMA 200, ciò indicherà una continuazione della correzione e un nuovo test della linea di tendenza globale di supporto. Durante la rapidissima crescita di Bitcoin nel novembre 2024, si è formata la zona Imbalance 1W nell'intervallo 70.000 - 75.000 con enormi lacune nei livelli orizzontali dei volumi di trading che devono essere colmate tramite trading. Questa zona è compresa nell'intervallo dei livelli di ritracciamento di Fibonacci 0,61 - 0,78.
Una volta completata la correzione, il prossimo obiettivo per la crescita del prezzo di Bitcoin potrebbe essere la linea di tendenza globale costruita sulla base dei due picchi del precedente ciclo di crescita. Il suo test potrebbe avvenire a un livello di circa 120.000, il che è confermato dall'analisi di grandi blocchi di ordini nei libri degli ordini di borsa.
💠 Analisi dei livelli e delle zone di liquidità
L'indice di paura e avidità si trova nella zona di paura estrema: 15.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è scesa a 2,71 miliardi di dollari, mentre il Bitcoin Dominance Index è salito a 61,39.
Secondo l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei libri degli ordini di borsa, le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 70.000 - 80.000
🔴 Area offerta: 100.000 - 120.000
Livelli per posizioni lunghe:
78.000 - un grande blocco di supporto
72.000 - supporto della linea di tendenza al ribasso
70.000 - un grande blocco di supporto
Livelli per posizioni corte:
100.000 - livello di resistenza psicologica
105.000 - grande blocco di resistenza
110.000 - il più grande blocco di resistenza
120.000 - resistenza della linea di tendenza ascendente
📊 Analisi fondamentale
Il mercato azionario e quello delle criptovalute sono crollati dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre una tariffa del 25% su tutti i prodotti canadesi e messicani. Ieri Trump ha approvato nuovi dazi commerciali su Canada, Messico e Cina. Il mercato azionario statunitense reagisce a questo fenomeno con un nuovo calo. Il Dow Jones Industrial Average e l'S&P 500 sono scesi di circa il 2% nel corso della giornata.
Ma il 2 marzo 2025, sul social network Truthsocial è apparso un post di Donald Trump, in cui rivelava i dettagli della formazione di una riserva di bitcoin negli Stati Uniti. Secondo lui, il progetto non si concentra solo su BTC, ma anche su una serie di altcoin: ETH, XRP, SOL e ADA. Gli esperti prevedono che in futuro anche LINK, ONDO e Litecoin (LTC) si uniranno a loro. L'amministrazione vuole congelare le monete acquisite per 20 anni. Secondo i calcoli dei sostenitori dell'iniziativa, durante questo periodo il prezzo del BTC aumenterà abbastanza da permettere agli Stati Uniti di saldare i propri debiti. Inoltre, la Casa Bianca si sta preparando a tenere il suo primo importante summit sulle criptovalute il 7 marzo, riunendo i giganti del settore e i decisori politici dell'amministrazione Trump. Tuttavia, i critici dell'iniziativa ritengono che l'aggiunta di altcoin alla riserva di criptovalute potrebbe far sorgere il sospetto che il governo degli Stati Uniti sia coinvolto in insider trading. E il Congresso degli Stati Uniti non ha ancora abbastanza voti per approvare queste leggi controverse.
L'ulteriore crescita di Bitcoin dipenderà anche dalla politica monetaria della Fed e dalle politiche di regolamentazione degli Stati Uniti. Se il governo adottasse una posizione favorevole alle criptovalute, il prezzo potrebbe aumentare. In caso contrario, la resistenza dei regolatori potrebbe causare una correzione.
🌐 Prossimi eventi nell'economia globale
Ci aspettiamo un aumento della volatilità nei mercati azionari e delle criptovalute entro le seguenti date:
➤ 7.03, 16:30 - Vertice statunitense sulle criptovalute alla Casa Bianca.
➤ 7.03, 16:30 - Tasso di disoccupazione negli Stati Uniti per gennaio.
➤ 03/10-03/14 - La Commissione bancaria del Senato voterà il disegno di legge sulle stablecoin.
➤ 12.03, 16:30 - Indice di inflazione al consumo (CPI) negli USA.
➤ 19/03, 21:00 - Nuova decisione della Fed sui tassi di interesse.
➤ 21/03 - La SEC terrà la prima di cinque tavole rotonde sulle problematiche relative alle criptovalute.
🚀 Statistiche di trading con il nostro indicatore di trading AI:
📈 Nel febbraio 2025, il prezzo del Bitcoin ha seguito un movimento laterale per un lungo periodo, per poi iniziare una brusca correzione. Il nostro indicatore di trading ha fornito 5 segnali con i punti di ingresso più redditizi e un rischio minimo. Grazie agli ultimi aggiornamenti, tutti i segnali sono diventati redditizi e la protezione integrata contro i prezzi piatti ha impedito perdite dovute a movimenti manipolativi del mercato.
- Movimento totale dei prezzi per tutti i segnali per il mese: + 35,92%
- Movimento massimo del prezzo su un segnale: + 17,89%
- Andamento medio dei prezzi per segnali: + 7,18%
Inoltre, vorrei condividere il risultato di una previsione a lungo termine del movimento del prezzo di Bitcoin dalla nostra intelligenza artificiale, che non solo indica la direzione, ma costruisce anche una traiettoria di ulteriore movimento del prezzo:
SILVER, fast trade con testa e spalleChart di Capital.Com
Il Silver è all'interno di un canale rialzista di medio lungo periodo
Attualmente i prezzi sembrano essere diretti al contatto con la parte alta dello stesso e lo sta facendo con un movimento che è inquadrabile, a sua volta, in un canale regolare
Di recente i prezzi, come spesso avviene, sono respinti dalla mediana.
Tuttavia, come altrettanto spesso avviene, probabilmente assisteremo all'attraversamento della stessa con probabile contatto con la parte alta del canale di più lungo periodo.
I prezzi stanno testando l'area 30,8 dollari che corrisponde a un supporto statico di un precedente massimo relativo
La tenuta del livello potrebbe dar vita ad un nuovo minimo relativo che permetta ai prezzi di continuare la risalita.
Scendendo su un time frame più basso questo tentativo di test sta assumendo le forme di un testa e spalle
Questo a sua volta sta avvenendo all'interno di un altro canale rialzista
Qui possiamo individuare un altro target posizionato sulla parte alta del canale
Analisi Weekly Bitcoin - W9/2025: "Finalmente la paura!"Si chiude l'ultima settimana di febbraio per Bitcoin, settimana estremamente interessante, che ha portato l'asset ad effettuare un movimento molto repentino a ribasso, trovando un minimo a 78.258$.
Ma cosa sta succedendo? La bullrun è finita?
Non proprio...
Questo movimento molto rapido a ribasso da parte di Bitcoin, è a dir la verità estremamente sano per una continuazione a rialzo del prezzo, in quanto questo movimento, se analizzato correttamente e tenendo fuori le proprie emozioni, si può notare quanto sia stato importante per la struttura attuale.
Infatti questo movimento ribassista, oltre ad essere una correzione naturale e necessaria per l'asset, ha reso efficiente il precedente impulso di espansione, rendendo la struttura pulita e bilanciata.
BTC ha trovato infatti il suo minimo (per ora) all'interno di un FVG weekly importante, in confluenza con un gap presente sul CME (i gap vengono tendenzialmente sempre fillati, prima o poi):
Nel grafico sopra è infatti chiaro come il prezzo abbia subito trovato una notevole forza appena entrato nel gap del CME, ed è in più possibile notare come si sia formato un altro gap da andare a fillare a prezzi più alti, tra le zone dei 92.000$ ed i 94.000$, che sarà il primo target rialzista che andrò a considerare.
Ad aggiungere valore ad un'idea di posizionamenti long, abbiamo la reazione sulla VWAP ancorata (dal minimo del 5 agosto 2024, ovvero il minimo che ha permesso la creazione di nuovi massimi assoluti), ed un RSI in zona di oversold (personalmente non sono un fan degli indicatori, ma l'RSI su timeframe così alti, ovvero dal daily in su, è stato storicamente un ottimo segnale di potenziali bottom).
Ma la confluenza in assoluto più importante è l'indicatore "Fear & Green Index":
Questo indicatore misura il sentiment di mercato degli investitori, andando a creare una scala da 1 a 100, dove più il valore di questo indicatore è basso, più indica paura da parte degli investitori, mentre più questo indicatore è alto, più c'è euforia. Storicamente un'estrema paura da parte degli investitori è sempre stato un ottimo momento per cercare posizionamenti long (e viceversa per lo short in momenti di eccessiva euforia).
Durante il "crollo" di questi giorni, questo indicatore ha toccato livelli di paura estrema, livelli che non venivano toccati da diverso tempo.
Questo è probabilmente uno dei migliori segnali che il mercato poteva darci, e questa paura presente tra gli investitori è un ottimo segno per una continuazione a rialzo verso nuovi massimi.
A conferma dell'idea di un rialzo da questi minimi, abbiamo le mappe di liquidazione.
Mappe di liquidazione ad 1 settimana:
Mappe di liquidazione a 2 settimane:
Mappe di liquidazione ad 1 mese:
Come si può notare, in tutte le mappe di liquidazione la liquidità è tutta concentrata su prezzi più alti, con una concentrazione di quasi 1 miliardo in posizioni short sul livello psicologico dei 100.000$.
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EURJPY, una slavina di 2200 pips sulle nostre testeChart di Capital.Com
L'economia giapponese si è straordinariamente trasformata negli ultimi anni erodendo costantemente, ma forse troppo lentamente, la giustificata disillusione degli investitori rimasti puntualmente delusi o scottati dalla fiducia mal riposta nei suoi mercati finanziari.
La debolezza dello yen sostiene in modo straordinario la crescita economica con il generoso contributo della domanda estera.
Si assiste anche a una trasformazione della domanda aggregata con uno spostamento più marcato verso i consumi sostenuti anche da una attenta politica fiscale atta a proteggere il potere d'acquisto del consumatore.
Inoltre, è da tempo in implementazione una trasformazione all'interno della generale governance aziendale attenta alla giusta remunerazione degli azionisti.
Facendo una sintesi potremmo dire che l'economia giapponese si sta occidentalizzando.
Con tutti i suoi benefici.
La Boj, che ha recentemente intrapreso una storica e necessaria campagna di progressiva normalizzazione della politica monetaria, nella sua comunicazione pone costantemente l'accento sulla protezione dei salari reali.
Ciò rende il contesto dei tassi di interesse molto sensibile alle aspettative di inflazione.
Da questo punto di vista i recenti dati macroeconomici rilasciati che indicano una robusta attività economica e tonica inflazione da servizi e alimentari, mettono un po' di incertezza nel mercato valutario.
La possibilità che il generoso carry trade possa molto ridimensionarsi è un rischio che, come una spada di Damocle, è costantemente presente tra gli operatori.
Traslando queste considerazioni su un piano tecnico, proviamo a tracciare un quadro di insieme per individuare eventuali segnali possibili fonti di volatilità sui cross che coinvolgono lo yen e in particolare contro l'euro.
Negli ultimi cinque anni lo Yen si è svalutato oltre il 50%.
Tuttavia, da quando la Banca Centrale giapponese ha intrapreso un processo di graduale normalizzazione della politica monetaria abbiamo assistito ad un recupero
Il movimento tuttavia resta modesto visto che non ritraccia ancora il livello di 38.2 di Fibonacci.
Un differenziale tra i tassi di interesse delle rispettive aree economiche destinato ad ampliarsi vista la direzione opposta nelle politiche monetarie.
In Europa abbiamo la BCE terrorizzata dalle minacce sulla già anemica crescita economica, impegnata in una decisa politica di riduzione dei tassi.
In Giappone, al converso, assistiamo ad un contesto esattamente opposto.
Anche i livelli dei rendimenti sui titoli governativi a 10 anni non aiuta a ridurre i rischi.
I giapponesi fino a poco fa si sono sempre rivolti all'estero quando dovevano investire in bond visti gli storici bassissimi rendimenti domestici.
Oggi la musica è cambiata e abbiamo la prospettiva, annunciata dalla stessa banca centrale giapponese, di una probabile risalita ulteriore dei tassi di interesse.
Questo diverso contesto domestico contribuisce al rientro in patria di una certa quantità di capitali alla ricerca di rendimento da bond, con diretti effetti sulla valuta locale che si rafforza.
Questo è lo scenario, queste sono le dinamiche in gioco, ma stimare quanto e quando si renderanno visibili conseguenze nel forex non è cosa facile.
Diciamo che, non mi viene una metafora migliore, questa sintesi deve essere come la foto del Capo dello Stato italiano all'interno di tutti gli uffici pubblici: sta lì, non dice nulla ma ci ricorda tutti i giorni le cose importanti.
Ecco, la foto è questa.
Una potenziale slavina di 2200 pips che potrebbe abbattersi su di noi.
Ovviamente sono solo ipotesi tecniche e come tali vanno prese anche perché, come spesso avviene, ci vuole il giusto contesto macroeconomico e geopolitico per assecondare un tale scenario.
Tuttavia, così come abbiamo assistito a 5 anni di costante indebolimento dello Yen, nulla vieta di osservare il movimento contrario.
Nel grafico è riportata una figura di testa e spalle ribassista con i volumi associati alla spalla destra molto significativi che riflettono il riposizionamento degli operatori nel mercato alla luce dello scenario illustrato.
La stessa spalla destra, a sua volta, è formata da un intero pattern di testa spalla già validato con quello che ad oggi sembra una falsa rottura.
Tuttavia fondamentale resta la tenuta del livello tratteggiato di rosso indicato nel grafico.
GOLD, i dolori del giovane rialzista...Chart di Capital.Com
Il Gold in questi mesi e settimane sta facendo tutto ciò che ci si aspettava da lui.
Su time frame alti nei mesi passati diversi pattern di prezzo, tutti rialzisti ovviamente, hanno o stanno presentando il conto in questo periodo.
Il più recente da un punto di vista temporale è il testa e spalle di continuazione, segnalato in una mia precedente analisi.
I prezzi hanno più che realizzato quello che ci si aspettava dalla proiezione della figura dal punto di breakout.
Con l'occasione in grafico ho evidenziato, col senno del poi ed a esclusivo scopo didattico, il comportamento dei prezzi nei confronti del pattern.
Vale la pena far notare come il primo breakout sia stato un fake dal quale ci si poteva salvare soltanto con uno stop-loss da manuale sotto la spalla destra.
Eventuali stop stretti, non canonici, sarebbero stati spazzati via e probabilmente minato la fiducia che ci avrebbe fatto perdere il secondo breakout, quello buono.
Oltre questa figura ce n'è una, ben più importante ed ampia, anch'essa segnalata per tempo da una mia precedente analisi.
Si tratta del gigantesco Cup and handle pluriennale il cui target è proprio l'area dei 3000 dollari. Praticamente già raggiunto.
Consiglio di vedere questo post perché molto ricco di dettagli tecnici su questo tipo di pattern.
Da un punto di vista fondamentale, mille sono i motivi a supporto dei prezzi dell'oro.
Credo siano tutti noti, triti e ritriti, per cui mi astengo, fiducioso di fare cosa gradita, dal proporre l'ennesima litania.
Tuttavia, un po' come avviene per l'azionario americano, con un mercato costantemente sui massimi c'è sempre l'ansia di uno storno importante.
Certo, è così e non possiamo farci nulla.
Però, non possiamo dimenticarci della luce che ci offre il faro della teoria di Dow: è più probabile che un trend prosegua piuttosto che inverta. Detta in soldoni.
L'unico periodo recente negli ultimi otto anni che avrebbe potuto mettere in discussione il trend è stato l'ottobre del 2022. In quel tempo venivamo dalla formazione di due massimi e minimi relativi decrescenti.
La violazione dei 1600 dollari avrebbe decretato l'inversione del trend.
Peccato che tutto ciò non sia avvenuto ma che, ringraziamo l'inflazione, sia iniziato un up trend memorabile.
Intanto scendendo sul time frame settimanale vediamo come l'area dei prezzi attuale sia il naturale punto di approdo della validazione rialzista della figura di pennant, anche questo segnalato per tempo in un mio precedente post cui rimando per eventuali dettagli operativi, generatosi nelle settimane passate
Adesso la settimana appena chiusa ci consegna sui grafici una shooting star che sarà fonte di ansia per qualcuno durante il fine settimana, finché non riaprono i mercati.
Parlo di tutti i rialzisti che temono di veder bruciati i guadagni a partire da lunedì.
Possibili argini ad un eventuale ritracciamento sono indicati nel grafico.
Per questa preoccupazione, a parte un po' di valeriana all'occorrenza, non vi è un rimedio.
Fa parte dell'attività del trading.
Però qualcosa possiamo dire.
Intanto il corpo della shooting star, sebbene il disciplinare del pattern non faccia distinzione di colore, è bianco e non nero.
Poi, come più volte detto, l'efficacia delle figure a singola candela sono limitate nel tempo e nello spazio. Questo significa che se ribasso significativo ci sarà non sarà colpa della shooting star poverina, ma di qualcos'altro.
Più significativo il ragionamento e se fatto su grafico mensile
Statistica assolutamente non robusta e da prendere con le molle visto il breve back testing proposto, negli ultimi 8 anni possiamo osservare come nel contesto di un mercato in trend (rialzista) tutte le figure di inversione single candle, che siano state validate, hanno prodotto un calo del mercato almeno pari all'ampiezza della candela stessa.
Questo significa che una eventuale strategia basata su un risk/reward 1 a 1 avrebbe funzionato.
In più possiamo osservare quello che prima si diceva, cioè che questi pattern di inversione semplici, all'interno di un trend ben definito, più spesso producono una correzione assolutamente limitata.
Questo è il motivo per cui preferisco sempre i pattern complessi se devo stimare una possibile inversione di trend.
In conclusione, se può essere di aiuto ad alleviare l'ansia, suggerisco che se proprio dovete vedere i grafici passate direttamente dal giornaliero al mensile senza soffermarvi sul settimanale.
Intanto acquistiamo popcorn di buona qualità e predisponiamoci comodi ad assistere all'approdo in area 3000 dollari.
(visto il clima da weekend mi sono preso una licenza più scherzosa del consueto, saluti)
GBPUSD, slow trade con 1-2-3 low di RossChart di Capital.Com
La recente forza del dollaro non ha risparmiato neanche la sterlina inglese.
La moneta americana sta letteralmente bullizzando le altre principali valute.
I dati macroeconomici deboli e la debolezza dell'inflazione hanno intanto convinto la BoE ad operare un nuovo taglio dei tassi dopo l'ultima sforbiciata avvenuta in agosto.
Proviamo a capire se il cable potrà avere la forza di ribellarsi ed evadere dal canale ribassista in cui è costretto da tempo.
Intanto potremmo dire: male la prima, visto che alla prima occasione dove poteva manifestare forza violando la resistenza in area 1,25 ha fatto cilecca.
Registriamo due tentativi, entrambi naufragati per mancanza di manodopera disponibile per l'azione come certificano i bassi volumi.
Intanto registriamo la formazione di un movimento rialzista di breve dai minimi in area.
Questo rende interessante il movimento perché potremmo individuare qualche occasione long facendo affidamento su questo momentum, finché dura e sperando che sia sufficiente per il trade.
Il movimento sembra simile ad uno recente, tuttavia c'è qualche elemento in più che potrebbe renderlo più consistente.
Uno di questi è il cosiddetto “terzo attraversamento”. Una statistica, non robustissima a dire il vero, che sostiene come spesso possa essere quello buono.
Comunque i volumi sembrano più vivaci rispetto al caso precedente.
Sul time frame settimanale si può meglio apprezzare la formazione di un potenziale 1 2 3 low di Joe Ross.
In questo caso il pattern presenta una particolarità, illustrata dallo stesso Ross, per il fatto che una stessa candela contemporaneamente segna il punto 2 e il punto 3.
L'idea è quella di acquistare il breakout del punto 2, come da manuale, e puntare al primo target di prezzo significativo che, a mio giudizio, è posto in area 1,27 dove troviamo un discreto minimo relativo precedente segnato con elevati volumi.
Lo stop proposto sotto il punto 3, in caso di breakout del punto 2 potrebbe essere spostato più in alto in un opportuno swing da valutare successivamente.
Bitcoin (BTC): analisi tecnica e fondamentale📈 Analisi tecnica BTC/USDT
Il prezzo del Bitcoin è crollato in seguito all'annuncio da parte di Donald Trump di imporre dazi sulle importazioni di beni da alcuni Paesi. Il calo è stato fermato da un grande blocco di supporto a 91.000. Al momento, il prezzo del BTC si è consolidato sotto la linea EMA 200 ed è al livello del punto di controllo della zona di valore. Se gli acquirenti non riescono a formare un nuovo livello di supporto nella zona 95.000 - 97.000, ci aspettiamo un ulteriore calo e un nuovo test del livello 90.000. Se il prezzo del Bitcoin si consolida al di sotto di esso, è probabile una correzione completa ai livelli di Fibonacci 0,61 e 0,78. Ci sono enormi lacune nei livelli orizzontali dei volumi di trading nelle zone Imbalance 4H e Imbalance 1D che devono essere colmate tramite trading.
E per continuare la crescita, il prezzo del Bitcoin deve tornare sopra la linea di resistenza dinamica EMA 200 e consolidarsi sopra il livello psicologico di 100.000. In questo caso, ci aspetteremo una crescita continua con un nuovo test del blocco di resistenza di 108.000 - 110.000 e il rinnovo del massimo storico.
📉 Analisi del mercato globale delle criptovalute.
Sul grafico logaritmico giornaliero si forma una figura di inversione: il Doppio Massimo. Tuttavia, sarà completato solo dopo aver rotto la linea di supporto a 90.000 e aver fissato il prezzo al di sotto di tale livello.
La divergenza dell'indicatore RSI indica anche la probabilità di una continuazione della correzione. Durante la rapidissima crescita di Bitcoin nel novembre 2024, si è formata la zona Imbalance 1D nell'intervallo 77.000 - 85.000 con enormi lacune nei livelli orizzontali dei volumi di trading che devono essere colmate tramite trading.
Una volta completata la correzione, il prossimo obiettivo per la crescita del prezzo di Bitcoin potrebbe essere la linea di tendenza globale costruita sulla base dei due picchi del precedente ciclo di crescita. Il suo test potrebbe avvenire a un livello di circa 120.000, il che è confermato dall'analisi di grandi blocchi di ordini nei libri degli ordini di borsa.
💠 Analisi dei livelli e delle zone di liquidità
L'indice di paura e avidità si trova nella zona neutra: 49.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è scesa a 3,08 miliardi di dollari, mentre il Bitcoin Dominance Index è salito a 61,82.
Secondo l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei libri degli ordini di borsa, le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 85.000 - 90.000
🔴 Area offerta: 100.000 - 120.000
Livelli per posizioni lunghe:
90.000 - 92.000 - grande blocco di supporto
87.000 - 88.000 - grande blocco di supporto
80.000 - un grande blocco di supporto
77.000 - un grande blocco di supporto
Livelli per posizioni corte:
105.000 - grande blocco di resistenza
110.000 - il più grande blocco di resistenza
120.000 - resistenza della linea di tendenza ascendente
📊 Analisi fondamentale
Dopo che Donald Trump ha annunciato l'introduzione di tariffe sulle importazioni di beni da Messico, Canada e Cina, il mercato delle criptovalute è crollato drasticamente. Il prezzo del Bitcoin (BTC) è sceso a livelli prossimi ai $ 90.000, portando alle più grandi liquidazioni della storia, per un totale di $ 2,2 miliardi. Lo stesso giorno, è emersa la notizia che i leader di Canada e Messico avevano raggiunto un accordo con il Presidente degli Stati Uniti per ritardare l'attuazione delle tariffe. Ciò ha contribuito alla ripresa delle criptovalute, ma il mercato non è ancora tornato alla normalità. Il numero di grandi investitori (coloro che detengono più di 1.000 BTC) non si è ancora ripreso e l'accumulo su larga scala non è ancora ripreso completamente. Potrebbero volerci fino a 2 mesi prima che il mercato si riprenda.
Tuttavia, il recente ordine di Trump di creare una riserva nazionale di Bitcoin potrebbe cambiare il ciclo del mercato dei Bitcoin. L'attuale ciclo di Bitcoin è più stabile rispetto ai precedenti e le perdite realizzate rimangono contenute durante i ritiri. Questo perché gli investitori sono diventati più informati e le istituzioni svolgono un ruolo sempre più importante per BTC. L'afflusso netto di capitale in BTC ha già superato gli 850 miliardi di $, mentre il volume di trading giornaliero della criptovaluta è in media di circa 9 miliardi di $. La capitalizzazione della criptovaluta principale è attualmente stimata in 2 trilioni di $. Ciò lo rende il settimo asset più grande al mondo, superando l'argento e aziende come Saudi Aramco e Meta.
L'ulteriore crescita di Bitcoin dipenderà dalla politica monetaria della Federal Reserve e dalla politica di regolamentazione degli Stati Uniti. Se il governo adottasse una posizione favorevole alle criptovalute, il prezzo potrebbe aumentare. In caso contrario, la resistenza dei regolatori potrebbe causare una correzione.
🌐 Prossimi eventi nell'economia globale
Ci aspettiamo un aumento della volatilità nei mercati azionari e delle criptovalute entro le seguenti date:
➤ 7.02, 16:30 - Tasso di disoccupazione negli Stati Uniti per gennaio.
➤ 12.02, 16:30 - Indice di inflazione al consumo (CPI) negli USA.
➤ 27/02, 16:30 - Dati sul PIL degli Stati Uniti.
➤ 19/03, 21:00 - Nuova decisione della Fed sui tassi di interesse.
🚀 Statistiche di trading con il nostro indicatore di trading AI:
📈 A gennaio 2025, il prezzo del Bitcoin ha nuovamente aggiornato il suo massimo storico, per poi iniziare una correzione. Il nostro indicatore di trading ha fornito 6 segnali con i punti di ingresso più redditizi e un rischio minimo. Grazie agli ultimi aggiornamenti, tutti i segnali sono diventati redditizi e la protezione flat integrata ha impedito perdite dovute a movimenti manipolativi del mercato.
- Movimento totale dei prezzi per tutti i segnali per il mese: + 38,21%
- Movimento massimo del prezzo su un segnale: + 13,31%
- Andamento medio dei prezzi per segnali: + 6,36%
Inoltre, vorrei condividere il risultato di una previsione a lungo termine del movimento del prezzo di Bitcoin dalla nostra intelligenza artificiale, che non solo indica la direzione, ma costruisce anche una traiettoria di ulteriore movimento del prezzo:
DOLLAR INDEX, prezzi risucchiati nel trading range?Chat di Capital.Com
La forza del dollaro misurata nei confronti delle principali valute globali attraverso il DXY, è ben visibile sul grafico mensile
Abbiamo tre candele bianche, mediamente di grandi dimensioni rispetto al recente passato.
Un movimento, accompagnato da timidi volumi, che ha portato i prezzi a contatto con la resistenza statica di 106,95.
Si è prodotto un breakout assolutamente timido come certificato da volumi che non sono stati in grado di accompagnare il movimento espandendosi.
La conseguenza minima è il movimento attuale di pullback sulla resistenza appena violata.
La debolezza dei volumi cui facevamo riferimento rende interessante la valutazione di della possibilità che i prezzi tornino all'interno del movimento laterale che si è sviluppato negli ultimi due anni
Un testa spalle ribassista che sta violando la neckline.
Un target più conservativo ed immediato può essere individuato nel precedente massimo relativo a 105,6 oppure i minimi recenti a 105
Il movimento attuale inoltre va inquadrato all'interno del recente pullback anche sulla trendline rialzista violata nei giorni scorsi
Bitcoin (BTC): analisi tecnica e fondamentaleIl prezzo del Bitcoin è sceso in concomitanza con la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro e dei verbali della riunione del FOMC, in cui i funzionari della Fed hanno espresso preoccupazione per l'impatto delle politiche di Donald Trump sull'economia statunitense. Il prezzo del BTC è tornato sotto la linea EMA 200 e sta attualmente ritestando il blocco di supporto 90000 - 91000, da cui è rimbalzato più volte nel corso del mese. Se, sotto la pressione dei venditori, Bitcoin si consolida al di sotto di questo livello, ci si aspetterà una continuazione della correzione nella zona Imbalance 4H, che si trova tra i livelli di Fibonacci 0,5 e 0,61. Lì puoi cercare modelli di inversione per posizioni lunghe a breve termine nella regione di 87.000 - 82.000. La probabilità di un ulteriore calo è indicata dall'intersezione delle linee della media mobile EMA 200 ed EMA 50. Allo stesso tempo, l'RSI I valori degli indicatori sono già ai limiti inferiori, il che fa sperare che la correzione finirà presto se i livelli di supporto di 87.000 e 80.000 riusciranno a resistere all'assalto dei venditori.
E per continuare la crescita, il prezzo del Bitcoin deve tornare sopra la linea di resistenza dinamica EMA 200 e consolidarsi sopra il livello psicologico di 100.000. In questo caso, ci aspettiamo una crescita continua con un nuovo test del blocco di resistenza di 108.000 - 110.000 e l'aggiornamento il massimo storico.
📉 Analisi del mercato globale delle criptovalute. Quando inizia la stagione alternativa?
Nel grafico logaritmico giornaliero, le letture dell'indicatore RSI hanno attraversato la linea mediana verso il basso, indicando la probabilità di una continuazione della correzione. Durante la rapidissima crescita di Bitcoin nel novembre 2024, si è formata la zona Imbalance 1D nell'intervallo 77.000 - 85.000 con enormi lacune nei livelli orizzontali dei volumi di trading che devono essere colmate tramite trading.
Una volta completata la correzione, il prossimo obiettivo per la crescita del prezzo di Bitcoin potrebbe essere la linea di tendenza globale costruita sulla base dei due picchi del precedente ciclo di crescita. Il suo test potrebbe avvenire a un livello di circa 120.000, il che è confermato dall'analisi di grandi blocchi di ordini nei libri degli ordini di borsa.
Nel frattempo, il mercato delle criptovalute si sta preparando all'inizio della tanto attesa altseason, un periodo in cui le altcoin superano Bitcoin in termini di redditività. La stagione alternativa solitamente si verifica dopo che il massimo storico di Bitcoin è stato aggiornato e si è consolidato in quell'intervallo, quando gli investitori iniziano a reinvestire i profitti in altre monete per guadagnare di più. Tuttavia, la prossima altseason sarà diversa dalle precedenti per l'afflusso di fondi degli investitori istituzionali attraverso gli ETF in Bitcoin ed Ethereum e per il rafforzamento della regolamentazione delle criptovalute.
Storicamente, nel 2017 e nel 2021, l'inizio dell'altseason è stato accompagnato da un calo del predominio di Bitcoin nella capitalizzazione di mercato complessiva. Un calo della quota di mercato di Bitcoin al di sotto del 50% potrebbe indicare l'inizio di una stagione alternativa. Inoltre, l'altseason spesso coincide con i momenti in cui Bitcoin raggiunge il limite superiore della banda di Bollinger sul grafico settimanale.
💠 Analisi dei livelli e delle zone di liquidità
L'indice della paura e dell'avidità continua a attestarsi nella zona dell'avidità: 69.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è scesa a 3,19 miliardi di dollari, mentre il Bitcoin Dominance Index è salito a 57,94.
Secondo l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei libri degli ordini di borsa, le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 80.000 - 91.000
🔴 Area offerta: 105.000 - 120.000
Livelli per posizioni lunghe:
90.000 - livello di supporto psicologico
87.000 - 88.000 - grande blocco di supporto
80.000 - un grande blocco di supporto
Livelli per posizioni corte:
105.000 - il più grande blocco di resistenza
110.000 - il più grande blocco di resistenza
120.000 - resistenza della linea di tendenza ascendente
📊 Analisi fondamentale
Nella riunione di dicembre, il Federal Open Market Committee (FOMC) ha discusso una serie di questioni, dai rischi di inflazione al previsto rallentamento nei tagli dei tassi. I funzionari della Fed temono che le politiche commerciali e di immigrazione proposte da Trump possano esacerbare le pressioni inflazionistiche. A loro volta, i nuovi dati sul mercato del lavoro statunitense potrebbero spingere la Fed ad abbandonare il taglio dei tassi chiave. Il mercato delle criptovalute ha risposto con un forte calo.
Allo stesso tempo, gli analisti finanziari prevedono che l'attuale fase rialzista del mercato potrebbe diventare la più lunga nella storia del settore delle criptovalute. L'ottimismo tra gli investitori per un ulteriore rialzo delle criptovalute è aumentato dopo che la criptovaluta è riuscita a tornare a livelli superiori a 100.000 $, in seguito alla notizia che il più grande investitore quotato in borsa in BTC, MicroStrategy, ha ripreso ad acquistare la moneta. L'organizzazione ha acquistato 1.070 bitcoin per 101 milioni di dollari. Quindi, le riserve di bitcoin di MicroStrategy sono cresciute fino a 447.470 BTC.
Secondo gli esperti, il picco del mercato delle criptovalute si verificherà a metà del 2025. Dopodiché le criptovalute subiranno un forte calo. I 57 miliardi di dollari di liquidità netta che potrebbero raggiungere il mercato nel primo trimestre sosterrebbero temporaneamente il mercato rialzista. Tuttavia, le pressioni legate alla componente economica porteranno a una correzione. Tali aspettative si basano sull'analisi della liquidità del mercato e dell'impatto degli eventi politici su di essa, poiché la liquidità del dollaro USA rimane un fattore chiave nelle dinamiche del mercato delle criptovalute. Eventuali cambiamenti nella politica della Federal Reserve e nelle operazioni del Tesoro statunitense potrebbero causare una notevole volatilità.
🌐 Prossimi eventi nell'economia globale
Ci aspettiamo un aumento della volatilità nei mercati azionari e delle criptovalute entro le seguenti date:
➤ 15.01, 16:30 - Indice dei prezzi al consumo (CPI) di dicembre.
➤ 16.01, 16:30 - Dati sulla disoccupazione negli Stati Uniti.
➤ 29/01, 22:00 - Nuova decisione della Fed sui tassi di interesse.
➤ 19/03, 21:00 - Nuova decisione della Fed sui tassi di interesse.
🚀 Statistiche di trading con il nostro indicatore di trading AI:
📈 A dicembre 2024, il prezzo del Bitcoin ha aggiornato il suo massimo storico, per poi iniziare una correzione. Il nostro indicatore di trading ha fornito 9 segnali con i punti di ingresso più redditizi e un rischio minimo. Grazie agli ultimi aggiornamenti, tutti i segnali sono diventati redditizi e la protezione flat integrata ha impedito perdite dovute a movimenti manipolativi del mercato.
- Movimento totale dei prezzi per tutti i segnali per il mese: + 45,09%
- Movimento massimo del prezzo su un segnale: + 11,17%
- Andamento medio dei prezzi per segnali: + 5,01%
Inoltre, vorrei condividere il risultato di una previsione a lungo termine del movimento del prezzo di Bitcoin dalla nostra intelligenza artificiale, che non solo indica la direzione, ma costruisce anche una traiettoria di ulteriore movimento del prezzo:
FTSE MIB, incatenato dalla BCEPerché il FTSE MIB non cresce da 8 mesi?
Sembra curiosa la forma che ha disegnato sui grafici l'andamento del nostro indice.
Il top raggiunto nella seconda settimana di maggio 2024 non è stato più aggiornato.
Il comportamento risulta ancora più evidente se proviamo a confrontarlo con un indice come lo S&P500
La risposta potrebbe essere nascosta nella politica monetaria condotta dalla Banca Centrale Europea.
È noto il peso importante che ha nell'ndice italiano la componente bancaria e assicurativa.
Parliamo di circa 38% di capitalizzazione complessiva.
Questo ci permette di etichettare l'indice come "finanza dipendente".
La correlazione, solitamente molto positiva con l'azionario globale e con quello americano in particolare, a un certo punto è andata per fatti suoi.
Infatti, il coefficiente di correlazione con lo lo S&P500 che fino ad allora viaggiava sui massimi prossimi all'unità, a un certo punto crolla fino a portarsi a zero.
Quando tutto ciò?
All'incirca a metà maggio quando era chiaro, per l'andamento dell'inflazione soprattutto, che la BCE avrebbe iniziato il processo di normalizzazione della politica monetaria inaugurando la stagione dei tagli
Qualche considerazione può essere fatta.
Considerando il peso importante dei finanziari in generale nell'indice la prospettiva di un calo dei tassi ha messo in dubbio la possibilità che potessero continuare ad essere sostenibili gli enormi utili che gonfiavano i bilanci del settore.
Infatti il picco dell'indice a maggio è coinciso chirurgicamente con la fine dei "tassi fermi" e l'inizio due settimane dopo del primo taglio.
Da allora l'America ha continuato lungo la salita e il nostro FTSE MIB si è seduto rigirandosi i pollici.
Una possibile conferma della congettura si può trovare anche dal confronto tra il nostro indice e l'indice europeo del settore bancario
Praticamente, e costantemente, un indice di correlazione prossimo all'unità, cioè il massimo.
Adesso l'indice si è riportato per l'ennesima volta a contatto con la resistenza statica posta sui massimi recenti.
La forma che è assunto sui grafici è molto interessante perché ha le sembianze di un testa e spalle di continuazione che, se tale dovesse dimostrarsi, ci prometterebbe target ambiziosi.
Per quello che riguarda i dubbi sulla tenuta degli utili all'interno del settore in generale, le grandi banche d'affari, più o meno all'unanimità, confermano che per almeno i prossimi due anni a prescindere dalla direzione ragionevole della politica monetaria gli utili complessivi dovrebbero mantenersi stabili o in calo ma non drammatico.
Market mover daily: EUR/USD, giornata verde per l'euroL'euro re per un giorno, questo è quello che ha portato l'epifania sui cross Eur/Usd, tra dichiarazioni più morbide in tema di dazi narrate sulle righe del Washington Post e i dati macroeconomici europei, tra PMI dei servizi e Inflazione al rimbalzo in Germania.
Il calendario economico odierno ha dato lettura dei dati sul PMI in Europa e negli Stati Uniti, mostrando generalmente, tranne che per UK e USA, prospettive al rialzo.
Fronte Europa.
Fronte Europa
PMI servizi
Nell'area euro, il PMI servizi si è stampato a 49.6, leggermente sopra le stime di 49.5 e i dati precedenti di 48.3. Seppur ancora al di sotto al livello 50 (linea d'espansione), si è registrato un aumento delle vendite interne con le richieste estere che si sono andate a contrarre per il diciannovesimo mese consecutivo. Le aziende hanno mantenuto costante il tasso d'assunzione seppur lo stesso rimane tra i più deboli dell'ultimo periodo. Sul fronte prezzi c'è stato un aumento dei prezzi input con aumenti sui costi alla produzione per il terzo mese consecutivo raggiungendo i massimi degli ultimi sette mesi. Lievemente al rialzo l'ottimismo sulle prospettive ad un anno che si innalza dai minimi degli ultimi 14 mesi. In Germania e Italia il dato si è stampato rispettivamente al 51.2 e 50.7 mentre in Francia è rimasto in territorio di contrazione a 49.3, comunque tutti al rialzo rispetto le stime degli analisti.
CPI tedesco
Oltre alle letture del PMI è stato pubblicato il dato preliminare sull'inflazione al consumo in Germania, con una lettura al rialzo per il terzo mese consecutivo al 2.6%, superiore al dato relativo al mese di novembre del 2.2% e leggermente al di sopra delle stime al 2.4%. Come testimoniato anche dalle letture del PMI, i prezzi sono aumentati nel settore dei servizi con un +4.1% vs il 4%, l'alimentare con un +2% vs l'1.8% mentre i prezzi energetici sono continuati a scendere dell'1.7%, ma ad un tasso più basso rispetto al precedente -3.7%. Il dato core annuale si è stampato al 3.1% rispetto il 3% precedente.
Su base mensile il dato è aumentato dello 0.4% rispetto il -0.2% del mese precedente e stime dello 0.3%.
Fronte USA
Il PMI S&P Global US Services
Il dato è stato rivisto al ribasso a 56.8 punti rispetto le stime che lo davano a 58.5 ma superiore al dato precedente al 56.1. Il dato è stato il più alto registrato da marzo 2022, a testimoniare ulteriormente la resilienza economica del settore in questo periodo. Il dato ha visto, al suo interno, un entusiasmo rinnovato da parte dei clienti dopo le elezioni presidenziali che li ha portato ad elevare la domanda. Sono aumentate le nuove attività ad un ritmo più sostenuto, soprattutto verso l'estero ma sono stati registrati nuove commesse incompiute. Importante dato arriva anche per l'occupazione che per la prima volta dopo cinque mesi, torna ad aumentare seppur modestamente. La fiducia delle imprese ha raggiunto il massimo degli ultimi 18 mesi grazie alle grosse aspettative di politica più permissiva da parte del nuovo presidente.
Novità in tema di dazi
Il dollaro perde terreno dopo le dichiarazioni trapelate sul Washington Post dallo staff di Donald Trump in tema di dazi. Le indiscrezioni riguarderebbero un'alleggerimento dell'applicazione tariffaria riducendola nei settori più critici lasciando la situazione inalterata per il resto dei settori, questo sembrerebbe un primo declassamento delle minacce pre-elettorali su larga scala (come era già successo nel suo primo mandato). Per ora sono indiscrezioni, staremo a vedere.
A livello tecnico, come vedremo in maniera speculare sul grafico Eur/Usd, rimaniamo ancora nell'ottica fisiologica di ritracciamento del trend rialzista sul DXY. Infatti il prezzo, dopo essersi poggiato sul supporto dinamico (Trump Trade) ha subito rimbalzato verso l'alto.
Analisi tecnica intraday
Sul grafico H4 si può notare come il prezzo si sia poggiato sulla resistenza data dalla media mobile SMA a 100 periodi (linea gialla), entrato nella Kumo fino a sfiorare la Senkou Span B e poi abbia ripreso il percorso verso il basso. Guardando in una prospettiva più ampia, al netto dei dati macroeconomici che hanno aiutato la moneta comune, rimaniamo nell'ottica di una normalissima presa di profitti del sellers.
Sul grafico daily bellissima reazione sulla Kijun Sen, quasi chirurgica, zona di confluenza con il pivot point al livello 1.044. Rimaniamo, ovviamente in un trend ribassista con le medie mobile distanti dal prezzo e discendenti. Anche la kumo rimane al ribasso e distante dal prezzo con la Chikou Span, al di sotto del prezzo e priva di ostacoli al ribasso. Siamo nell'ottica di correzioni fisiologiche anche perché i dati odierni sono rialzisti per l'euro ma comunque ancora al di sotto di quelli USA.
IL RE DOLLARO SOVRANO INCONTRASTATOAnalisi del percorso del dollaro nel 2024 e prospettive per il 2025.
Il 2024 è stato un anno in cui l'indice DXY ha vissuto momenti di incertezza ascesa, in cui ha testato più volte la supply zone (rettangolo rosso) intorno ai livelli (106.50 e 105.44) e poi ha toccato il fondo nella demand zone (rettangolo verde) intorno ai livelli di parità a settembre.
Come era già stato preventivato a fine 2023, tutto il 2024 dei mercati finanziari, tralasciando tutto lo scenario geopolitico delineato dalle guerre, è stato influenzato da quello che sarebbe dovuto essere e si è concretizzato il 5 novembre, con l'elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump.
Il blasonatissimo "Trump Trade", che ha preso piede con le crescenti aspettative degli investitori secondo cui il presidente più discusso dell'ultimo decennio avrebbe potuto avere una reale possibilità di sconfiggere la candidata democratica Kamala Harris alle elezioni del 5 novembre, diventando il 47° presidente degli Stati Uniti (con non pochi colpi di scena).
Ed è così, che il biglietto verde ha innescato un rally che è partito nei primi giorni di ottobre e, con correzioni fisiologiche, ha portato il dollaro a superare i massimi del 2022, rompendo la barriera dei 108.00. Il rally del dollaro statunitense, come da manuale, ha avuto il suo riflesso sui Tresury, con i rendimenti a 10 anni che hanno toccato quota 4.63%
Ma le motivazioni dell'impennata del biglietto verde non risiedono solo nel "Trump Trade" e le dichiarazioni del neo-presidente sia in campagna elettorale che subito dopo la vittoria (che analizzeremo più avanti) ma riguardano anche lo stato dell'economia americana. Infatti, la notevole forza del dollaro è stata supportata dalla resilienza dell'economia del Paese di fronte agli anni di politica monetaria restrittiva, soprattutto se confrontata con le economie degli altri Paesi equiparati. Nonostante il mercato del lavoro abbia dato segni di rallentamento, gli indicatori di settore rimangono solidi. A testimoniare la forza economica c'è anche l'inflazione al consumo che rimane, rispetto ai principali competitors persistente ed elevata, al di sopra del livello prestabilito dalla Fed (2%). Infatti, attualmente, i membri del FOMC rimangono divisi su chi è propenso ad ulteriori tagli e chi, invece, sostiene la cautela considerando anche il valore ancora alto del PCE (personal consumer expenditure), indicatore più attenzionato dalla FED.
La cautela è legata anche alla prospettive governative di Donald Trump, basate sul suo approccio ad imporre tariffe sulle importazioni dalla Cina, dall'Unione Europea, dal Canada e dal Messico.
La politica dei dazi porterebbe, come conseguenza diretta, ad un aumento dell'inflazione dovuto all'aumento dei costi per gli importatori e i consumatori finali. Correlato a ciò, potrebbero esserci politiche di ritorsione dei Paesi esportatori verso l'America, degenerando in una vera e propria guerra commerciale con un drastico aumento delle tensioni economiche globali (come se non bastassero). Lo scenario appena descritto potrebbe portare la Fed a frenare la sua politica attale dei tagli o, addirittura, a pensare di rialzarli. Se tutto ciò dovesse accadere porterebbe ulteriore linfa vitale al dollaro, rafforzandolo ulteriormente.
Sebbene attualmente l'economia USA sembri di gran lunga più forte rispetto quella dell'Europa e le controparti del G10, è difficile stabilire con certezza se le politiche che vuole attuare il neo-presidente Trump, possano incidere significativamente sulla crescita del PIL americano.
Seguendo le parole di Trump, sia in campagna elettorale che successivamente all'elezione, sembrerebbe che l'intenzione è quella di improntare la politica economica su una deregulation, con un approccio più indulgente in tema di politica fiscale e un focus sulla promozione della produzione interna, sostenendo la politica dei dazi al fine di proteggere il nazionalismo riducendo la dipendenza dalle importazioni. Ulteriore aspetto trumpiano riguarda il minor impiego bellico delle truppe americane all'estero con una correlata esortazione ai Paesi NATO affinché provvedano all'aumento per la spesa per la difesa.
Sul fronte di politica ambientale, Trump promuove l'indipendenza energetica promuovendo la produzione di combustibili fossili (in rispetto al green deal) riducendo le normative ambientali distaccandosi dagli accordi internazionali sul clima.
Come se non bastasse, il neo presidente Donald Trump ha proferito parola anche in merito alla politica monetaria attuata dal Powell, lo stesso criticato più volte già durante il primo mandato per esser stato troppo lento nella politica di taglio dei tassi d'interesse. Da ultimo, Trump ha anche espresso l'idea che il presidente degli Stati Uniti dovrebbe essere parte attiva nelle decisioni di politica monetaria, minando il ruolo tradizionale riservato alla Federal Reserve. L'evoluzione di questa idea potrebbe avere non poche ripercussioni sulla politica economica e l'indipendenza della Fed, facendo venir meno lo scopo della sua esitsenza.
Ingerenze del Presidente a parte, Powell ha riferito che visto l'andamento dell'economia, di pressioni inflazionistiche alle porte e di un mercato del lavoro tutto sommato non troppo in affanno, non ci sarà alcuna fretta o frenesia a tagliare ulteriormente i tassi, sposando un approccio cauto nella determinazione del tasso neutrale.
In merito, nell'ultima riunione del FOMC che si è tenuta il 18 dicembre, la banca centrale americana si è allineata alle aspettative generali e ha abbassato il Fed Funds Target Range di 25 bps al 4.25%-4.50%, segnalando un ritmo più cauto di allentamento per il 2025, con la maggior parte dei funzionari che hanno espresso preoccupazioni sul fatto che l'inflazione potrebbe tornare a salire. Il "dot plot chart" ha rilevato due tagli per tutto il 2025, ribadendo, quindi, l'idea che la Fed, contro ogni volere di Trump, non ha retta di agire a gennaio, quando effettivamente siederà alla Casa Bianca il nuovo presidente.
Attualmente le proiezioni prevedono che nel 2025 il tasso di prestito di riferimento si attesterà nell'intervallo 3,75%-4%, che entro la fine del 2026 si abbasserà a circa il 3.4% con i costi del prestito che rimarrebbero al di sopra della stima rivista del tasso "neutrale" ora stabilito al 3% (tasso in cui l'economia è in equilibrio).
Per quanto riguarda le proiezioni sull'economia, queste sono state riviste al rialzo rispetto all'ultima lettura, con un PIL che è visto in crescita del 2.5% per il 2024 e del 2.1% per il 2025 ( a differenza delle precedenti che vedevano un 2% per entrambi gli anni).
La disoccupazione è stata vista in lieve rialzo al 4.3% per la fine del 2025, proiezioni migliori rispetto il 4.4% previsto per entrambi gli anni (2024 e 2025).
Per quanto riguardo l'inflazione rimane un velato pessimismo con il dato "core" (escluso delle componenti volatili di energia e cibo) che è rivisto più elevato per più tempo, con un picco del 2.8% nel 2024 per poi arrivare al 2.5% entro la fine del 2025 (le proiezioni precedenti prevedevano un picco del CPI core al 2.6% e 2.2% nel 2025).
ANALISI TECNICA
Weekly chart
Sul grafico settimanale possiamo vedere la tendenza estremamente rialzista supportata dall'indicatore Ichimoku. Infatti la linea di prezzo si trova al di sopra della Tenkan Sen dalla candela del 21 ottobre, con la Chinkou Span nettamente al di sopra della Kumo e della linea di prezzo senza alcuna resistenza da rompere nei paraggi. Il trend è molto teso al rialzo e quindi sarebbe davvero sfrontato pensare ad una posizione al ribasso (trend is your friend).
Attualmente il prezzo si trova all'interno del ritracciamento dell'ultimo impulso ribassista calcolato dai massimi del 2022 ai minimi del 2023. Siamo a circa il livello 0.618 di Fibonacci al livello di prezzo 108.38; potrebbe esserci una correzione, seppur di minima entità ma rimango dell'idea che è troppo azzardato pensare ad un entrata al ribasso.
L'RSI ci delinea una zona di impercomprato con il prezzo molto distante dalla media mobile a 50 periodi.
daily chart
Per quanto riguarda Ichimoku rimaniamo della stessa idea del grafico settimanale, con il prezzo che si tiene sopra la Tenkan Sen. Potrebbero essere interessanti eventuali rimbalzi sulla Kijun Sen per ipotizzare entrate al rialzo (non è un consiglio). Il prezzo rimano comunque molto distaccato dalla Kumo con la Chikoun Span, anche in questo caso, senza alcun ostacolo al rialzo.
Rimaniamo comunque sulla scia del Trump Trade e una significativa rottura del supporto dinamico (freccia verde), potrebbe aprire le porte al supporto statico dello scorso maggio, dove ci sarebbe una confluenza di tra la zona di ritracciamento 0.5 di Fibonacci e la Kijun Sen (circa livello 106.99).
In conclusione, possiamo aspettarci sicuramente un 2025 con tanto carburante nel serbatoio per il dollaro americano con tutto ciò che ne consegue.
Sul fronte geopolitico, non si vede chiaramente la fine delle guerre, sia sul fronte Ucraino sia per il conflitto tra Israele, Iran e Libano, mentre la situazione in Siria continua ad alimentare venti di incertezza in Medio Oriente.
Probabilmente questo scenario continuerà ad alimentare la domanda di beni rifugio e, di conseguenza, fornire supporto al dollaro americano.
Se a tutto ciò, si aggiunge lo scenario trumpiano dei dazi, si potrebbero innescare politiche economiche di ritorsione riaccendendo la miccia delle tensioni globali...
Le crescenti pressioni inflazionistiche potrebbero costringere la Fed ad agire arrestando l'attuale ciclo di tassi o addirittura avviando un nuovo piano di rialzi. Ciò porterebbe i rendimenti dei titoli di stato Usa ancora più in alto rafforzando ulteriormente il dollaro.
È plausibile aspettarsi che il contrasto tra la resilienza economica dell'economia USA e le difficoltà dei paesi concorrenti amplierà il ciclo di allentamento monetario di quest'ultimi rispetto a quello che potrebbe, di contro, palesarsi negli Stati Uniti. Questa divergenza porterà al deprezzamento delle valute rivali e un ulteriore rafforzamento del biglietto verde.
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