Petrolio in attesa: compressione di volatilità e segnali tecniciL’analisi tecnica applicata al grafico daily del Futures sul Petrolio Greggio Leggero, come richiesto, mette in luce una fase di mercato in cui la tendenza primaria appare indebolita e compressa all’interno di un range definito sia dalla linea di regressione lineare sia dal canale di regressione a due deviazioni standard. L’attuale quotazione si colloca attorno a 62,29 dollari al barile, con una chiusura leggermente inferiore rispetto al pivot più significativo calcolato con il metodo Fibonacci, posizionato a 63,20 dollari. Questo valore evidenzia come il prezzo stia testando più volte la soglia psicologica e tecnica del pivot, risultando incapace nelle ultime sedute di riconquistare stabilmente tale livello. L’andamento della regressione lineare, leggermente inclinata verso il basso, segnala un moderato raffreddamento del trend rispetto agli impulsi rialzisti osservati a metà giugno, e la deviazione standard del canale attesta la presenza di volatilità contenuta all’interno di un contesto di compressione dei prezzi. I volumi scambiati nelle recenti sedute risultano in diminuzione, suggerendo una progressiva riduzione dell’interesse degli operatori e una potenziale fase di accumulazione o distribuzione, situazione in cui i movimenti successivi potrebbero assumere significato solo in presenza di breakout decisi oltre i limiti del canale di regressione. Dal punto di vista dell’oscillatore stocastico 9:6:3, si nota attualmente una condizione quasi ipervenduto. Questo dato, unitamente alla debolezza del momentum che evidenzia un valore negativo (-1,86), suggerisce che la pressione ribassista ha prevalso nell’ultima fase, sebbene l’indicatore stocastico possa essere letto anche come possibile premessa per un rimbalzo tecnico qualora si dovesse assistere a una reazione sui livelli di supporto principali. La volatilità, misurata dall’ATR a 14 periodi, indica un valore contenuto (1,59), sintomo di un mercato che, per il momento, non si caratterizza né per forti accelerazioni né per una volatilità esplosiva, elemento che rafforza l’ipotesi di una fase di attesa degli operatori. L’osservazione dei pivot di Fibonacci consente di individuare i livelli operativi chiave: in ottica long, un ritorno e mantenimento sopra quota 63,20 consentirebbe di puntare progressivamente a target posti in area 67 e successivamente 73,10, ovvero i livelli R1 individuati dal calcolo dei pivot. Viceversa, la rottura decisa dei minimi dinamici evidenziati dalla linea inferiore del canale di regressione, situata appena sopra il supporto statico dei 60 dollari, chiamerebbe in causa come obiettivi short le aree 57,50 e le estensioni successive collocate rispettivamente a S1 53,31 e S2 47,19, secondo la proiezione dei pivot. In conclusione, siamo dinanzi a un mercato in attesa di una direzionalità più definita, con compressione di volatilità, volumi relativamente bassi e indicatori tecnici in area di ipervenduto ma ancora privi di segnali reversal convincenti. L’operatività suggerita, proprio in virtù di questo quadro, consiste nel valutare ingressi solo in presenza di rotture chiare e confermate oltre i livelli tecnici menzionati, evitando prese di posizione affrettate all’interno del range attuale, vista la mancanza di segnali direzionali forti e il rischio di falsi breakout. Se necessiti di ulteriori dettagli o chiarimenti su dati o indicatori non chiari dal grafico, rimango a disposizione per integrarli nella prossima analisi.
Cerca nelle idee per "oscillator"
Unicredit, analisi a 360°Dal punto di vista finanziario, UniCredit ha dimostrato una salute eccezionale, registrando un utile netto record nel secondo trimestre del 2025 pari a 3,3 miliardi di euro e un utile semestrale di 6,1 miliardi, il più alto mai registrato. Questa performance ha permesso di migliorare la guidance per l'intero anno a circa 10,5 miliardi di euro di utile netto, con un Return on Tangible Equity (RoTE) ai vertici del settore, al 24,1%. Tale solidità si traduce in un generoso ritorno per gli azionisti, con una previsione di distribuzione di almeno 9,5 miliardi di euro per il 2025. Tuttavia, emerge un vento contrario nel margine di interesse netto (NII), diminuito del 2,8% su base annua a causa della compressione dei margini legata ai tagli dei tassi di interesse, una tendenza che interessa l'intero settore bancario europeo. La banca sta però mitigando efficacemente questa pressione attraverso una rigorosa disciplina dei costi, con un rapporto cost/income del 37,8% , e la crescita delle commissioni, in particolare nei settori degli investimenti e delle assicurazioni. La solidità patrimoniale è confermata da un CET1 ratio del 16,0% e da una qualità degli attivi stabile, con un basso rapporto di crediti deteriorati (NPE) al 2,6%.
Strategicamante, il piano "UniCredit Unlocked" è la risposta proattiva della banca alle sfide del mercato. Questa strategia mira a trasformare le debolezze storiche, come la percepita concentrazione geografica sull'economia italiana , in punti di forza. Attraverso investimenti massicci nella digitalizzazione (2,8 miliardi di euro) e partnership strategiche, UniCredit sta modernizzando la sua infrastruttura tecnologica per competere con le fintech. Inoltre, la banca sta riallocando il capitale verso economie a più alta crescita nell'Europa Centro-Orientale e partecipando attivamente al consolidamento del settore bancario europeo con partecipazioni strategiche in Commerzbank e Alpha Bank, mosse che mirano a diversificare geograficamente il profilo di rischio e a sostenere gli utili futuri. Le principali minacce esterne rimangono un potenziale deterioramento del quadro macroeconomico globale, guidato da tensioni commerciali, e l'intensa competizione nel settore.
L'analisi tecnica del grafico giornaliero rivela che, nonostante il recente calo, il trend primario del titolo rimane inequivocabilmente rialzista, come delineato dal canale di regressione lineare ascendente. L'attuale movimento dei prezzi può essere interpretato come un salutare ritracciamento correttivo dalla banda superiore del canale verso quella inferiore. Questo movimento sta portando il prezzo verso una "zona di confluenza" di supporti tecnici di alta rilevanza, situata tra 60,81 € e 62,00 €. Quest'area è significativa perché combina il supporto orizzontale statico del pivot di Fibonacci S1, il supporto dinamico del limite inferiore del canale di regressione e la condizione di ipervenduto indicata dall'oscillatore Stocastico, che si trova attualmente a 18,79. La mancanza di volumi di vendita eccezionali e una volatilità contenuta, misurata dall'ATR a 1,3346, rafforzano l'ipotesi che si tratti di una correzione ordinata piuttosto che di un'inversione di tendenza.
Integrando queste diverse prospettive, si delineano due scenari operativi. Lo scenario rialzista, basato sulla solidità fondamentale e strategica, vede la zona di confluenza tra 60,81 € e 62,00 € come un'area ottimale per considerare posizioni lunghe. Un segnale di conferma sarebbe un pattern di candele rialziste in questa zona, accompagnato da un incrocio rialzista dello Stocastico e da un'inversione dell'indicatore di Momentum. Gli obiettivi di prezzo sarebbero inizialmente la resistenza a 65,81 € e successivamente i massimi recenti intorno a 70,00 €. Al contrario, uno scenario ribassista verrebbe attivato da una chiusura giornaliera decisa al di sotto del supporto di 60,81 €, specialmente se accompagnata da un aumento dei volumi. Tale rottura invaliderebbe la tesi rialzista e aprirebbe la strada a una discesa verso il pivot centrale a 51,36 €. In conclusione, UniCredit presenta un profilo di investimento in cui fondamentali robusti e una chiara visione strategica incontrano un livello di supporto tecnico chiave, offrendo un potenziale setup rischio/rendimento favorevole per gli investitori allineati con il trend di lungo periodo, ma fornendo al contempo chiari segnali tecnici per una gestione prudente del rischio.
Gold, nuovi massimi e prezzi vicino a resistenze trimestraliIl trend dominate è passato da una fase di lateralità ad una forte tendenza rialzista uscendo dal canale di regressione con una recente accelerazione dei prezzi verso il livello di resistenza individuato dal secondo pivot point Fibonacci, R2, fissato a quota 3671,6 USD. Tale breakout, accompagnato da un incremento significativo dei volumi, rappresenta un elemento di forza del movimento rialzista, poiché la partecipazione crescente degli operatori rinforza l’attuale tendenza. L’oscillatore stocastico 9:6:3 mostra ora valori oltre quota 95, segnalando una fase di ipercomprato, condizione che spesso anticipa possibili correzioni o fase di consolidamento, anche se nel contesto attuale, la forza del movimento suggerisce cautela nel prevedere inversioni immediate. La volatilità, misurata dall’ATR su 14 periodi, si mantiene sostenuta intorno ai 49,7 punti, evidenziando una fase dinamica e attiva, dove i movimenti di prezzo possono essere rapidi e intensi. Il momentum, invece, presenta valori superiori alla media storica, una conferma ulteriore di come la pressione rialzista sia sostenuta non solo dai volumi ma anche dalla velocità con cui i prezzi stanno evolvendo. Per chi desidera posizionarsi long, i livelli di supporto individuati dal pivot point principale (P), situato a 3388,2 USD, rappresentano un’area dove cercare ingressi in caso di ritracciamento, con una gestione del rischio che tenga conto dei supporti intermedi come S1 situato a 3132,1 USD. L’eventuale superamento del livello di resistenza R2 permette di puntare al prossimo target, R3, posizionato a 3877,7 USD, prestando attenzione alle possibili accelerazioni ulteriori. Sul fronte short, invece, è possibile valutare ingressi qualora si manifestino segnali di inversione, soprattutto se lo stocastico dovesse iniziare a invertire la propria curva dall’area di ipercomprato e i volumi dovessero mostrare contrazione, con obiettivi posti sui livelli di supporto menzionati e una gestione cauta, dati i valori elevati di volatilità. In sintesi, la struttura attuale afferma la preminenza di forze rialziste, ma suggerisce comunque un monitoraggio costante degli indicatori di momentum e stocastico per cogliere tempestivamente eventuali segnali di esaurimento dell’uptrend; rimane fondamentale attendere segnali di conferma, siano essi ulteriori breakout rialzisti o segnali divergenza ribassista, prima di agire con decisione sulle posizioni di mercato.
Oracle: possibile ripresa del trend primario. Il grafico allegato di Oracle Corporation mostra una situazione complessa ma interessante dal punto di vista tecnico, con diversi elementi che offrono indicazioni preziose per una valutazione operativa. Il trend dominante risulta attualmente rialzista, come denotato dal posizionamento delle candele all’interno del canale di regressione, delimitato da due deviazioni standard; tale canale identifica nettamente i confini entro cui il prezzo tende a muoversi, evidenziando una prevalenza del momentum positivo nelle fasi di compressione all’interno delle bande. Tuttavia, nelle ultime sedute si nota una fase correttiva, con il titolo che ha raggiunto la parte inferiore del canale e sta tentando ora una reazione, supportata anche da un volume significativamente superiore alla media, segnale di potenziale rientro dell’interesse degli operatori istituzionali. I pivot point calcolati secondo il metodo Fibonacci indicano una zona di congestione nei pressi dei livelli attuali: il prezzo si trova poco al di sotto del pivot principale (P a 235,91 dollari), con le resistenze (R1 a 249,42, R2 a 257,77 e R3 a 271,29 dollari) che delimitano le aree di take profit ideali per operazioni di medio periodo, mentre i supporti (S1 a 222,39, S2 a 214,05 e S3 a 200,53 dollari) aiutano a identificare punti di entrata long più conservativi, nel caso in cui il ritracciamento dovesse proseguire. Dal punto di vista degli oscillatori, l’indicatore stocastico (impostazione 9:6:3) evidenzia una situazione di ipervenduto, con le due linee che iniziano a ruotare verso l’alto e si pongono entrambe intorno ai 32 punti; questo movimento segnala una possibile inversione in corso, quindi potrebbe offrire una finestra interessante per posizionamenti long qualora la struttura dei prezzi confermasse un recupero sopra il pivot principale. Il momentum, sebbene ancora leggermente negativo, mostra una perdita di forza ribassista che potrebbe anticipare un ritorno di pressione positiva sul titolo, compatibilmente con la ripresa del trend dominante. L’Average True Range (ATR) si mantiene su livelli moderati (7,48), suggerendo una volatilità stabile e condizioni tecniche favorevoli a strategie sia di breakout che di trading range, specialmente intorno ai livelli chiave individuati dai pivot. I volumi, in nuovo aumento rispetto alle precedenti sedute, corroborano ulteriormente l’ipotesi che ci si trovi in una fase di accumulazione, piuttosto che di distribuzione, rafforzando la bontà di ingressi long nel caso di evidenti segnali di breakout sopra il pivot principale, mentre per chi cerca operatività in contro-tendenza, eventuali respingimenti dalla zona del pivot centrale o delle resistenze superiori potrebbero rappresentare occasioni per posizionarsi short, con obiettivi progressivi sugli stessi livelli di supporto calcolati con Fibonacci. In sintesi, il quadro tecnico suggerisce di monitorare con attenzione la tenuta del canale di regressione e la reazione agli snodi critici dei pivot point, utilizzando gli strumenti di oscillazione (stocastico e momentum) per confermare la forza e la direzione del prossimo movimento, il tutto in un contesto di volatilità accettabile e volumi sufficienti a garantire liquidità e efficienza operativa. Nel caso in cui i segnali non trovassero conferma nei prossimi giorni, sarà opportuno attendere una ulteriore evoluzione del quadro prima di assumere posizioni direzionali rilevanti, privilegiando la gestione prudente del rischio e la reattività alle nuove configurazioni tecniche.
Test Chiave per il Trend del NASDAQL'analisi del Future sul NASDAQ si rivela un contesto operativo caratterizzato da una chiara direzionalità di fondo, sebbene attraversato da una fase di debolezza di breve termine. La struttura primaria del mercato è inequivocabilmente rialzista, come validamente descritto dal canale di regressione lineare ascendente. I prezzi si sono mossi con regolarità all'interno delle due deviazioni standard, indicando un trend sano e non eccessivamente volatile. Recentemente, il mercato ha testato la parte superiore del canale, corrispondente alla seconda deviazione standard, per poi avviare una fase di ritracciamento correttivo che ha riportato le quotazioni nella metà inferiore del canale stesso, al di sotto della linea di regressione centrale. Quest'ultima, da supporto dinamico, agisce ora come prima resistenza. Al momento della stesura, il prezzo di 23.344,75 si trova al di sotto del Pivot Point calcolato con metodo Fibonacci, posto a 23.545,75, un ulteriore segnale che conferma la pressione ribassista nel breve periodo. I livelli di supporto più vicini, e quindi potenziali aree di interesse per posizioni lunghe, si identificano nel primo supporto (S1) a 23.380,50, attualmente sotto pressione, e successivamente nel secondo supporto (S2) a 23.278,50. Un'eventuale tenuta di quest'area, in particolare della zona tra S1 e S2, potrebbe offrire un'opportunità di acquisto in linea con il trend primario. Un segnale di conferma per un'entrata long verrebbe dall'oscillatore Stocastico, che al momento naviga nella parte inferiore della sua scala senza però aver ancora raggiunto la zona di ipervenduto; un incrocio al rialzo delle sue linee in prossimità di tale area di supporto costituirebbe un elemento di forza. Inoltre, il Momentum, attualmente negativo e al di sotto della linea dello zero, dovrebbe mostrare un'inversione e tornare in territorio positivo per validare la ripresa della spinta rialzista. La volatilità, misurata da un ATR a 317.61, suggerisce di calibrare adeguatamente la gestione del rischio. Per quanto riguarda le possibili operazioni short, esse si configurerebbero come operazioni di natura tattica e contrarian rispetto al trend principale. Un'opportunità in tal senso potrebbe materializzarsi con una chiara violazione del supporto S2 a 23.278,50. Tale rottura aprirebbe la strada a un'ulteriore discesa verso il terzo supporto (S3) a 23.113,50, con un target finale potenzialmente coincidente con la parte inferiore del canale di regressione, che rappresenta il supporto dinamico più significativo dell'intera struttura rialzista. Un'operazione short verrebbe supportata dal perdurare di un Momentum negativo e da uno Stocastico che prosegue la sua discesa. I volumi di scambio durante questa fase correttiva sono stati sostenuti, in particolare sulle candele ribassiste, indicando una certa pressione in vendita che al momento non trova ancora una decisa reazione da parte dei compratori. In sintesi, il mercato si trova in un'interessante zona di conflitto tra la solida struttura rialzista di medio termine e la debolezza correttiva di breve periodo, con i livelli pivot e i confini del canale di regressione che fungeranno da arbitri per la prossima mossa direzionale.
BMPS: Occasione Long sul Pullback?L'analisi odierna si concentra sul titolo Banca Monte dei Paschi di Siena, il cui grafico giornaliero rivela una dinamica tecnica di notevole interesse. Il quadro generale del titolo è dominato da un robusto trend rialzista, ben incanalato all'interno di una regressione lineare ascendente. Questo canale, definito da due deviazioni standard rispetto alla linea di regressione centrale, ha contenuto efficacemente le oscillazioni dei prezzi negli ultimi mesi, fungendo da guida per l'evoluzione della tendenza in atto. Recentemente, le quotazioni hanno raggiunto la parte superiore di questo canale, un'area che storicamente ha rappresentato una zona di eccesso e che ha innescato una fase di ritracciamento tecnico.
Attualmente, il prezzo si trova in una fase correttiva dopo aver testato i massimi di periodo. Per gli operatori con un'impostazione strategica rialzista (long), l'identificazione di punti di ingresso ottimali è cruciale. Un primo livello di supporto significativo è rappresentato dalla linea di regressione centrale stessa, che agisce da baricentro dinamico del trend. Un test di quest'area, qualora dovesse dimostrare tenuta, potrebbe offrire una prima opportunità di acquisto in linea con il trend primario. Un'area di supporto ancora più robusta si colloca in prossimità della banda inferiore del canale di regressione. Un eventuale arretramento del prezzo fino a tale livello, che coincide anche con una trendline di supporto che unisce i minimi crescenti recenti, rappresenterebbe un'occasione di ingresso a più alto potenziale, in quanto situata in una zona di ipervenduto relativo all'interno del trend dominante. Il target naturale per un'operazione rialzista sarebbe un ritorno verso la banda superiore del canale e, in estensione, il test della prima resistenza calcolata con i pivot di Fibonacci, posizionata in area 9,000€.
Dal punto di vista degli indicatori di breve termine, emergono tuttavia segnali che suggeriscono cautela e che potrebbero favorire strategie ribassiste (short) di breve respiro. L'oscillatore Stocastico è ancora al ribasso dopo aver stazionato a lungo in area di ipercomprato, segnalando un esaurimento della spinta rialzista nel breve periodo. A conferma di questa debolezza, l'indicatore di Momentum è sceso al di sotto della linea dello zero, indicando che la velocità del rialzo si è azzerata e ha lasciato spazio a una dinamica negativa. Per un operatore ribassista, un segnale di entrata potrebbe essere la rottura confermata della linea di regressione centrale, con un primo obiettivo sulla banda inferiore del canale. Una violazione di quest'ultimo supporto aprirebbe lo scenario a una correzione più profonda, con target sui successivi livelli di pivot di Fibonacci, sebbene ciò implicherebbe un'inversione del trend primario attualmente in essere.
L'analisi dei volumi mostra come l'ultima fase discendente non sia stata accompagnata da picchi eccezionali, suggerendo che, per ora, si tratti più di una fisiologica presa di profitto che di una decisa pressione di vendita. Infine, l'Average True Range, si attesta su valori contenuti, indicando che il titolo si sta muovendo con una certa regolarità, un fattore utile per la gestione del rischio e il posizionamento degli stop loss. In sintesi, il titolo permane in un solido canale rialzista di medio termine, ma gli indicatori di breve periodo avvertono di una possibile continuazione della correzione in atto. La strategia operativa dipenderà dalla capacità dei livelli di supporto dinamici e statici di contenere questa fase di debolezza e di offrire nuovi spunti per un allineamento con la tendenza principale.
Ferrari: Prospettive Tecniche in Fase CorrettivaDopo una fase marcatamente rialzista che ha caratterizzato la prima parte dell'anno, culminata con il raggiungimento di massimi significativi, il titolo ha manifestato segnali di esaurimento, entrando in una fase correttiva ben definita, come evidenziato dalla struttura grafica recente. L'elemento predominante nell'attuale contesto di mercato è il canale di regressione lineare discendente, che ha contenuto l'azione dei prezzi negli ultimi mesi. Questo canale, con le sue bande di deviazione standard, delinea un trend di breve-medio periodo chiaramente orientato al ribasso, dove i massimi e i minimi sono decrescenti. Di recente, i prezzi hanno testato la parte superiore del canale, fungendo da resistenza dinamica, per poi subire una reiezione, un classico segnale che conferma la validità del trend discendente in atto. Attualmente, il titolo oscilla in prossimità della linea mediana del canale e, soprattutto, del Pivot Point centrale calcolato con il metodo Fibonacci, posizionato a quota 404.3€. Questo livello rappresenta lo spartiacque cruciale per la direzionalità nel breve termine. In ottica ribassista, una chiusura giornaliera confermata al di sotto del Pivot Point a 404.3€ rappresenterebbe un segnale di debolezza, aprendo la strada a una potenziale continuazione del movimento discendente verso il primo obiettivo significativo. Tale target si individua nell'area del supporto S1 a 368.2€, un livello rafforzato dalla sua coincidenza con la parte inferiore del canale di regressione e con i minimi toccati durante il recente episodio di volatilità, come testimoniato dal picco di volumi. Un'ulteriore violazione di questo supporto potrebbe proiettare le quotazioni verso il supporto S2 a 340.8€. A sostegno di uno scenario di debolezza contribuisce l'indicatore di Momentum a 10 periodi, che attualmente fluttua intorno alla linea dello zero, indicando una mancanza di spinta propulsiva e confermando l'attuale fase di indecisione con una leggera inclinazione negativa. Per quanto concerne, invece, le strategie rialziste, l'attuale contesto le qualifica come operazioni contro-trend, che richiedono pertanto conferme più solide. Un segnale incoraggiante a brevissimo termine proviene dall'oscillatore Stocastico (9,6,3), che mostra un incrocio al rialzo delle sue linee in uscita dalla zona di ipervenduto, suggerendo un possibile rimbalzo tecnico o un alleggerimento della pressione di vendita. Un posizionamento long speculativo potrebbe essere considerato in caso di solida tenuta del Pivot Point come supporto. Tuttavia, un segnale d'acquisto più strutturato e affidabile si manifesterebbe solo con la rottura decisa e con volumi convincenti della resistenza dinamica costituita dalla parte superiore del canale di regressione. Un superamento di tale ostacolo, seguito dalla conquista della prima resistenza statica R1 a 440.4€, potrebbe invalidare l'attuale struttura ribassista e segnalare una potenziale inversione di tendenza con la ripresa del percorso ascendente. L'Average True Range (ATR), che misura la volatilità media, si attesta su un valore di circa 8€, fornendo un'indicazione utile per la gestione del rischio e il posizionamento di ordini di stop loss adeguati al contesto operativo. In conclusione, la struttura tecnica del titolo Ferrari suggerisce una preferenza per posizioni allineate al trend ribassista di breve termine, con il livello di 404.3€ come perno decisionale. Le opportunità long, sebbene possibili in caso di rimbalzo tecnico, richiedono una chiara rottura della struttura discendente per essere considerate a basso rischio.
FERRARI, cosa potrebbe innescare un cambio di tendenzaDopo aver provato diverse piattaforme, ho scelto le charts di Capital.com per le mie analisi: affidabilità, precisione e un’interfaccia davvero intuitiva.
Il titolo Ferrari mostra un trend crescente di lungo periodo da manuale, perfettamente inclinato a 45 gradi
Per quel che può valere, poco preso da solo, mettiamo in evidenza l'importante divergenza che si sta trascinando con il più classico degli oscillatori, l’RSI 14
Il quadro tecnico, dopo le abbondanti prese di beneficio di fine luglio in coda alla pubblicazione dei conti del secondo semestre, va attentamente interpretato e monitorato
La possibile falsa rottura di aprile, stranota causa dazi, ci può stare.
Tuttavia, da un punto di vista tecnico il germe di una possibile inversione cioè.
La sequenza di massimi e minimi crescenti potrebbe essere in discussione.
Sul piano fondamentale è utile ricordare la lieve sopravvalutazione del titolo rispetto al suo fair value (circa 7%) e la guidance un po' deboluccia annunciata in relazione alla sostenibilità del tasso di crescita dei ricavi da una parte e dall'aumento dei costi di produzione possibili.
Questo, in assenza di novità sul lato dei ricavi, dovrebbe portare a un indebolimento dei margini.
Per il prossimo trimestre, a mio avviso, questo potrebbe essere un possibile trigger capace di giustificare la formazione di un nuovo minimo relativo più basso del precedente.
In questo caso, ciò che abbiamo classificato come falsa rottura sarebbe una “falsa” interpretazione.
BTC, tra forza di lungo e debolezza di breve periodoDall'analisi del grafico giornaliero di Bitcoin contro il Dollaro statunitennse, emerge un quadro tecnico ben definito, caratterizzato da una solida tendenza rialzista di medio periodo, attualmente in una fase di potenziale consolidamento o ritracciamento a breve termine. Il trend primario è inequivocabilmente ascendente, come visivamente confermato dal canale di regressione lineare impostato sul grafico, che incanala l'azione dei prezzi in un corridoio orientato positivamente sin dai minimi registrati nei mesi estivi. I prezzi hanno recentemente testato con vigore la parte superiore di tale canale, coincidente con la banda di deviazione standard superiore, un'area che storicamente funge da resistenza dinamica e spesso precede pause o inversioni temporanee del moto direzionale. La candela più recente mostra infatti un arretramento da questi massimi relativi, suggerendo un'iniziale prevalenza delle forze di vendita dopo un periodo di forte spinta degli acquirenti. A supporto di questa lettura interviene l'oscillatore Stocastico (impostato a 9,6,3), il quale, dopo aver stazionato a lungo in area di ipercomprato, ha generato un incrocio ribassista delle sue medie mobili, un segnale tecnico che indica un affievolimento della pressione in acquisto e preannuncia una possibile continuazione della correzione in corso. Anche l'indicatore di Momentum, pur rimanendo in territorio positivo, mostra una flessione che corrobora la tesi di una perdita di slancio della spinta rialzista. Per quanto concerne l'operatività, si delineano alcuni livelli strategici chiave derivanti dai pivot point calcolati con il metodo Fibonacci. Un'opportunità di posizionamento long (acquisto), in linea con il trend dominante, si configurerebbe qualora il prezzo dimostrasse una tenuta solida del primo livello di resistenza, ora tramutatosi in supporto, R1, situato a $112,219.13. Questo livello assume un'importanza cruciale poiché si trova in confluenza con la mediana del canale di regressione, un'area che funge da baricentro dinamico del trend. Un rimbalzo convincente da questa zona, magari accompagnato da un nuovo incrocio rialzista dello Stocastico in una zona più neutra, offrirebbe un segnale di ingresso con un primo obiettivo verso il pivot R2 a $121,086.45 e, successivamente, un nuovo test dei massimi recenti verso R3 a $130,543.14. Qualora la pressione di vendita dovesse invece intensificarsi, la violazione confermata del supporto a $112,219.13 aprirebbe la strada a posizionamenti di tipo short (vendita), seppur da considerarsi operazioni di natura correttiva e quindi contro-trend. Il target naturale di tale movimento ribassista sarebbe il Pivot Point centrale (P) a $97,884.69, che rappresenta il fulcro principale per il periodo di riferimento e un'area di forte supporto psicologico e volumetrico. Ulteriori debolezze proietterebbero i prezzi verso i supporti successivi S1 ($83,929.34) e S2 ($74,947.62), anche se tale scenario implicherebbe un deterioramento più significativo della struttura rialzista. L'analisi dei volumi non mostra picchi anomali che possano suggerire una distribuzione culminante, ma piuttosto un andamento moderato che accompagna la fase attuale, mentre l'indicatore ATR (Average True Range) segnala una volatilità relativamente contenuta, suggerendo che i movimenti di prezzo sono, per ora, ordinati. In conclusione, l'impostazione di fondo rimane costruttiva, ma gli indicatori a breve termine suggeriscono cautela e la possibilità di una fase correttiva. L'area compresa tra la mediana del canale e il supporto R1 a $112,219.13 sarà il campo di battaglia decisivo per determinare la direzione del prossimo impulso significativo del mercato.
WTI facciamo il punto della situazioneIl trend primario, in atto dai minimi registrati nella primavera del 2025, è inconfutabilmente rialzista, come chiaramente delineato dal canale di regressione lineare ascendente. Tuttavia, dopo aver raggiunto un picco significativo in prossimità della banda superiore del canale, corrispondente a due deviazioni standard, le quotazioni hanno subito una decisa correzione, riportandosi nella parte inferiore dello stesso. Attualmente, il prezzo si trova al di sotto della linea di regressione centrale, la quale funge ora da resistenza dinamica e segnala una debolezza relativa nel breve termine all'interno del trend principale.
Il livello operativo più rilevante in questo momento è senza dubbio il Pivot Point calcolato con metodo Fibonacci, posizionato a $63.20. Le quotazioni stanno attualmente consolidando proprio al di sopra di questa soglia fondamentale, che rappresenta il baricentro del mercato e il primo vero supporto da monitorare. Un'eventuale strategia di tipo long potrebbe essere considerata qualora il mercato dimostrasse una solida tenuta di questo livello, con una chiusura giornaliera confermata al di sopra di esso. Un segnale di conforto in tal senso giunge dall'oscillatore Stocastico (9,6,3), che, pur trovandosi ancora nella parte inferiore del suo range, ha recentemente generato un incrocio rialzista della sua linea %K sulla %D, indicando un possibile esaurimento della spinta ribassista di breve periodo. Un primo obiettivo per un'operazione rialzista sarebbe il ritorno verso la linea mediana del canale di regressione, attualmente in area $68.00-$69.00, e successivamente il test della prima resistenza (R1) a $73.02. I volumi di scambio, sebbene non eccezionali negli ultimi giorni di consolidamento, sono stati robusti durante la discesa, suggerendo una pressione di vendita significativa che necessita di essere assorbita prima di una ripartenza convinta.
D'altro canto, uno scenario di tipo short diventerebbe l'ipotesi prevalente in caso di una rottura decisa e confermata del Pivot Point a $63.20. Una chiusura giornaliera al di sotto di tale soglia aprirebbe la strada a un'ulteriore e più profonda correzione. Questa visione è supportata dall'indicatore di Momentum, che si trova attualmente in territorio negativo, a testimonianza del fatto che la forza del movimento recente è stata a favore dei venditori. In caso di cedimento del supporto citato, il primo target naturale per i venditori si collocherebbe sul primo supporto statico (S1) a $53.39, un livello che rappresenterebbe un ritracciamento consistente e un'area di prezzo già testata in passato. Un'accelerazione al di sotto di P $63.20 invaliderebbe l'ipotesi di una semplice pausa correttiva, suggerendo l'inizio di una fase di debolezza più strutturata e prolungata.
In sintesi, il mercato del greggio si trova a un bivio tecnico. La tenuta del supporto a $63.20 è la condizione essenziale per poter ipotizzare una ripresa del trend rialzista dominante. Al contrario, la sua violazione fornirebbe un chiaro segnale di debolezza, con probabili estensioni verso i supporti inferiori. Si raccomanda agli investitori di monitorare attentamente l'interazione dei prezzi con questo livello chiave per orientare le proprie strategie operative.
COIN pull back rialzista?Dopo aver testato i massimi storici, il titolo e' ritornato indietro scaricando gli eccessi del lungo rally dei mesi scorsi. La tenuta dei livelli di supporto sara' un segnale di rialzo nel medio periodo con obiettivo di fare nuovi massimi storici. Indicatori ed oscillatori in consolidamento.
Copper cerchiamo di capirci qualcosaIn un contesto macroeconomico globale denso di incertezze, il prezzo del rame, spesso considerato un barometro dello stato di salute dell'economia mondiale, naviga a vista. Le dinamiche che ne influenzano l'andamento sono molteplici e complesse: da un lato, la domanda è sostenuta dalla transizione energetica globale e dall'elettrificazione, che richiedono ingenti quantità di "oro rosso" per la produzione di veicoli elettrici, infrastrutture di ricarica e impianti per energie rinnovabili. Dall'altro, pesano i timori di un rallentamento economico, in particolare legati alle performance dell'economia cinese, tradizionalmente il maggior consumatore mondiale di rame. Le tensioni geopolitiche, le politiche monetarie delle banche centrali e le fluttuazioni del dollaro americano aggiungono ulteriori elementi di volatilità, creando un quadro in cui le previsioni per il 2025 rimangono divergenti tra i principali analisti, con alcuni che prospettano nuovi massimi storici spinti da un deficit di offerta e altri che mantengono una visione più cauta.
Passando all'analisi tecnica del grafico settimanale del future sul rame, emerge un quadro altrettanto complesso ma ricco di spunti operativi. Il trend primario, visibile dall'inizio del 2024, si mostra decisamente rialzista, con i prezzi che si sono mossi con vigore verso l'alto. Tuttavia, le ultime candele indicano una fase di consolidamento o di potenziale ritracciamento, con il prezzo che attualmente si attesta nell'area di 4,43$, al di sotto del pivot point annuale (P) calcolato con il metodo Fibonacci, posizionato a 4,54$. Questo livello rappresenta un primo, significativo spartiacque: un superamento deciso e confermato dai volumi potrebbe riaprire la strada verso le resistenze successive. La regressione lineare, impostata su un periodo di 60 settimane, conferma la tendenza rialzista di fondo, con i prezzi che, pur avendo corretto, si mantengono al di sopra della linea mediana del canale, attualmente in transito a circa 4,88$. La parte superiore del canale di regressione, che rappresenta una deviazione standard di +2, si colloca in area 5,47$, identificando un'area di potenziale ipercomprato e un target ambizioso per i compratori. Al contrario, la parte inferiore del canale, a 4,30$, funge da supporto dinamico di lungo periodo. I volumi di scambio, pur non mostrando picchi eccezionali, si sono mantenuti sostenuti durante la fase di ascesa, per poi diminuire leggermente durante l'attuale fase laterale, un segnale che suggerisce una pausa nella pressione di vendita piuttosto che un'inversione strutturale. L'Average True Range (ATR) si attesta su valori medi, indicando una volatilità controllata che non preclude movimenti direzionali decisi.
Dal punto di vista operativo, per un posizionamento long, un primo segnale di forza arriverebbe con il superamento e il mantenimento dei prezzi al di sopra del pivot point a 4,54$. Un ingresso più conservativo potrebbe attendere il superamento della resistenza R1 a 5,14$, che coinciderebbe con un nuovo impulso rialzista all'interno del canale di regressione. In tale scenario, i target si collocherebbero prima sulla resistenza R2 a 5,47$ e successivamente sull'ambiziosa R3 a 6,05$. Gli oscillatori, tuttavia, invitano alla prudenza. Lo stocastico (9,6,3) si trova in una zona intermedia ma con le linee orientate verso il basso, suggerendo una perdita di slancio. Analogamente, il Momentum a 10 periodi, pur rimanendo al di sopra della linea dello zero e quindi in territorio positivo, mostra una flessione che conferma il rallentamento della spinta rialzista. Per chi volesse considerare posizioni short, un segnale di debolezza si concretizzerebbe con una chiusura settimanale al di sotto del supporto S1 a 3,96$. Una tale rottura, specialmente se accompagnata da un aumento dei volumi, potrebbe innescare una correzione più profonda con un primo target in area S2 a 3,61$ e un successivo, più drastico, in corrispondenza del supporto S3 a 3,02$. Un'operatività di breve termine potrebbe sfruttare la debolezza attuale per aprire posizioni corte alla violazione del minimo recente in area 4,40$, con uno stop loss a ridosso del pivot point e un target sul supporto S1. In conclusione, il rame si trova in una fase interlocutoria: il trend di fondo rimane positivo, ma gli indicatori di breve termine segnalano un affaticamento. Sarà cruciale monitorare la tenuta dei supporti e la reazione dei prezzi in prossimità del pivot point per comprendere la direzione del prossimo movimento significativo.
Palantir continua lo scaricoL'analisi del grafico giornaliero del titolo Palantir Technologies (PLTR) evidenzia una dinamica complessa, inserita in un contesto primario chiaramente rialzista ma attualmente soggetta a una significativa pressione correttiva. Il trend ascendente, in atto da diversi mesi, è stato efficacemente incanalato all'interno della regressione lineare visibile a grafico. Il prezzo si è mosso con una certa regolarità tra la linea mediana e i suoi estremi, definiti dalle due deviazioni standard. Recentemente, il raggiungimento della parte superiore del canale, un'area che statisticamente rappresenta una zona di ipercomprato o di eccesso rialzista, ha funto da catalizzatore per l'innesco dell'attuale fase di ritracciamento. La violenta candela ribassista che caratterizza l'ultima sessione di negoziazione non solo ha negato i precedenti massimi ma ha anche rotto con decisione la linea di regressione centrale, primo segnale tangibile di un indebolimento della spinta rialzista. Tale movimento è stato corroborato da un picco eccezionale nei volumi di scambio, un elemento che conferisce notevole validità alla pressione di vendita in corso, indicando una forte partecipazione degli operatori a questo storno. A rafforzare lo scenario correttivo intervengono gli oscillatori. Lo stocastico (9,6,3) ha generato un chiaro segnale di vendita, incrociando al ribasso dall'area di ipercomprato e dirigendosi con decisione verso il basso, suggerendo che lo slancio sta passando di mano dai compratori ai venditori. In modo analogo, l'indicatore di Momentum a 10 periodi ha attraversato la sua linea dello zero, passando in territorio negativo e confermando che la forza relativa del titolo nel breve termine si è deteriorata. In questo contesto, le strategie operative devono essere attentamente calibrate. Per un posizionamento short, l'attuale debolezza potrebbe essere sfruttata, considerando che ogni tentativo di rimbalzo verso la linea mediana della regressione o verso il livello di resistenza Fibonacci R2, posto a 167.62$, potrebbe rappresentare un'opportunità di ingresso al ribasso. Il primo obiettivo naturale per questa discesa si identifica con il primo livello di supporto fornito dai Pivot Point Fibonacci, ovvero R1 a quota 148.23$. Una violazione di tale supporto aprirebbe lo scenario a una continuazione del movimento correttivo verso il target successivo, rappresentato dalla parte inferiore del canale di regressione, che costituisce un'area di supporto dinamico di rilevante importanza. Per quanto concerne, invece, un'operatività di tipo long, sarebbe prudente attendere che il prezzo raggiunga aree di supporto più significative prima di considerare un acquisto. L'area più interessante per un potenziale ingresso rialzista si colloca proprio nella zona di confluenza tra il già citato supporto R1 a 148.23$ e, in modo ancor più marcato, la parte inferiore del canale di regressione. Un segnale di inversione rialzista in quella zona, come una candela di reazione positiva accompagnata da una svolta verso l'alto dello stocastico dall'area di ipervenduto, potrebbe offrire un punto di ingresso a basso rischio per seguire il trend primario. Infine, l'Average True Range (ATR) a 14 periodi, che si attesta intorno a 7.25, sottolinea l'elevata volatilità del momento e deve essere considerato un elemento fondamentale per una corretta gestione del rischio, consentendo di calibrare l'ampiezza degli stop loss in modo proporzionale all'attuale turbolenza del mercato.
Analisi delle Onde di Elliott – XAUUSD 18 luglio 2025
Momentum
• Timeframe D1: Il momentum si sta preparando a invertire al rialzo. L’attuale fase ribassista è durata 5 candele giornaliere, un numero che spesso segna il completamento dell’onda D. Di conseguenza, questa fase è molto sensibile: il prezzo potrebbe invertire al rialzo in qualsiasi momento. Tuttavia, in questi casi il mercato tende spesso a scendere prima per raccogliere liquidità, quindi è necessaria prudenza.
• Timeframe H4: Il momentum rimane ribassista, suggerendo una possibile continuazione del calo lunedì. Tuttavia, non si può escludere un’inversione al rialzo nello stesso giorno.
• Timeframe H1: Il momentum è già in zona di ipervenduto e le linee dell’oscillatore si stanno avvicinando. Se il prezzo continuerà a scendere all’apertura della sessione asiatica, potrebbe verificarsi un gap. In tal caso, bisogna monitorare le zone target inferiori.
Struttura delle onde
• Timeframe D1: Sul grafico giornaliero si nota una struttura correttiva abcde completata, seguita da un forte impulso rialzista. L’attuale movimento ribassista potrebbe rappresentare le onde 1 e 2 (verdi) all’interno della struttura a 5 onde della grande onda 5. L’ultima candela D1 mostra una lunga ombra superiore, segnale che la pressione di vendita è ancora presente.
• Timeframe H4: Si è formata una struttura impulsiva di 5 onde (12345, nera), probabilmente l’onda 1 (verde). Successivamente è apparsa una correzione ABC (viola) e attualmente il prezzo potrebbe trovarsi nell’onda C (viola). Il momentum in H4 è ancora ribassista, il che conferma lo scenario di continuazione dell’onda C. I principali target al ribasso sono: 3322 e 3298.
• Timeframe H1: All’interno dell’onda C (viola) si sta sviluppando una struttura impulsiva di 5 onde (12345, nera). Attualmente il prezzo si trova nella parte finale dell’onda 4 e all’inizio dell’onda 5. L’onda 5 sarà confermata se il prezzo romperà il livello 3331. I principali obiettivi per l’onda 5 sono:
o Target 1: 3322
o Target 2: 3315
o Target 3: 3299
Piano di trading
• Scenario 1:
o Zona di acquisto: 3323 – 3321
o SL: 3312
o TP1: 3333
o TP2: 3350
o TP3: 3381
• Scenario 2:
o Zona di acquisto: 3300 – 3298
o SL: 3290
o TP1: 3333
o TP2: 3350
o TP3: 3381
Analisi a 360° su CampariAnalisi Fondamentale
L'analisi dei dati finanziari rivela una crescita costante del fatturato prevista fino al 2025, che riflette sia lo slancio organico sia l'impatto dell'acquisizione. Tuttavia, questa crescita contrasta con il significativo calo del reddito netto previsto per il 2024, attribuibile ai costi di integrazione e ristrutturazione. Nonostante ciò, Campari mantiene margini di profitto lordo impressionanti al 58,2%, a testimonianza del potere dei suoi marchi, sebbene recentemente sotto pressione a causa di un mix di vendite sfavorevole e dell'aumento dei costi. L'acquisizione ha trasformato il bilancio, con un notevole aumento degli asset totali e, criticamente, un'impennata del debito per finanziare l'operazione da 1,2 miliardi di euro, aumentando il profilo di rischio finanziario. Il flusso di cassa del 2024 mostra un "Flusso di cassa libero" profondamente negativo per -518,21 milioni di euro e un "Flusso monetario da investimento" negativo per -1.290,3 milioni di euro, riflettendo il prezzo di acquisto di Courvoisier. In contrasto, il "Flusso di cassa operativo" rimane positivo, dimostrando che il business sottostante continua a generare liquidità. I dati raccontano la storia di un' "ipoteca strategica": l'azienda sta sacrificando la redditività a breve termine per un asset che ritiene genererà un valore superiore nel lungo periodo. I multipli di valutazione, come l'elevato rapporto Prezzo/Utili di 41,5x (Image 3), suggeriscono che il mercato sta già scontando un successo nella ristrutturazione di Courvoisier, creando un potenziale rischio qualora l'esecuzione dovesse vacillare.
L'analisi SWOT rivela un'azienda a un bivio strategico. Il suo principale punto di forza risiede nel portafoglio di oltre 50 marchi iconici ad alta marginalità, con una leadership indiscussa nel segmento in crescita degli aperitivi. A questo si aggiunge una comprovata capacità di integrare acquisizioni e una solida rete di distribuzione globale. Tuttavia, la principale debolezza è l'elevato indebitamento finanziario derivante dall'operazione Courvoisier, che riduce la flessibilità finanziaria e aumenta la vulnerabilità alle flessioni della spesa dei consumatori. L'opportunità più grande è legata proprio al successo del rilancio di Courvoisier, che potrebbe accelerare la premiumizzazione del gruppo e aprire le porte al mercato asiatico, in particolare alla Cina. Parallelamente, la crescita continua di Espolòn e Wild Turkey si allinea con le tendenze di consumo, offrendo ulteriori vie di crescita organica. Le minacce, d'altra parte, sono significative: il rischio di integrazione di un'acquisizione così grande è notevole, aggravato da rischi geopolitici come le tariffe e le indagini anti-dumping, un'intensa concorrenza e la possibilità di un prolungato rallentamento economico che deprima la domanda di alcolici premium. In sostanza, Campari sta scommettendo i suoi tradizionali punti di forza per mitigare le nuove debolezze e minacce, con l'intero quadro strategico ora orientato a far fruttare questa singola, massiccia operazione.
Analisi Tecnica
Il grafico del titolo mostra un trend primario rialzista, chiaramente definito dal canale di regressione ascendente. L'azione dei prezzi si muove con forza nella metà superiore del canale, indicando un momentum positivo sostenuto. I punti pivot calcolati con il metodo di Fibonacci, offrono una mappa precisa dei livelli operativi. Il prezzo attuale si trova al di sopra della seconda resistenza (R2) a 6,268 € e si sta avvicinando alla terza resistenza (R3) a 6,644 €. Di conseguenza, il livello R2 funge ora da supporto immediato, mentre R3 rappresenta la prossima barriera chiave da superare. L'oscillatore Stocastico si trova nella parte alta del suo range, prossimo alla zona di ipercomprato (sopra 80), segnalando che il movimento rialzista potrebbe essere in una fase matura, pur non avendo ancora fornito un chiaro segnale di inversione. L'indicatore di Momentum si posiziona saldamente al di sopra della linea dello zero, confermando la forza del trend, sebbene mostri un leggero appiattimento che suggerisce una possibile fase di consolidamento o una pausa. La volatilità, misurata dall'ATR, è in diminuzione, indicando un restringimento del range di prezzo che spesso precede un movimento direzionale più ampio. I volumi di scambio rimangono nella media, senza mostrare picchi significativi che possano confermare con forza una rottura imminente.
Dal punto di vista operativo, uno scenario rialzista potrebbe prevedere un ingresso long a seguito di una rottura confermata e sostenuta al di sopra della resistenza R3 a 6,644 €, idealmente accompagnata da un aumento dei volumi. Un obiettivo per tale operazione sarebbe la parte superiore del canale di regressione, intorno a 7,282 €. In alternativa, un trader più cauto potrebbe attendere un ritracciamento verso il livello di R2 a 6,268 €, cercando conferme della tenuta di questo supporto per un ingresso a un prezzo più favorevole. Al contrario, uno scenario ribassista potrebbe prendere forma in caso di un chiaro fallimento nel superare la resistenza R3, con la formazione di pattern di inversione. Un segnale di ingresso short sarebbe una rottura decisa al di sotto del supporto R2 a 6,268 €, confermata da un incrocio ribassista dello Stocastico dalla zona di ipercomprato. Il primo obiettivo per un'operazione short sarebbe la resistenza precedente, ora supporto, R1 a 6,024 €, con un target successivo rappresentato dal pivot point centrale (P) a 5,630 €.






















