S&P500 SETUP RIBASSISTA CON ZONA DI VENDITA A 4525Su S&P500 abbiamo una configurazione rialzista con il prezzo che ha leggermente ritracciato nell'area intorno a 4479 dopo aver toccato i massimi al livello 4645. Al momento, abbiamo un'ottima zona di inversione, ovvero una zona di vendita, al livello 4525, dove il prezzo in H1 ha formato un'ottima resistenza molto significativa nelle ultime settimane. In breve, sto aspettando un ritracciamento a quel livello prima di entrare in posizione short, puntando a un obiettivo intorno a 4375, corrispondente al precedente minimo significativo. Fammi sapere cosa ne pensi. Buon fine settimana! Nicola, CEO di Forex48 Trading Academy.
Short
Ciclo ribassista post tassi d'interesseQuest'anno, la FED ha aumentato del 0,25% i tassi tre volte, portando sempre un ritracciamento ribassista 48H dopo i rialzi (come mostrato nel grafico). Ad oggi, i mercati sono stra convinti che la FED non aumenterà i tassi, quindi ho ipotizzato due scenari sul medio periodo:
SCENARIO 1: i mercati si sbagliano, la Fed continua ad aumentare i tassi e si ripete il mini ciclo ribassista, o comunque un range tra gli 1,076 e gli 1,082. Non opererò in questo caso
SCENARIO 2: i mercati hanno ragione, la Fed non aumenta i tassi ed il sentiment diventa negativo sul medio periodo (e si spera non nel lungo); come da grafico andrò ad aprire posizione SHORT superati gli 1,09 (scenario simile a quello che successe il 26/01/22, pochi giorni di fase rialzista e grosso ciclo ribassista sul medio periodo), impostando TP sui minimi precedenti 1,051 e SL sui massimi raggiunti a maggio 1,10. Ovviamente, si potrebbe anche aprire posizione a mercato nel caso in cui pensiate non si verifichi una breve fase rialzista.
N.B: vi invito a vedere e valutare ciò che è accaduto l'ultima volta che la FED non ha aumentato i tassi, ovvero a gennaio 2022, da li nasce gran parte della mia idea confermata dai recenti crolli bancari (first republic su tutti).
Disclaimer: Non è un consiglio finanziario e non intendo influenzare le vostre azioni ma solo a ragionare per fatti e cicli ripetuti.
AUDNZD SEGNALE SHORT DA VOLUMISu AUDNZD abbiamo un prezzo in zona 1.101 all'interno di una supply zone ad H1. Una zona nella quale da due giorni si verificano la maggior parte dei volumi di contrattazione. L'aspettativa è short con il prezzo che potrebbe scendere fino 1.09 dove è possibile notare un ulteriore intensità di ordini. Condividi la tua aspettativa.
Buon trading a tutti da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy
EURNZD SHORT PRIMA DEI DATI EUROSu EURNZD questa mattina il prezzo ha realizzato un terzo rimbalzo in zona 1.7710 all'interno di una imbalnce zone e nei pressi di una trendline ribassista. Ora la previsione consiste nel vedere il prezzo in zona 1.7571 . Questo anche in vista dei dati di questa amttina sul PIL dell'eurozona.
Condividi la tua aspettativa.
Buon trading a tutti da Nicola CEO di Forex48 Trading Academy.
NZDUSD FORZA DOLLARO IN VISTA DELLA FEDSu NZDUSD abbiamo un setup ribassistra in zona 0.6048 con il prezzo che ha toccato tre volte una trendline. Al momento abbiamo il prezzo all'interno di una ozna di imbalance dopo la presa fi forza di ieri del dollaro. Laspettativa consiste nel attendere il prezzo in zona 0.5970 per la creazione di un eventuale pattern long con recupero dell'AUD di tutta la liquidità persa in questi giorni. Comuqnue tutti stanno aspettando la FED prossima settimana, al moemnto listini davvero poco mossi.
Qual è la tua spettativa?
Buon trading a tutti.
Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
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EURUSD FORTI SEGNALI DI VENDITA PRIMA DELLA FED Su EURUSD si osserva un trend ribassista, con il prezzo che ha fatto un ritracciamento fino al 50% del livello di Fibonacci e successivamente ha rimbalzato tre volte su una trendline ribassista, segnalando chiari segnali di vendita. Al momento, il prezzo si trova tra una zona di offerta e una zona di domanda al livello 1.0675, con i volumi che favoriscono i venditori. Pertanto, l'obiettivo è un trade di vendita con target a 1.055. È importante notare che la posizione di vendita sarà
confermata da una prima rottura al di sotto del livello 1.0635.
Qual è la tua prospettiva?
Buon trading a tutti. Nicola, CEO di forex48 trading academy.
L'inflazione USA rallenta per il nono mese: Qual è il piano, JayL'inflazione USA rallenta per il nono mese: Qual è il piano, Jay Powell?
Il tasso d'inflazione annuale degli Stati Uniti è rallentato per il nono mese consecutivo, toccando il 5% nel marzo del 2023. Pur essendo il più basso dal maggio 2021, è ancora ben al di sopra dell'obiettivo della Fed del 2%. Gli investitori stanno cercando di capire quando la banca centrale metterà un freno alla sua campagna di rialzi per rallentare l'inflazione.
I verbali del FOMC di marzo (pubblicati questa mattina) hanno rivelato che alcuni politici della Federal Reserve hanno discusso di mettere in pausa gli aumenti dei tassi di interesse, in seguito al crollo di due banche regionali. Alla fine, però, tutti i responsabili politici hanno deciso che la lotta all'inflazione elevata era ancora la priorità assoluta. Alla fine hanno deciso di procedere con un rialzo dei tassi, nonostante i potenziali rischi.
A complicare le cose, l'IPC core (che esclude le componenti alimentari ed energetiche) è salito al 5,6%, dopo essere aumentato del 5,5% a febbraio. Ciò ha indotto alcuni a ritenere che sia in programma un ulteriore inasprimento.
Inizialmente i mercati monetari pensavano che la Fed non avrebbe aumentato i tassi di interesse a maggio, ma le aspettative sono salite al 70,5%. L'indice del dollaro resta ai minimi dal 2 febbraio, stabile vicino a 101,5.
Per quanto riguarda il Canada, le cose stanno migliorando: la Banca del Canada ha lasciato il suo tasso di interesse overnight al 4,50%, come previsto, e ha ridotto il linguaggio che mette in guardia da una potenziale recessione. Il dollaro canadese ha reagito positivamente, salendo a circa 1,34 per USD.
Nel frattempo, la sterlina britannica è salita verso 1,25 dollari, avvicinandosi al massimo da dieci mesi di 1,2525 dollari toccato il 4 aprile. Il governatore della Banca d'Inghilterra Andrew Bailey ha dichiarato di non vedere alcun segno di una ripetizione della crisi finanziaria globale del 2007/8, una notizia rassicurante per gli investitori. Questi ultimi scommettono che la Banca d'Inghilterra continuerà ad aumentare i tassi d'interesse per combattere l'inflazione, aggiungendo carburante alla sterlina.
Allarme inflazione negli Stati Uniti: come reagiranno i mercati?Allarme inflazione negli Stati Uniti: come reagiranno i mercati?
Gli investitori sono alle prese con un'intensa settimana di dati economici, che comprende la pubblicazione dei dati sugli indici dei prezzi al consumo e dei prezzi alla produzione di marzo, rispettivamente mercoledì e giovedì (ora statunitense). I risultati di questi dati contribuiranno a determinare se la Fed metterà in pausa o terminerà la sua campagna di rialzo dei tassi. Sebbene gli investitori propendano per una continuazione della campagna di inasprimento della Fed, la possibilità di una pausa non va sottovalutata.
Nel febbraio 2023, il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è sceso al 6%, il più basso dal settembre 2021, rispetto al 6,4% di gennaio. Le aspettative del mercato per i dati di marzo prevedono un calo significativo al 5,2%. È importante notare che se le pressioni inflazionistiche non si indeboliscono come previsto, gli operatori potrebbero aumentare le loro scommesse su ulteriori rialzi dei tassi oltre i 25 punti base previsti a maggio (o addirittura rivedere le loro aspettative per il rialzo di maggio).
All'inizio della settimana, gli investitori hanno reagito al rapporto sui posti di lavoro di marzo, pubblicato il venerdì santo, con una crescita delle buste paga non agricole di 236.000 unità per il mese. Il tasso di disoccupazione è sceso al 3,5% rispetto al 3,6% del mese precedente.
Di conseguenza, il dollaro USA ha perso terreno all'inizio delle contrattazioni di lunedì, mentre la coppia EUR/USD ha raggiunto un doppio picco prima che gli operatori perdessero fiducia, facendo scendere l'euro al di sotto dell'apertura di lunedì e facendolo precipitare a 1,0885. Questo livello ha rappresentato più volte il fondo della coppia questo mese, oltre a fungere da barriera per una linea di tendenza ascendente a lungo termine. Gli operatori potrebbero ora concentrarsi su 1,0822 e 1,0800 come prossimi obiettivi di ribasso.
Dopo la pubblicazione dei dati CPI, la Federal Reserve dovrebbe pubblicare gli ultimi verbali della riunione del Federal Open Market Committee (FOMC).
Ancora lateralizzazione nel medio-lungo periodoCome mostrato dal grafico, nelle ultime due settimane si sono formate due candele davvero brutte, forse mai successo con questa forte indecisione sul prezzo. Personalmente però, devo dire che sono state due settimane di buon guadagno visto i movimenti identici del prezzo che permettevano di fare daytrading. Detto ciò vediamo nel dettaglio perchè c'è ancora questa indecisione sul prezzo:
Notizie macroeconomiche a favore della FASE RIALZISTA---> Quasi tutti gli exchange hanno adottato la proof of reserve, debolezza del dollaro, accettazione legale del btc da parte di alcuni Stati, crollo di due banche importanti statunitensi, aumento del volume di adozione
notizie macroeconomiche a favore della FASE RIBASSISTA---> La SEC si impone con forza a combattere il mondo crypto, BCE pronta ad utilizzare una loro moneta digitale sempre per combattere le crypto, il merge di Eth del 12/04 potrebbe portare i grandi investitori a vendere grosse quantità e provocare quindi un bel dump
Personalmente continuerà a lateralizzare almeno per quest'altro mese, forse più orientato verso una fase ribassista ma sempre in un range di prezzo ottimale per fare daytrading. Dopo il 12/04 pubblicherò una forte posizione su ETH.
È la fine del dominio del dollaro USA?È la fine del dominio del dollaro USA?
La posizione del dollaro USA come principale valuta di riserva globale è messa in discussione dal fatto che i paesi sono desiderosi di isolarsi dall'influenza di Washington.
Per decenni, il dollaro ha dominato il sistema monetario globale. Attualmente, circa il 60% delle riserve valutarie detenute dalle banche centrali è in dollari USA e quasi il 90% di tutte le transazioni valutarie prevede l'uso del dollaro.
Tuttavia, lo status di riserva del dollaro ha iniziato a diminuire nel 2014, quando alcune grandi potenze globali hanno iniziato a de-dollarizzare le loro transazioni commerciali. La guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni hanno accelerato il processo di de-dollarizzazione. Ad esempio, le autorità cinesi sono state sorprese dal sequestro delle riserve valutarie della banca centrale russa in seguito all'invasione dell'Ucraina. In caso di conflitto tra Stati Uniti e Cina, anche gli asset cinesi potrebbero essere a rischio.
Tra i recenti eventi di de-dollarizzazione ricordiamo:
- Durante un incontro con la stampa al forum di Davos a gennaio, il ministro delle Finanze dell'Arabia Saudita Mohammed Al-Jadaan ha sorpreso i giornalisti affermando che la nazione ricca di petrolio era disposta a prendere in considerazione la possibilità di commerciare in valute diverse dal dollaro USA per la prima volta in 48 anni.
- La scorsa settimana, società energetiche cinesi e francesi hanno concluso il primo accordo in assoluto sul gas naturale liquefatto (GNL) in Cina utilizzando la valuta renminbi yuan. L'operazione ha comportato l'importazione di 65.000 tonnellate di GNL dagli Emirati Arabi Uniti e rappresenta una pietra miliare significativa negli sforzi di Pechino per sfidare la posizione del dollaro USA come "petrodollaro" universale per il commercio di gas e petrolio.
- Anche il Brasile ha recentemente annunciato un accordo con la Cina per commerciare direttamente nelle rispettive valute, evitando il dollaro statunitense come intermediario.
- Anche l'India si sta impegnando per ridurre il predominio del dollaro USA nel commercio internazionale, lanciando programmi separati per regolare le transazioni nelle proprie valute. Di recente, la Reserve Bank of India ha permesso alle banche centrali di 18 Paesi di aprire conti speciali in rupie (SVRA) per regolare i pagamenti in rupie indiane.
Complessivamente, la quota del dollaro USA sul mercato globale è scesa dal 71% al 59% negli ultimi due decenni e potrebbe ridursi ulteriormente in futuro. La vittima principale di questo scenario sono gli Stati Uniti, poiché l'utilizzo della valuta nel commercio globale è un gioco a somma zero. Ogni volta che uno yuan, un real o una rupia vengono scambiati sul mercato globale, un dollaro non viene scambiato. Se si affermano alternative credibili, il dominio dell'America sul mercato globale sarà compromesso.
WTI / OIL SHORT 📊WTI / OIL $74.44 📉 $70.00
Il WTI è tornato sopra i $ 70 lunedì, dopo aver guadagnato oltre il 2% dall'inizio della giornata. L'impulso a breve termine di oggi è un arresto delle esportazioni dal Kurdistan iracheno attraverso la Turchia. Quest'ultima mossa potrebbe essere parte di una più ampia ripresa del petrolio dopo essere stata ampiamente ipervenduta.
Il petrolio ha iniziato la scorsa settimana con un crollo finale sotto i 65 dollari, il minimo da novembre 2021. Il sell-off del petrolio si è fermato a livelli tecnicamente critici, da dove è tornato l'interesse degli acquirenti per il petrolio. Questa disposizione pone le basi per almeno un rimbalzo a medio termine. Uno scenario più ottimistico suggerisce un successivo rally plurimensile delle quotazioni.
I tori del petrolio sono riusciti a riportare i prezzi nell'area al di sopra della media di 200 settimane. Questo livello è stato un indicatore vitale del ciclo negli anni precedenti. Nel 2019, questo livello ha agito come supporto significativo. Nel 2020, un calo sotto questa linea è stato un primo indicatore di un successivo crollo. Un forte superamento di questa linea all'inizio del 2021 è stato foriero di aumenti dei prezzi più che a due cifre nell'anno successivo.
Finora, ci sono più indicazioni che il petrolio è riuscito a rimanere al di sopra di quel livello senza precipitare in caduta libera come ha fatto nel 2020 e nel 2014 quando andando sotto la media di 200 settimane ha intensificato le vendite piuttosto che attirare acquirenti come ha fatto questa volta.
Zoomando sugli intervalli temporali giornalieri ci mostra il recupero dell'indice di forza relativa dal territorio di ipervenduto, che sostiene anche un rimbalzo a breve termine.
È anche interessante notare che il petrolio è riuscito a salire la scorsa settimana nonostante le notizie dagli Stati Uniti. Mercoledì, l'EIA ha riferito che la produzione è tornata a 12,3 milioni di BPD, la regione dei massimi di febbraio. Grezzo Inventari è aumentato per la seconda settimana, il 16,4% al di sopra dei livelli della stessa settimana dell'anno precedente. Venerdì sera, Baker Hughes ha notato un aumento delle piattaforme di lavoro, ma ciò non ha impedito al petrolio di chiudersi saldamente.
Il rally che inizierà questa settimana sostiene un'inversione rialzista del petrolio. Allo stesso tempo, il contesto macroeconomico molto teso (rischi di recessione, tassi di interesse elevati) sta forzando una rottura al rialzo.
Un importante test della sostenibilità del trend rialzista del petrolio è visto in area $73. Questa è l'area dei minimi locali del trading range dicembre-febbraio, da cui il prezzo si è ritirato durante il sell-off di marzo. Un recupero superiore a $ 73 segnalerebbe che non vediamo un rimbalzo correttivo a breve termine, ma una nuova tendenza al rialzo plurimensile.
GBPUSD SHORT📊GBPUSD 1.24480 📉 1.23650
La sterlina ha mantenuto i suoi guadagni rispetto al dollaro lunedì, dopo che il governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey ha dichiarato che l’inflazione rimane il principale motore delle decisioni di politica monetaria, sulla scia delle preoccupazioni per le turbolenze bancarie.
Il cambio GBP/USD è salito dello 0,45% per rimanere vicino ai massimi della giornata a 1,2285 dollari.
Il governatore della Banca d’Inghilterra, ha dichiarato che il Comitato di Politica Finanziari, istituito dopo la grande crisi finanziaria per garantire la stabilità del sistema finanziario britannico, si è occupato di “garantire la stabilità finanziaria”, consentendo alla banca centrale di concentrarsi sul suo “importante lavoro di riportare l’inflazione all’obiettivo”, ha affermato Bailey in un discorso tenuto lunedì alla London School of Economics.
Bailey ha anche segnalato che la banca sarebbe pronta a dare una maggiore stretta monetaria se “i segnali di pressioni inflazionistiche persistenti diventassero più evidenti”.
Le continue preoccupazioni per le pressioni sui prezzi arrivano meno di una settimana dopo che la BoE ha aumentato i tassi dello dello 0,25% la scorsa settimana, ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica e ha segnalato il forte mercato del lavoro come una minaccia per l’inflazione.
Circa il 50% degli operatori si aspetta che la BoE effettui altri rialzi quest’anno prima di una pausa.
Le prospettive economiche di crescita meno deprimenti, in un momento in cui il piano fiscale del governo britannico è molto più stabile rispetto a sei mesi fa, quando il mini-bilancio dell’allora primo ministro Lizz Truss scatenò il caos, hanno costretto gli operatori di mercato a rivalutare le loro richieste ribassiste sulla sterlina.
“Non ci aspettiamo più una debolezza idiosincratica della sterlina, poiché il sentimento degli investitori sul fronte fiscale è migliorato in modo significativo”, ha scritto Goldman Sachs (NYSE:GS) in una nota recente.
I commenti di Bailey precedono di un giorno la sua testimonianza davanti al Parlamento sulle questioni legate al crollo della Silicon Valley Bank.
Inserisco un pending short
Il dollaro USA è in bilico: Caos bancario e inflazioneIl dollaro USA è in bilico: Caos bancario e inflazione
La Federal Reserve statunitense sta per iniziare la sua riunione politica di due giorni e annuncerà la sua ultima decisione sui tassi di interesse 48 ore dopo. Durante la riunione, i funzionari valuteranno se aumentare i tassi di interesse a causa dell'inflazione, considerata ancora elevata, o se dare maggior peso alle attuali turbolenze dei mercati finanziari. Purtroppo, il periodo di blackout pre-riunione vieta ai funzionari di commentare la situazione.
Le azioni di UBS, che erano scese di oltre il 14%, sono riuscite a riprendersi chiudendo in rialzo dell'1,2% dopo che la banca ha fornito un pacchetto di salvataggio d'emergenza da 3 miliardi di franchi svizzeri (3,2 miliardi di dollari) per la sua rivale nazionale in difficoltà, Credit Suisse. Le grandi dimensioni del bilancio del Credit Suisse, che alla fine del 2022 ammontava a circa 530 miliardi di franchi svizzeri, sono fonte di preoccupazione per il sistema bancario globale, poiché sono il doppio di quelle di Lehman Brothers quando è crollata nel 2008.
La Federal Reserve, in risposta alla crisi del Credit Suisse e ai fallimenti di alcune banche regionali statunitensi, ha iniziato a offrire swap valutari giornalieri alle banche centrali di Canada, Gran Bretagna, Giappone, Svizzera e zona euro per alleviare lo stress da finanziamento nei mercati globali.
Con tutto questo, gli operatori non sanno se la Federal Reserve alzerà il suo tasso di riferimento mercoledì (ora statunitense). Lunedì l'indice del dollaro è sceso al di sotto di 103,5 per la terza sessione consecutiva, poiché gli investitori prevedono che la Federal Reserve non aumenterà i tassi come previsto in precedenza a causa delle crisi bancarie.
I futures sui Fed funds riflettono una probabilità del 70% di un aumento dei tassi di un quarto di punto percentuale, con un 30% di possibilità di non cambiare. Anche un calo significativo delle aspettative di inflazione a breve termine sta contribuendo all'aspettativa di una pausa nei rialzi dei tassi da parte della Fed, dato che il mese scorso le aspettative di inflazione a breve termine hanno raggiunto quasi i minimi di due anni.
In altre notizie, lunedì il prezzo del petrolio è sceso al punto più basso degli ultimi 15 mesi a causa dei timori che i rischi del settore bancario globale possano portare a una recessione. Il prezzo dell'oro, che era salito del 6,4% nella settimana precedente, è sceso a 1.980 dollari l'oncia lunedì, ma è rimasto vicino al massimo di un anno di 2.009 dollari raggiunto all'inizio della sessione.
Verso la resistenza dei 31,750K per BTCCome mostrato nel grafico, il movimento rialzista di btc va verso la resistenza dei 31,750K, una delle penultime da rompere per iniziare la vera e propria bull run. La domanda è: in quanto tempo raggiungera questa resistenza? Dal punto di vista macroeconomico, ci sono ancora diverse situazioni scomode dei mercati, mentre per quanto riguarda l'indice SP 500 con cui BTC va a pari passo, la situazione è positiva visto che quest'ultimo punta i 4200. Quindi per la resistenza sopra indicata, personalmente penso ci vogliano dalle 3 alle 6 settimane, disastri di exchange permettendo.
- come andrò ad operare? Questa volta voglio condividere la percentuale di due posizioni che andrò ad aprire: posizione short che aprirò intorno ai 27000K (60%) long che già ho aperto sui 24,9K aggiungerò il 40% intorno sempre ai 27000K; tenendo sempre d'occhio l' SP500 che deve rompere i 4000.
- Riassumendo sul 100% di x portafoglio, il 60% sarà destinato allo short per prendere buona parte del ritracciamento con stop loss sui 27,900K mentre il 40% sarà per rafforzare il long sempre sui 27000K ( sempre guardando l'SP500) con stop loss in zona 24,900K ( siamo comunque coperti dalla posizione di short)
- vi consiglio inoltre di vedervi la mia analisi del 22/02 ve la lascio correlata a questa idea.