Il rapporto risk-rewardChe cos'è il rapporto risk-reward, e perchè è così importante?
Nelle scorse settimane ho introdotto concetti sull'importanza di avere un piano, differenze tra investimenti e trading, e differenza tra rischio specifico e rishio sistematico.
Oggi voglio parlarvi del rapporto risk-reward (anche detto rischio-rendimento, da adesso in poi R/R).
Il R/R definisce quanto rischio decidi di assumerti per ricevere un determinato guadagno.
Non c'è un valore assoluto sul quale fare affidamento, ogni strategia deve avere un suo R/R.
Ci sono però delle linee guida da poter seguire:
Se si opera con una strategia trend following è bene avere un R/R di almeno 1:2 in quanto statisticamente sono strategia che hanno un profittablità inferiore al 50%.
Se si opera con strategie counter trend si può avere anche un R/R di 1:1 in quanto hanno un' alta profittabilità.
Al prossimo aggiornamento!
Strategies
Manovra "Ad Hoc" ????Ciao Ragazzi....
Come analizzato nei precedenti grafici c'è stata una chiara rottura della struttura del breve termine. Ragioniamo sul perchè con i mezzi che abbiamo a disposizione.
- Nella giornata di venerdì, a mercato chiuso alle 22:01, è stata pubblicata la news riguardante l'investimento da parte di un famoso fondo europeo di 40Milioni U$d.
Questa News ha immediatamente provocato nel corso dell'Ah un'impennata del titolo. Secondo fonte ufficiale (GlobeNewsWire) è stato effettuato "...un collocamento privato di azioni ordinarie di Classe A di nuova emissione della Società."
- Nelle precedenti analisi abbiamo imparato a confrontare furbescamente le tracce che i volumi lasciano su indicatori di Momentum. Abbiamo infatti notato che c'è oggettivamente stato un "ipervenduto" vicino all'area dei massimi, tuttavia, dal valore fra 84 e 66 il titolo è continuato a scendere senza grandi volumi. Va infatti evidenziato che, da quella soglia di valori la discesa è stata rapida ma senza enormi segnali sugli indicatori tipici del panic selling.
- Tirando le somme dunque, potremmo spingerci nell'ipotizzare che:
1) Sia stato fatto utilizzo di analisi tecnica per "appoggiare" il titolo su valori appetibili al fine di permettere un investimento ed acquistare azioni di nuova emissione a prezzi vantaggiosi e competitivi per l'investor.
2) Rimangono validi gli schemi confermati dall'analisi tecnica di triangolazione bullish ABCD
3) La Pitchfork Schiff ci aiuta a capire, in caso venga confermata la tesi rialzista, le aree di supporti, quelle di fluttuazione naturale del prezzo e le resistenze.
Il titolo continua a suscitare il mio interesse e per questo che non ho preso alcuna decisione sulla strategia da prendere fino alla giornata di lunedì.
Dovremmo assistere, se corretta l'analisi degli strumenti a nostra disposizione ed a seguito di collocamento di nuove azioni per investimento, ad una nuova fase rialzista.
Continuate a seguire
Allegate all'idea attuale troverete anche le altre 2 analisi con informazioni molto più dettagliate sull'andamento del trend
Exploit di Campari: quota 8 euro sempre più vicinaCampari vola sull’onda dell’entusiasmo mostrato dagli analisti dopo la pubblicazione della trimestrale lo scorso 6 novembre, che vede ricavi in salita su tutti i comparti produttivi, con i marchi più rappresentativi in forte crescita e utili netti previsti a fine 2018, intorno ai 270 milioni.
Praticamente tutte le maggiori case di investimento ritoccano verso l’alto i target price e le raccomandazioni di acquisto, con la promozione ad out perform e un target medio che spazia tre 7.10 e 8.20 euro.
Migliora anche la posizione finanziaria netta a quota 913 milioni circa, l’unico elemento che ha in passato generato qualche preoccupazione lievitato oltre 1,2 miliardi nel 2016, a causa dell'aggressiva campagna acquisti lanciata dal gruppo e che adesso comincia a dare i frutti, grazie anche alla cessione di marchi come Lemonsoda non più strategica per il gruppo.
Dal punto di vista dell'analisi grafica il movimento di recupero generato a partire dal minimo relativo di 6,30 lo scorso 15 ottobre, ha di fatto annullato il sell off dai massimi di 7.90, allineando adesso il trend rialzista di breve termine a quello di lungo periodo.
Il movimento di recupero dovrebbe durare quanto meno fino al test della resistenza più ostica posta a 7.67 euro, che se superata aprirebbe la strada a nuovi allunghi oltre quota 8,25 prima 8.40 in seguito, fermo restando l’assenza di shock esterni che potrebbero appesantire il Ftse Mib.
Strategie operative
Per le posizioni long : accumulare il titolo in portafoglio suddividendo la liquidità disponibile per l'investimento in più momenti d’acquisto, lungo tutta la ""fascia supportiva" costituita dagli estremi di 6.80 e 7.55, con prospettive di crescita oltre gli 8 euro nel primo bimestre.
Per le posizioni short : è possibile cogliere l'opportunità offerta dal potenziale incremento sia della volatilità dei prezzi che della nuova direzionalità verso l’alto assunta dal titolo, acquistando un’opzione Put, scadenza gennaio 2018, strike 8 euro solo nell'ipotesi adesso improbabile di un fallimento del test oltre 7.90 euro.
EURJPY: quando le cose semplici funziono...Buongiorno Traders,
ecco un esempio di come può essere semplice intercettare i movimenti che fanno incassare soldini.
Un'analisi semplice con un'inequivocabile segnale d'ingresso può aiutare chi ha mille dubbi o l'ansia di entrare in posizione.
Quando l'obiettivo è mantenere a bada le emozioni tossiche, i messaggi che la strategia restituisce devono essere PRECISI e di solo 2 tipi:
->entro a mercato
->non entro a mercato.
Questa strategia si chiama PDT e con poche, semplici e sopratutto REPLICABILI regole riesce a mettervi a mercato con rapporti rischio rendimento veramente notevoli.
Se vi interessa sapere come applicarla, chiedetemi tutto quello che volete nei commenti.
TREND O CONTRO TREND? Approccio decisionale nel trading.La scorsa settimana, nell’ articolo “Ftse Mib: fib is in the box” abbiamo visto come il future italiano TVC:FTMIB sia compresso in una “scatola” di lungo periodo, con i bordi che vanno da 23.700 punti circa per l’ alto e 15.000 pruni in media per l’ estremo inferiore.
Abbiamo anche visto come la forma che consente questo andamento sia una forma grafica probabilmente di rimbalzo, forse nella sua fase finale e che quindi induce a prudenza.
Molti in settimana ci hanno scritto per chiederci allora una sorta di “ratifica” per la loro volontà, viste le premesse, di entrare short.
Questa, come detto nell’ articolo della scorsa settimana, non può essere data, a nostra avviso, attualmente: manca qualcosa. Cosa manca? Un elemento semplicissimo: la conoscenza delle probabilità..
Mi spiego meglio. Il trading sembra così difficile ( e sicuramente lo è ) ma non lo è a livello decisionale.
A livello decisionale è banale perché ci sono sempre solo 3 cose che possono essere fatte in ogni momento, mai di più, ossia entrare long, entrare short, non entrare.
A seconda della tipologia di trader ( colui che opera contro trend e colui che opera in trend ) ci si troverà in una e una sola delle seguenti scelte.
Colui che opera contro trend:
a) sulle resistenze venderà e sui supporti comprerà; egli avrà probabilità basse di riuscita della singola operazione ma, SE, le poche operazioni che andranno in utile le farà correre e SE sarà bravo a uscire in piccola perdita nelle molte operazioni in cui perderà, potrà sperare di guadagnare. Colui che opera contro trend, in questa fase, è entrato short, a 21.500, ha perso, è rientrato short a 21.700, ha perso, è rientrato short a 22.000, ha perso, è entrato short, a 22.300, ha perso, è rientrato short a 22.500 punti.
Colui che opera in trend:
b) o comprerà sullo storno di trend rialzista sui supporti o all’ inversione da ribassista a rialzista ( inizio di un nuovo trend rialzista) e venderà sul rintracciamento di trend ribassista sulle resistenze o all’ inversione da rialzista a ribassista ( inizio di nuovo trend ribassista); egli avrà alta riuscita della singola operazione perché si troverà sempre ( statisticamente, naturalmente, quindi ammettendo possibilità di errore ) in trend. Nella fase attuale non fa niente: attende o lo storno sul supporto per comprare o la rottura del supporto per posizionarsi short all’ inizio di un nuovo trend ribassista di lungo periodo.
c) o comprerà in corso trend rialzista e venderà in corso di trend ribassista; andrà incontro a probabilità sconosciute con stop-loss tendenzialmente troppo larghi rispetto ai risultati positivi possibili ( rapporto rischio rendimento maggiore di uno ). In questa fase compra ai livelli attuali, con stop-loss distanti ( in questo momento i supporti di medio periodo sono quantomeno in area 22.000 ) e obiettivo sconosciuto.
La strategia a) è paragonabile a colui che cerchi di prendere al volo un coltello mentre cade o prova a salire al volo su un treno di passaggio andandogli incontro; prima di afferrare finalmente il coltello può rischiare di morire dissanguato, prima di salire sul convoglio rischia di finirgli sotto ; la strategia c) è simile a chi provi a cogliere il coltello mentre viene lanciato in aria: è possibile che lo prenda al volo ma può anche rimanervi infilzato; chi opera secondo la strategia b), seguendo la metafora, attende che il coltella si posi per terra per raccoglierlo o che il treno si fermi alla stazione e riparta.
E’ quindi una questione non di possibilità di prendere il coltello ( tutti e 3 i soggetti dell’ esempio hanno una possibilità di farlo ), ma di probabilità di prenderlo e di probabilità ( rischio ) di rimanere feriti.