Ftse Mib, il mercato è tornato in mano ai venditori?Buongiono ai lettori di trading View,
Piazza Affari si appresta a chiudere una settimana quanto mai difficile, al momento la seconda peggiore di questo 2019, anche se il bilancio complessivo da inizio anno segna ancora un +10,6%.
A livello settimanale il future con scadenza giugno 2019 è al momento in ribasso del -2.8%, con un minimo registrato ieri a 20.095 e chiusura sui minimi, fattore già di per se significativo.
le copiose vendite di ieri sono state alimentate da un lato dalla forte debolezza proveniente da Wall Street, con la vicenda Huawei a tenere banco e che ha trascinato a picco non solo il comparto tecnologico ma tutti i principali listini USA; in Italia da questo punto di vista è stata fortemente penalizzato il titolo STM (-5.67%), mentre su un versante completamente opposto ha pesato il crollo del crude oil (-5.1%), con gli energetici come Saipem (-5,17%), Tenaris (-4,23%) ed Eni (-3,45%) tra i titoli più penalizzati.
Tuttavia in riferimento ai ribassi dell’indice nostrano, come ripetiamo spesso le vicende macroeconomiche penalizzano in maggior misura quei mercati che presentano già intrinsecamente dinamiche tecniche deboli, come appunto il nostro FtseMib.
Già nell’analisi del 15 maggio scorso avevano infatti sottolineato come il mercato avesse perso un’impostazione marcatamente rialzista e come anzi la dinamica dei prezzi stava già offrendo segnali preoccupanti.
Nello specifico il modello di distribuzione “cup with handle” rovesciato, (più difficile da trovare ai massimi piuttosto che ai minimi ma non per questo meno importante) completato con la dinamica di breakout in apertura dello scorso 13 maggio, ha mostrato come gli equilibri in campo siano stati in questo momento sovvertiti.
Ulteriore conferma è arrivata infatti come preventivato dalle vendite che il mercato ha registrato sul rally successivo a quota 20.750 punti, con la struttura di prezzo osservata il 20 maggio alquanto eloquente; in ultimo da sottolineare che ieri il mercato con una barra engulfing ha invalidato la candela resistiva hammer su base settimanale, fornendo un altro segnale di debolezza.
Con il Ftse Mib che veleggia ora sui livelli di inizio marzo, siamo dell’idea che la morsa dei venditori sia in grado di spingere i prezzi al test del prossimo supporto a 20.000 punti, prima di procedere verso il primo vero obiettivo al ribasso posto a quota 19.800; segnaliamo ulteriori supporti a 19.670, 19.560 e soprattutto 19.450 punti, target naturale del modello ribassista.
Nello scenario attuale i rimbalzi possono costituire occasione per nuove vendite, mentre soltanto un recupero in chiusura di quota 20.800 invertirebbe la tendenza attuale.
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Ftse Mib, il mercato è tornato in mano ai venditori?Buongiorno ai lettori di trading View;
Piazza Affari si appresta a chiudere una settimana quanto mai difficile, al momento la seconda peggiore di questo 2019, anche se il bilancio complessivo da inizio anno segna ancora un +10,6%.
A livello settimanale il future con scadenza giugno 2019 è al momento in ribasso del -2.8%, con un minimo registrato ieri a 20.095 e chiusura sui minimi, fattore già di per se significativo.
le copiose vendite di ieri sono state alimentate da un lato dalla forte debolezza proveniente da Wall Street, con la vicenda Huawei a tenere banco e che ha trascinato a picco non solo il comparto tecnologico ma tutti i principali listini USA; in Italia da questo punto di vista è stata fortemente penalizzato il titolo STM (-5.67%), mentre su un versante completamente opposto ha pesato il crollo del crude oil (-5.1%), con gli energetici come Saipem (-5,17%), Tenaris (-4,23%) ed Eni (-3,45%) tra i titoli più penalizzati.
Tuttavia in riferimento ai ribassi dell’indice nostrano, come ripetiamo spesso le vicende macroeconomiche penalizzano in maggior misura quei mercati che presentano già intrinsecamente dinamiche tecniche deboli, come appunto il nostro FtseMib.
Già nell’analisi del 15 maggio scorso avevano infatti sottolineato come il mercato avesse perso un’impostazione marcatamente rialzista e come anzi la dinamica dei prezzi stava già offrendo segnali preoccupanti.
Nello specifico il modello di distribuzione “cup with handle” rovesciato, (più difficile da trovare ai massimi piuttosto che ai minimi ma non per questo meno importante) completato con la dinamica di breakout in apertura dello scorso 13 maggio, ha mostrato come gli equilibri in campo siano stati in questo momento sovvertiti.
Ulteriore conferma è arrivata infatti come preventivato dalle vendite che il mercato ha registrato sul rally successivo a quota 20.750 punti, con la struttura di prezzo osservata il 20 maggio alquanto eloquente; in ultimo da sottolineare che ieri il mercato con una barra engulfing ha invalidato la candela resistiva hammer su base settimanale, fornendo un altro segnale di debolezza.
Con il Ftse Mib che veleggia ora sui livelli di inizio marzo, siamo dell’idea che la morsa dei venditori sia in grado di spingere i prezzi al test del prossimo supporto a 20.000 punti, prima di procedere verso il primo vero obiettivo al ribasso posto a quota 19.800; segnaliamo ulteriori supporti a 19.670, 19.560 e soprattutto 19.450 punti, target naturale del modello ribassista.
Nello scenario attuale i rimbalzi possono costituire occasione per nuove vendite, mentre soltanto un recupero in chiusura di quota 20.800 invertirebbe la tendenza attuale.
Ftse Mib, le dinamiche alimentano i timori di una correzioneBuonasera ai lettori di Trading View,
Ottava fin qui negativa per il Ftse Mib, con il future con scadenza giugno 2019 che segna al momento un -0.33%, con gli scambi di giovedì chiusi a 21.230 punti.
Al di là del giudizio invariato sul rating a BBB con outlook negativo da parte di Standard&Poor, il mercato a livello tecnico sta affrontando difficoltà già da diverse sessioni a spingersi oltre quota 21.500 punti.
Come per altro ipotizzato nella precedente analisi, la scarsa volatilità unita alla presenza di importanti livelli di resistenza, sta di fatto producendo una fase laterale, con il mercato che sta scambiando in un range piuttosto ristretto ormai da tre settimane e compreso tra 21.525 e 21.160; oltretutto non giova di sicuro il fatto di aver avuto tre settimane con sessioni discontinue a causa delle festività.
A livello intraday è interessante commentare il movimento di ieri in apertura, con il mercato che tenta senza successo un nuovo attacco a quota 21.500 e lo fa registrando i volumi più alti delle ultime dieci sessioni.
Il rifiuto del prezzo, unito all’alto volume di scambi registrati, alimenta quindi ora la possibilità di assistere ad un’estensione della correzione; una prossima rottura al ribasso di quota 21.160 produrrebbe con tutta probabilità un’accelerazione al ribasso fino a 20.850 punti.
Per il momento la dinamica di prezzo non evidenzia un deterioramento significativo del quadro tecnico e per questa ragione siamo dell’idea che le discese possano costituire occasione di acquisto.
Oltre a 20.850 è da monitorare anche il supporto intermedio a 20.700 e soprattutto la base a 20.500 punti, da sfruttare come potenziale area per rientrare long a mercato a prezzi più convenienti.
Il prossimo obiettivo al rialzo è rappresentato dal test della resistenza tecnica di quota 22.00 punti.
Viceversa qualora le vendite dovessero estendersi al di sotto di quota 20.500 punti, saremo costretti a riconsiderare il quadro generale.
Il Dax spinge sull’acceleratoreBuongiorno ai lettori di trading View,
il Dax future chiude la sessione di giovedì in sostanziale parità a quota 11.955 punti, in una sessione dove la volatilità è rimasta piuttosto contratta anche se in linea con la media degli ultimi giorni.
A livello tecnico per il mercato si è riproposto con decisione verso il test di quota 12.000 punti, beneficiando di nuovi importanti acquisti scattati partiti da quota 11.600 punti.
In un quadro operativo in cui fino a due settimane fa l’incertezza era dominante, abbiamo assistito ad una nuova riallocazione degli asset da parte degli investitori istituzionali, che hanno scommesso ancora una volta sul settore equity europeo; la spinta decisiva è arrivata neanche a dirlo dalla BCE, che ha modificato ancora una volta la propria “guidance”, continuando quindi con politiche accomodanti ed a sostegno dell’economia quantomeno fino a fine a 2019.
La correzione partita dei massimi annuali, segnati qualche giorno fa a quota 12.053 punti, può considerarsi già conclusa con gli acquisti osservati a quota 11.900, che hanno preso riportato il mercato al di sopra del primo point e di breve a 11.950; in ottica operativa siamo quindi l’idea di cercare operazioni esclusivamente dal lato long, in assenza al momento di ulteriori elementi che lascino intendere una correzione più profonda.
In tale scenario le eventuali discese costituiscono quindi occasione per nuovi acquisti a livelli più bassi, con i prossimi obiettivi al rialzo posizionati a quota 12.100 e 12.300 punti; la view rimarrà invariata fino a che il mercato si manterrà perlomeno sopra quota 11.500 punti.
Ftsemib, l’allungo è solo rimandato?Buongiorno ai lettori di Trading View,
ottava interlocutoria fini qui per il FtseMib, con il mercato tornato sui livelli di inizio settimana dopo un avvio promettente e nuovi massimi annuali in area 20.000 punti.
Il future con scadenza marzo 2019 è stato ieri colpito da forti vendite, con il mercato respinto pesantemente dopo aver tentato l’attacco alla soglia dei 20.000 punti; a livello tecnico la sessione si è conclusa con la formazione di una candela ad ampio range di implicazione ribassista, poiché in grado di inglobare completamente il real body delle precedenti nove sessioni, con chiusura a 19.525 punti.
Sembra quindi confermata la necessità, già peraltro emersa nelle precedenti analisi, di assistere ad uno stop ai rialzi con conseguente rintracciamento, di entità perlomeno fisiologica dopo il rally che ha caratterizzato l’inizio del nuovo anno.
Nello scenario attuale il primo livello da monitorare in ottica ribassista resta il pivot point a 19.575 punti, già identificato come estremo dell’area di trading range che aveva contenuto gli scambi nell’ultima parte del 2018 e che per ora ha contenuto le vendite; più in basso troviamo il supporto a quota 19.270, importante poiché un estensione dei ribassi al di sotto di tale soglia completerebbe un pattern a cuneo piatto, o “broadening”, in genere di accumulazione e quindi di implicazione ribassista.
La rottura del supporto a 19.270 punti costruirebbe quindi con tutta probabilità occasione per un’estensione del movimento correttivo, con target a 18.900 punti; tale livello rimane di fondamentale importanza in ottica di ripresa dei corsi al rialzo e costituisce quindi lo spartiacque per la direzionalità del mercato nel breve periodo.
In definitiva rimarremo long se il mercato dovesse mostrare forza sui livelli attuali, nello specifico con acquisti sul pivot mediano della formazione broadening a 19.570 punti, con target l’area di resistenza compresa tra 20.200 e 20.600; se le vendite dovessero invece spingere il mercato sotto 19.270, è probabile un’estensione dei ribassi fino a 18.900 punti.
Come già accennato in precedenti occasioni la tenuta di 18.900 segnalerebbe fiducia da parte degli acquirenti, mentre nuove vendite da tale area produrrebbero una nuova inversione di rotta ribassista.
FtseMib, avanti con prudenzaBuongiorno ai lettori di Trading View,
Il principale listino di Piazza Affari si appresta a chiudere una settimana sotto il segno della prudenza e caratterizza da scambi piuttosto contenuti.
Dopo il rally di inizio anno concretizzatosi in tre settimane di rialzi consecutivi, il mercato sembra avere ora la necessità di riprendere fiato; seppur l’ottava è stata caratterizzata da una volatilità piuttosto contenuta, non sono mancate tuttavia le indicazioni per gli operatori.
Analizzando il grafico su time frame giornaliero, abbiamo osservato il fallimento del breakout al di sotto dei precedenti minimi a 18.300 punti con conseguente accelerazione rialzista, capace di ritracciare completamente l’area di trading range all’interno del quale il mercato aveva scambiato negli ultimi tre mesi del 2018.
Il superamento dell’estremo opposto di tale area di trading range o ledge a 19.575, ritoccato sia settimana scorsa che nella sessione di lunedì, fornisce implicazioni rialziste ed aumenta ora le aspettative di assistere ad un recupero più ampio.
Nel breve il mercato sembra però riscontare qualche difficoltà a muovere con decisione al di sopra di 19.700 punti; tale dinamica è compatibile con un estensione del movimento correttivo nelle prossime sessioni.
In tale ottica va monitorato il supporto a 19.270, la cui rottura al ribasso spingerebbe il Ftse Mib al test del prossimo livello chiave a 18.900 punti; la tenuta di 18.900 segnalerebbe fiducia da parte degli acquirenti, in un mercato ora favorevole ad operazioni in acquisto, perlomeno di breve termine.
In ottica rialzista il prossimo obiettivo è rappresentato dal test dell’area di resistenza compresa tra 20.200 e 20.600, dove troviamo sovrapposizione di livelli di tipo statico e dinamico (ex neckline del modello testa e spalle) e dove il Ftsemib sarà atteso ad una vera e propria prova del nove; come livello intermedio segnaliamo più in basso la resistenza a 19.850 punti.
Piazza Affari, c’è qualcosa di più di un flebile recupero?Buongiorno ai lettori di Trading View,
Dopo un inizio di settimana interessante, il FtseMib non riesce a dare seguito al rally partito nella giornata di lunedì, mostrando comunque un apprezzabile consolidamento sopra quota 19.000 punti.
Il Future con scadenza Dicembre 2018 ha chiuso la sessione di ieri a quota 19.220 punti, con un saldo settimanale che segna al momento un più che positivo 2,9%.
Analizzando il grafico su time frame giornaliero abbiamo osservato un’evoluzione del quadro tecnico coerente con le precedenti analisi fin qui effettuate; infatti a seguito del completamento del modello ribassista testa e spalle sancito dalla rottura al ribasso di quota 18.950 punti, il mercato ha prodotto un test dei minimi sui livelli ipotizzati, toccando con precisione quasi millimetrica quota 18.440 punti.
Rispettando lo scenario che non segnalava la probabilità di assistere ad un’ulteriore estensione delle vendite, quanto piuttosto ipotizzava una reazione su livelli superiori rispetto ai minimi annuali, il FtseMib non ha tradito le attese; nella giornata di venerdì scorso abbiamo infatti osservato il completamento di un modello di inversione rialzista a doppio minimo decrescente su grafico orario, che avuto come culmine il rally di lunedì scorso a seguito dell’apertura in gap up.
In ottica di estensione del rally attuale il primo ostacolo da superare è la già segnalata resistenza posta a quota 19.320 punti, testata in apertura nella sessione di ieri; tale livello rappresenta il primo spartiacque di mercato nel breve periodo.
La dinamica attuale lascia comunque aperta la porta aperta ad una nuova correzione, che nelle prossime sessioni potrebbe estendersi fino a quota 18.700; su questi livelli attendiamo però ora nuovi acquisti, in grado di fornire la spinta necessaria ad un prossimo e più vigoroso recupero.
Oltre al già citato pivot point a 19.320, segnaliamo ulteriori resistenze a 19.450, 19.670 19.850 e 20.200 punti.
A seguito dell’evoluzione del quadro tecnico riteniamo che una chiusura giornaliera superiore a quota 19.670 punti possa essere in grado di produrre una decisiva inversione di rotta.
Dal lato opposto, come più volte segnalato, se il mercato dovesse spingersi verso nuovi minimi al di sotto di 18.350 punti, i venditori non incontrerebbero difese significative fino a quota 17.380 punti.
Dax, poche luci e tante ombreBuongiorno ai lettori di Trading View,
non si placano le vendite sul Dax, con il future scadenza Dicembre 2018 che aggiorna i minimi annuali a 11.002 e in questa settimana registra ribassi pari al -1.73%.
La debolezza del settore equity in Europa non sembra destinata per il momento ad esaurirsi, con gli acquisti più che mai disincentivati; in tale contesto non aiutano certamente le dinamiche attuali di Wall Street, dove i principali indici azionari mostrano negli ultimi due mesi una correzione superiore al 10% (peggiore il Nasdaq che negli ultimi 60 giorni segna un bilancio pari a circa -15%) e che inizia a mettere in ansia gli investitori.
Dopo la tregua dei prezzi susseguenti alla formazione del precedente minimo a 11.035, dove a livello settimanale il derivato tedesco ha registrato il più alto numero di contratti scambiati dall’agosto del 2015, avevamo sottolineato come la dinamica di prezzo lasciasse ampliamente aperta la porta ad un retest di tale area a livelli più bassi.
Nonostante anche la dinamica intraday di ieri abbia evidenziato debolezza, semmai ce ne fosse bisogno, associata alle difficoltà di recupero di quota 11.190, in ottica multiday suggeriamo prudenza nell’apertura di nuove posizioni in vendita; la prossima settimana potremmo infatti assistere ai consueti movimenti di assestamento di fine mese, in grado di produrre un seppur leggero apprezzamento sul principale listino tedesco, in generale molto restio a registrare chiusure mensili sui minimi di mercato.
Nel contesto attuale c’è la possibilità di assistere quindi ad un rally con obiettivo il retest della resistenza a 11.300 punti, livello dove però potremmo già assistere a nuove vendite; da sottolineare come al di sotto dei minimi attuali non vi sono difese significative fino a quota 10.800 punti, dove troviamo un’area supportiva decisamente importante che si estende fino a 10.400 punti.
Tale range di prezzo sembra al momento essere l’obiettivo dichiarato al ribasso, dove attendiamo una decisa reazione che sia in grado di invertire le gerarchie in campo.
Il FtseMib e gli scenari in vista della scadenza tecnicaBuongiorno ai lettori Trading View;
Manca ormai una settimana alla scadenza del contratto Ftse Mib Future, fissata al 21 settembre e il mercato vi arriva sulla scia di un rally che si è esteso nelle ultime due settimane di contrattazione fino a 21.040 punti.
Come già espresso nel corso delle precedenti occasioni, la tendenza principale su time frame giornaliero è ora ribassista, a seguito del completamento del modello testa e spalle con rottura della neckline in area 21.200 punti.
Tuttavia effettuando uno zoom sul grafico a quattro ore, coadiuvato da un indicatore zig-zag settato al 2% in close, osserviamo come il mercato abbia a sua volta ora completato a sua volta un modello rialzista testa e spalle rovesciato, con rottura della resistenza statica e neckline posta a quota 20.825 punti.
In ottica di breve periodo sembrano quindi confermati i presupposti per assistere ad un’estensione del rally attuale, anche se è bene sottolineare come in area 21.000 punti il mercato stia incontrando fisiologiche difficoltà.
Avvicinandoci alla scadenza tecnica è però probabile che il mercato conservi direzionalità al rialzo, anche se in questi casi è più che mai necessaria la massima prudenza e attenzione, tenuto conto che ad oggi il contratto di dicembre quota circa 100 punti in meno rispetto al contratto di settembre.
Rimaniamo quindi dell’idea che mercato possa spingersi almeno fino a quota 21.200 punti, punto di snodo e convergenza tra la trendline passante per i minimi annuali (nonché neckline del modello testa e spalle) e la congiungente tra i massimi di breve periodo, dove i venditori dovrebbero tornare ad assumere il controllo delle operazioni; il primo obiettivo al ribasso è chiaramente il test di area 20.000 punti, anche se il quadro tecnico di lungo periodo lascia per ora la porta aperta ad una correzione ben più ampia, almeno fino ad area 19.000 punti.
Al contrario solo una mossa decisa al di sopra di quota 21.500 punti, con recupero del gap aperto il 10 agosto scorso, riporterebbe fiducia sul mercato alimentando nuove aspettative al rialzo.
Dax, quali aspettative nello scenario attuale?Buongiorno ai lettori di Trading View,
dopo i ribassi di settimana scorsa che hanno visto il mercato lasciare sul campo circa l’1,7%, il Dax scambia in territorio positivo nell’ottava in corso e chiude la sessione di giovedì a quota 12.357 punti.
Dopo lo strappo ribassista e l’attacco al supporto in area 12.100 punti, il future con scadenza Settembre 2018 è ora alle prese con un pullback verso i precedenti livelli di rottura, anche se il quadro tecnico appare ora debole.
Dall’analisi su time frame settimanale emerge infatti come il mercato abbia completato un pattern di inversione ribassista di tipo Harami, formatosi sui massimi di breve a 12.870 punti; ad una prima candela rialzista ad ampio range ha fatto seguito una candela cosiddetta “inside”, dal range interamente ricompreso nel corpo della precedente.
Seppur tale configurazione non sia annoverata tra i primari pattern d’inversione, va considerata la chiusura della seconda candela nella metà inferiore del range della precedente, che aumenta di fatto il potenziale ribassista.
Il successivo breakout dei minimi e in ultimo la chiusura giornaliera al di sotto di 12.500 punti forniscono conferma di un deterioramento del quadro tecnico nel medio termine.
Nel breve periodo non escludiamo in ogni caso di assistere ad un’estensione del pullback fino all’area compresa tra 12.500 e 12.600, rimanendo però dell’idea che il test di tali livelli possa ora costituire occasione per nuove vendite.
La debolezza sul medio periodo potrebbe pertanto spingere il mercato ad un test dei minimi annuali a quota 11.700, con un quadro tecnico che vede come scenario verosimile persino un’estensione dei ribassi fino a quota 11.500-11.300 punti.
Viceversa un ritorno dei prezzi al di sopra del pivot a 12.600 punti, sostenuto in chiusura, segnalerebbe la presenza di acquirenti, pronti a spingere il mercato verso il primo obiettivo rialzista rappresentato dal test dei massimi in area 13.000 punti.