NZD/USD vuole prendere fiato?La scorsa settimana abbiamo visto un dollaro neozelandese sempre più forte, infatti nella giornata di venerdì ha recuperato gran parte del terreno che aveva perso, tornando nuovamente in zona 0.6860 - 0.6870. Attualmente si può notare una fase di liquidazione, quindi una zona di forte accumulamento creata alla chiusura di venerdì. La mia visione attuale è di un possibile ritracciamento sul supporto statico di zona 0.6800 per poi riprendere il trend fin zona 0.6900 - 0.7000.
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Piazza Affari ancora nell'occhio del cicloneBuongiorno ai lettori di Trading View,
i ribassi che hanno colpito Piazza Affari nel corso delle ultime tre settimane, seguiti alla nota di aggiornamento del DEF, non accennano a placarsi.
A meno di clamorosi scossoni nella sessione odierna, il future con scadenza dicembre 2018 sul FtseMib si appresta ad inanellare la terza settimana consecutiva con il segno meno, con perdite che in totale segnano -10.8%.
Va sottolineato come gli indici azionari stiano registrando difficoltà non solo in Italia, ma anche in Europa ed USA, in una quadro generale che registra quindi vendite generalizzate sul settore equity.
L’S&P500 ad esempio nella sola giornata di mercoledì ha registrato perdite pari al -3.7%, mentre il Dax sta lasciano sul campo in questa settimana il 3.9%.
A livello tecnico sul FtseMib avevamo segnalato come, nonostante il rally di mercato dello scorso fine mese, il mercato si trovasse comunque su un equilibrio piuttosto precario.
la chiusura giornaliera al di sotto del pivot point di breve termine a 20.800 punti ha fornito infatti come auspicato il punto di innesco per la ripresa del trend ribassista, movimento principale dallo scorso agosto a seguito del completamento del modello testa e spalle con rottura della neckline in area 21.200 punti.
La successiva ondata di vendite, che sembrava aver trovato tregua 19.670 punti, ha visto invece una nuova inversione di prezzo su tali livelli, con il mercato spintosi ieri fino a quota 19.300 punti.
Alla luce dell’attuale dinamica di prezzo sconsigliamo vivamente operazioni in acquisto, pur se a basso rischio sui minimi, mentre sono ora possibili operazioni short su eventuali pullback proprio sulle resistenze a 19.670 e 20.200 punti, con primo target il retest dei minimi già raggiunti ed in estensione 19.000 punti e 18.600 punti.
La configurazione attuale lascia infatti aperta la possibilità di assistere ad una correzione ben più ampia, con un target stimato a quota 18.600 punti, mentre non ci sono al momento spiragli per un inversione del trend nel breve termine.
Dax ancora sotto pressioneBuongiorno ai lettori di trading View,
Settimana più corta del previsto per il Dax, con il mercato chiuso nella giornata di mercoledì in concomitanza con il Giorno dell'unità tedesca.
Il future con scadenza dicembre 2018 sta scambiando sostanzialmente nel range della barra ribassista benchmark di venerdì 28 settembre, con un leggero aggiornamento dei minimi di breve termine a 12.157 punti.
Dopo l’affondo di settimana scorsa il mercato ha cercato una reazione spingendosi fino al test di 12.350 punti, base dell’area di resistenza che si estende fino a 12.450 punti e che per il momento ha arrestato il rimbalzo.
Dopo situazioni di forti aumenti di volatilità come quella di venerdì scorso (il range tra i valori di apertura e chiusura ha inglobato i valori di real body delle cinque sessioni precedenti), il test dei livelli di ritracciamento compresi tra il 60 e l’80% del range della candela bechmark costituiscono molto spesso punti di entrata ottimali per effettuare operazioni in accordo con la tendenza principale, ovvero short in questo caso.
Mentre abbiamo osservato un secondo rifiuto dei prezzi dopo il tentativo di attacco a 12.350 nella giornata di giovedì, saremmo ora molto più cauti qualora il mercato portasse un terzo tentativo di attacco ai livelli sopra citati, poiché in tal caso il Dax potrebbe mostrare la forza necessaria per un breakout dei massimi di breve termine.
Gli obiettivi al ribasso sono sempre rappresentati dal test dei minimi annuali in area 11.700 punti, anche attraverso probabili accelerazioni al breakout di 12.100 punti; dal lato opposto soltanto il recupero del pivot point a 12.600 punti invertirebbe le gerarchie del mercato.
Il FtseMib e gli scenari in vista della scadenza tecnicaBuongiorno ai lettori Trading View;
Manca ormai una settimana alla scadenza del contratto Ftse Mib Future, fissata al 21 settembre e il mercato vi arriva sulla scia di un rally che si è esteso nelle ultime due settimane di contrattazione fino a 21.040 punti.
Come già espresso nel corso delle precedenti occasioni, la tendenza principale su time frame giornaliero è ora ribassista, a seguito del completamento del modello testa e spalle con rottura della neckline in area 21.200 punti.
Tuttavia effettuando uno zoom sul grafico a quattro ore, coadiuvato da un indicatore zig-zag settato al 2% in close, osserviamo come il mercato abbia a sua volta ora completato a sua volta un modello rialzista testa e spalle rovesciato, con rottura della resistenza statica e neckline posta a quota 20.825 punti.
In ottica di breve periodo sembrano quindi confermati i presupposti per assistere ad un’estensione del rally attuale, anche se è bene sottolineare come in area 21.000 punti il mercato stia incontrando fisiologiche difficoltà.
Avvicinandoci alla scadenza tecnica è però probabile che il mercato conservi direzionalità al rialzo, anche se in questi casi è più che mai necessaria la massima prudenza e attenzione, tenuto conto che ad oggi il contratto di dicembre quota circa 100 punti in meno rispetto al contratto di settembre.
Rimaniamo quindi dell’idea che mercato possa spingersi almeno fino a quota 21.200 punti, punto di snodo e convergenza tra la trendline passante per i minimi annuali (nonché neckline del modello testa e spalle) e la congiungente tra i massimi di breve periodo, dove i venditori dovrebbero tornare ad assumere il controllo delle operazioni; il primo obiettivo al ribasso è chiaramente il test di area 20.000 punti, anche se il quadro tecnico di lungo periodo lascia per ora la porta aperta ad una correzione ben più ampia, almeno fino ad area 19.000 punti.
Al contrario solo una mossa decisa al di sopra di quota 21.500 punti, con recupero del gap aperto il 10 agosto scorso, riporterebbe fiducia sul mercato alimentando nuove aspettative al rialzo.
Eur/Jpy vuole correggere prima del rialzo?Eur/Jpy è entrato in una fase laterlae M30-H4 dove si può notare una bella e forte resistenza sul livello 128.540. Attualmente gli indicatori ci danno un segnale di ipercomprato e laterale in zona H4, ci aspettiamo un ritracciamento di correzione in zona 126.810 per poi salire nuovamente tentando una nuova rottura di resistenza.