Azionario USA: buon punto di uscitaN.B. Analisi scritta il 18 dicembre 2022
L’azionario Usa è in fase ribassista da qualche tempo e i due tentativi di rovesciare il trend, a giugno e quello in corso, sono necessariamente da catalogare come correzioni del trend primario ribassista.
E' opinione diffusa che se si produce un calo dai massimi precedenti pari almeno al 20% si entri in territorio orso.
Oggi, dove domina la necessità di semplificazione concettuale per avere tutto il prima possibile e possibilmente senza stancante attività di analisi, io non condivido tanta rigidità e rigetto il principio.
Trovo molto più interessante, elastico ed aperto a qualificazioni alternative desumere il cambio di trend riprendendo il concetto di trend per primo fornito da Dow, per esempio, dalla formazione in se di nuovi minimi decrescenti, soprattutto su time frame autorevoli come quello weekly.
All’interno di un mercato toro si immagini, in occasione di un qualunque evento inatteso fonte di preoccupazione per gli operatori di mercato, una reazione emotiva che porti in poche sedute ad un calo di almeno il 20%. Dobbiamo dal giorno dopo cambiare mind set e considerare il trend cambiato? Certo che no, io voglio conferme dai grafici, che ricordo sono il prodotto delle opinioni delle persone, che confermino il nuovo scenario.
Tornando ai due movimenti correttivi di cui si diceva, entrambi i tentativi sovversivi sono alimentati da aspettative di un ridimensionamento della stretta monetaria della FED.
Nel periodo più recente a giustificare i rialzisti troviamo certamente il continuo calo dell’inflazione americana che da luglio non fa altro che scendere mortificando le previsioni degli operatori sorpresi al ribasso in occasione delle rilevazioni relative ai mesi di ottobre e novembre.
Il contesto economico in cui ci muoviamo è certamente insolito. La restrizione alla disponibilità e prezzi notevolmente più alti per molte materie prime indotte dalla guerra in Ucraina e dagli strascichi della pandemia hanno portato ad un modello insolito quanto alto di inflazione in molte parti del mondo, soprattutto sviluppato.
Il tentativo delle banche centrali, unico nella loro disponibilità, di tenere l’inflazione a bada alzando i tassi di interesse è ugualmente strano da vedersi visto che l’origine dei prezzi alti non è quella solita dell’eccesso di liquidità ma di problemi dal lato dell’offerta.
Allora non resta che affossare l’economia sperando di portare alla ragione lavoratori e consumatori dai quali ci si attende, rispettivamente, un ridimensionamento delle loro pretese ed una calmata quando escono di casa per spendere i loro risparmi.
Il continuo rialzo dei tassi ha depresso, come ampiamente atteso, soprattutto il Nasdaq popolato particolarmente da aziende di stile growth, appartenenti cioè a settori caratterizzati da forte potenziale di crescita, con elevata redditività che però tendono a non distribuire sotto forma di dividendi ma piuttosto reinvestendoli.
Sono aziende che soffrono il rialzo dei tassi di interesse visto che nel tentativo di dare loro un valore si procede con una attualizzazione dei loro futuri flussi di cassa. Operazione questa che porta a valori tanto più bassi quanto più alto il fattore di attualizzazione cioè i tassi.
Tornando all’azionario americano, tentando di restare aderenti ai dati che si hanno disponibili, notiamo che gli indici sono chiaramente dominati al ribasso dalla ema50, indicatore di trend che poco risente del rumore e dei falsi segnali del breve periodo.
Vero è che i mercati anticipano solitamente il minimo del ciclo economico segnando un nuovo minimo di lungo periodo in piena crisi economica. Questo di solito è il motivo per cui molti operatori retail hanno difficoltà ad intercettare i minimi di lungo periodo. Infatti, senza gli opportuni strumenti è difficile interpretare il momento dei mercati all’interno del ciclo economico e prendere le conseguenti decisioni di investimento.
Similmente è difficile per loro individuare i picchi di lungo periodo perché solitamente avvengono prima che il ciclo economico cominci a declinare in modo evidente. I movimenti tecnici che avvengono nei mercati e che sono il frutto delle c.d. mani forti sono, rispettivamente. le fasi di accumulazione e di distribuzione.
Quando i mercati sono sui minimi, che solo successivamente saremo in grado di qualificare come di lungo periodo cioè che segnano un cambio di trend, nel terreno fertile del pessimismo diffuso gli operatori professionali sono in grado di leggere il germe del cambio di trend “accumulando” pian piano posizioni preziose che li porteranno a guadagnare già quando i piccoli risparmiatori non sono ancora edotti dell’imminente rovesciamento di trend.
Similmente avviene in occasione di massimi di lungo periodo in cui, nel pieno dell’euforia dei piccoli investitori, le mani forti leggono l’imminente cambio di trend producendo quello stillicidio di vendite noto come fase di “distribuzione” che li porta a monetizzare il morente up trend e posizionarsi in anteprima sul nuovo down trend che grazie a loro a breve nascerà.
In queste fasi estreme e topiche del trend la componente emotiva non permette di essere lucidi abbastanza da risultare profittevoli. Infatti, nei momenti depressi di mercato in cui il sentimento dominante è lo sconforto per le perdite difficilmente l’animo è predisposto a carpire i segnali deboli desumibili dal combinato e contestuale disposto del ciclo economico e dei grafici che possono offrire lo spunto per cominciare a costruire posizioni rialziste.
Similmente nei momenti di massimo di mercato, il sentimento dominante di euforia e overconfidence facilmente rende sordi al richiamo dei fattori di rischio che solitamente si accumulano in quelle occasioni.
Una prova del concetto è che i flussi di ingresso nel mercato sono crescenti col crescere del mercato segnando picchi corrispondenti ai picchi di mercato. Similmente e simmetricamente avviene nei punti di minimo dove si associano i picchi dei disinvestimenti.
Le perdite sono assicurate, è questione matematica e non di opinione. In questo momento storico un fattore di sicuro aiuto nelle decisioni di investimento è certamente rappresentato dal fatto stesso che i mercati sono in significativa perdita.
Questo è un dato importante da cui partire. Negli ultimi 40 anni la perdita media dello S&P500 in occasione di bear markets è di poco più del 23%, in linea sostanzialmente con quanto osservato in questa fase.
Su base storica quindi i prezzi oggi disponibili sono di sicuro interesse ma non da un punto di vista assoluto bensì strategico. Nel senso che ci possono essere infinite strategie per entrare su livelli di prezzi simili ma, come dice appunto il termine, si deve trattare di strategie e non di un acquisto solo perché il mercato è calato.
Se si ha una strategia chiara che preveda anche la possibilità che una volta entrati il mercato non salga il problema non si pone. Per chi invece non si muove con tale metodologia e pensa di approfittare del momento di calo perché allettante ma non vi è un piano strategico che permetta di gestire l’ipotesi avversa le cose potrebbero essere complicate.
Uno dei principali motivi che adducono coloro i quali si mostrano sospettosi nei confronti dell’attuale rally è sicuramente il livello relativo dei multipli che non terrebbe sufficientemente in conto il peggioramento associato alla debolezza economica attesa nel 2023.
Il calo degli utili atteso per il 2023 non mette abbastanza d’accordo gli operatori. JPMorgan per esempio ritiene che le quotazioni attuali del mercato americano scontino pienamente questo scenario avverso vedendo nei prezzi oggi disponibili un buon livello di ingresso. Altri hanno opinione diversa.
Per chi sposasse questa view conservativa e volesse consolidare i guadagni fin qui accumulati col rialzo da ottobre, propongo questo grafico come spunto per valutare un disimpegno/short dall’azionario americano
Trend
Il mensile di btc/usd con un occhio all'halvingNovembre ha chiuso con una performance in percentuale di -16,24% stampando una chiusura a 17.1k sotto il precedente minimo di Giugno a 17.6k, questa è chiamata new structure low. Il prezzo di btc questa volta non sembra dare segnali di inversione violenta come ha fatto sempre in passato, sembra invece che voglia navigare per un po' a questi prezzi in attesa di capire come si evolveranno gli eventi futuri.
Certo per portarlo sotto i 19k precedente massimo storico, sono serviti una serie di fallimenti, di schemi ponzi prima e di incompetenti dopo, vedi ftx, che secondo me è uno dei più grossi scandali mai successi che farebbe vergognare anche Bernie Madoff, nonostante questo il banchiere fritto è ancora a piede libero a parlare tranquillamente ai convegni, ma questa è un'altra storia e mi fermo qui.
I segnali di bottom iniziano a vedersi ovunque, io come indicatori contrarian uso spesso i media mainstream, specialmente quelli economici finanziari, quando dicono btc is dead, purtroppo non posso usarli per fare trading, ma bisogna attendere e vedere come il prezzo reagirà, soprattutto nello scontare l'halving su cui ho dedicato qualche analisi che ho correlato qui sotto.
La evening star sul mensile DXYLa candela del mese di Novembre ha fatto -5,11%. Per trovare una performance simile bisogna tornare al 2010, non è un caso che anche in quel periodo, si manifestarono vari pattern(tra cui anche un'altra evening star) su resistenze importanti, disegnate da strutture annuali molto antiche. Solitamente questo pattern è un'inversione abbastanza lunga dato che qui siamo nel mensile, dovesse venire invalidata(perché può succedere, i pattern rappresentano le intenzioni, non sono una regola), sarebbe un segnale fortissimo per la ricerca di un altro livello in cui andare a stampare massimi relativi a questo rialzo dell'indice.
Tra una settimana si capirà meglio, anche se il mercato qui sta anticipando le sue intenzioni, i rialzi dei tassi d'interesse da parte della FED sono stati molto aggressivi, ci sta tutto un ritracciamento o addirittura un'inversione per cercare un livello su cui appoggiarsi, ne ho scritto qualcuno, calcolato su strutture d prezzo mensili(in nero) e annuali(in verde).
Possibili colpetti di coda del dollaro a cavallo di queste ultime settimane, dovesse fare come ho scritto, cioè invalidare il pattern, sarebbe un segnale fortissimo.
EUR/USD Conferme di cambamento di trendBuongiorno a tutti i traders,l'EUR/USD ovvero il cambio principe del forex continua a darci conferme di un cambio direzionale nel medio termine.
Infatti se osserviamo il cambio nel settimanale e giornaliero vediamo che il prezzo si trova sopra la mm21 periodi dandoci un segnale di continuazione di trend in atto.
Personalmente cerchero' di comprare questa valuta nei prossimi giorni se ci dovesse essere un ritracciamento verso area 1.04500/1.04000 con obbiettivi area 1.06000 e 1.07500 poi.
Un saluto a tutti
SEGNALFOREX
LTC USDT 4HQuesta è una recensione importante! Anche se non scambi la moneta LTC, ma vuoi svilupparti nel trading e nell'analisi tecnica, devi guardare questa analisi più volte!
Potrei parlarne per ore. Ho qualcosa da dirti se sei un trader principiante. Ma, nel formato TradingView
Ho anche notato livelli importanti per l'acquisto e la vendita della moneta
Enel verso i 5.5 entro il 5 dicembre?Dopo aver rimbalzato verso i 5 nella giornata del 17/11 Enel torna in positivo con la possibilità di arrivare fino ai 5.5 euro per azione prima del 5 dicembre.
Bisogna vedere se Enel tornerà a salire con il trend di prima, in quanto negli ultimi giorni c'è stato un rallentamento rispetto al trend che si era formato.
Il bilancio dell'ultimo trimestre è in positivo e fa ben sperare per la fine dell'anno.
18/11 16:40
EURUSDEURUSD, potrebbe essere inversione di tenenza?, piccolo segnale può essere la rottura del canale bear creando nuovo massimo, ma altro segnale che può suscitare altri dubbi che possa essere solo una piccola correzione e il canale bull che e ancora in formazione con target (secondo la mia analisi), creando un pattern flag classico pattern di continuazione del trend, queste le mie considerazioni su EURUSD ,voi cosa ne pensate?
EUR/USD attacco alla trendlineCi siamo quasi, il retest alla trendline ribassista sta per arrivare, mi aspetto che nelle prossime ore euro/dollaro vada a baciare la trendline in zona 0.99 e da qui mi aspetto un rimbalzo verso il basso. Sarà poi da vedere se ci sarà un nuovo retest con successiva rottura e inversione di trend oppure una continuazione ribassista con conseguente attacco ai minimi precedenti.
Inizio terza onda short per BTC - Gann Secondo Gann un trend si esaurisce solitamente in 4 ondate, le prime due molto estese e man mano la forza va diminuendo.
Siamo al momento alla terza ondata ribassista, la quarta ondata potrebbe aver termine indicativamente il 3 Gennaio con la conclusione di un ciclo di 14 anni dalla nascita di BTC.
Il trend sarà effettivamente orientato al rialzo solo alla rottura dell'ultimo massimo relativo.
Per il momento il lato short rimane il piu' sicuro e profittevole.
APPLE, operazione tranquillaShort molto semplice mettendo insieme i puntini
1- situazione macro economica che non da segni di ripresa
2- rally fortissimo di apple, molto vicina ai massimi storici
3- ritracciamento necessario e fisiologico
3- primo indizio di inversione del trend il low TF
Sono entrato con pochissimo capitale sto aspettando una mitigazione verso i 171
In caso il prezzo venisse rifiutato e spinto verso il basso entro con l'altra parte del capitale
Li avremmo la conferma di inversione del trend
USDCADdi lungo presenta struttura long. Nel 'breve' fa accettazione short e con le giuste precauzioni, a io avviso si potrebbe provare uno short (per me in una di queste zone evidenziate) fino al 75 (linea retta in basso) dell'impulso long, per poi magari provare a compare anche se ci da le giuste conferme. Ricordo che tf alti>tf bassi e per tanto aspettiamo le giuste conferme prima di entrare.
Una probabile visione su GBP/USDAnalizzando il trend giornaliero e h4 vedo che siamo ribassisti da un pò, ed è difficile che il mercato inverta direzione senza un'accumulo, quindi valuterei uno short da una di quelle zone , ovviamente con evidence a tf più bassi. Potrebbe anche prendere della liquidità sopra i massimi per poi scendere.
Analisi NATURALGASCiao Traders,
Analizzando il grafico del NaturalGas ho notato la fine di un possibile pullback e la possibilità di un nuovo impulso al ribasso, questo potrebbe favorire un ingresso SHORT.
Come da immagine si possono notare i miei possibili punti di ingresso e i relativi 3 TP e SL.
Ovviamente sempre monitorando il grafico,si valuta il possibile ingresso e si impostano in live le correzioni varie se necessarie (come lo spostamento dei SL in caso ti primo TP raggiunto).
Mai operare nel mercato senza analisi e conferme da parte dei segnali impostati ,se non ci sarà il segnale giusto non entrerò a mercato,valuto un altro punto d’ingresso o addirittura un cambio strategia,insomma si monitora e si valuta il da farsi.
EUR/AUD Possibile continuazione longBuongiorno a tutti i traders,nel cambio in questione si è venuto a formare un buon segnale long.
Il prezzo in un trend di breve long ha rotto l'area resistenziale 1.52500 con forza quindi ora mi aspeto che il prezo continui la sua salita.
Si puo aspettare un breve ritracciamento in area 1.52000 per una entrata long.
Un saluto a tutti
SEGNALFOREX