XAUUSD incastonato nel rangeDa inizio giugno xauusd ha avuto una fase laterale, come vediamo il prezzo non riesce a uscire dalla fase di range. Il 22 aprile ha creato un massimo storico per poi accumulare, solitamente quando si ha una fase di range il prezzo reagisce in modo violento per indurre per poi proseguire il suo trend.
Cosa aspettarsi? La mia visione è ribassista con una struttura chiara ribassista che ha reagito su una supply e a un livello chiave a 3.400. Mi aspetterei il prezzo a 3.246 per una presa di liquidità e un ritraccio long.
Trendlineanalysis
EURUSD - segnali accomodanti dalla Fed sorreggono l’euro.L’euro (EUR) ha registrato un apprezzamento nella giornata di mercoledì, proseguendo la modesta tendenza rialzista già osservata martedì nei confronti del dollaro statunitense (USD). In questo contesto, la coppia valutaria EUR/USD è riuscita a superare in modo convincente la soglia tecnica di 1,1600, raggiungendo nuovi massimi su base plurigiornaliera oltre il livello di 1,1650.
Il marcato indebolimento del biglietto verde è stato innescato da un rinnovato orientamento degli investitori verso un’ulteriore allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve nella seconda metà dell’anno. Tale dinamica è stata ulteriormente rafforzata dalle dichiarazioni di Neel Kashkari, presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, il quale ha ritenuto ancora “appropriate” due riduzioni dei tassi d’interesse nei prossimi mesi.
Il dollaro statunitense ha registrato un rafforzamento significativo a seguito della recente intesa commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, annunciata nei giorni scorsi. L’accordo, frutto di negoziati multilaterali prolungati, ridefinisce in modo sostanziale i termini dell’interscambio transatlantico, incidendo sia sulle politiche tariffarie che sugli impegni strategici in ambito energetico, industriale e finanziario.
Secondo le disposizioni concordate, la maggior parte delle esportazioni europee verso il mercato statunitense sarà ora soggetta a una tariffa media del 15%, in rialzo rispetto al 10% applicato ad aprile, ma sensibilmente inferiore al livello del 30% inizialmente prospettato durante le fasi preliminari del confronto bilaterale. Tuttavia, l’accordo prevede l’esenzione da dazi per settori ad alto valore aggiunto, quali l’aerospaziale, la microelettronica (in particolare i semiconduttori), l’industria chimica avanzata e alcune categorie selezionate del comparto agroalimentare.
Permangono invece a livelli elevati, pari al 50%, le tariffe sull’importazione di acciaio e alluminio europeo, settori considerati strategici per la sicurezza economica nazionale degli Stati Uniti e già soggetti a misure protezionistiche rafforzate sin dai precedenti cicli negoziali.
In contropartita, l’Unione Europea ha formalizzato una serie di impegni sostanziali a favore dell’economia statunitense, tra cui l’acquisto di forniture energetiche — principalmente gas naturale liquefatto (GNL) — per un valore complessivo di 750 miliardi di dollari. A ciò si aggiunge un incremento degli appalti nel settore della difesa a beneficio delle imprese americane, nonché l’impegno a destinare oltre 600 miliardi di dollari in investimenti diretti e partecipazioni strategiche sul mercato statunitense, con l’obiettivo di rafforzare i legami industriali e tecnologici transatlantici.
Nel breve termine si profila un’intensificazione dell’attività sul fronte commerciale da parte degli Stati Uniti. Il 7 agosto, il Presidente Trump è atteso emettere un ordine esecutivo volto all’introduzione di un nuovo regime tariffario “reciproco” che interesserà le esportazioni provenienti da 69 partner commerciali. Il provvedimento prevede un incremento selettivo delle aliquote doganali, con un range compreso tra il 10% e il 41%, che entrerà in vigore a partire da sette giorni successivi alla firma. L’obiettivo dichiarato è quello di riequilibrare le condizioni di accesso ai mercati, colmando il divario tra le barriere tariffarie imposte dagli Stati Uniti e quelle applicate dai rispettivi partner.
Contestualmente, l’amministrazione statunitense ha emesso un avvertimento diretto alla Federazione Russa: qualora Mosca non dimostri progressi concreti verso la cessazione delle ostilità in Ucraina, Washington si riserva il diritto di implementare ulteriori misure economiche restrittive. Queste potrebbero includere un rafforzamento del quadro sanzionatorio esistente, nonché l’introduzione di dazi aggiuntivi su settori economici strategici per l’economia russa.
Sul versante Cina-Usa, una scadenza critica è fissata per il 12 agosto, data entro la quale la Casa Bianca dovrà decidere se prorogare l’attuale tregua commerciale con la Repubblica Popolare Cinese, la cui validità è prossima alla scadenza. In assenza di un’estensione formale dell’accordo, le tariffe attualmente sospese potrebbero automaticamente tornare a livelli elevati, potenzialmente superiori al 100%. Tale scenario comporterebbe il rischio concreto di una riaccensione delle tensioni commerciali tra le due principali economie globali, con ripercussioni significative sul commercio internazionale, sulla fiducia dei mercati e sulle prospettive di crescita economica a livello mondiale.
Nelle rispettive ultime riunioni di politica monetaria, sia la Federal Reserve (Fed) che la Banca Centrale Europea (BCE) hanno optato per un mantenimento invariato dei tassi di interesse di riferimento, segnalando un approccio prudente nel contesto di un ciclo economico ancora soggetto a elevata incertezza.
Negli Stati Uniti, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha adottato un tono moderatamente attendista, sottolineando la necessità di ulteriori evidenze sull’evoluzione dell’inflazione prima di procedere a un eventuale allentamento della politica monetaria. Nonostante il consenso generale all’interno del FOMC, i governatori Christopher Waller e Michelle Bowman hanno espresso opinioni più restrittive, indicando un orientamento meno favorevole a una riduzione anticipata dei tassi. Questa divergenza interna riflette la complessità del quadro macroeconomico e la difficoltà di calibrare una risposta coerente di fronte a segnali contrastanti provenienti dal mercato del lavoro e dall’inflazione core.
In ambito europeo, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha descritto la crescita economica dell’Eurozona come “solida, seppur leggermente migliorata”, lasciando intendere una stabilizzazione della ripresa. Tuttavia, le aspettative di mercato in merito a una possibile normalizzazione dei tassi si sono spostate in avanti nel tempo. In particolare, gli operatori hanno posticipato le previsioni di ulteriori tagli dei tassi d’interesse alla primavera del 2026, riflettendo un contesto inflazionistico ancora persistentemente elevato in alcune economie chiave dell’area euro e una politica monetaria che rimane vincolata dalla necessità di ancorare le aspettative inflazionistiche.
Dal lato dei mercati valutari, i dati della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) aggiornati al 29 luglio evidenziano un netto ridimensionamento del posizionamento rialzista sull’euro. Le posizioni nette lunghe sull’EUR sono scese a circa 123.300 contratti, registrando il livello più contenuto delle ultime tre settimane. Parallelamente, le posizioni nette corte detenute da investitori istituzionali si sono ridotte a circa 175.800 contratti, segnalando un parziale disimpegno anche tra gli operatori con outlook ribassista. Inoltre, l’interesse aperto complessivo sul mercato dei futures in EUR ha mostrato una contrazione per la prima volta in sei settimane, attestandosi intorno a 828.600 contratti. Questa dinamica suggerisce una crescente incertezza tra gli operatori sul medio termine, in un contesto di forward guidance poco chiara da parte delle principali banche centrali e volatilità contenuta nei mercati valutari.
Profilo tecnico
Analisi tecnica EUR/USD – struttura di supporti, resistenze e indicatori di trend
Il cambio EUR/USD mostra attualmente una configurazione tecnica caratterizzata da una fase di consolidamento, con livelli chiave ben delineati sia sul fronte delle resistenze che dei supporti.
Resistenze principali
Il primo ostacolo al proseguimento del trend rialzista si colloca in area 1,1788, corrispondente al massimo settimanale registrato il 24 luglio. Una rottura confermata di questo livello aprirebbe la strada verso la resistenza intermedia a 1,1830, massimo relativo segnato il 1° luglio 2025, attualmente il top annuale. Oltre tale soglia, l’attenzione si sposta verso il massimo di lungo termine a 1,1909, risalente al 3 settembre 2021, che rappresenta un’importante area di congestione tecnica. Al di sopra di quest’ultimo livello, l’area psicologicamente e tecnicamente significativa di 1,2000 costituirebbe il successivo obiettivo, con implicazioni di medio-lungo periodo.
Supporti tecnici
Sul lato opposto, i livelli di supporto iniziano dal minimo mensile di 1,1391 (registrato il 1° agosto), in prossimità del quale transita anche la media mobile semplice a 100 giorni (SMA 100), attualmente in area 1,1383, fornendo così un supporto dinamico rilevante. Un cedimento sotto questo doppio livello tecnico potrebbe aprire la strada a un’estensione correttiva verso il minimo settimanale di 1,1210, segnato il 29 maggio, che costituisce un’area di supporto strutturale di medio termine.
Indicatori tecnici di momentum e trend
L’Indice di Forza Relativa (RSI), attualmente in area 55, indica una moderata pressione rialzista senza ancora segnalare condizioni di ipercomprato (soglia 70). Questo posizionamento suggerisce spazio residuo per ulteriori movimenti al rialzo, purché accompagnati da un aumento dei volumi e dalla rottura delle resistenze chiave.
L’Average Directional Index (ADX) si attesta intorno a 20, un valore che riflette un’assenza di direzionalità marcata nel trend attuale. Questo conferma l’attuale fase laterale del mercato e sottolinea la necessità di una chiara violazione dei livelli tecnici sopra menzionati per determinare una ripresa direzionale convincente.
Conclusioni operative
La struttura tecnica dell’EUR/USD suggerisce un potenziale rialzista latente, ma subordinato al superamento deciso della zona di resistenza compresa tra 1,1788 e 1,1830. Al ribasso, l’area 1,1390–1,1380 rappresenta un livello critico da monitorare per evitare un deterioramento del quadro tecnico nel breve termine. L’assenza di segnali forti dai principali indicatori di trend (es. ADX) implica che gli operatori dovrebbero mantenere un approccio cauto e attendista, in attesa di una conferma direzionale.
Weekly chart
L’analisi del grafico weekly del cambio EUR/USD evidenzia un impianto strutturale marcatamente rialzista, sebbene attualmente il mercato stia attraversando una fase di consolidamento all’interno di un range compreso tra supporti dinamici e resistenze statiche.
Le ultime candele settimanali mostrano una notevole precisione tecnica, chiudendo sistematicamente in prossimità o con appoggio diretto sulla Tenkan Sen, che sta operando con efficacia come supporto dinamico di breve termine. Questo comportamento testimonia una tenuta del momentum rialzista, anche in assenza di breakout direzionali nelle ultime settimane, e suggerisce che il mercato stia accumulando forza in attesa di un nuovo impulso direzionale.
La Kijun Sen, attualmente posizionata sensibilmente al di sotto delle quotazioni correnti, riflette la solidità della gamba rialzista in corso e funge da supporto strategico di medio periodo. La distanza tra Tenkan e Kijun segnala l’assenza di segnali di debolezza imminente nel trend primario.
Parallelamente, la Chikou Span si colloca in posizione favorevole, ben al di sopra del prezzo corrente e priva di ostacoli tecnici retrostanti nei periodi di riferimento. Questa configurazione rafforza la lettura rialzista dell’indicatore Ichimoku, indicando spazio di manovra per un’estensione del trend in assenza di barriere strutturali nei prezzi passati.
Sul fronte delle medie mobili esponenziali, sia la EMA a 50 che la EMA a 100 periodi si mantengono inclinate positivamente e sufficientemente distanti dall’azione dei prezzi, confermando la persistenza della fase rialzista su base ciclica. La EMA a 200 periodi, sebbene in posizione più neutrale e piatta, non presenta segnali di inversione e contribuisce a delineare un quadro strutturalmente sano e coerente con una tendenza ascendente di lungo termine.
Livelli di Fibonacci: aree chiave di ritracciamento e target
Tracciando i livelli di Fibonacci dal minimo significativo di gennaio 2025 (area 1,0117) fino al massimo del 2025 a 1,1830, emergono importanti livelli tecnici di ritracciamento e proiezione:
• 38,2% di ritracciamento → 1,1200: primo supporto tecnico rilevante, che si avvicina al minimo del 29 maggio (1,1065); un’eventuale rottura rafforzerebbe lo scenario correttivo.
• 50,0% di ritracciamento → 1,100: supporto psicologico e strutturale di medio periodo.
• 61,8% di ritracciamento → 1,080: supporto strategico, la cui violazione implicherebbe un potenziale cambio di trend settimanale.
Sul fronte rialzista, proiettando le estensioni di Fibonacci dal medesimo movimento, i target potenziali in caso di breakout al di sopra di 1,1830 includono:
• Estensione 127,2% → 1,229: in linea con la soglia psicologica di 1,2000.
• Estensione 161,8% → 1,2867: obiettivo tecnico di lungo periodo, che corrisponderebbe a un recupero esteso del ciclo rialzista.
Indicatori di momentum
• L’RSI settimanale si attesta in area 55–58, confermando la presenza di momentum rialzista moderato, ma ancora lontano da zone di ipercomprato.
• L’ADX, stabile sotto i 20, segnala l’assenza di una direzionalità forte nel breve termine, suggerendo che un’espansione di volatilità sarà necessaria per convalidare la prossima mossa direzionale.
Conclusioni operative
La configurazione tecnica settimanale di EUR/USD rimane positiva finché il prezzo si mantiene sopra la Tenkan Sen (attualmente in area 1,1440 circa). Una chiusura settimanale al di sotto di tale livello potrebbe attivare una fase correttiva con target intermedi lungo i livelli di Fibonacci descritti. Al contrario, il superamento deciso della zona di resistenza a 1,1830 aprirebbe lo scenario per una nuova gamba rialzista con obiettivi in area 1,2000–1,2260, coerenti con le estensioni di Fibonacci.
XAU USD | Analisi Multi timeframeBuongiorno buongiorno!
Andiamo a vedere insieme il prezzo dell'oro, sia sull'aspetto macro che tecnico.
Ci sarebbe ancora molto da dire... ma cerchiamo di racchiudere dei punti principali all'interno di questo video.
Durante la giornata avremo i dati PPI sul Dollaro US da seguire.
Ho cercato di mettere in sintesi e contestualizzare un po' le dinamiche per l'operatività di lungo periodo e anche sul breve... ovviamente ricordando l'importanza della flessibilità, della gestione del rischio e del non lavorare con i paraocchi.
Ricordatevi che i vostri setup non sono dei matrimoni... potete lasciar andare i vostri trade con molta più facilità e non vi serve legarvi a inutili drawdown solo perchè "volete averla vinta".
Buon trading a tutti!
Ad maiora.
Gianluca
DAX PRONTO PER NUOVI MASSIMI STORICI- ANALISI DEL TREND E FASI DI MERCATO
Continua il Trend Long per l'azionario tedesco e si avvicina sempre di più ai massimi storici a quota 23749, il canale rialzista con la trendline supportiva rimane ancora valido, il fascio di medie in h1 è aperto al rialzo e le tre medie sono ben distanziate tra di loro, e si continuano a registrare nuovi massimi.
- ANALISI VOLUMETRICA
Il volume profile settimanale a forma di D-shape ci indica la forte fase di accumulazione tenutasi durante questi giorni, nel pomeriggio di ieri ed in aperura della sessione europea odierna i BID hanno provato a rompere al rialzo i Massimi settimanali e fare accettazione al di sopra di essi. Se quanto appena descritto dovesse accadere l'unica resistenza rimarrebbe quella della HVA annuale a 23688 e quella dei massimi storici a 23749 dove nel mese di Marzo ha svolto il compito fi resistenza formando così il doppio massimo prima di effettuare lo storno del mese di Aprile.
- STRATEGIE E DECISIONE DI TRADING
Lo scenario short al momento equivale a mettersi contro un campion a piena velocità sull'autostrada, detto ciò se le cose dovessero cambiare inizierei a prendere in considerazione posizioni corte solo se si rompono i minimi settimanali e si crea il pattern BAR ribassista al supporto evidenziato in grafico come area verde.
Lo scenario Long al momento resta quello privilegiato, e se dovesse fare accettazione e magari un retest sopra l'ultimo massimo ovvero quello della giornata di martedì si punterebbe ai massimi sia storici che annuali.
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WTI senza freni- ANALISI DEL TREND E FASI DI MERCATO
Il WTI prende una piega decisamente ribassista continuando a segnare nuovi minimi rompendo livelli supportivi il nacked POC individuato come target nelle scorse analisi e l'inefficienza è stata chiusa, il fascio di medie si è ben aperto al ribasso e lo spazio per andare giù ci sta ancora fino a minimi del mese di Aprile a quota 54.5.
- ANALISI VOLUMETRICA
Il volume profile settimanale è molto frastagliato e non presenta una forma chiara ma è palese che la parte rossa quella delle vendite sta dominando, il POC weekly è al momento in confluenza con quello di ieri, poichè i BID intorno ai 58$ hanno cercato di metterci una pezza senza però ottenere alcun risultato.
- STRATEGIE E DECISIONE DI TRADING
Piccola premessa spero che tutti voi abbiate preso il trade dato che vi è arrivato sia l'alert che nell'analisi di ieri avevo preannunciato questo possibile scenario alla rottura dei livelli trigger. Per il resto chi è ancora in posizione short il successivo target lo vedo nel POC di qualche settimana fa ancora nacked a quota 56.7.
Per il resto ora attenderei un pò per vedere come si sviluppano le successive dinamica dato che ci sono state tante vendite e magari potrebbe anche respirare un pò attendiamo rimanendo in campana.
correzione dell'oro non è ancora finita XAUUSD #XAUUSD 📊La tendenza di correzione dell'oro non è ancora finita, fai attenzione a un nuovo minimo oggi Posizione corta: 2660-2655 Obiettivo:📌 2645 Stop loss: 2670
La tendenza al rialzo dell'oro manca di slancio. Ti suggerisco di continuare a vendere allo scoperto l'oro sui rally. Se riesci a vedere la posizione intorno a 2660-2655. Allora puoi continuare a vendere allo scoperto l'oro. Fai attenzione alla posizione obiettivo sotto vicino a 2645. Penso che questo obiettivo sarà raggiunto oggi o domani.
Come , segui, avanti, andiamo avanti
Stoxx 600 - 27.9 Massimi assoluti in chiusura di settimana Le misure di incentivo varate dalla Cina sembra inizino a stravolgere la narrativa sin qui seguita in Europa. L'indice nega il reversal di venerdì scorso ed in chiusura di settimana tocca un nuovo massimo assoluto (528.68) uscendo momentaneamente dal trading range che durava da svariati mesi, al momento anche con conferma volumetrica. Inoltre si riallinea allo S&P, che da oltre una settimana è al disopra del trading range 5645-5390 anche se iniziano a vedersi prese di profitto ed un momentum poco incisivo. Il Nasdaq dopo aver rotto la trendline negativa iniziata l'11.7 con secondo punto al 22.8 sembra avviato a riportarsi ai massimi del 10 luglio. Tornando all'Europa si tratta ora di capire se inizierà una nuova fase rialzista (al momento il trend di breve sta riguadagnando forza e direzionalità); anche la stagionalità sembra propendere a favore di questa tesi (statisticamente gli ultimi mesi dell'anno sono favorevoli alle borse).
I livelli di supporto diventano ora 525 e 510-495-480; scolasticamente i primi obiettivi di prezzo dovrebbero essere 540 e poi 565. I vari timeframes evidenziano trend e momentum positivi con forza del trend di breve in aumento. Il modello di gestione di portafoglio riflette questa sterzata in positivo ed aumenta la quota azionaria al 79% con quello a breve che la rialza in maniera decisa al 84%. L'analisi settoriale evidenzia i primi cedimenti per Telco, Real Estate, Insurances ed Utilities mentre reggono Retail e Travel; tornano in positivo Banks, Constructions ,Financials ed Industrials e lasciano la fase negativa Pers&Househ(Luxury in grande recupero ha dato un forte apporto), Chemicals e Basic resources. In leggero miglioramento Auto e Technology mentre restano negativi Health, Media e Oil&Gas. Per i bond continua la fase di consolidamento nell'ambito di un trend ascendente che non dà segni di cedimento. Attenzione al Copper che sembra riprendere la sua corsa al rialzo a conferma di un mutato sentiment.
Stoxx 600 - Chiusura al 20.9 con massimi non rinnovati. Nella settimana del primo taglio dei tassi da parte della FED l'indice europeo non riesce a rinnovare i massimi toccati il 30.8 ed anzi la chiusura di venerdì dà un segnale reversal che non promette nulla di buono (venerdì era anche la giornata delle 3 streghe, scadenza tecnica delle opzioni). Nell'ambito della fase laterale in corso viene inoltre creato un massimo relativo inferiore che denota la difficoltà del momento (evidenziata dal ribasso dei settori auto, tech e lusso), confermata anche dalla rinnovata perdita di forza relativa rispetto allo SP500. L'indice americano segna nuovi massimi e si mantiene in ottica rialzista, anche se emergono divergenze con gli indicatori di momentum. il Nasdaq rompe al rialzo la trendline negativa iniziata l'11.7 con secondo punto al 22.8 anche se serve una conferma nei prossimi giorni. Tornando all'Europa continua a mancare direzionalità e forza del trend mentre volumetricamente nel breve sembra essere in atto una piccola fase distributiva. Confermati tutti i livelli sinora rilevati: resistenza di area 525 e supporti a 510-495-480 e la grossa area volumetrica intorno a 453-465. I trend dei vari timeframes rimangono positivi insieme al momentum ritornato positivo; ancora scarsa forza del trend sul breve-medio periodo col weekly ancora sopra la SMA40. Attenzione però al modello di gestione di portafoglio che abbassa la quota azionaria al 63% mentre quello a breve la rialza al 68%. Per quel che riguarda i settori ancora sugli scudi Telco, Real Estate, Insurances, Utilities, Retail, a cui si aggiunge Travel&Leisure. Constructions e Financials restano un gradino sotto a cui si aggiunge Chemicals in continuo miglioramento; Health torna nei Lagging mentre si conferma il momento molto negativo per Auto, Oil&Gas, Pers&House(Luxury) e Tech con il Food che ritorna in negativo. I bond continuano ad essere in positivo anche se in questo momento sembrano prendersi una pausa di consolidamento.
EURUSD - prima settimana 2024I mercati non hanno iniziato il 2024 con l'entusiasmo con cui ci avevano lasciato nel 2023, abbiamo visto un prevalere degli asset a basso rischio e quindi, di conseguenza, una ripresa del dollaro americano e un azionario che ha sofferto durante tutta la settimana. Ovviamente nel cross EURUSD l'euro in queste circostanze tende a sottoperformare e così è stato.
Buona Visione