EURUSD | Oggi, direzione 1.08?Il tasso di cambio EUR/USD sta registrando perdite al di sotto di 1,0900, segnando minimi di cinque settimane a 1,0862 martedì. Gli investitori stanno monitorando il dollaro statunitense e valutando le prospettive dei tassi della Federal Reserve in mezzo a persistenti rischi geopolitici, con particolare attenzione ai dati sulle vendite al dettaglio degli Stati Uniti. Se l'EUR/USD dovesse continuare a diminuire e superare il minimo del 2024 a 1,0861, potrebbe toccare la media mobile semplice (SMA) a 200 giorni a 1,0847, seguita dai minimi del 2023. Il grafico a 4 ore suggerisce ulteriori perdite nel breve termine, con il Moving Average Convergence Divergence (MACD) e l'indice di forza relativa (RSI) che indicano condizioni ipervendute. Possibili tentativi di rimbalzo potrebbero incontrare resistenza a 1,0925 e 1,0998. La debolezza dell'euro è stata influenzata dall'incremento del dollaro, portando l'indice del dollaro (DXY) a nuovi massimi del 2024 oltre 103,00. Le osservazioni dei funzionari della Banca Centrale Europea (BCE), in contrasto con le aspettative degli investitori, hanno contribuito alla situazione. I partecipanti al mercato prevedono tagli dei tassi da parte della BCE e della Fed nel 2024. La probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed a marzo è ora del 70%. La diminuzione del valore dell'euro è stata influenzata dall'aumento dei rendimenti, con i titoli di stato tedeschi (bund) che hanno raggiunto massimi annui. Il miglioramento del Sentimento Economico in Germania e nell'intera zona euro non ha sostenuto la valuta europea. Negli Stati Uniti, l'indice Empire State Manufacturing si è notevolmente indebolito a -43,7 a gennaio. Un saluto e una buona giornata di trading a tutti da Nicola.
USDJPY
USOIL è pronto per nuovi massimi $75.35 - $79.80Il prezzo del petrolio WTI ha superato i $73 mentre gli investitori sono cauti di fronte all'escalation delle tensioni in Medio Oriente. Le preoccupazioni riguardanti possibili nuovi attacchi da parte dei ribelli Houthi, sostenuti dall'Iran, su spedizioni commerciali nel Mar Rosso, comprese le navi statunitensi, stanno contribuendo a una percezione di strettezza nell'offerta di petrolio. Tuttavia, dati economici più morbidi dalla Cina nel terzo trimestre potrebbero limitare l'impulso rialzista dei prezzi del petrolio. Nel frattempo, l'Indice del Dollaro USA ha superato quota 103 a seguito di una diminuzione delle scommesse a favore di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a marzo. Il WTI sta formando un modello di triangolo simmetrico su una scala di quattro ore, indicando una contrazione della volatilità. La principale resistenza si trova intorno a $73,60, rappresentata dalla Media Mobile Esponenziale a 200 periodi. L'Indice di Forza Relativa (RSI) oscilla tra 40,00 e 60,00, suggerendo che gli investitori stanno attendendo un possibile segnale. Una rottura al rialzo sopra i $75,28 potrebbe innescare una ripresa verso i massimi di dicembre, mentre un ribasso al di sotto di $71,00 potrebbe portare il prezzo verso il supporto psicologico a $70,00 e il minimo di dicembre a $69,00.
USDCAD | Atteso pullback a 1.3365 prima della bullrun!Attualmente, il dollaro statunitense sta guadagnando terreno, beneficiando di un sentimento di mercato più debole. I prezzi del petrolio sono in ribasso, esercitando una pressione negativa sul dollaro canadese (CAD). Più tardi oggi, speriamo che le prospettive aziendali del Canada e le vendite manifatturiere possano offrire un certo sostegno al dollaro canadese. In questa giornata di lunedì, il dollaro canadese mostra una performance mista rispetto alle principali valute, ma ha perso peso rispetto al dollaro statunitense, dato il ridotto volume di scambi a causa della festività statunitense. Personalmente, sono interessato ai dati sull'Indice dei prezzi al consumo (CPI) del Canada di martedì, con aspettative di un leggero aumento su base annua. Principalmente mi aspetto un ribasso in zona 1.3365 con possibile inversione a M15 e presa di forza del dollaro americano con rialzo fino a 1.3540. Un saluto e un buon trading a tutti.
USDJPY | Ribasso atteso dopo il rialzo con target 140!Il recupero del dollaro statunitense si sta accelerando mentre il sentimento di mercato svanisce. Lo yen è in posizione difensiva con la speranza che la BoJ mantenga invariata la sua politica estremamente accomodante. I mercati sono tranquilli oggi, con quelli statunitensi chiusi per festività bancaria. La coppia ha recuperato la maggior parte del terreno perso venerdì, raggiungendo massimi intraday vicini a 146,00. Il dollaro sembra aver ignorato la debolezza post-PPI degli Stati Uniti in una sessione di trading tranquilla, con i mercati statunitensi chiusi in occasione del compleanno di Martin Luther King. Con l'avvicinarsi della riunione sulla politica monetaria della Banca del Giappone, l'indice dei prezzi al consumo debole di Tokyo e i dati sui salari della scorsa settimana hanno praticamente escluso qualsiasi normalizzazione della politica monetaria nella riunione di gennaio. L'evento saliente nel calendario statunitense sarà il rilascio delle vendite al dettaglio mercoledì. In Giappone, tutte le attenzioni sono rivolte ai dati nazionali sull'indice dei prezzi al consumo attesi giovedì. Si attende una conferma su M15 domani durante Londra o New York per valutare un eventuale short con target a 140. Un saluto e un buon trading a tutti.
EUR/USD: Scenario rialzista con target a 1.11! Il tasso di cambio EUR/USD ha superato quota 1,0950 e ha annullato le perdite giornaliere nelle prime ore della sessione americana di venerdì. I dati provenienti dagli Stati Uniti hanno indicato che l'indice mensile Core PPI è rimasto invariato a dicembre per il terzo mese consecutivo, esercitando pressione sul dollaro statunitense (USD) e contribuendo all'incremento della coppia. La coppia ha mantenuto la sua stabilità sopra 1,0950 venerdì mattina, mentre i mercati attendono i dati sull'inflazione produttori dagli Stati Uniti. Le cifre contrastanti sull'inflazione negli Stati Uniti hanno aumentato la volatilità del mercato giovedì. L'indice dei prezzi al consumo (CPI) è salito del 3,4% su base annua a dicembre, secondo quanto riportato dal Bureau of Labor Statistics (BLS) degli Stati Uniti. Tale dato ha seguito l'incremento del 3,1% registrato a novembre ed è risultato superiore alle aspettative di mercato del 3,2%. Il Core CPI, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è aumentato dello 0,3% su base mensile, in linea con le stime degli analisti. Questi dati non hanno influenzato in modo significativo la posizione di mercato riguardo alle prospettive della politica della Federal Reserve (Fed). Lo strumento CME FedWatch mostra che la probabilità di una riduzione dei tassi di 25 punti base a marzo si attesta intorno al 70%. La mia analisi prevede un inizio di settimana con una tendenza ribassista verso quota 1,085, raggiungendo un minimo significativo, e successivamente una ripresa verso martedì/mercoledì, con giovedì che potrebbe portare nuovamente il prezzo verso 1,11, seguito da un leggero ritracciamento venerdì. Auguro a tutti una buona domenica. Un saluto da Nicola.
Usd/Jpy: Idea di tradingBuongiorno a tutti,
eccomi qui come ogni fine settimana per analizzare la price action di un mercato.
Quest'oggi l'asset preso in considerazione per un trading di breve termine è il cambio valutario Usd/Jpy.
Visto la struttura costruita nelle ultime settimane che mostra una chiara tenuta di area 141,00 e aumento di volatilità verso zona chiave 145,00, nei prossimi giorni ho ben chiaro cosa potrei fare a livello operativo.
Infatti potrei pensare di attivarmi qualora il mercato vada in re-test di zona 143,80/143,40 e qui formasse uno dei miei trigger operativi: penso per esempio ad una Pin Bar, un D.M.H.C. o una Inside Fale Out su questo possibile pavimento dei prezzi.
Questo è l'unico modo per cui potrei fare un long nel prossimo futuro.
Qualora si creasse questo spunto operativo le aree di target primarie sono 148,30 prima e 151,90 successivamente.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!
XAUUSD | Opportunità di vendita e tensioni geopoliticheIl prezzo dell'oro ha guadagnato slancio rialzista, raggiungendo un nuovo massimo settimanale sopra i $2.050. L'escalation delle tensioni geopolitiche e il calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense, causato dai dati morbidi sull'inflazione produttori degli Stati Uniti, hanno alimentato il rally di XAU/USD in vista del fine settimana. Un continuo acquisto annullerebbe qualsiasi prospettiva negativa a breve termine e preparerebbe la strada per un movimento verso la cifra tonda di $2.100. Al ribasso, la traiettoria ribassista potrebbe estendersi ulteriormente verso il minimo di dicembre intorno all'area di $1.973 prima di raggiungere infine l'area di confluenza di $1.965-1.963, che include le medie mobili semplici a 100 e 200 giorni. Il prezzo dell'oro (XAU/USD) ha esteso il suo recupero venerdì da un minimo di un mese intorno all'area di $2.013, rappresentando la media mobile semplice a 50 giorni (SMA). Ha guadagnato slancio positivo per il secondo giorno consecutivo venerdì, salendo costantemente durante la prima sessione europea. Il metallo prezioso ha beneficiato della rinnovata domanda di rifugio sicuro a causa del rischio di ulteriore escalation delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Tuttavia, si mantiene al di sotto della soglia di $2.040-2.042, invitando alla cautela per i trader rialzisti a causa dell'incertezza riguardo al percorso di taglio dei tassi della Federal Reserve. Dati leggermente più alti sull'inflazione al consumo pubblicati dagli Stati Uniti giovedì, uniti a osservazioni falconiche da parte dei funzionari della Fed, hanno portato gli investitori a ridurre le scommesse su una politica di facilitazione più aggressiva. Ciò ha fornito venti favorevoli per i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense e per il dollaro statunitense (USD), limitando potenzialmente i guadagni per il prezzo dell'oro, che non produce rendimenti. I mercati stanno ancora prezzando una probabilità più alta di un taglio dei tassi della Fed a marzo, situazione delicata con l'inflazione in aumento e la recessione alle porte. Un saluto da Nicola e un buon weekend a tutti.
GBPUSD | Forte ritracciamento prima del rialzo nel 2024L'analisi di GBP/USD rivela un'interazione dinamica di fattori che influenzano la coppia di valute. La Sterlina britannica (GBP) si è rafforzata rispetto al Dollaro statunitense (USD), riprendendosi da un calo fino a 1.2700 e superando 1.2750. Questo recupero è legato alle sfide che il USD incontra nel suscitare domanda durante la sessione americana, in parte influenzato dai dati del Producer Price Index (PPI) di dicembre, più morbidi del previsto. Dal punto di vista tecnico, GBP/USD mantiene una posizione rialzista, rimanendo al di sopra del limite inferiore di un canale di regressione ascendente, con l'indicatore Relative Strength Index (RSI) sopra 50, a indicare un momento positivo. I livelli chiave di resistenza sono a 1.2780, 1.2830 e 1.2860, mentre i supporti si trovano a 1.2750, 1.2710-1.2700 e 1.2670. Lo spostamento positivo nel sentiment di mercato, insieme alla crescita del PIL del Regno Unito a novembre, supporta GBP/USD. I dati sull'inflazione negli Stati Uniti, con un aumento del 3,4% dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) a dicembre, hanno inizialmente rafforzato il USD, ma rimane lo scetticismo sulla Fed che si astiene da un taglio dei tassi a marzo. Lo strumento CME FedWatch indica una probabilità del 70% di un taglio dei tassi di 25 punti base. Il contesto economico più ampio, incluse le tendenze dell'inflazione, le aspettative delle banche centrali e il sentiment globale di mercato, continuerà a plasmare il tasso di cambio GBP/USD. Questa era una piccola delucidazione sul quadro generale di GBP/USD, vi lascio al grafico per la mia personale aspettativa e spiegazione di essa. Un saluto ed un buon weekend a tutti da Nicola.
USDJPY | Dopo il CPI rialzo fino 147!L'analisi del cambio USD/JPY (Dollaro USA/Yen Giapponese) si basa su vari aspetti chiave:
Inflazione e CPI negli USA: L'incremento dell'inflazione negli Stati Uniti a dicembre (3,4% contro il 3,2% previsto) segnala una forte economia e riduce la probabilità di tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve, favorendo il dollaro USA.
Richieste di Sussidio di
Disoccupazione USA: Le richieste inferiori alle attese (202K contro 210K previsti) indicano un robusto mercato del lavoro negli USA, supportando il dollaro.
Attese del Mercato e Tassi di Interesse: Le aspettative di un taglio dei tassi a marzo sono diminuite a causa dell'aumento dell'inflazione. Tassi di interesse più elevati tendono a rafforzare la valuta, nel nostro caso il dollaro USA.
Indicatori Economici Giapponesi: I prossimi dati sul saldo commerciale e conto corrente del Giappone influenzeranno l'JPY. Dati deboli potrebbero indebolire ulteriormente lo yen.
Analisi Tecnica USD/JPY: Tecnicamente, l'USD/JPY ha mostrato un trend rialzista, toccando un massimo a breve termine di 146,41. È importante monitorare la media mobile semplice (SMA) di 200 ore e l'area di congestione tra le SMA di 50 e 200 giorni. Il superamento di queste soglie tecniche potrebbe indicare ulteriori movimenti rialzisti.
In conclusione, i recenti dati economici USA e le aspettative di politica monetaria favoriscono il rafforzamento del dollaro rispetto allo yen. Tuttavia, i futuri dati economici di Giappone e USA, inclusi i dati sul PPI, saranno determinanti per la direzione futura di USD/JPY. Dopo il CPI, il trend sembra delineato verso il rialzo, con obiettivo la zona di supply a 147.15. Inoltre, il prezzo sta rompendo una zona di supply che potrebbe fungere da supporto per un rimbalzo rialzista. Buon trading a tutti da Nicola.
XAUUSD | Momento di valutare un'entrata short!Analizzando XAU/USD, possiamo delineare un quadro dettagliato della situazione attuale e delle prospettive future:
Situazione Attuale:
L'oro sta trovando difficoltà nel fare una mossa decisiva in una direzione specifica a metà settimana.
Dopo essere salito sopra i $2,030, l'oro ha perso slancio, ritirandosi verso i $2,020.
I mercati attendono l'esito dell'asta dei titoli del Tesoro USA a 10 anni.
Fattori Macro e Eventi Prossimi:
Un calendario macroeconomico scarso e prossimi eventi di primo livello mantengono gli investitori in modalità cautela.
Wall Street ha aperto in tono positivo, cercando di annullare alcune delle recenti perdite, ma il trading rimane senza eventi salienti.
Influenza dei Dati sull'Inflazione USA:
Il CPI (Indice dei Prezzi al Consumo) degli Stati Uniti di dicembre, previsto per giovedì, potrebbe avere un impatto significativo sul prezzo dell'oro.
Si prevede un aumento annuale del CPI al 3.2%, leggermente superiore al precedente 3.1%, ma l'aumento del core CPI è previsto in calo.
Aspettative dei Mercati sulla Fed:
I partecipanti al mercato scommettono che la Federal Reserve (Fed) potrebbe iniziare a tagliare i tassi già da marzo.
Questa aspettativa è dovuta alle pressioni inflazionistiche in calo, nonostante i dati recenti mostrino un mercato del lavoro teso.
Dinamiche Recenti dei Prezzi:
Il prezzo dell'oro (XAU/USD) ha visto una pausa nella sua ripresa mercoledì, con gli investitori che si concentrano sui dati sull'inflazione degli Stati Uniti.
La ripresa del prezzo dell'oro è attesa essere di breve durata a causa della fiducia degli investitori che la Fed inizierà a tagliare i tassi a partire da marzo.
Analisi Tecnica:
Il prezzo dell'oro mira alla stabilità sopra i $2,030.
Ha trovato un supporto intermedio dopo una correzione di oltre il 3% dal massimo del 28 dicembre 2023 intorno ai $2,090.
La domanda a breve termine per l'oro non è più rialzista, con la media mobile esponenziale (EMA) a 20 giorni intorno ai $2,038 che agisce come una forte barriera.
La tendenza più ampia rimane rialzista, con le EMA a 50 e 200 giorni che mostrano un'inclinazione al rialzo.
Potrebbe apparire ulteriore ribasso se l'oro scende sotto il minimo di tre settimane intorno ai $2,016.
Fattori Esterni e Indicazioni Future:
I rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni sono scesi vicino al 4.04% in attesa dei dati sull'inflazione.
Il mercato delle opzioni sta mostrando segni di protezione contro un esito negativo.
Il discorso del presidente della Federal Reserve di New York, John Williams, potrebbe influenzare ulteriormente il prezzo dell'oro.
Conclusione:
Attualmente, il prezzo dell'oro è influenzato da una combinazione di aspettative sui tassi di interesse della Fed, dati sull'inflazione USA e sentiment del mercato. La direzione futura del prezzo sarà probabilmente determinata dai prossimi dati sull'inflazione e dalle politiche della Fed. La mia personale aspettativa è il livello 62% di Fibonacci a 1966.
USDJPY| Rottura del canale ribassista con target a 141.80Analizzando il cambio USD/JPY, noto che la coppia è in fase di consolidamento delle perdite al di sotto del livello di 144.00. Il Yen giapponese (JPY) ha guadagnato forza a seguito di dati sull'inflazione a Tokyo meno forti del previsto, rafforzando le aspettative di un approccio più rigido da parte della Bank of Japan (BoJ) e accentuando la divergenza di politica monetaria tra BoJ e Federal Reserve (Fed) USA. I dati economici USA mostrano un'economia resiliente, riducendo le aspettative di un allentamento aggressivo della politica della Fed. Ciò sostiene i rendimenti elevati dei titoli di stato USA, favorendo il dollaro. Tuttavia, i sostenitori del USD sono riluttanti a scommesse aggressive, in attesa dei dati sull'inflazione al consumo di giovedì. Il Yen continua ad attrarre acquisti, sostenuto da dati di inflazione a Tokyo superiori al target del 2% della BoJ. Questo potrebbe portare la BoJ a ridurre gli stimoli entro l'anno, rafforzando il JPY. D'altro canto, il USD è indebolito dalle previsioni di un taglio dei tassi della Fed a marzo, supportato da un calo nelle aspettative di inflazione al consumo negli USA. Di conseguenza, la coppia USD/JPY è scesa sotto i 143.50 durante la sessione asiatica. Le misure di stimolo governative post-terremoto in Giappone potrebbero aver ritardato la svolta della BoJ da un approccio ultra-accomodante. Ciò, insieme al tono positivo dei mercati azionari asiatici, potrebbe limitare un apprezzamento significativo del JPY. Gli investitori hanno anche ridotto le aspettative di un allentamento aggressivo della politica della Fed, data la resilienza dell'economia USA. I recenti commenti falchi dei funzionari della Fed sostengono i rendimenti elevati dei titoli di stato USA, favorendo il dollaro e limitando il calo della coppia USD/JPY. Il prossimo rapporto CPI degli USA potrebbe chiarire i tempi del possibile allentamento della politica della Fed, influenzando così la dinamica del dollaro e determinando la traiettoria a breve termine della coppia USD/JPY. Mi aspetto un rialzo nelle prossime ore, con un rimbalzo all'incrocio tra un nuovo trend ribassista in formazione a H4 e il canale rialzista rotto durante la sessione asiatica, per un possibile ingresso short in area 144.50 con target finale a 141.80. Vedremo se il mercato confermerà questa mia visione personale. Buon trading a tutti.
EURUSD: Buon punto per valutare la direzione settimanale!Su EUR/USD si nota un certo interesse da parte degli acquirenti, con la coppia che rimbalza dai minimi di diverse settimane a 1.0876 e si attesta intorno a 1.0948, segnando un modesto aumento dello 0.09%. Durante le ore di trading europee di giovedì, l'EUR/USD ha guadagnato terreno ma ha trovato difficoltà a prolungare il suo recupero nella seconda metà della giornata a causa dell'aumento dei rendimenti dei Treasury bond statunitensi, che hanno sostenuto il Dollaro (USD). L'iniziale miglioramento del sentiment di rischio ha reso difficile per l'USD trovare domanda giovedì. Tuttavia, dopo che il dato dell'ADP Employment Change per dicembre è risultato di 164,000, superando le aspettative di mercato di 115,000, il rendimento del Treasury bond decennale statunitense è salito sopra il 4%, aiutando l'USD a limitare le sue perdite. Il Nonfarm Payrolls (NFP) negli Stati Uniti è previsto in aumento di 170,000 a dicembre, seguendo l'aumento maggiore del previsto di 199,000 registrato a novembre. Il FedWatch Tool del CME Group indica che il mercato prevede una probabilità del 65% che la Federal Reserve (Fed) abbassi il tasso di politica monetaria di 25 punti base a marzo, in calo dall'85% di inizio settimana. La mia personale aspettativa per oggi ed eventualmente in assenza di movimento anche per i prossimi giorni, mi aspetto che il prezzo possa scendere sotto 1.088 a prendere liquidità prima di rimbalzare verso 1.102 o, secondo uno scenario che personalmente ritengo meno probabile, uno short diretto verso 1.081. Buon trading a tutti e da Nicola.
USDJPY: Prossimo passo ribasso in direzione 143!Come trader che monitora i recenti movimenti della coppia valutaria USD/JPY, ho osservato diversi fattori chiave che influenzano la sua dinamica:
Debolezza dello Yen Giapponese: Lo Yen ha mostrato un calo costante rispetto al Dollaro USA, segnando un minimo di tre settimane. Questa tendenza riflette una ridotta aspettativa di un cambio di politica aggressivo da parte della Banca del Giappone (BoJ) a gennaio. La mancanza di cambiamenti di politica aggressivi da parte della BoJ ha contribuito alla debolezza dello Yen.
Forza del Dollaro USA: Il Dollaro USA ha guadagnato forza, in parte a causa delle aspettative diminuite di un allentamento aggressivo da parte della Federal Reserve. Questo cambiamento ha spinto la coppia USD/JPY oltre la soglia dei 145.00.
Analisi Tecnica: Da un punto di vista tecnico, la coppia USD/JPY mostra potenziale per ulteriori guadagni. Ha superato il livello di ritracciamento di Fibonacci del 38.2% della sua recente discesa. Con gli oscillatori dei grafici giornalieri che guadagnano trazione positiva, un movimento oltre il livello di 145.00 potrebbe portare a ulteriori guadagni, potenzialmente verso i 145.50 o persino il segno dei 146.00.
Livelli di Supporto e Resistenza: Sul lato negativo, la coppia sembra avere un supporto decente prima del segno dei 144.00. Tuttavia, una rottura al di sotto di questo livello potrebbe portare a vendite tecniche, esponendo la Media Mobile Semplice a 200 giorni intorno a 143.25-143.20, che è un punto di snodo critico per i futuri movimenti.
Impatto degli Eventi Esterni: Un terremoto in Giappone il giorno di Capodanno ha reso più difficile per la BoJ abolire i tassi di interesse negativi. Questo evento ha influenzato indirettamente lo Yen. Inoltre, la performance dei rendimenti dei titoli di stato USA, influenzata dalle politiche della Federal Reserve, sta giocando un ruolo nel supportare il USD.
Future Politiche della BoJ: Anche se c'è speculazione che la BoJ possa passare da politiche monetarie ultra-lasse più avanti nel 2024, possibilmente dopo le negoziazioni salariali annuali a marzo, questo rimane incerto. Un tale cambiamento potrebbe impattare positivamente lo Yen.
Influenza dei Mercati Azionari e del Rapporto sui Nonfarm Payrolls (NFP): Il tono dei mercati azionari e i prossimi dati mensili sull'occupazione degli Stati Uniti (NFP) potrebbero fornire ulteriori indicazioni. Il rapporto NFP è particolarmente significativo in quanto potrebbe offrire indizi sulla traiettoria dei tassi di interesse della Federal Reserve, che influenzerà la dinamica del USD.
Previsione:
Il prezzo si trova al livello 144.62 e mi aspetto una discesa in zona 143.20 e 142.80 dove il prezzo potrebbe ruotare prima di nuovi rialzi. A grafico ho evidenziato la mia aspettativa con una leggera delucidazione tecnica, auguro a tutti una buona serata e un buon inizio di settimana, un saluto da Nicola.
USDJPY - lo yen prende forza con i nuovi dati macroAd aumentare la forza dello yen nei confronti del dollaro sono stati i dati della sessione asiatica che hanno riguardato le vendite al dettaglio e la produzione industriale.
vendite al dettaglio
Le vendite al dettaglio sono aumentate del 5,3% YoY a novembre 2023, accelerando per la prima volta in tre mesi dopo il 4,1% rivisto al ribasso di ottobre e superando le previsioni del 5%. È stato anche il 21° mese consecutivo di espansione delle vendite al dettaglio poiché i consumi hanno continuato a riprendersi dal crollo indotto dalla pandemia. Le vendite di automobili (11,3%) e macchinari e attrezzature (11,3%) sono avanzate di più, seguite da alimenti e bevande (5,8%), vendite dei grandi magazzini (4,8%) e prodotti farmaceutici e cosmetici (3,9%). Su base mensile, le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1% a novembre, opponendosi al calo dell'1,6% della lettura precedente.
produzione industriale
La produzione industriale in Giappone è diminuita dello 0,9% MoM nel novembre 2023, dopo la crescita dell'1,3% del mese precedente, ma meno delle stime di mercato di un calo dell'1,6%. È stata la prima diminuzione da agosto, trascinata dalla minore produzione di veicoli a motore (-2,5% contro il 2,0% in ottobre), macchinari elettrici e apparecchiature elettroniche per l'informazione e la comunicazione (-3,5% contro 2,9%) e macchinari per uso generale e orientati al business (-3,8% contro 2,3%). YoY il dato è diminuito dell'1,4% a novembre dopo un aumento dell'1,1% in ottobre.
monthly chart
Il prezzo prova nuovamente a superare il supporto data dalla Tenkan Sen e, quindi, sarà interessante vedere come chiuderà l’anno. Un superamento della zona di ritracciamento aprirebbe le porte verso la Kijun Sen, sebbene l’area di supporto e confluenza di volumi indicata con il rettangolo giallo.
📊 USDJPY 19/12/2023Delude la Boj che non apre a nessuna rialzo tassi nella riunione di Dicembre 2023 e le scommesse su un potenziale yen giapponese rialzista vanno rapidamente ricoperte, generando interessanti movimenti rialzisti per usdjpy, che dai minimi di 140.90-141 figura è tornato prepotentemente a 144.90-145 figura.
Sebbene il trend rimanga ora impostato a ribasso, non possiamo escludere la possibilità di un break out rialzista della trend line che congiunge i massimi decrescenti a partire da metà novembre a 151.50, e che oggi passa a 145 figura.
La resistenza tecnica resta senza dubbio un livello psicologico importante, difficile da superare se si pensa che dalle prime ore di oggi usdjpy ha già performato oltre l’1.25% a rialzo, postandosi ad importanti espansioni di volatilità.
Sembra ora propizia l’idea di ritorni nel trend discendente, ma successive aree di resistenza tecnica si pongono a 147 figura 147.25 il che rende non vantaggiosissimo un trade short, fatta eccezione per posizioni con adeguate size per potersi permettere ancora adeguati respiri rialzisti del mercato in virtù delle vendite di yen giapponesi.
In conclusione riteniamo valida la posizione ribassista usdjpy, ma con size adeguate da consentire posizionamenti degli stop oltre i livelli di 146.75
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
📊USDJPYSebbene il dollaro Usa abbia concluso una settimana di deciso ribasso, non possiamo dire che lo yen ne abbia approfittato, anzi la debolezza della valuta nipponica ha nuovamente manifestato la sua presenza sul comparto FX.
Dopo i tentativi di test delle aree trigger di 152, livello monitorato dalla BOJ , secondo quanto noto ai più, usdjpy ha vissuto una fase di ribasso importante, dettata tuttavia non da un intervento della Boj, ma dalla strutturale debolezza del dollaro usa, che ha salvato in calcio d’angolo la BOJ da un intervento obbligatorio sul mercato FX.
Le quotazioni hanno raggiunto i supporti di 147.25, per poi rapidamente recuperare fino 150 figura prima vera resistenza.
L’equilibrio tra le debolezze del dollaro Usa e dello yen giapponese ha porta le quotazioni ad un sostanziale nulla di fatto, in piena compressione di volatilità, ben espressa dalla costruzione tecnica di un triangolo che pone ora i suoi supporti a 149.25-149.00.
La tenuta delle resistenze a 149.75-150 figura potrebbe portare a nuovi affondi ribassisti, che dovranno tuttavia essere confermati dal break out dei minimi di 148.90-150 figura, break out che potrebbe portare ad accelerazioni ribassiste fino a 147.25.
Non possiamo tuttavia non far presente che una violazione delle resistenze a 150.00 potrebbe generare ed alimentare nuove vendite dello yen giapponese e riportare le quotazioni ad un test delle aree di 152, livelli sfida che costringerebbe al BOJ a prendere visione delle dinamiche FX.
Il quadro di incertezza tecnica, e di compressione di volatilità ci impone una fase attendista nella nostra operatività per dare spazio alla maggior prudenza.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
USD/JPY In attesa di notizie sul dollaro!La coppia USD/JPY ha registrato un aumento vicino all'area di 150.20, recuperando parte delle perdite precedenti causate dai dati più deboli sull'inflazione statunitense. Tuttavia, il dollaro statunitense è vicino al suo livello più basso da settembre, riflettendo le aspettative che la Federal Reserve abbia concluso la sua politica di stretta. La BoJ potrebbe ritardare un cambiamento dalle politiche monetarie accomodanti a seguito della contrazione dell'economia giapponese. Il trend giornaliero è ribassista, ma la coppia mostra resilienza sopra il livello psicologico di 150.00 e una linea di tendenza ascendente. Una rottura al ribasso potrebbe portare a ulteriori cali verso 149.20-149.15, mentre un movimento al rialzo potrebbe affrontare resistenza a 151.00, 151.20 e 151.90. La situazione richiede cautela prima di posizionarsi per ulteriori guadagni o perdite.
XAUUSD: Rottura dei 2000 in vista!L'oro, consolidandosi sopra i 1.980 dollari questo venerdì, punta a rompere una tendenza al ribasso di due settimane. Nonostante il potenziale recupero del dollaro statunitense, la diminuzione dei rendimenti dei titoli di Stato sostiene il movimento al rialzo dell'oro. Superando la media mobile semplice a 21 giorni a 1.974 dollari, la chiusura di giovedì ha motivato gli acquirenti. L'indice di forza relativa a 14 giorni rimane comodamente al di sopra della linea di mezzo, confermando la tendenza al rialzo. La prossima sfida è la resistenza della linea di tendenza discendente a 1.992 dollari, vicina all'alto del 6 novembre a 1.993 dollari. Una rottura potrebbe spingere gli acquirenti a puntare al livello psicologico di 2.000 dollari. In caso di pressione delle vendite, il supporto iniziale si trova alla media mobile semplice a 21 giorni a 1.974 dollari, con il rischio di un rapido declino a 1.960 dollari. Un'estensione ulteriore verso il basso potrebbe testare il supporto psicologico a 1.950 dollari. L'oro rimane influenzato dalle tendenze del rischio e dalle dichiarazioni della Federal Reserve. Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e l'incertezza sui tassi della Fed mantengono gli investitori cauti. In un mercato di incertezza, il dollaro statunitense rifugio sicuro limita i tentativi di rialzo dell'oro. Tuttavia, l'oro beneficia delle recenti diminuzioni dei rendimenti dei titoli di Stato, con la speranza che il ciclo di rialzi dei tassi della Fed sia concluso e siano previsti tagli dei tassi entro maggio dell'anno prossimo. I dati economici deboli degli Stati Uniti hanno rafforzato le aspettative di una pausa della Fed, giustificando l'impennata dell'oro. A ottobre, l'indice dei prezzi alla produzione negli Stati Uniti ha registrato la sua più ripida diminuzione da tre anni e mezzo, e l'inflazione dell'indice dei prezzi al consumo è scesa al 3,2% su base annua. Le vendite al dettaglio sono diminuite dello 0,1% a ottobre. Giovedì le richieste iniziali negli Stati Uniti sono aumentate di 13.000, raggiungendo 231.000 per la settimana conclusasi il 11 novembre. I prezzi dell'oro probabilmente manterranno una tendenza al rialzo, ma le prese di profitto alla fine della settimana e un potenziale recupero del dollaro statunitense potrebbero rappresentare delle sfide. I dati su inizi di costruzioni e permessi di costruzione negli Stati Uniti si prevede abbiano un impatto limitato sul trading del dollaro statunitense.
USD/JPY Presa di liquidità prima dei 145!Il cambio USD/JPY si negozia in territorio positivo per il sesto giorno consecutivo durante le ore di negoziazione asiatiche di lunedì. La crescita del cambio è supportata dal rendimento più elevato dei titoli del Tesoro statunitense e dai commenti falchi del presidente della Federal Reserve (Fed) Jerome Powell. Attualmente il cambio si quota intorno a 151,70, guadagnando lo 0,10% nella giornata. USD/JPY prosegue la striscia vincente per il quinto giorno consecutivo, negoziando al rialzo intorno a 151,40 durante le prime ore della sessione europea di venerdì. I commenti inaspettatamente falchi del presidente della Federal Reserve (Fed) Jerome Powell hanno avuto un impatto notevole, stimolando i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense e rafforzando il dollaro statunitense (USD) contro lo yen giapponese (JPY). Tuttavia, le autorità giapponesi potrebbero considerare un intervento per frenare l'avanzata del cambio USD/JPY in risposta a questi sviluppi.
La dichiarazione del presidente della Fed Powell all'evento del Fondo Monetario Internazionale (FMI) di giovedì ha espresso preoccupazione che le attuali politiche potrebbero non essere sufficienti a frenare l'inflazione. Tuttavia, lo yen giapponese continua a subire pressioni poiché i piani per uscire dalla posizione di politica accomodante potrebbero essere ritardati a causa della crescita salariale più bassa. Una crescita salariale decente è considerata un fattore cruciale affinché la banca centrale giapponese possa considerare l'uscita dalla politica monetaria agevole prolungata. Il mercato è arrivato al livello del massimo di ottobre 2022 e in questa zona dopo aver rotto un canale rialzista nel daily il mercato potrebbe fare un falsa rottura dei massimi con conseguente discesa di forza verso 145. Fammi sapere cosa ne pensi, un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
USDJPY: Canale rialzista con target a 152 dopo la riunione dellaIl cross USD/JPY si mantiene stabile vicino al livello di 151,00 mentre la Federal Reserve (Fed) mantiene i tassi tra il 5,25% e il 5,5%, come ampiamente previsto dai mercati. Tuttavia, la mancanza di cambiamenti significativi nella dichiarazione sui tassi della Fed lascia gli investitori incerti riguardo a un possibile aumento dei tassi a dicembre per chiudere l'anno. L'indice del dollaro USA (DXY) è in un'ascensione di due giorni, sostenuto dai rendimenti elevati dei titoli del Tesoro USA. Attualmente, l'indice è in rialzo vicino a 106,70 al momento della stesura. Inoltre, il mercato si aspetta la prossima decisione di politica economica della Federal Reserve degli Stati Uniti (Fed), indicando che la banca centrale manterrà la sua attuale politica monetaria nella riunione di mercoledì. Gli investitori osserveranno attentamente la comunicazione post-riunione del Federal Open Market Committee (FOMC), desiderosi di ottenere informazioni che possano aiutare a valutare il potenziale percorso dei tassi di interesse. Le considerazioni basate sui dati per dicembre aggiungono un ulteriore livello di attesa dinamica al mercato. I trader seguiranno anche indicatori chiave come la variazione nell'occupazione secondo il rapporto ADP degli Stati Uniti e l'indice PMI della produzione ISM per ottobre nella sessione nordamericana. USD/JPY si negozia intorno a 151,20 durante la sessione asiatica di mercoledì, arretrando dai massimi annuali segnati dopo che la Banca del Giappone (BoJ) ha rimosso il tetto del 1% per il rendimento dei titoli di stato decennali martedì. Dopo l'aggiustamento del controllo della curva dei rendimenti (YCC), il governatore della BoJ, Kazuo Ueda, ha assunto una posizione nettamente accomodante. Ha espresso preoccupazioni sul fatto che l'inflazione non raggiunga definitivamente gli obiettivi a lungo termine della BoJ. Il Segretario Capo del Gabinetto giapponese, Hirokazu Matsuno, ha intrapreso un'azione verbale per sostenere lo yen. Ha sottolineato l'importanza che le valute si muovano in modo stabile, riflettendo le fondamenta, esprimendo disapprovazione per le rapide fluttuazioni del cambio estero (FX). Pur astenendosi dal commentare livelli di cambio specifici, Matsuno non ha escluso la possibilità di adottare misure per affrontare movimenti disordinati nel cambio estero. Inoltre, la diminuzione inaspettata dell'indice PMI manifatturiero Caixin della Cina a 49,5 in ottobre, rispetto all'espansione di settembre a 50,6, come comunicato nei dati più recenti di mercoledì, ha esercitato pressione sullo yen giapponese (JPY). Nel grafico Daily e' inoltre possibile notare come il mercato stia rimbalzando all'interno di un canale rialzista dalla fine di agosto, al momento si trova al livello 150.90 e da qua potrebbe rimbalzare al livello 149.70 che corrisponde al 0.705 di Fibonacci prima di proseguire il rialzo fino 152 e oltre. Commenta e lascia un like a sostegno del nostro lavoro. Un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
EUR/USD: Canale rialzista con obiettivo 1.07Il martedì scorso, l'EUR/USD ha registrato un calo, consolidando attualmente intorno a 1,0570 dopo essere sceso dai massimi settimanali appena sopra 1,0550. Il dollaro statunitense rimane forte in previsione della decisione del FOMC e dei dati cruciali sull'occupazione statunitense. Sul grafico giornaliero dell'EUR/USD, il prezzo ha invertito la sua direzione vicino alla media mobile semplice a 55 giorni (SMA), ma rimane al di sopra della SMA a 20 giorni in chiusura.
Guardando il grafico a 4 ore, l'EUR/USD ha trovato supporto lungo una linea di tendenza rialzista a breve termine ed è attualmente negoziato intorno alla SMA a 20 periodi. Gli indicatori tecnici offrono un quadro poco chiaro. Un rimbalzo al di sopra di 1,0600 rafforzerebbe le prospettive dell'euro, puntando al prossimo livello di resistenza a 1,0630, mentre una consolidamento al di sotto di 1,0560 segnalerebbe una potenziale debolezza.
L'EUR/USD ha raggiunto inizialmente i massimi settimanali ma ha poi invertito la sua rotta martedì a causa di un dollaro statunitense più forte in previsione dei dati sull'occupazione USA e dell'incontro del FOMC. I dati sull'inflazione e sulla crescita europea sono risultati al di sotto delle aspettative.
I dati provenienti dalla zona euro hanno mostrato un rallentamento dell'inflazione ad ottobre, con un tasso annuale sceso al 2,9% dal 4,8%, al di sotto del consenso di mercato del 3%. Anche il tasso di inflazione di base è sceso al 4,2%, in linea con le previsioni. I dati sulla crescita hanno mostrato una contrazione inaspettata dello 0,1%, rendendo probabile che la Banca Centrale Europea (BCE) mantenga la sua attuale posizione a dicembre.
Ora l'attenzione si sposta sui dati USA e sull'incontro del FOMC. I dati USA martedì hanno presentato risultati misti, tra cui una diminuzione della fiducia dei consumatori, un aumento dell'1,1% nell'indice dei costi del lavoro nel terzo trimestre e un calo a 44 nell'indice PMI di Chicago.
Mercoledì saranno pubblicati il rapporto sull'occupazione ADP e l'indice PMI manifatturiero ISM prima del comunicato del FOMC. Si prevede che la Federal Reserve mantenga invariati i tassi di interesse, il che potrebbe tradursi in un evento relativamente minore. Tuttavia, con l'attenzione rivolta al Presidente Powell e al suo team, è prevista un'accentuazione della volatilità. Infatti mi aspetto per domani una giornata neutrale in attesa della FED nonostante la mia tendenza si lunga come is puo' vedere dal grafico. Fammi sapere cosa ne pensi, un saluto da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
Mappa del percorso dell'ORO dal 1850 al 2050!Movimento del Prezzo dell'Oro: Inizialmente, l'oro ha subito una correzione al ribasso dopo un recente rally, ma ha poi invertito la tendenza, spostandosi verso il livello di $2.000. Ciò suggerisce un interesse continuo da parte degli acquirenti nell'instaurare posizioni lunghe.
Medie Mobili: Sul grafico giornaliero, la media mobile semplice a 20 periodi (SMA) è diventata ascendente, indicando una tendenza rialzista. Si trova al di sotto delle medie mobili a lungo termine.
Indicatori Tecnici: Gli indicatori tecnici sul grafico giornaliero si trovano in territorio ipercomprato, ma si sono ritirati solo leggermente dai massimi recenti. Ciò suggerisce che non è confermato un declino significativo.
Outlook a Breve Termine: Il grafico a 4 ore indica un bias positivo, anche se il momentum si è ridotto. XAU/USD è scambiato al di sopra delle medie mobili, con la SMA a 20 periodi che fornisce supporto intraday.
Dinamiche di Mercato: La domanda per attività rifugio come l'oro e il dollaro statunitense si è ridotta, probabilmente a causa degli eventi in corso in Medio Oriente, tra cui l'offensiva terrestre di Israele nella Striscia di Gaza.
Prossimi Eventi: I partecipanti al mercato stanno monitorando da vicino le comunicazioni delle banche centrali. La Federal Reserve, la Banca del Giappone e la Banca d'Inghilterra stanno per fare annunci nella prossima settimana. Ci sono voci che la Banca del Giappone potrebbe apportare modifiche alla sua politica di controllo della curva dei rendimenti.
Dati sull'Occupazione negli Stati Uniti: Gli Stati Uniti pubblicheranno a breve il rapporto sugli occupati non agricoli di ottobre, un indicatore economico cruciale che può influenzare notevolmente il sentimento di mercato.
Mercati Azionari e Rendimenti dei Titoli di Stato: I mercati azionari stanno registrando performance positive, e i rendimenti dei titoli di Stato stanno aumentando. Tuttavia, questi fattori non hanno fornito un forte sostegno al dollaro statunitense.
EUR/USD Segnali rialzisti prima della Fed?Nel corso della sessione americana di lunedì, l'EUR/USD ha continuato a salire, superando il livello di 1,0600. Questo rialzo è stato spinto dall'ottimismo nei mercati finanziari, evidenziato dalla performance positiva a Wall Street, che ha indebolito il dollaro statunitense. L'EUR/USD è attualmente in una posizione neutrale dal punto di vista tecnico, ma con una tendenza rialzista evidente. Nel grafico a 4 ore, le condizioni favoriscono ulteriori rialzi, poiché la coppia sta scambiando al di sopra di tutte le sue medie mobili, anche se la SMA a 20 periodi rimane al di sotto delle medie più lunghe. Gli indicatori tecnici sono ben posizionati al di sopra delle linee di riferimento, senza mostrare segni di esaurimento del trend rialzista. La settimana precedente è stata caratterizzata dall'ottimismo nei mercati finanziari, grazie all'intervento diplomatico del Qatar nel conflitto tra Israele e Hamas. Anche se Israele ha avviato un'operazione militare nella Striscia di Gaza nel weekend, l'approccio cauto non ha innescato una forte domanda di asset rifugio, il che ha influenzato il calo del dollaro statunitense. Inoltre,. la stima preliminare del PIL tedesco del terzo trimestre ha mostrato una contrazione annuale dello 0,1%, un risultato migliore delle aspettative di mercato che indicavano un calo dello 0,3%. Nel frattempo, l'Indicatore del Sentimento Economico della zona euro per ottobre è rimasto stabile a -17,9, in linea con le letture precedenti e le aspettative di mercato. Il membro del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, Peter Kazimir, ha dichiarato che è ancora troppo presto per affermare che il ciclo di aumento dei tassi è terminato, sottolineando che i responsabili delle politiche non possono garantire il completamento del lavoro. Ha anche affrontato la questione dei tagli dei tassi, affermando che scommettere su tagli dei tassi nella prima metà dell'anno prossimo è fuori luogo. Infine, la Germania ha pubblicato una stima preliminare dell'Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (HICP) di ottobre, che è risultato essere del 3% su base annua, in calo rispetto al 4,3% registrato a settembre e al di sotto del previsto 3,6%. Per quanto riguarda gli eventi economici negli Stati Uniti, l'unico dato previsto era l'Indice di Attività Manifatturiera Dallas Fed di ottobre, che era precedentemente a -18,1. Per domani si prospetta quindi una tendenza rialzista con rintracciamento verso 1.055 prima di continuare long verso 1.0680. Fammi sapere cosa ne pensi, commenta e lascia un like a sostegno del nostro lavoro. Un saluto da Nicola il Ceo di Forex48 Trading Academy.