Fed: oggi focus su inflazione UELe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno messo a segno una seduta caratterizzata dai rialzi. Sul fronte dei dati macroeconomici, è da segnalare la crescita dell’economia cinese del 1° trimestre con il PIL che si è attestato al 4,5%. La misurazione è riuscita ad oltrepassare il consensus Bloomberg al 4% e mette il Paese nelle condizioni di raggiungere l’obiettivo di fine 2023 al 5%. La rilevazione, spinta soprattutto dalla rimozione delle stringenti misure anti-Covid, ha portato diversi analisti ad alzare le stime sul Prodotto Interno Lordo anche oltre il 6%. Nel frattempo, l’indice ZEW sulle condizioni correnti si è attestato a -32,5 punti ad aprile, oltre le previsioni a -40 punti. Oggi il focus sarà invece rivolto all’inflazione dell’Eurozona (marzo, finale), che dovrebbe essere in linea con la rilevazione preliminare al 6,9% e al 5,7% per quella core. Sul fronte delle Banche centrali il Presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha ribadito la necessità di alzare ancora i tassi vista la forza dell’economia. Intanto, da un report pubblicato da Bank of America emerge come l’allocazione degli investitori sulle azioni nei confronti dei bond sia scesa ai minimi dalla crisi finanziaria globale. Questo potrebbe indicare le preoccupazioni in merito ad una recessione. Dal sondaggio emerge come le paure di una contrazione del credito hanno fatto sovrappesare la componente obbligazionaria del 10%, mentre il 63% degli intervistati si attende un’economia più debole. Per i gestori, i principali rischi per i mercati sono il credit crunch, una recessione globale e una politica monetaria restrittiva per via di un’inflazione ancora elevata.
Zew
Dax future: livelli chiave per la settimanaChiusura d'ottava all'insegna della debolezza per il Dax future, che vede sfumare l'attacco alla resistenza formata lo scorso 22 gennaio a 13640 punti, probabilmente appesantito da prese di profitto prudenziali a fronte di dati macroeconomici non esaltanti per l'economia tedesca.
Vista la dipendenza delle esportazioni della Germania dal ciclo economico cinese, non si può escludere un netto peggioramento del Pil come conseguenza dello stop delle attività produttive in Cina.
Questi elementi hanno in qualche modo indebolito la marcia rialzista del future, comunque impressionante visti i livelli di minimo a 12890 punti sperimentati la settimana precedente.
In tal senso la formazione di un dark cloud cover improprio, configurazione candlestick disegnata con le barre di giovedì e venerdì, ha una valenza negativa accentuata dal fatto che accorpando le candele verrebbe fuori una shooting star pericolosa.
Con una struttura grafica in leggero peggioramento l'indicatore di trend cci non riesce a superare i valori di massimo precedenti, segnalando la necessità per i prezzi di consolidare i supporti dinamici oltre i 12370 punti, livello chiave per mantenere viva la struttura rialzista di brevissimo termine.
Le prospettive per la prossima settimana si complicano leggermente, in quanto indicatori più dinamici segnalano una perdita di pressione a ridosso dei massimi più importanti, a 13530, 13575 e 13605 punti.
Inoltre il consolidamento del supporto intraday a 13450 e più in basso a 13390, non sembra ancora sufficiente a garantire uno stabile prolungamento del forte impulso rialzista e che ora probabilmente ha bisogno di più sedute per organizzare un attacco ai livelli di massimo, sperimentati il 22 gennaio oltre i 13640 punti.
Lo scenario ribassista più negativo potrebbe svilupparsi ancora una volta a causa del peggioramento di fattori esterni legati alla diffusione del coronavirus e all'impatto sulla dinamica dei consumi globali, oppure di un ulteriore perdita di fiducia delle imprese tedesche sulla dinamica del ciclo interno alla Germania.
Sarà fondamentale in questo caso la tenuta i supporti statici imprevidenza sperimentati a 13230 e soprattutto 13125, livelli chiave per non confermare la divergenza ribassista in essere sull'oscillatore cci.
Indicazioni e Strategie multiday sul DAX future
Per le posizioni long: sfruttare il possibile test di supporti intraday lungo quota 13465 e 13410 prima di rischiare posizione rialzo a ridosso dei massimi; il rischio non deve superare i 60 punti di stop ed il target oltre 13585 pti.
Con un profilo di rischio minore attendere attendere la verifica del supporto più distante a 13365, valore chiave per tenere viva la probabilità di raggiungere i massimi relativi al 13640 punti, rischiando sempre uno stop di massimo 60 pti.
Per le posizioni short: attendere la conferma della della resistenza intraday al 13530, rischiando uno stop di massimo 60 punti ed un target sotto quota 13405 pti.
Con un profilo di rischio decisamente elevat o verificare tra lunedì e martedì la possibilità di aprire posizioni ribassiste lungo i prezzi di chiusura a 13480, puntando al test di quota 13360 e un rischio massimo di 40 punti.