Azioni Fincantieri: quali impatti dopo la mancata commessa dalla Norvegia?
A Piazza Affari rallentano il passo le azioni Fincantieri che, dopo essersi spinte sui nuovi massimi di sempre, transitano dopo il giro di boa vicino ai valori di venerdì scorso. A frenare gli acquisti sul titolo sono le notizie provenienti dalla Norvegia, con il governo norvegese che ha scelto il Regno Unito come partner strategico per l'acquisizione delle nuove unità navali, nell’ambito del più grande investimento mai realizzato dal Paese in capacità di difesa. Queste saranno fregate di tipo Type-26, prodotte da BAE Systems, con le prime consegne previste a partire dal 2030.
Nei prossimi mesi i governi dei due Paesi firmeranno un accordo vincolante che definirà il quadro della partnership strategica, cui seguiranno le trattative contrattuali con BAE Systems su prezzo e tempi di consegna. Allo stesso tempo verranno negoziati accordi di cooperazione industriale per coinvolgere le industrie dei due Paesi. Il valore complessivo del contratto è vicino agli 11,6 miliardi di dollari.
Senza dubbio nel breve periodo la notizia potrebbe indebolire il titolo Fincantieri considerando che il gruppo, con le sue unità Constellation, era ben posizionato nella shortlist grazie anche alla presenta della controllata norvegese Vard. A questo punto il mercato guarda alle prossime opportunità che potrebbero arrivate sia dalla Grecia che dalla Polonia, interessate agli acquisti di fregate e sottomarini convenzionali.
Azioni Fincantieri: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si stanno muovendo le azioni Fincantieri sulla Borsa italiana. Dopo essersi spinto sui nuovi massimi di sempre in area 20,80 euro, rallenta il passo il titolo Fincantieri con le quotazioni che scambiano nei pressi dei 20,50 euro. Con un'impostazione che su tutti i time frame è al rialzo e con una forza relativa sui top assoluti, eventuali prese di beneficio in direzione dei 17,50 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto. Sulla forza l'eventuale superamento dei 20,80 euro andrebbe a rafforzare la struttura grafica delle azioni, aprendo le strada a ulteriori accelerazioni prima in direzione dei 21,50 euro e a seguire la soglia dei 22 euro.
Al contrario la perdita dei 17,5 euro dovrebbe aprire la strada a una fase correttiva più marcata, che potrebbe essere sfruttata con l'apertura di posizioni ribassiste. In questo caso un primo obiettivo sarebbe posto sui 16,80 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni e a seguire i minimi degli ultimi due mesi in area 16 euro. La perdita di tali sostegni dovrebbe far proseguire le vendite prima in direzione dei 15 euro e successivamente verso i minimi toccati nello scorso mese di giugno in area 13,80-13,70 euro.
DISCLAIMER
Le analisi in oggetto non sono state sponsorizzate dall’emittente o dall’intermediario menzionato. Le informazioni contenute non devono essere considerate né interpretate come consulenza in materia di investimenti. Eventuali punti di vista e/o opinioni espressi non sono intesi e non devono essere interpretate come raccomandazioni o consigli di investimento, fiscali e/o legali. BORSAEFINANZA SRL non si assume alcuna responsabilità per azioni, costi, spese, danni e perdite subite a seguito di informazioni, punti di vista o opinioni presenti nelle analisi di borsaefinanza.it. Prima di intraprendere decisioni di investimento, invitiamo gli utenti a leggere la documentazione regolamentare sempre disponibile per legge sui siti degli emittenti ed ottenere una consulenza professionale. Qui è possibile trovare le informazioni sul produttore dell’analisi.