Ubs: l’utile trimestrale raddoppia, outlook positivo
Gli utili trimestrali di Ubs del secondo trimestre 2025 hanno superato le aspettative degli analisti, grazie soprattutto all'attività di investment banking e di gestione patrimoniale. La banca svizzera ha segnalato anche che con l'allentamento delle tensioni commerciali globali e quindi la ripresa dell'attività degli investitori, i risultati dei prossimi trimestri saranno sostenuti. "Abbiamo mantenuto un forte slancio durante un trimestre che è iniziato con un'estrema volatilità, rimanendo vicini ai nostri clienti e attuando i nostri piani di integrazione. Abbiamo anche mantenuto un bilancio adatto a tutte le stagioni, mentre rispettavamo i nostri piani di ritorno del capitale", ha dichiarato l'amministratore delegato della banca svizzera, Sergio Ermotti. "Ci stiamo posizionando per un successo a lungo termine, migliorando ulteriormente le nostre capacità globali, investendo nelle nostre infrastrutture future e nell'AI (Artificial Intelligence, n.d.r.), mentre partecipiamo attivamente al dibattito sulla futura regolamentazione in Svizzera. Questo ci consente di onorare il nostro impegno a supportare tutte le comunità in cui viviamo e lavoriamo". In questo articolo:
- Ubs: i numeri della trimestrale nel dettaglio
- La guidance
Ubs: i numeri della trimestrale nel dettaglio
Nel terzo trimestre 2025, Ubs ha conseguito ricavi netti per 12,11 miliardi di dollari, in crescita dell'1,76% rispetto agli 11,90 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2024. Gli analisti si aspettavano entrate per 12,45 miliardi di dollari. Nello specifico: i ricavi derivanti dal reddito netto da interessi sono ammontati a 1,97 miliardi di dollari (+28% a/a); i ricavi ottenuti con le commissioni sono risultati di 6,71 miliardi di dollari (+3% a/a); i ricavi dagli strumenti finanziari sono stati di 3,41 miliardi di dollari (-7% a/a); gli altri ricavi si sono attestati a 0,03 miliardi di dollari (-80% a/a). L'utile netto attribuibile agli azionisti è risultato di 2,40 miliardi di dollari, più che raddoppiato rispetto agli 1,14 miliardi di dollari del secondo trimestre 2024, ma soprattutto molto oltre le stime del consensus di 1,90 miliardi di dollari.
Effettuando una divisione per unità di business, i risultati di Ubs nel trimestre a giugno sono i seguenti. Il segmento Global Wealth Management ha registrato entrate per 6,3 miliardi di dollari, con un profitto operativo di 1,44 miliardi di dollari. La divisione Personal & Corporate Banking ha ottenuto un fatturato di 2,34 miliardi di dollari e un reddito operativo di 0,68 miliardi di dollari. L'Asset Management ha riportato ricavi per 0,77 miliardi di dollari e un utile operativo di 0,22 miliardi di dollari. L'attività di Investment Banking ha registrato introiti per 2,97 miliardi di dollari, con un risultato operativo di 0,53 miliardi di dollari.
La banca con sede a Zurigo ha riportato anche un rendimento del patrimonio netto tangibile dell'11,8% e un coefficiente patrimoniale CET 1 ratio - che misura la solvibilità della banca - al 14,4%.
La guidance
Riguardo le prospettive per il terzo trimestre 2025, Ubs ha sottolineato che il sentiment degli investitori rimane "ampiamente costruttivo", attenuato però da "persistenti incertezze macroeconomiche e geopolitiche". In questo contesto, la banca stima un reddito netto da interessi stabile, con un aumento sequenziale a una sola cifra bassa. Quanto all'attività di trading, i ricavi "pull-to-par" ammonteranno a 0,4 miliardi di dollari, mitigando parzialmente gli 1,1 miliardi di dollari in spese di integrazione Credit Suisse. I ricavi pull-to-par sono "ricavi riconosciuti quando le riduzioni di valore equo effettuate sugli strumenti finanziari acquisiti come parte della transazione Credit Suisse vengono disaggregate attraverso la necessaria allocazione del prezzo di acquisto man mano che gli strumenti si avvicinano alla loro scadenza", ha spiegato Ubs.