Trimestrale Amazon: l’ansia per il cloud manda a picco le azioni in Borsa
La trimestrale di Amazon non ha convinto gli investitori a Wall Street. Le azioni del gigante tecnologico statunitense sono crollate di circa 7 punti percentuali nelle contrattazioni dopo il suono della campanella, poiché il mercato è rimasto deluso dalla crescita del cloud e dalla guidance relativa all'utile operativo.
Amazon ha investito miliardi di dollari per creare l'infrastruttura dei data center in grado di contenere la quantità enorme di dati generati dal boom dell'intelligenza artificiale. L'unità di business, però, ha riportato una contrazione della crescita nel secondo trimestre 2025, a differenza dei rivali Microsoft e Alphabet che invece hanno registrato un aumento. Il messaggio arrivato a Wall Street è che l'azienda di Seattle non sta traendo abbastanza beneficio dall'intelligenza artificiale in termini di ritorno economico così come stanno facendo altre Big tech. Le previsioni sull'utile operativo invece hanno mancato nel punto medio dell'intervallo previsto le aspettative degli analisti. In questo articolo:
- Trimestrale Amazon: tutti i numeri nel dettaglio
- La guidance per il terzo trimestre
Trimestrale Amazon: tutti i numeri nel dettaglio
Nel secondo trimestre 2025, Amazon ha realizzato vendite complessive per 167,70 miliardi di dollari, segnando una crescita del 13,33% rispetto a ricavi per 147,98 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2024. Gli analisti si attendevano un fatturato di 162,05 miliardi di dollari.
Tuttavia, Amazon Web Services (AWS) - l'unità dell'azienda che si occupa del cloud e dei data center - ha avuto un aumento di poco più del 17% a 30,9 miliardi di dollari, leggermente al di sopra delle stime del consensus di 30,8 miliardi di dollari. Il dato è deludente se si considera che Azure di Microsoft ha registrato un aumento delle vendite del 39% durante i tre mesi terminati a giugno, mentre le vendite di Google Cloud sono aumentate del 32%. I margini di profitto di AWS si sono contratti al 32,9% nel secondo trimestre, rispetto al 35,5% di un anno fa. I risultati hanno raggiunto il livello più basso dall'ultimo trimestre del 2023. Ciò è molto importante perché sebbene AWS rappresenti una piccola parte delle entrate totali dell'azienda, è un fattore chiave dei profitti, costituendo circa il 60% del reddito operativo complessivo di Amazon.
Incalzato dai giornalisti in conferenza stampa in merito alle letture deludenti dei dati di AWS, l'amministratore delegato Andy Jassy ha spiegato che "ci vorrà del tempo per costruire una capacità sufficiente a soddisfare le esigenze dei clienti", vista la domanda enorme di intelligenza artificiale. "Trovare abbastanza elettricità per alimentare i data center è il più grande vincolo all'espansione dei servizi cloud", ha sottolineato il top manager. Tuttavia, Jassy non ha mancato di rimarcare i vantaggi che AWS offre sotto il profilo della disponibilità e sicurezza. "Ci sono risultati molto diversi nella sicurezza in AWS rispetto a quelli di altri attori". L'a.d. ha citato ciò che è successo negli ultimi mesi, con Microsoft che ha dovuto affrontare ripetute situazioni spiacevoli sul fronte della sicurezza informatica.
Il risultato operativo complessivo di Amazon comunque ha riportato un incremento del 30,67% su base annua a 19,17 miliardi di dollari. L'utile netto si è attestato a 18,16 miliardi di dollari, registrando una crescita del 34,62% rispetto a guadagni per 13,49 miliardi di dollari del secondo trimestre 2024. Gli utili per azione di 1,68 dollari sono aumentati del 33,33% rispetto agli 1,26 dollari di un anno fa e hanno superato largamente le aspettative degli analisti di 1,32 dollari.
La guidance per il terzo trimestre
Per quanto riguarda le prospettive per il terzo trimestre 2025, Amazon stima vendite comprese tra 174 e 179,5 miliardi di dollari, ovvero in crescita tra il 10% e il 15% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il consensus stimava una cifra di 173,08 miliardi di dollari. A deludere è stata invece la proiezione dell'utile operativo, che dovrebbe ricadere nell'intervallo tra 13,5 e 20,5 miliardi di dollari, al di sotto nel punto medio dei 17,4 miliardi di dollari del terzo trimestre dello scorso anno e soprattutto inferiore alle aspettative degli analisti di 19,4 miliardi di dollari. "C'è una nota di cautela nell'ampio intervallo della guidance sul reddito operativo per il terzo trimestre, perché essa tiene conto delle trattative commerciali in corso (sui dazi, n.d.r.) e dell'accelerazione della concorrenza sul fronte dell'intelligenza artificiale", ha detto Sky Canaves, analista della società di ricerca EMarketer.