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Bitcoin Reserve: Texas avanza verso una nuova frontiera finanziaria

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La creazione di una Bitcoin reserve gestita dallo Stato sta facendo passi da gigante in Texas, segnando un importante sviluppo nel panorama degli asset finanziari digitali negli Stati Uniti. 

La recente approvazione del Senate Bill 21 (SB 21) da parte della Camera dei Rappresentanti texana ha aperto la strada a un investimento pubblico in Bitcoin, rappresentando un segnale chiaro dell’interesse istituzionale verso questa criptovaluta.

Greg Abbott e la promozione della blockchain in Texas

Il provvedimento SB 21 autorizza il contabile dello Stato del Texas a istituire e gestire una riserva di Bitcoin. La legge, infatti, consente al contabile di investire in qualsiasi asset digitale con una capitalizzazione di mercato superiore a 500 miliardi di dollari nell’ultimo anno. 

In questo momento, l’unico asset che rispetta tali requisiti è Bitcoin, consolidando così la sua posizione di predominanza nel settore.

Il progetto è stato proposto nel febbraio 2025 dal senatore repubblicano Charles Schwertner, rappresentante di Georgetown. 

Dopo il via libera dal Senato texano con un voto di 25-5 lo scorso 6 marzo, il SB 21 ha ricevuto il sostegno della Camera con un’ampia maggioranza, 101 voti favorevoli contro 42 contrari, al terzo turno di lettura. 

Ora la palla passa nelle mani del governatore del Texas, Greg Abbott, chiamato a firmare la legge o porre il veto. La prospettiva di un veto appare però remota. Abbott, infatti, ha già dimostrato forte interesse per il mondo degli asset digitali

Nel 2021, il governatore ha ospitato la Texas Blockchain Conference e ha dichiarato più volte che il Texas punta a diventare il leader negli ambiti blockchain e criptovalute. 

Su Twitter ha affermato che lo Stato sarebbe “#1 per blockchain & cryptocurrency”, sottolineando un approccio favorevole all’innovazione digitale nelle politiche pubbliche.

Se Abbott dovesse approvare il SB 21, il Texas diventerebbe il terzo Stato statunitense a legiferare in materia di riserve Bitcoin, seguendo le orme di New Hampshire e Arizona. 

Questa tendenza indica un crescente riconoscimento del ruolo strategico di Bitcoin nelle politiche finanziarie statali.

La strategia di Trump per Bitcoin e gli asset digitali

Le iniziative legislative per istituire riserve in Bitcoin non sono un fenomeno isolato. Il sito Bitcoin Laws monitora infatti ben 47 proposte di legge dedicate a riserve di Bitcoin in 26 Stati USA, affiancate da altre 13 iniziative simili a livello federale. 

Ciò riflette un movimento nazionale verso il riconoscimento istituzionale degli asset digitali come strumento strategico.

Questo contesto legge si inserisce perfettamente all’interno delle linee guida politiche adottate dal governo federale sotto la presidenza di Donald Trump, rieletto nel novembre 2024. 

Dal suo insediamento a gennaio, Trump ha avviato politiche volte a rendere gli Stati Uniti più accoglienti verso le criptovalute.

Tra le azioni più significative figurano la sospensione di misure che limitavano l’uso delle criptovalute da parte delle banche, la nomina di sostenitori delle criptovalute in ruoli regolatori chiave e, soprattutto, la creazione di una riserva strategica di Bitcoin.

Il 7 marzo, Trump ha ufficialmente firmato un ordine esecutivo intitolato “Establishment of the Strategic Bitcoin Reserve and United States Digital Asset Stockpile”. 

Questa direttiva istituisce una riserva strategica esclusiva per Bitcoin, rispondendo alle preoccupazioni di alcuni settori dell’industria che temevano un portafoglio digitale troppo diversificato con altre criptovalute come XRP, SOL e ADA.

Parallelamente, l’ordine introduce il concetto di una “Digital Asset Stockpile”, ovvero una riserva più ampia comprendente varie criptovalute, volta a dare ulteriore dignità istituzionale all’intero comparto degli asset digitali.

L’adozione di riserve in Bitcoin da parte di stati come Texas e la spinta degli organi federali rappresentano un cambio di paradigma. 

Le criptovalute non sono più solo strumenti di investimento privato o speculative. Al contrario stanno entrando nelle strategie finanziarie pubbliche come asset a lungo termine con potenziale di crescita e valore di riserva.

Questa evoluzione potrebbe attrarre ulteriori investimenti nel settore blockchain negli Stati Uniti, rafforzando il ruolo del Paese come hub globale dell’innovazione digitale.

Perché la Bitcoin reserve è importante per il Texas e gli USA

L’interesse per una Bitcoin reserve riflette una volontà crescente di diversificare i portafogli pubblici rispetto agli asset tradizionali. 

Inoltre, Bitcoin, con la sua capitalizzazione e diffusione globale, emerge come un singolo asset digitale riconosciuto, sicuro e relativamente stabile, ideale per funzioni di riserva.

Nel contesto politico attuale, segnato dall’accelerazione della digitalizzazione economica sotto la presidenza di Trump, queste iniziative mostrano come le istituzioni pubbliche intendano non solo regolare, ma anche investire attivamente in questa nuova classe di asset.

Se il governatore Abbott firmerà il SB 21, Texas potrà diventare un modello per altri stati interessati a introdurre riserve digitali gestite dalla pubblica amministrazione. 

Oltre al valore finanziario, ciò potrebbe migliorare la posizione dello Stato in termini di innovazione tecnologica e attrattività per le aziende del settore.

Inoltre, l’approvazione renderà il Texas un protagonista strategico della finanza digitale statunitense, contribuendo a definire le future politiche di investimento pubblico in criptovalute.

La nascita della Bitcoin reserve in Texas segna un importante passo verso l’integrazione degli asset digitali nelle politiche pubbliche. 

Attraverso una legislazione mirata e un sostegno governativo forte, il Texas si posiziona in prima linea nel movimento nazionale che riconosce sempre più Bitcoin come un pilastro della strategia finanziaria moderna. 

Gli sviluppi futuri potranno confermare questa tendenza, aprendo nuove opportunità di crescita e stabilità per gli investimenti pubblici digitali.