The CryptonomistThe Cryptonomist

Crypto: nuove regole per fermare il riciclaggio con Bitcoin

5 minuti di lettura

Il governo turco si prepara a implementare nuove misure stringenti per contrastare il riciclaggio di denaro attraverso le transazioni di crypto.

In particolare, le autorità intendono regolamentare severamente le operazioni legate a reati come il gioco d’azzardo illegale e le frodi, punti critici nell’uso illecito delle piattaforme di scambio di crypto.

Misure stringenti su transazioni con crypto per combattere il riciclaggio

Il Ministero del Tesoro e delle Finanze della Turchia ha annunciato una serie di interventi rivolti al settore delle criptovalute per arginare il flusso di riciclaggio generato da attività criminali. 

Questi provvedimenti si focalizzano sulle transazioni di Bitcoin e altri asset digitali, imponendo obblighi più severi alle piattaforme che offrono servizi di scambio e trasferimento.

Un elemento cardine riguarda la richiesta di raccogliere informazioni dettagliate sull’origine delle somme e la destinazione delle crypto trasferite.

Di conseguenza, per ogni movimento, il cliente dovrà fornire una descrizione della transazione lunga almeno 20 caratteri, così da tracciare con maggiore precisione ogni operazione.

Il cosiddetto “travel rule” – una normativa che impone la condivisione di dati del mittente e del destinatario nelle transazioni – verrà esteso e applicato con rigore.

In particolare, le operazioni di prelievo di cripto non soggette a questa regola saranno sottoposte a limiti temporali restrittivi.

  • Ogni prelievo da un account dovrà avvenire almeno 48 ore dopo l’acquisto, scambio o deposito dell’asset digitale.
  • Al primo prelievo da un account, invece, il limite sarà esteso a 72 ore.

Queste tempistiche mirano a ridurre la possibilità che fondi sospetti vengano spostati rapidamente fuori dal sistema, complicandone così l’indagine e il recupero.

La lotta al riciclaggio con Bitcoin e altre criptovalute si estende anche alle cosiddette stablecoin, asset il cui valore è ancorato a una valuta o bene reale per garantire stabilità.

Il governo turco ha imposto limiti rigorosi a trasferimenti di stablecoin per contenere flussi sospetti.

  • Un limite quotidiano di 3.000 dollari per le transazioni in stablecoin.
  • Un tetto mensile fissato a 50.000 dollari.

Gli operatori di piattaforma che applicano rigorosamente il travel rule, raccogliendo dati completi di mittente e destinatario (tra cui nome, indirizzo di residenza, data e luogo di nascita), possono aumentare tali limiti fino al doppio, premiando la conformità normativa.

Questo sistema crea uno stimolo per gli operatori a rispettare gli obblighi di trasparenza e tracciabilità.

Conseguenze per la non conformità

Il Ministro Mehmet Şimşek ha sottolineato che queste normative mirano a monitorare efficacemente il flusso di criptovalute nel rispetto della natura specifica dell’ecosistema cripto. 

Ha infatti dichiarato che i fornitori di servizi di cripto – come exchange e wallet – avranno il compito di supervisionare le operazioni, eseguendo i controlli e garantendo che non venga favorito alcun uso illecito.

Inoltre, ha precisato che gli utenti impegnati in attività lecite e documentate, quali la liquidità, market making e arbitraggio tra mercati, non saranno soggetti ai vincoli temporali e ai limiti imposti, consentendo così un equilibrio tra sicurezza e innovazione finanziaria.

Questo approccio tutela le operazioni autentiche senza ostacolare lo sviluppo del settore.

L’attuazione rigorosa delle nuove regole comporta anche pesanti sanzioni amministrative e legali  per gli operatori che non rispettano i requisiti.

Il Ministro ha rimarcato che i fornitori di servizi cripto che si dimostreranno inadempienti rischiano non solo multe, ma anche la revoca o mancato rilascio delle licenze operative.

Questa misura intende rafforzare la fiducia degli utenti e delle istituzioni nel mercato delle criptovalute e preservare l’integrità del sistema finanziario nazionale.

Di conseguenza, solo le piattaforme che agiscono nel pieno rispetto delle normative potranno continuare a operare liberamente.

Il messaggio del Ministero è chiaro: un ambiente regolato e trasparente è indispensabile per la crescita sostenibile delle criptovalute.

Le misure mirano ad accrescere la sicurezza degli utenti, proteggendoli dal rischio di entrare in contatto con fondi illeciti, e allo stesso tempo a difendere il sistema finanziario nazionale dagli abusi.

Verso una maggiore regolamentazione delle crypto in Turchia

Le nuove regole delineano un percorso chiaro per la regolamentazione del mercato delle criptovalute. Esse sono progettate per:

  • Prevenire il riciclaggio di denaro e la frode mediante Bitcoin e stablecoin;
  • Garantire la tracciabilità dettagliata di tutte le transazioni;
  • Applicare limiti temporali per i prelievi e limiti monetari per i trasferimenti;
  • Favorire la conformità attraverso incentivi e pene severe in caso di violazione;
  • Tutelare le attività legittime senza bloccare l’innovazione tecnologica.

In tal modo, la Turchia intende bilanciare la necessità di sicurezza con la crescente importanza del settore cripto nell’economia digitale globale.

L’attuazione di queste misure costituisce una svolta significativa nel controllo delle criptovalute, stimolando gli operatori a migliorare la governance interna e la trasparenza. 

In questo contesto, gli utenti e gli investitori sono chiamati a operare con maggiore consapevolezza e a scegliere piattaforme conformi alle nuove normative.

Inoltre, le autorità continueranno a monitorare l’efficacia delle regole, potenziando gli strumenti di vigilanza per mantenere elevati standard di sicurezza.

Di conseguenza, il settore delle criptovalute si avvia verso un futuro più sicuro e regolamentato, in cui l’innovazione coesisterà con la tutela dell’integrità finanziaria.

Per chi opera nel mondo cripto, è dunque fondamentale aggiornarsi costantemente sulle novità legislative e rispettare le disposizioni, contribuendo così a un mercato più trasparente e affidabile per tutti.