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Bitcoin oltre i 120.000$: nuovi massimi storici, analisi e scenari futuri per investitori e trader

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Bitcoin ha recentemente raggiunto nuovi massimi storici, superando stabilmente i 110.000 dollari e confermando nuovamente la sua posizione dominante nel panorama delle criptovalute. Nonostante le incertezze legate alla politica statunitense, alle turbolenze macroeconomiche e ai disordini geopolitici, Bitcoin è riuscito a mantenere un solido trend rialzista, toccando i 123.000 dollari e alimentando le aspettative per ulteriori massimi assoluti (ATH).

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Il ruolo crescente degli investitori istituzionali

Uno dei principali driver dietro l’ascesa di Bitcoin è il crescente interesse da parte degli investitori istituzionali, che considerano sempre più la criptovaluta come una valida alternativa agli asset tradizionali, in grado di offrire protezione contro l’inflazione e diversificazione del portafoglio. Esempi concreti includono l’acquisto massiccio di Bitcoin da parte di società come Tesla, che già nel 2021 aveva investito circa 1,5 miliardi di dollari, e Strategy, che negli ultimi anni ha accumulato oltre 150.000 BTC.

Negli ultimi mesi, altre aziende quotate hanno raccolto ingenti somme di capitale proprio da destinare all’acquisto di Bitcoin. Un esempio emblematico è il piano europeo “1%” di The Blockchain Group, che punta a raccogliere 300 milioni di euro, così come Gamestop, che ha rilanciato con una raccolta da ben 1,75 miliardi di dollari. Inoltre, la neonata società American Bitcoin, filiale di maggioranza di Hut 8 fondata in collaborazione con Eric e Donald J. Trump, che si concentra esclusivamente sul mining e sullo sviluppo di riserve strategiche di Bitcoin, dimostra ulteriormente come il supporto istituzionale stia crescendo rapidamente. 

ETF su Bitcoin: l’effetto BlackRock e la fiducia degli istituzionali

La recente approvazione di ETF (Exchange Traded Funds) su Bitcoin, in particolare negli Stati Uniti, ha notevolmente facilitato l’accesso al mercato cripto. Gli ETF continuano infatti a registrare afflussi significativi, sostenendo Bitcoin e confermando il sentiment positivo del mercato. Un esempio fra tutti è il rapido successo di IBIT di BlackRock, un ETF basato su Bitcoin che ha rapidamente raggiunto gli 80 miliardi di dollari di asset in gestione, segnando un record storico, che rappresenta un chiaro segnale della fiducia istituzionale crescente nel futuro di questa criptovaluta. 

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Inflazione, tassi d’interesse e stablecoin: lo scenario macroeconomico

Infine, un eventuale taglio dei tassi di interesse da parte della Fed potrebbe fornire un ulteriore slancio rialzista a tutto il settore. Il contesto macroeconomico globale, caratterizzato da inflazione persistente e politiche monetarie espansive delle banche centrali, ha spinto sempre più investitori a considerare Bitcoin come una protezione efficace contro la perdita di valore delle valute tradizionali.

In tale contesto, il settore delle stablecoin sta mostrando segnali di forte crescita, come testimoniato dal debutto record in borsa di Circle, con una capitalizzazione superiore ai 30 miliardi di dollari, e dalla possibilità di quotazione in borsa di Tether, con stime che superano addirittura i 500 miliardi di dollari di market cap. La recente normativa GENIUS Act approvata negli USA, sostenuta dal Segretario al Tesoro Scott Bessent, prospetta una crescita esplosiva del settore, stimata fino a superare i 2.000 miliardi entro il 2028. 

Bitcoin come asset strategico nei portafogli moderni

Secondo BlackRock Investment Institute, questo scenario normativo favorevole negli Stati Uniti sta contribuendo significativamente alla diffusione mainstream degli asset digitali, rendendo Bitcoin e altre criptovalute driver sempre più rilevanti di rischio e rendimento all’interno dei portafogli degli investitori, piuttosto che semplici asset speculativi. 

La stessa BlackRock evidenzia che il Genius Act consolida il ruolo delle stablecoin come metodo di pagamento chiave per il futuro della finanza, identificandole come una delle grandi forze in grado di guidare i rendimenti. Le stablecoin, ancorate principalmente al dollaro statunitense, potrebbero rafforzare ulteriormente il loro predominio sui mercati globali, sebbene la domanda crescente di stablecoin possa avere un impatto limitato sui rendimenti dei titoli del Tesoro USA a breve termine. In ogni caso, Bitcoin rimane comunque identificato come un motore di rendimento distinto.

Criptovalute: i rischi da monitorare tra regolamentazione, volatilità e concorrenza

Le prospettive future restano generalmente positive, pur riconoscendo la presenza di rischi significativi che gli investitori dovrebbero considerare attentamente. Tra questi, le restrizioni normative severe rappresentano una minaccia concreta: eventuali regolamentazioni più rigide adottate da governi influenti potrebbero limitare fortemente l’accesso o la libertà d’uso di Bitcoin e di altre criptovalute, influenzando negativamente il mercato. La volatilità intrinseca resta inoltre un elemento di preoccupazione, poiché rapidi cambiamenti nei prezzi potrebbero mettere a dura prova gli investitori meno preparati.

Un altro rischio significativo deriva dalla concorrenza crescente di altre criptovalute emergenti, prima fra tutte Ethereum, che sta attirando ingenti capitali grazie agli ETF dedicati e ad applicazioni decentralizzate sempre più diffuse. Arthur Hayes ha indicato un target di prezzo per Ethereum pari a 10.000 dollari nel medio termine, confermando la crescente attrattività di questa criptovaluta rispetto a Bitcoin.

Inoltre, lo sviluppo del settore della finanza centralizzata (CeFi), con innovazioni quali le azioni tokenizzate di Robinhood e gli accordi strategici, come quello recentemente annunciato tra Crypto.com ed Emirates, potrebbe influenzare profondamente la distribuzione dei capitali e gli equilibri interni al mercato cripto.

L’impatto del ciclo di halving: cosa aspettarsi entro il 2026

Infine, va ricordata la ciclicità caratteristica del prezzo di Bitcoin (un halving ogni 4 anni circa), e la sua natura deflazionistica, con una quantità massima fissata a 21 milioni di unità, che continua a generare una pressione rialzista dopo ogni halving che diminuisce l’offerta disponibile sul mercato. 

progressi dell'halving di bitcoin. the cryptonomist

Figura 3 – Bitcoin Halving. Fonte: BitBo

L’attuale ciclo di halving potrebbe raggiungere un punto critico nel 2026, anno che gli investitori dovrebbero monitorare con particolare cautela, essendo potenzialmente soggetto a una fase di forte correzione dei prezzi dopo un periodo di crescita sostenuta.

Strategie per investire in Bitcoin nel 2025 (e oltre)

Per gli investitori interessati al mondo cripto, un approccio prudente e informato resta dunque fondamentale. È consigliabile evitare decisioni impulsive, adottare strategie di accumulo graduali e diversificare il portafoglio crypto. 

I nuovi massimi di Bitcoin offrono un segnale fortemente positivo per l’intero settore, ma la cautela rimane cruciale per affrontare con successo le sfide future e sfruttare al meglio le opportunità offerte da questo mercato dinamico e in rapida evoluzione. 

Alla prossima e buon trading!

Andrea Unger