Bitcoin e il crollo Metaplanet: perché il modello di funding è sotto assedio
Metaplanet ha visto il proprio titolo dimezzarsi dal 18 giugno 2025, cancellando in poco tempo una crescita superiore al 400% da inizio anno e mettendo Simon Gerovich, la mente dietro la strategia Bitcoin-centrica, davanti al problema del crollo del “flywheel” dei finanziamenti.
Cos’è successo a Metaplanet: la grande corsa e il crollo
Metaplanet è diventato un nome chiave nella scena finanziaria giapponese grazie alla svolta impressa da Simon Gerovich, già noto per aver trasformato un hotel in difficoltà in una holding all’avanguardia. Dopo aver scommesso su Bitcoin come asset centrale, l’azienda ha visto le proprie azioni impennarsi di oltre il 400% tra gennaio e giugno 2025.
Dal 18 giugno 2025, però, il valore delle azioni Metaplanet (3350) in Borsa si è più che dimezzato. Questa brusca caduta ha innescato interrogativi a cascata sul modello “company-as-Bitcoin proxy”, cioè società quotate che accumulano Bitcoin in bilancio come MicroStrategy negli Stati Uniti. In Giappone, però, il contesto normativo e la percezione degli investitori sono diversi.
Come funziona il ‘flywheel’ dei finanziamenti e perché è in crisi
Il successo di Metaplanet si è basato su un accordo di finanziamento innovativo: usando la crescita del prezzo delle azioni, la società emetteva nuovi titoli, raccoglieva capitali, e acquistava altro Bitcoin, generando una spirale virtuosa (la cosiddetta “flywheel”).
Quando il valore crescenti delle azioni supportava ulteriori emissioni, la strategia sembrava imbattibile. Tuttavia, con la perdita del 50% sul titolo dopo il 18 giugno 2025, il meccanismo ora si inceppa: le nuove emissioni produrrebbero immediatamente una forte diluizione per gli attuali azionisti, rendendo molto più difficile raccogliere capitali senza penalizzare chi ha già investito.
Simon Gerovich si trova dunque costretto a cercare “una nuova soluzione di funding”, avverte la fonte. Il rischio è che Metaplanet non possa continuare la propria politica aggressiva di accumulo Bitcoin come nei mesi precedenti.
Quali sono le conseguenze per Metaplanet e per il modello ‘proxy Bitcoin’
Il calo repentino del prezzo delle azioni Metaplanet mette sotto pressione tutti coloro che puntavano sulla società come veicolo finanziario “facile” per esporsi a Bitcoin nel mercato giapponese, specie dove l’acquisto diretto di crypto resta complesso per la regolamentazione.
Inoltre, secondo la fonte, il caso Metaplanet rappresenta un test cruciale per il modello “publicly traded Bitcoin proxy”: un meccanismo esaltato dal successo di MicroStrategy, ma difficilmente replicabile fuori dagli Stati Uniti quando la volatilità si innalza e la raccolta di nuovi capitali diventa troppo diluitiva.
“La crescita parabolica non è sempre sostenibile”, ammettono alcuni osservatori del settore. In Giappone, dove l’appetito per il rischio è storicamente moderato, questo crollo può raffreddare l’effetto imitazione su altre società.
Chi è Simon Gerovich e perché Metaplanet era considerata rivoluzionaria
Simon Gerovich è una figura sempre più centrale nell’ecosistema Bitcoin asiatico. Grazie alla trasformazione di un hotel in fallimento in un depositario Bitcoin tech-friendly, aveva reso Metaplanet il punto di riferimento per chi in Giappone desiderava investire in Bitcoin attraverso strumenti tradizionali.
Il boom delle azioni della società aveva attirato l’attenzione non solo di investitori locali ma anche di molti internazionali. Il modello di business era considerato una via innovativa, capace di superare vincoli normativi e offrire trasparenza sui bilanci.
Tuttavia, il brusco dietrofront dei prezzi evidenzia come puntare solo sulla crescita accelerata di Bitcoin possa esporre a rischi elevati sia la società che i risparmiatori che la utilizzano come proxy.
Cosa succede ora: possibili scenari e warning per il futuro
Secondo la fonte, Gerovich è già al lavoro su nuove ipotesi per stabilizzare il funding di Metaplanet, forse ricorrendo a partner strategici o a forme di finanziamento non legate esclusivamente all’andamento azionario.
Nel breve periodo, ogni nuovo shock sul prezzo del titolo potrebbe compromettere la fiducia nel meccanismo “flywheel”, rendendo necessario un ridisegno della strategia di accumulo Bitcoin.
Inoltre, il caso Metaplanet manda un segnale chiaro a chi sogna di replicare il modello “proxy Bitcoin”: la volatilità e la dipendenza dai mercati tradizionali possono rendere fragili anche le strategie più brillanti.
Il futuro di Bitcoin come asset societario: tutto può cambiare
L’impatto del crollo Metaplanet si fa sentire ben oltre il Giappone: segnala limiti e ostacoli per tutte le aziende che puntano a costruire un business sul possesso massiccio di Bitcoin in bilancio. Il futuro della strategia “company-as-Bitcoin” dipende ora dalla capacità di rinnovarsi sul fronte dei finanziamenti.
In definitiva, il prossimo capitolo per Metaplanet e per Gerovich sarà deciso nei prossimi mesi: tutto può cambiare se sapranno ritrovare fiducia e inventare nuove formule per sostenere l’accumulo di asset digitali anche oltre la volatilità di breve periodo. Segui gli aggiornamenti della community e preparati a scenari sempre più incerti e dinamici.