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Ethereum: crash e resilienza nel primo semestre 2025

4 minuti di lettura

Il primo semestre del 2025 è stato estremamente sfidante per Ethereum, che ha visto il proprio prezzo in crash dai massimi annuali, sottoperformando Bitcoin e consolidando una divergenza mai così marcata tra le due principali criptovalute.

Nonostante aggiornamenti tecnici importanti e l’attesa per un possibile ETF con meccanismi di staking, Ethereum ha faticato a recuperare terreno. Questa analisi, basata sui dati del report semestrale 2025 di CoinGlass sul mercato dei derivati crypto, esplora le cause del calo e le prospettive di ETH nei prossimi mesi.

Un crash impressionante dai massimi

Ethereum ha iniziato il 2025 in forte rialzo, raggiungendo un massimo di circa $3.700 a gennaio, ma già entro aprile il prezzo era crollato sotto la soglia critica dei $1.400, segnando un calo superiore al 60%.

Dopo un parziale rimbalzo a maggio, ETH si è stabilizzato a circa $2.500 a inizio giugno — comunque ben al di sotto dei livelli di inizio anno. Secondo CoinGlass, si tratta di una delle peggiori performance semestrali di Ethereum negli ultimi anni, in netto contrasto con Bitcoin, che ha chiuso il semestre con un nuovo massimo storico (fonte: CoinGlass).

ETH/BTC ratio ai minimi

Uno degli indicatori più significativi della debolezza di Ethereum è il rapporto ETH/BTC. All’inizio dell’anno il rapporto era intorno a 0,036, ma è progressivamente sceso fino a toccare un minimo di circa 0,017, registrando una perdita di oltre il 50% rispetto a gennaio. Questa discesa evidenzia la crescente sfiducia degli investitori verso Ethereum, che non è riuscito a tenere il passo con Bitcoin né a recuperare una parte significativa della capitalizzazione persa.

Perché Ethereum è andato in crash?

Le ragioni del deludente andamento di ETH sono molteplici:

  • Debolezza della domanda retail: gli investitori al dettaglio, tradizionalmente più propensi al rischio, hanno ridotto l’esposizione a ETH e altcoin in favore di BTC.
  • Competizione ecosistemica: la concorrenza dei layer‑1 alternativi come Solana e altre chain ad alta scalabilità ha ridotto l’appeal di Ethereum.
  • Assenza di nuovi catalizzatori: sebbene l’aggiornamento tecnico Pectra abbia portato miglioramenti, non ha generato l’entusiasmo necessario a spingere i prezzi.
  • Sentiment istituzionale concentrato su Bitcoin: gli ETF spot su ETH sono ancora in attesa dell’approvazione di meccanismi di staking, mentre quelli su BTC sono già in piena operatività.

Derivati ETH: resilienza nei volumi

Nonostante la debolezza sul mercato spot, i derivati ETH hanno mostrato una certa resilienza.

Secondo CoinGlass, l’open interest sui futures ETH ha superato i $30 miliardi a maggio, con Binance al primo posto per open interest in ETH. Questo dato suggerisce che, pur in una fase ribassista, ETH resta un asset strategico per i trader professionali e per le strategie di copertura sul breve termine (fonte: CoinGlass).

Prospettive per H2 2025

CoinGlass prevede che la seconda metà del 2025 potrebbe riservare opportunità per Ethereum, soprattutto se venisse approvata la componente di staking per gli ETF spot su ETH. Un tale sviluppo potrebbe riaccendere l’interesse istituzionale e migliorare il sentiment generale, anche se il ritorno ai massimi storici sembra, al momento, lontano. Inoltre, un miglioramento del contesto macro e una ritrovata fiducia nella DeFi potrebbero supportare una graduale ripresa.

Il 2025 ha mostrato chiaramente le fragilità di Ethereum, incapace di competere con la forza istituzionale di Bitcoin. Il crollo del prezzo, il deterioramento del rapporto ETH/BTC e la perdita di attrattiva rispetto ai concorrenti layer‑1 sottolineano la necessità per Ethereum di trovare nuovi driver di crescita.

Tuttavia, la solidità dei volumi sui derivati e l’attesa per sviluppi normativi lasciano aperta la porta a una ripresa nella seconda metà dell’anno. Per gli investitori, resta fondamentale monitorare gli sviluppi sull’ETF spot con staking e l’evoluzione dell’ecosistema DeFi.

Inoltre, il crollo di Ethereum nel primo trimestre 2025 è stato particolarmente marcato, con un calo del 45%, mentre l’oro ha registrato un’impennata del 20%, sottolineando un cambio di preferenze tra gli investitori.

Secondo Kucoin, Ethereum ha affrontato i peggiori ritorni nel primo trimestre dal 2018, un segnale che evidenzia la necessità di nuovi catalizzatori per invertire la tendenza.

Infine, il crollo previsto di Ethereum potrebbe portare il prezzo a scendere fino a 800 dollari, un livello che rappresenterebbe un test cruciale per la tenuta del mercato.