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L’operazione da 1 miliardo di dollari di Starboard Value: Pfizer assisterà a una rinascita tanto necessaria?

Secondo quanto riportato, nel tentativo di ridisegnare il futuro di Pfizer, l’investitore attivista Starboard Value ha acquisito una quota del valore di circa 1 miliardo di dollari.

Questa decisione arriva in un momento in cui il colosso farmaceutico si trova ad affrontare sfide crescenti, tra cui il calo della domanda per i suoi prodotti anti-Covid-19 e l’aumento della concorrenza.

Si prevede che Starboard, nota per il suo coinvolgimento nei cambiamenti strategici di aziende con performance inferiori alle aspettative, spingerà per i cambiamenti presso la casa farmaceutica con sede a New York.

Venerdì la capitalizzazione di mercato di Pfizer si attestava intorno ai 162 miliardi di dollari.

Un tempo titolo azionario di grande successo grazie al suo ruolo nello sviluppo del primo vaccino contro il Covid-19, Pfizer ha visto il prezzo delle sue azioni scendere di quasi la metà rispetto al picco del 2021.

Nonostante questo calo, quest’anno le azioni Pfizer sono rimaste relativamente stabili, in contrasto con un rialzo del 21% registrato dall’indice S&P 500.

Ex dirigenti chiamati a rinnovare Pfizer

Nel tentativo di rilanciare Pfizer, Starboard avrebbe coinvolto due ex dirigenti dell’azienda, Ian Read e Frank D’Amelio, che si sarebbero mostrati interessati ad assistere l’investitore nel suo programma.

Read è stato CEO di Pfizer dal 2010 al 2018 e ha nominato l’attuale CEO, Albert Bourla.

D’Amelio ha ricoperto il ruolo di Chief Financial Officer dal 2007 al 2021, il che ha consentito a entrambi di acquisire una conoscenza approfondita delle attività e della storia dell’azienda.

Tuttavia, stando a quanto riportato, i dettagli della strategia di Starboard e delle discussioni con Pfizer restano riservati.

La pressione degli investitori sulla leadership di Albert Bourla

Il CEO di Pfizer, Albert Bourla, è sottoposto a crescenti pressioni da parte degli investitori, mentre l’azienda è alle prese con il calo delle vendite dei suoi prodotti correlati alla pandemia.

Una volta attenuata la crisi sanitaria globale, l’azienda ha valutato male la domanda a lungo termine di vaccini e farmaci anti-Covid-19, causando un divario significativo nei ricavi.

Nonostante il successo rivoluzionario nella distribuzione del vaccino contro il Covid-19 e del suo farmaco antivirale Paxlovid, Pfizer ha faticato a mantenere lo slancio.

Nel 2022 l’azienda ha generato un fatturato di oltre 100 miliardi di dollari, trainato dai suoi prodotti anti-pandemia, ma da allora la domanda è crollata.

Il portafoglio principale dell’azienda deve ancora compensare la perdita, con diversi prodotti chiave come l’anticoagulante Eliquis e il trattamento per l’artrite Xeljanz che dovranno affrontare la concorrenza incombente di alternative più economiche nel prossimo futuro.

Ad aggravare le difficoltà di Pfizer, il tentativo iniziale dell’azienda di sviluppare un farmaco per la perdita di peso è fallito, perdendo l’opportunità di entrare in un mercato in forte espansione su cui i concorrenti Eli Lilly e Novo Nordisk avevano capitalizzato.

Tuttavia, Pfizer continua i suoi sforzi, proponendo una versione della sua pillola anti-obesità da assumere una volta al giorno.

L’attenzione si sposta sull’oncologia a causa delle crescenti sfide di Pfizer

Pfizer sta ora puntando molto sulla sua pipeline oncologica, soprattutto dopo l’acquisizione da 43 miliardi di dollari della società biotecnologica Seagen avvenuta lo scorso anno.

Secondo le proiezioni di Pfizer, le terapie antitumorali all’avanguardia di Seagen, note come coniugati farmaco-anticorpo (ADC), dovrebbero generare fino a 10 miliardi di dollari di vendite annuali entro il 2030.

L’azienda ha inoltre utilizzato i guadagni derivanti dal Covid-19 per effettuare altre acquisizioni di notevoli dimensioni, tra cui Arena Pharmaceuticals per 6,7 miliardi di dollari e Biohaven Pharmaceutical per 11,6 miliardi di dollari.

Ha inoltre speso 5,4 miliardi di dollari per Global Blood Therapeutics, nonostante di recente abbia dovuto ritirare tutti i lotti di Oxbryta, un trattamento contro l’anemia falciforme acquisito nell’ambito dell’accordo.

Nonostante questi sforzi, alcuni analisti hanno criticato Pfizer per la presunta mancanza di concentrazione nella sua strategia di fusioni e acquisizioni.

Sotto la guida di Ian Read, la Pfizer era nota per aver concentrato la propria attenzione su settori chiave come i vaccini e le terapie contro il cancro.

Tuttavia, Bourla ha adottato un approccio diverso, incrementando significativamente la spesa in ricerca e sviluppo e disinvestendo al contempo dalle attività non strategiche, tra cui la divisione farmaci fuori brevetto.

Risultati contrastanti e continui sforzi di riduzione dei costi

L’attuale prezzo delle azioni Pfizer rimane al di sotto del livello del 2019, quando Bourla assunse per la prima volta la guida dell’azienda, il che dimostra la frustrazione degli investitori.

Verso la fine dell’anno scorso, la società ha lanciato l’allarme per un potenziale calo dei ricavi nel 2024 e ha svelato un piano di riduzione dei costi da 3,5 miliardi di dollari, da attuare entro la fine dell’anno prossimo.

A maggio l’azienda ha lanciato una nuova iniziativa pluriennale volta a ridurre ulteriormente le spese.

A luglio, Pfizer ha rivisto al rialzo le sue previsioni per l’intero anno, sostenuta dalle nuove acquisizioni e dai recenti lanci di prodotti, che hanno contribuito a compensare il calo delle vendite del suo vaccino anti-Covid-19, Comirnaty.

“Stiamo procedendo a pieno ritmo”, ha dichiarato Bourla al Wall Street Journal in un’intervista a luglio.

Il record di Starboard nel settore farmaceutico e non solo

Starboard, guidata da Jeff Smith, vanta una lunga tradizione di innovazione strategica in vari settori, in particolare in quello tecnologico.

Tra i precedenti tentativi dell’azienda di dare una scossa all’industria farmaceutica rientra il fallito tentativo del 2019 di bloccare l’acquisizione da parte di Bristol-Myers Squibb della rivale Celgene per 74 miliardi di dollari.

Starboard si è assicurata anche un posto nel consiglio di amministrazione di Cerner, azienda specializzata in tecnologia sanitaria.

Ora, con il suo ingente investimento in Pfizer, Starboard è pronta a influenzare la direzione di una delle più grandi aziende farmaceutiche al mondo, potenzialmente rimodellandone il futuro in un panorama farmaceutico in rapida evoluzione.