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Copenaghen valuta la candidatura per le Olimpiadi del 2036, mira a ospitare i giochi “più piccoli e sostenibili”

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Copenaghen, la capitale della Danimarca, sta compiendo un passo coraggioso per unirsi alla corsa per le Olimpiadi estive del 2036.

La città ha stanziato 500.000 corone dal suo bilancio 2025 per condurre uno studio di fattibilità, esplorando il potenziale e i requisiti per ospitare il prestigioso evento.

Mentre le città di tutto il mondo rivalutano le sfide finanziarie e logistiche legate all’organizzazione delle Olimpiadi, si prevede che la candidatura di Copenaghen sottolineerà il suo impegno per Giochi più piccoli e più sostenibili.

La Danimarca investe nello studio di fattibilità olimpica

L’ingente investimento da parte della capitale danese di 500.000 corone è destinato a valutare la fattibilità di ospitare le Olimpiadi.

Questo finanziamento iniziale aiuterà a identificare i passaggi necessari affinché la Danimarca possa partecipare alla procedura di gara.

Oltre ai Giochi Olimpici principali, lo studio valuterà anche la fattibilità di ospitare i Giochi Olimpici Giovanili, una versione su scala ridotta delle Olimpiadi previste a Dakar nel 2026.

Le Olimpiadi della Gioventù, che si tengono ogni quattro anni, rappresentano un importante momento preparatorio per le città che valutano di candidarsi per l’evento principale.

La visione di Copenaghen per delle Olimpiadi sostenibili

L’approccio di Copenaghen alle Olimpiadi è decisamente unico.

Mia Nyegaard, sindaco della cultura e del tempo libero della città, ha elaborato la sua visione per ospitare “le Olimpiadi più piccole e sostenibili di sempre “.

Questo ambizioso obiettivo mira a ridurre al minimo l’impatto ambientale massimizzando al contempo i benefici sociali per la città.

L’attenzione di Copenaghen alla sostenibilità è in linea con le recenti riforme del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che hanno introdotto maggiore flessibilità e misure di riduzione dei costi nel processo di offerta.

Questi cambiamenti hanno reso la prospettiva di ospitare le Olimpiadi più allettante per città come Copenaghen, desiderose di mostrare le proprie credenziali ecologiche.

Futuri ospiti olimpici: Los Angeles, Brisbane

Con Los Angeles confermata come sede delle Olimpiadi estive del 2028 e Brisbane selezionata per il 2032, la prima opportunità per Copenaghen di ospitare i Giochi sarebbe quella del 2036.

L’interesse della città è alimentato dall’incoraggiamento ricevuto in passato dal presidente del CIO Thomas Bach, che nel 2018 ha espresso fiducia nella capacità della Danimarca di organizzare “Giochi Olimpici fantastici, dal punto di vista organizzativo e logistico”.

È probabile che questo sostegno abbia spinto i funzionari danesi a valutare ulteriormente la candidatura, nonostante la potenziale concorrenza di altre città europee con ambizioni simili.

Anche la Polonia ha espresso interesse nell’ospitare le Olimpiadi: il primo ministro polacco Donald Tusk ha recentemente suggerito che Varsavia potrebbe essere una candidata per il 2040.

L’emergere di Varsavia come rivale aggiunge un ulteriore livello di competizione per Copenaghen, che dovrà sottolineare i suoi vantaggi unici in termini di sostenibilità e redditività.

Le nuove normative del CIO incoraggiano le città a presentare piani innovativi e realistici che bilancino la prudenza finanziaria con il benessere dei residenti.

Storicamente, i costi elevati, le interruzioni significative e i discutibili benefici a lungo termine hanno dissuaso le potenziali città ospitanti dal candidarsi per le Olimpiadi.

Le riforme del CIO del 2021 miravano a rispondere a queste preoccupazioni introducendo misure di riduzione dei costi e una maggiore flessibilità nel processo di offerta.

Questi cambiamenti sono stati concepiti per ravvivare l’interesse nell’ospitare i Giochi, riducendo l’onere finanziario e incoraggiando le città a proporre concetti creativi e su piccola scala, in linea con gli obiettivi economici e di sostenibilità moderni.

Lo studio di fattibilità di Copenaghen avrà un ruolo cruciale nel determinare se la città procederà con la candidatura ufficiale per le Olimpiadi del 2036.

Lo studio individuerà eventuali lacune nelle infrastrutture, nella logistica e nei finanziamenti che devono essere affrontate per creare una proposta convincente per il CIO.