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Air India taglia il 15% dei voli globali: cosa significa per i viaggiatori e il futuro della compagnia aerea

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What does Air India's 15% international flight reduction mean for passengers and the airline's future?

Air India ha annunciato mercoledì una riduzione significativa, anche se temporanea, delle sue operazioni internazionali che utilizzano aeromobili widebody.

La compagnia aerea taglierà questi voli del 15% per le prossime settimane, una decisione guidata dalle ispezioni di sicurezza in corso e dalle interruzioni operative a seguito del catastrofico incidente di uno dei suoi Boeing 787 Dreamliner la scorsa settimana, che ha tragicamente causato 241 vittime.

La mossa di ridurre i servizi internazionali arriva mentre le autorità continuano le indagini sullo schianto del volo AI171, un incidente che ora rappresenta il disastro aereo più mortale al mondo in un decennio.

In una dichiarazione, Air India, che è di proprietà del Gruppo Tata, ha spiegato che le riduzioni dei voli, in vigore almeno fino a metà luglio, sono in fase di attuazione “per garantire la stabilità delle operazioni, una migliore efficienza e ridurre al minimo i disagi per i passeggeri”.

La compagnia aerea ha fornito un aggiornamento sulle ispezioni della sua flotta, affermando che i controlli sono stati completati su 26 dei suoi 33 aeromobili Boeing 787-8 e 787-9.

Questi 26 Dreamliner sono stati successivamente autorizzati al servizio.

I restanti sette 787 sono programmati per essere sottoposti a ispezioni nei prossimi giorni.

Inoltre, Air India ha indicato che sono previsti ulteriori controlli anche per la sua flotta di aeromobili Boeing 777, sottolineando un approccio globale per garantire la sicurezza della flotta.

Continuano le indagini sull’incidente: focus sulla storia del motore

Il volo AI171, che era in rotta verso l’aeroporto londinese di Gatwick, si è schiantato poco dopo il decollo da Ahmedabad.

Il disastro ha provocato la morte di tutte le persone a bordo dell’aereo tranne una e ha tragicamente causato la morte di circa 30 persone a terra.

Mercoledì scorso, il presidente di Air India N. Chandrasekaran ha affrontato un aspetto chiave dell’indagine, affermando che l’aereo coinvolto nell’incidente aveva una storia di motori puliti.

In un’intervista con l’emittente indiana Times Now, Chandrasekaran ha spiegato che il motore destro del volo Air India 171 era nuovo, essendo stato installato nel marzo 2025.

Ha aggiunto che il motore sinistro è stato sottoposto a manutenzione l’ultima volta nel 2023. Il Dreamliner in questione era equipaggiato con motori GEnx prodotti da GE Aerospace.

Sfide più ampie

Oltre alle conseguenze immediate dell’incidente e alle conseguenti ispezioni di sicurezza, Air India ha anche citato fattori esterni che hanno contribuito alle sue sfide operative.

La compagnia aerea ha indicato le tensioni geopolitiche attualmente prevalenti in Medio Oriente e il “coprifuoco notturno in molti spazi aerei europei e dell’Asia orientale” come fattori che hanno contribuito a una recente ondata di cancellazioni di voli.

Secondo quanto riferito, queste cancellazioni sono state 83 negli ultimi sei giorni, evidenziando le molteplici pressioni che hanno un impatto sul programma internazionale del vettore.

La riduzione temporanea delle operazioni widebody è un tentativo di gestire queste interruzioni combinate in modo più efficace.