Apertura dei mercati asiatici: Hang Seng e CSI 300 in testa ai rialzi, mentre Stati Uniti e Cina accennano a una svolta commerciale.

Un’ondata di ottimismo ha travolto i mercati finanziari dell’Asia-Pacifico lunedì, spingendo al rialzo la maggior parte dei principali indici azionari dopo le dichiarazioni del fine settimana provenienti sia dagli Stati Uniti che dalla Cina, che indicavano “progressi sostanziali” nelle loro delicate trattative commerciali.
Sebbene i dettagli specifici di qualsiasi accordo siano rimasti riservati, la retorica positiva di entrambi i giganti economici è stata sufficiente a rafforzare significativamente il sentiment degli investitori.
L’andamento positivo è seguito a un fine settimana in cui colloqui di alto livello in Svizzera si sono conclusi con funzionari di entrambe le nazioni che hanno accennato a un esito positivo.
La Casa Bianca ha annunciato un “accordo commerciale” con la Cina, sebbene senza fornire immediatamente dettagli.
I funzionari statunitensi hanno sottolineato un accordo volto a ridurre il deficit commerciale degli Stati Uniti, mentre i leader cinesi hanno dichiarato di aver raggiunto un “importante consenso”.
A dare peso a queste dichiarazioni, il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha osservato che i colloqui hanno prodotto “un notevole risultato”.
Il suo omologo cinese, il vicepremier He Lifeng, ha ulteriormente alimentato l’ottimismo suggerendo che lunedì sarebbe stato rilasciato un comunicato congiunto contenente “buone notizie per il mondo”.
Ampie rialzi sulle borse asiatiche
Questa apparente svolta nelle tensioni commerciali si è tradotta in forti guadagni in tutta la regione. L’indice Hang Seng di Hong Kong ha guidato la ripresa, avanzando dell’1,03%.
Anche l’indice CSI 300 della Cina continentale ha registrato un significativo aumento, dello 0,89%. In Corea del Sud, l’indice Kospi è salito dello 0,47%, mentre il Kosdaq, indice delle piccole capitalizzazioni, ha chiuso invariato in una seduta volatile.
L’indice di riferimento australiano S&P/ASX 200 è aumentato dello 0,29%.
Il Nikkei 225 giapponese e l’indice Topix più ampio, dopo un iniziale balzo in seguito alla notizia, hanno ridotto parte dei guadagni iniziali per poi attestarsi su livelli stabili nel corso della seduta.
L’indice Taiex di Taiwan, tuttavia, è salito dell’1,12% (alle 10:40 ora locale), con guadagni generalizzati guidati dai settori energetico, delle utility e, soprattutto, tecnologico.
Le azioni dei colossi tecnologici Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (TSMC) e Hon Hai Precision Industry (Foxconn) sono state scambiate rispettivamente con un aumento dello 0,95% e del 3,4%.
Il cessate il fuoco tra India e Pakistan offre sollievo regionale.
Parallelamente, gli investitori stavano monitorando anche gli sviluppi nel subcontinente indiano.
Un accordo di cessate il fuoco tra India e Pakistan nel fine settimana, dopo un periodo di intensi scontri a fuoco transfrontalieri – descritti come i peggiori degli ultimi trent’anni, con l’impiego di missili e droni – ha offerto un certo sollievo regionale e si prevedeva che avrebbe influenzato le negoziazioni sulle azioni indiane.
I futures statunitensi salgono, l’oro arretra.
Il clima positivo si è esteso ai future azionari statunitensi, che sono balzati in avanti nelle prime contrattazioni asiatiche mentre gli investitori attendevano ulteriori dettagli sull’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Questo ottimismo ha fatto seguito a una chiusura piuttosto negativa di Wall Street nella seduta del venerdì precedente, in cui il Dow Jones Industrial Average ha perso lo 0,29%, l’S&P 500 è sceso dello 0,07% e il Nasdaq Composite ha chiuso sostanzialmente invariato.
A riflettere il cambiamento verso un sentiment di propensione al rischio, i prezzi dell’oro spot sono crollati lunedì.
Il metallo prezioso, tradizionale bene rifugio in tempi di instabilità politica e finanziaria, è sceso dell’1,85% a 3.262,29 dollari l’oncia alle 9:20 ora di Singapore.
Questo ha segnato un netto cambio di rotta rispetto alla settimana precedente, in cui l’oro aveva registrato un guadagno del 2,6% mentre gli investitori cercavano rifugio dalle incertezze commerciali.
Focus aziendale: la domanda di IPO di CATL a Hong Kong
Per quanto riguarda le notizie specifiche delle aziende, le azioni del gigante cinese delle batterie Contemporary Amperex Technology (CATL) sono salite fino al 3,43% alla Borsa di Shenzhen.
Il rally è seguito all’annuncio da parte di CATL dei piani per raccogliere almeno 31,01 miliardi di dollari di Hong Kong (3,99 miliardi di dollari) attraverso la sua imminente quotazione a Hong Kong.
Il più grande produttore mondiale di batterie per veicoli elettrici sta offrendo 117,9 milioni di azioni a un prezzo massimo di 263 HKD per azione, con la possibilità di aumentare le dimensioni dell’offerta.
Il prospetto ha rivelato che oltre 20 investitori di punta, tra cui Sinopec e la Kuwait Investment Authority, hanno già sottoscritto azioni per un valore di circa 2,623 miliardi di dollari, indicando un forte interesse istituzionale.
Con l’inizio della settimana di negoziazioni, gli apparenti progressi nelle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina hanno dato una spinta significativa alla fiducia del mercato, sebbene gli investitori rimarranno ansiosi di conoscere dettagli concreti e la pubblicazione formale di eventuali dichiarazioni congiunte.