Aprono i mercati asiatici: Kospi +1,72%, Nikkei -0,12% su dati USA; Politica Sensex piatta pre-RBI

I mercati azionari dell’Asia-Pacifico hanno presentato un quadro contrastante all’apertura di giovedì, con gli investitori che hanno digerito un rapporto sorprendentemente debole sulle assunzioni nel settore privato dagli Stati Uniti, che ha alimentato le preoccupazioni che l’incertezza della politica commerciale in corso possa esercitare un freno tangibile sulla più grande economia del mondo.
Mentre alcune borse regionali hanno ottenuto guadagni, altre hanno vacillato e i mercati indiani erano pronti per un inizio piatto in vista di una decisione politica chiave della banca centrale.
Il principale catalizzatore dell’umore cauto è stato un rapporto della società di elaborazione delle buste paga ADP, che ha rivelato che le buste paga del settore privato statunitense sono aumentate di appena 37.000 unità nel mese.
Questa cifra è stata significativamente inferiore sia ai 60.000 rivisti al ribasso di aprile che alla previsione di consenso di 110.000 che gli economisti intervistati dal Dow Jones avevano previsto.
Questi dati inaspettatamente deboli sul mercato del lavoro hanno sollevato interrogativi sulla resilienza dell’economia statunitense di fronte alle persistenti tensioni commerciali.
In risposta a questi segnali globali, le prestazioni del mercato regionale sono variate.
I mercati sudcoreani hanno continuato il loro slancio positivo della sessione precedente, con il benchmark Kospi che è avanzato di un robusto 1,72%, mentre il Kosdaq a bassa capitalizzazione è salito dell’1,12%.
Al contrario, il benchmark giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,12% e il più ampio indice Topix ha perso lo 0,64%. L’indice australiano S&P/ASX 200 è rimasto piatto.
Nella Grande Cina, l’indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,84%, mostrando una certa resilienza, mentre anche il CSI 300 della Cina continentale è rimasto piatto.
I mercati indiani si preparano alla decisione della RBI in vista della scadenza settimanale
Gli investitori stanno tenendo d’occhio i mercati indiani oggi, mentre la Reserve Bank of India (RBI) inizia la sua riunione di politica monetaria di due giorni.
Gli operatori di mercato si aspettano che la banca centrale annunci un taglio di un quarto di punto percentuale del suo tasso di interesse di riferimento, portandolo al 5,75% venerdì.
Giovedì gli indici di riferimento indiani erano destinati a un’apertura piatta, influenzati dalla scadenza settimanale dei contratti futures e opzioni (F&O) e dal sentimento generale di cautela derivante da segnali globali contrastanti.
I futures Nifty sul NSE International Exchange sono stati scambiati in rialzo di 4,10 punti, o dello 0,02%, a 24.733,50, suggerendo questo inizio sottotono per il mercato interno.
Mentre si prevede che l’anticipazione di un taglio dei tassi e il sentiment degli investitori di portafoglio esteri (FPI) guideranno il mercato nel breve termine, la decisione della RBI sui tassi di interesse di venerdì sarà un punto focale chiave.
Riepilogo del mercato statunitense e movimenti del prezzo del petrolio
Il sentimento cauto in Asia ha fatto seguito a una sessione a Wall Street in cui il Dow Jones Industrial Average ha interrotto una serie di quattro giorni di vittorie.
Durante la notte negli Stati Uniti, il Dow a 30 titoli ha perso 91,90 punti, o lo 0,22%, chiudendo a 42.427,74.
Tuttavia, il mercato più ampio ha mostrato una certa divergenza, con l’S&P 500 che è avanzato di un marginale 0,01% per chiudere a 5.970,81, mentre il Nasdaq Composite è salito dello 0,32% per attestarsi a 19.460,49.
I futures statunitensi sono rimasti invariati nelle prime contrattazioni asiatiche.
Sui mercati delle materie prime, i prezzi del petrolio sono scivolati nei primi scambi di giovedì.
Questa flessione è stata attribuita all’aumento delle scorte di benzina e diesel negli Stati Uniti, insieme alla decisione dell’Arabia Saudita di tagliare i prezzi di luglio per gli acquirenti di greggio asiatici.
I futures del greggio Brent sono scesi di 21 centesimi, o dello 0,3%, a 64,65 dollari al barile, mentre il greggio West Texas Intermediate degli Stati Uniti ha perso 29 centesimi, o dello 0,5%, scendendo a 62,58 dollari.