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Apertura in rialzo per le borse statunitensi: il Dow Jones guadagna 220 punti, il Nasdaq sale dell’1%.

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Wall Street opens in the green.

Giovedì le azioni statunitensi sono salite dopo l’annuncio del presidente Donald Trump di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito.

Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 228 punti, ovvero lo 0,6%, mentre l’S&P 500 è salito dello 0,7% e il Nasdaq Composite dell’1%.

I guadagni sono seguiti a una seduta volatile a Wall Street, dove gli investitori hanno valutato l’ultima decisione di politica monetaria della Federal Reserve e monitorato gli sviluppi commerciali, in un contesto di preoccupazioni che l’escalation delle tensioni commerciali potesse alimentare l’inflazione.

I titoli tecnologici sono saliti dopo le notizie secondo cui l’amministrazione Trump intende revocare le restrizioni sui chip di intelligenza artificiale introdotte dall’amministrazione Biden, che sarebbero dovute entrare in vigore entro la fine del mese.

Nvidia è salita di circa lo 0,5%, mentre Intel ha guadagnato il 3,3%. Anche AMD è aumentata di oltre il 3%. Tra le megacap, Meta Platforms e Amazon sono avanzate di oltre l’1% ciascuna, e Tesla è balzata di oltre il 3%.

Accordo commerciale Regno Unito-USA

La Gran Bretagna si appresta a diventare il primo paese a finalizzare un accordo commerciale con gli Stati Uniti dopo l’imposizione da parte di Washington di ampi dazi “reciproci” ad aprile.

Una conferenza stampa è prevista per le 10:00 ET (le 15:00 ora di Londra) di giovedì nello Studio Ovale.

In una dichiarazione su Truth Social, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato:

“L’accordo con il Regno Unito è completo ed esaustivo e consoliderà le relazioni tra gli Stati Uniti e il Regno Unito per molti anni a venire.”

Ha aggiunto: “Grazie alla nostra lunga storia e alla nostra fedeltà reciproca, è un grande onore annunciare il Regno Unito come nostro PRIMO partner. Seguiranno molti altri accordi, attualmente in fase avanzata di negoziazione!”

La Gran Bretagna, che registra un deficit commerciale con gli Stati Uniti, era esentata dalle tariffe più elevate previste dal quadro del “Giorno della Liberazione”, sebbene rimanga soggetta a un prelievo di base del 10%, nonché ai dazi statunitensi esistenti del 25% su acciaio, alluminio e veicoli – settori che si prevede saranno centrali nell’accordo.

L’UE si prepara a contrastare i dazi di Trump

Giovedì la Commissione europea ha annunciato che avvierà una controversia presso l’Organizzazione mondiale del commercio in merito ai dazi “reciproci” degli Stati Uniti, in particolare quelli che colpiscono automobili e ricambi auto.

Parallelamente a questa iniziativa, la Commissione ha avviato una consultazione pubblica su possibili contromisure contro una vasta gamma di importazioni statunitensi, per un valore di 95 miliardi di euro (107,4 miliardi di dollari), qualora le trattative con Washington fallissero. L’elenco proposto comprende beni industriali e agricoli, come pollame, cereali e metalli.

“È opinione inequivocabile dell’UE che questi dazi [statunitensi] violino palesemente le norme fondamentali dell’OMC”, ha dichiarato la Commissione, aggiungendo che il blocco intende difendere l’integrità delle regole del commercio internazionale e contestare qualsiasi azione unilaterale da parte dei membri dell’OMC.

Il processo OMC inizierà con una richiesta formale di consultazioni.