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Mercati asiatici misti mentre Trump espande i dazi: l’Hang Seng crolla dell’1%, il Nikkei estende i guadagni

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Asian markets close: most stocks advance as US-China talks progress; Sensex gains

Mercoledì i mercati asiatici hanno chiuso misti dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha intensificato le tensioni commerciali con nuovi forti dazi su rame, semiconduttori e prodotti farmaceutici.

Nel frattempo, le pressioni deflazionistiche nel settore industriale cinese hanno sollevato nuove preoccupazioni sulle prospettive economiche del paese.

Azioni di Hong Kong e Cina sotto pressione

I mercati cinesi sono scivolati dopo la pubblicazione di dati contrastanti sull’inflazione.

Mentre i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,1% su base annua a giugno – il primo dato positivo da gennaio – i prezzi alla produzione sono scesi del 3,6%, il calo più marcato in oltre due anni e il 33° calo mensile consecutivo, secondo l’Ufficio nazionale di statistica.

L’indice composito di Shanghai è sceso dello 0,13% a 3.493,05.

L’indice CSI 300 è scivolato dello 0,2%, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell’1,1% a 23.892,32, la più grande perdita giornaliera dal 19 giugno.

L’indice Hang Seng Tech è sceso dell’1,8%, estendendo un recente crollo dei principali titoli tecnologici cinesi.

Giappone: lo yen più debole spinge le case automobilistiche

Le azioni giapponesi hanno chiuso in rialzo mentre lo yen ha continuato a indebolirsi, scendendo sotto i 147 per dollaro, il che ha contribuito a sollevare i settori ad alto tasso di esportazioni.

Il Nikkei 225 è salito dello 0,33% a 39.821,28 e il più ampio Topix ha guadagnato lo 0,41% a 2.828,16.

Le case automobilistiche hanno guidato l’avanzamento, con Honda Motor che ha guadagnato il 3,4% e Toyota che ha aggiunto lo 0,9%.

Yoshinoya Holdings è salita del 6,5% dopo aver registrato un aumento del 9% su base annua dell’utile netto trimestrale.

Altri mercati regionali

L’indice Kospi di Seoul è salito dello 0,6% a 3.133,74, la chiusura più alta dal 17 settembre 2021, scrollandosi di dosso le rinnovate minacce commerciali provenienti dagli Stati Uniti.

Trump ha annunciato una tariffa del 25% sulle importazioni sudcoreane e ha criticato l’accordo di condivisione dei costi della difesa di Seoul.

Tuttavia, i titoli finanziari e della difesa locale sono saliti. Hanwha Aerospace è balzata del 4,3%, LIG Nex1 dell’8,6% e Mirae Asset Securities del 6,8%.

Le azioni australiane sono scese a causa dei principali titoli minerari e aurei del paese sotto pressione in seguito all’annuncio dei dazi di Trump e ai deboli dati provenienti dalla Cina.

L’S&P/ASX 200 è sceso dello 0,61% a 8.538,60, mentre il più ampio indice All Ordinaries è sceso dello 0,58% a 8.777,90.

Gli indici indiani di riferimento hanno chiuso in ribasso mercoledì, poiché gli investitori sono rimasti cauti in vista della stagione degli utili e dell’atteso accordo commerciale tra India e Stati Uniti.

La pressione di vendita dei titoli IT e oil & gas ha pesato sul sentiment.

Il Sensex è sceso di 176,43 punti, o dello 0,21%, chiudendo a 83.536,08.

Durante la sessione, è sceso fino a 330,23 punti per toccare un minimo di 83.382,28.

Il Nifty ha chiuso in ribasso di 46,40 punti, o dello 0,18%, a 25.476,10.

Gli scambi sono rimasti limitati e volatili, continuando la fase di consolidamento del mercato.

Il Nifty ha tentato di riprendersi dopo un calo iniziale, ma le vendite di fine sessione in alcuni pesi massimi selezionati hanno trascinato l’indice in territorio negativo.