Lombardia proroga gare centrali idroelettriche Edison, A2A a 23 ottobre, forte interesse
E' stata prorogata al 23 ottobre la scadenza per l'invio delle domande di partecipazione al bando per le prime due centrali idroelettriche, gestite da Edison EDNR e A2A
A2A, che la Regione Lombardia ha deciso di privatizzare.
Lo ha detto a Reuters l'assessore alle Risorse energetiche della Regione Lombardia, Massimo Sertori.
Sono 20 le concessioni idroelettriche già scadute in Lombardia, su un totale di 70, che, secondo la legge, andranno a gara. Le due, la cui scadenza è slittata al 23 ottobre, sono quella di Codera Ratti-Dongo da 19 MW in gestione a Edison e quella di Resio da 4 MW gestita da A2A.
In Lombardia si produce il 25% dell'energia idroelettrica italiana.
Le centrali gestite da Enel ENEL scadranno nel 2029.
"Lo slittamento rispetto alla data odierna per aprire le buste è stata causata da ragioni tecniche legate a un problema informatico", spiega Sertori.
Fino a oggi sono arrivate parecchie decine di richieste di chiarimenti e di informazioni aggiuntive su e entrambi i bandi da soggetti, anche stranieri, e quindi potrebbero essere interessati a fare un'offerta, sottolinea l'assessore.
Tuttavia, "non è detto che chi chiede informazioni poi parteciperà", confermando che "ci sono aziende straniere, ma anche aziende italiane".
"Immagino che anche i concessionari uscenti parteciperanno a questa gara e poi si vedrà. Non sappiamo chi parteciperà né chi vincerà", aggiunge sgombrando il campo da timori di un "pericolo straniero".
L'assessore sottolinea infatti che, anche a concessioni scadute, la proprietà delle centrali resterà comunque in Italia, andando a titolo gratuito alla Regione.
L'Italia è uno dei pochi paesi che ha deciso di applicare la legge del 2018 che impone di mettere a gara le concessioni per superare un'infrazione comunitaria.
"Noi stiamo applicando una legge italiana del 2018 che mette un po' di chiarezza, visto che queste concessioni sono scadute da anni e stanno andando avanti in regime di prosecuzione temporanea", aggiunge Sertori.
La legge attuale prevede tre modalità per privatizzare la gestione degli impianti idroelettrici alla scadenza della concessione. A queste se ne potrebbe aggiungere una quarta, non prevista attualmente dalla legge, che prevede di avviare una trattativa diretta con i concessionari uscenti con la facoltà per la Regione di riassegnare la concessione a un prezzo di mercato.
Per quanto riguarda le due centrali gestite da Edison e A2A, Sertori evidenzia che la procedura di assegnazione delle gare è molto complessa, "ci sarà una valutazione progettuale e ci vorranno sicuramente mesi per arrivare alla conclusione".
Il tema è molto sentito da parte dei concessionari uscenti. A inizio settembre, Renato Mazzoncini, AD di A2A, che gestisce numerose centrali in Lombardia, aveva sottolineato di attendere la nomina di Raffaele Fitto come nuovo commissario europeo per riaprire la questione.
Mazzoncini ha ricordato che la strada individuata, portata avanti dal ministro della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin nel decreto energia, prevedeva la possibilità per le regioni di optare per la riassegnazione agli attuali operatori, a fronte di investimenti rilevanti con una definizione dei canoni di concessione a favore delle regioni.
Ma questa opzione è al momento sospesa in attesa di vedere se il nuovo commissario europeo riuscirà a riprendere il dialogo con Bruxelles.