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Stabile dopo aumento scorte Usa, taglio prezzi Arabia Saudita

Refinitiv1 minuto di lettura

I prezzi del greggio si stabilizzano dopo il calo di oltre l'1% della seduta precedente dovuto a un aumento delle scorte di benzina e diesel negli Stati Uniti e ai tagli ai prezzi di luglio dell'Arabia Saudita per l'Asia.

** Intorno alle 10,40, i futures sul Brent BRN1! avanzano di 26 centesimi, o dello 0,4%, a 65,12 dollari il barile, mentre quelli sul West Texas Intermediate CL1! guadagnano 21 centesimi, o lo 0,33%, a 63,06 dollari il barile.

** I prezzi del greggio hanno chiuso in ribasso di circa l'1% ieri dopo che i dati Eia hanno mostrato che le scorte di benzina e distillati degli Stati Uniti sono cresciute più del previsto, riflettendo una domanda più debole nella più grande economia del mondo.

** Ad aggravare la debolezza, l'Arabia Saudita, il più grande esportatore di petrolio al mondo, ha ridotto i prezzi di luglio per gli acquirenti asiatici di greggio, portandoli quasi ai livelli più bassi degli ultimi due mesi.

** Il taglio dei prezzi da parte dell'Arabia Saudita segue la decisione dell'Opec+ nel weekend di aumentare la produzione di 411.000 barili al giorno per il mese di luglio.

** La strategia dei leader dell'Opec+, Arabia Saudita e Russia, è in parte quella di punire la sovrapproduzione e di riconquistare quote di mercato, ha scritto Reuters.

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