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Masi Agricola - Cresce l'utile nonostante dazi e "tempeste perfette"

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Masi Agricola chiude il primo semestre con un risultato netto consolidato positivo per 84mila euro, contro un utile di

22mila euro nel medesimo periodo del 2024. Mentre i ricavi del produttore di vini, tra cui l'Amarone, si sono attestati a a 29,3 milioni, registrando una riduzione del 3% (riduzione del 1,8% a cambi costanti) rispetto ai 30,2 milioni dell'anno precedente.

Il mercato più penalizzato è stato quello italiano, a causa della difficoltà del settore horeca (hotel e ristoranti), impattato dalla minore capacità di spesa dei consumatori e da un’aumentata prudenza negli acquisti da parte degli esercenti.

L’EBITDA Adjusted, calcolato escludendo i costi per servizi non ricorrenti, è aumentato da 3,7 milioni di euro a 3,932 milioni, mentre l’EBITDA Reported si è attestato a euro 3,932 milioni (l’EBITDA margin è migliorato quindi dal 10,8% al 13,4%).

La Posizione Finanziaria Netta è rimasta negativa, per 32,2 milioni di euro (-27,2 al 31 dicembre 2024 e -34,2 al 30 giugno 2024).

Un contesto complesso

Tali risultati sono arrivati in un contesto particolare, caratterizzato da una serie di elementi negativi, definiti nel comunicato stampa "una sorta di tempesta perfetta". Ad esempio: i dazi, la strategia comunicativa e legislativa contro il consumo di alcool di molti Paesi europei, la generalizzata riduzione dei consumi di vini e la competizione da parte di bevande alcoliche alternative al vino, come i cocktail “ready to drink”.  Pertanto, Masi ritiene che l'andamento dei risultati "evidenzi un’attitudine di resilienza".

Sandro Boscaini, presidente del gruppo, ha detto che "in questo periodo a dir poco perturbato per il settore del vino il nostro business tiene, ed è confortante constatare che la tenuta deriva sia dal posizionamento dei nostri marchi, sia dall’impronta distributiva di grande ampiezza geografica e di marcata omnicanalità che ci contraddistingue. La recentissima apertura del nuovo visitor center Monteleone21 ci consentirà di sottolineare ulteriormente la nostra vocazione direct-to-consumer e per il turismo del vino, affiancando all’horeca, al retail e all’online una comunicazione e una distribuzione sempre più fidelizzanti".

Prospettive

Infine, i vertici di Masi Agricola hanno segnalato che il terzo trimestre 2025 si è aperto con ordini in aumento (high single digit, tra il 5% e il 10%). Tuttavia, secondo il management, permangono svariati elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e merceologico di riferimento (in particolare sulle negoziazioni tra Unione Europea e USA in tema di dazi), con conseguente limitazione dell’attività previsionale.