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Polieco (RedFish) - "Adesso puntiamo sui chiusini innovativi"

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Tubazioni, cavidotti, pozzetti e chiusini. Sono le produzioni di punta di Polieco, gruppo italiano attivo dal 1992 e partecipato dalla holding industriale RedFish Capital (giudizio Buy con target price a 2,27 euro). Ricercare soluzioni tecniche innovative è da sempre un imperativo per la società, che già nel 95 aveva preso le attrezzature più avanzate da Canada e Germania per realizzare in patria l’Ecopal, un tubo corrugato in polietilene per reti fognarie.

Da allora Polieco ha ampliato le proprie produzioni e dimensioni, fino ad arrivare a una presenza internazionale (tra cui Francia, Grecia e Slovacchia) con 6 stabilimenti produttivi ed una forza lavoro di quasi 400 dipendenti. Websim ha intervistato Antonello Bettinzoli, direttore generale del gruppo.

Qual è il vostro verdetto sui risultati del 2024?

Il 2024 ha visto una lieve diminuzione del fatturato rispetto all'anno precedente (-2% rispetto ai circa 200 milioni del 2023, ndr), mentre l'EBITDA si mantiene in linea con i risultati del 2023 (45 milioni, ndr), attestandosi su margini superiori al 20%. Si tratta di un risultato significativo, poiché è stato raggiunto nonostante le pressioni sui costi delle materie prime nella prima parte dell'anno, che si sono successivamente attenuate. Grazie alla strategia sui prezzi degli ultimi anni, l'azienda ha saputo mantenere buone marginalità.

Cosa è cambiato per l’azienda dall’ingresso di RedFish Capital?

Dal punto di vista finanziario, RedFish ha apportato un'iniezione di capitale di circa 20 milioni di euro, acquisendo inoltre il 15% di Polieco. Inoltre, grazie alle sue competenze e al suo network, ci dà sostegno operativo e ha permesso di rafforzare la nostra strategia di crescita attraverso operazioni di fusione e acquisizione. Inoltre, grazie al supporto di RedFish, è stata avviata la scissione del patrimonio immobiliare della capogruppo, con la creazione di una società dedicata alla gestione degli immobili aziendali, per ottimizzare la struttura e la gestione dei nostri asset.

Quanto conta per l’azienda il segmento dei tubi?

Il settore dei tubi rappresenta circa il 55% del fatturato della capogruppo ed è un mercato maturo con barriere geografiche legate ai costi di trasporto. Per favorire la crescita, l'azienda punta su operazioni di M&A e sull'espansione del portafoglio prodotti. Per esempio, è molto importante il recente acquisto di Picenum plast, un'azienda con sede nel centro Italia, con un fatturato di circa 40 milioni di euro e un EBITDA per il 2024 superiore al 20%. Questa acquisizione consente di ampliare il portafoglio prodotti con soluzioni diverse dai tubi corrugati, includendo tubi in PVC a pressione, altri tubi per fognature e tubi in polietilene per acqua e gas.

Come si evolverà il settore dei chiusini?

Il segmento dei chiusini in materiale composito, attualmente pari al 3,5% del fatturato, è un'area di forte innovazione e investimento. L'obiettivo è raggiungere un fatturato di 50 milioni nel prossimo quinquennio in questo segmento, puntando sulle caratteristiche innovative del prodotto, come la leggerezza, la permeabilità alle onde elettromagnetiche, la sostenibilità e l'immunità al furto rispetto ai tradizionali chiusini in ghisa, proprio in ragione del materiale di cui sono fatti. Il prodotto ha un forte potenziale di crescita a livello mondiale: attualmente il mercato estero rappresenta circa l’80% del fatturato, ed in particolare, merita attenzione la Francia che risulta essere attualmente il nostro primo mercato estero. 

Quali saranno i punti focali dell’espansione internazionale?

L'azienda sta puntando molto nella crescita internazionale, sempre sfruttando le operazioni di M&A, mirate sull’Europa. Recentemente abbiamo valutato acquisizioni nel nord della Francia per rafforzare la presenza nel mercato locale. 

In generale, quali sono i driver e le prospettive del mercato in Italia?

Nel settore tubi, la crescita sarà guidata dalla necessità di modernizzare le infrastrutture, con un'attenzione particolare al settore idrico e alle fognature, anche grazie agli investimenti legati al PNRR. Per quanto riguarda i chiusini innovativi, il mercato delle Smart City e delle reti 5G rappresenta un'opportunità chiave.

Quali sono gli altri obiettivi 2025 oltre all’espansione internazionale e la crescita per linee esterne?

L'azienda continuerà a investire in ricerca e sviluppo e in prodotti tailor-made, rispondendo alla crescente domanda di materiali innovativi. Ci dedicheremo anche al rafforzamento della struttura interna per gestire al meglio l'integrazione delle nuove realtà. Infine, pur in un contesto di incertezza, l'azienda è fiduciosa nel mantenere un trend positivo nei risultati economici, sfruttando le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dalle esigenze di rinnovamento infrastrutturale.