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Simone - Nel 2024 raggiunge 17,6 milioni di fatturato

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Simone, casa editrice quotata a Piazza Affari, ha chiuso il 2024 con un valore della produzione pari a 17,6 milioni di euro, in calo rispetto al 2023 (18,9 milioni).

I ricavi caratteristici hanno raggiunto 16 milioni. 

Il risultato, precisa la società nella nota, è dovuto a "cause esterne legate ai tempi di approvazione di molte riforme legislative e allo spostamento temporale legato all’uscita di alcuni concorsi di punta".

ll decremento del fatturato è infatti attribuibile principalmente al segmento giuridico-professionale, mentre le altre linee di business hanno visto una crescita, in particolare la scolastica.

Tuttavia, le previsioni sul 2025 della società relative al segmento giuridico sono positive (si veda paragrafo "Evoluzione prevedibile della gestione").

Anche il Margine operativo lordo - EBITDA a 2,1 milioni, -31%, margine al 13%, rispetto al 18% del 2023 - è stato  influenzato dal mercato dei concorsi pubblici, caratterizzato, a differenza del 2023, da pochi concorsi importanti. Questa frammentazione ha comportato un aumento dei costi unitari legati ai numerosi testi prodotti.

L'EBIT è stato pari a 0,8 milioni di Euro, -62% su base annua.

L’incremento degli ammortamenti del 36% è dovuto agli investimenti effettuati nel 2024, pari a circa 3 milioni.

Il Risultato Netto è stato pari a 0,9 milioni, rispetto ai 1,2 milioni del 2023 con la diminuzione delle imposte del 90% per l’opzione del Patent box che la Capogruppo eserciterà in sede di dichiarazione dei redditi 2024 e avrà valenza 5 anni.

La Posizione Finanziaria Netta-PFN è cash positive per 266.656 Euro. La variazione rispetto al 2023 è dovuta agli investimenti effettuati. 

Il Patrimonio Netto è pari a 14,6 milioni, in incremento rispetto ai 14 milioni del 2023. 

Il Cda ha proposto un dividendo lordo pari a 0,01 per azione che verrà posto in pagamento il 25 giugno 2025, ad avvenuto stacco della cedola n. 1 il 23 giugno 2025 (record date 24 giugno 2025). 

Evoluzione prevedibile della gestione 

Il fatturato del segmento concorsi è atteso in rafforzamento rispetto al 2024, e si prevede possa generare margini superiori grazie ad alcuni concorsi di punta (INPS e Agenzia delle Entrate).

Allo stesso tempo, la produzione giuridica, superate le problematiche del 2024, dovrebbe riprendere il normale andamento con una crescita rispetto al 2024 già evidente dal primo trimestre 2025.

La società ricorda che i risultati aziendali più rilevanti sono completamente slegati dal mercato editoriale generale, in quanto legati ad altri fattori, quali il numero di bandi di concorso e delle riforme governative.

La dichiarazione dell'A.D. Luca Misso

“Siamo orgogliosi di chiudere un anno caratterizzato da importanti investimenti tecnologici e da un consolidamento della nostra posizione di mercato, nonostante alcuni fatti esterni abbiano avuto un impatto significativo sui numeri di bilancio. Sullo scostamento ha pesato molto lo spostamento temporale di fatturato legato ad alcuni concorsi pubblici di punta, attesi lo scorso autunno ma banditi a fine 2024 o, in alcuni casi, non ancora banditi. Il management ha saputo traghettare con successo il Gruppo in tale contesto continuando a crescere e investire. Alcuni importanti investimenti annunciati in IPO sono stati portati a termine, come il potenziamento della presenza web e l’innovazione digitale, l’acquisizione del 51% di Sa.Graf. S.r.l., oltre all’ampliamento dell’impianto di stampa digitale e alla partnership siglata con Il Foro Italiano. Il 2025 sarà l’anno delle operazioni di M&A più rilevanti, grazie alle quali perseguiremo obiettivi di ampliamento dell’offerta editoriale e di diversificazione nel settore della formazione. Relativamente alle attività core, alcuni grandi concorsi si sono sbloccati e siamo in prima fila per coglierne i frutti”.