BRASILE, dollaro e Treasury potrebbero ridare voce al Bovespa.Buongiorno,
il più importante indice azionario del Brasile è reduce da un movimento correttivo ed ora potrebbe essere ad un punto di svolta.
La congiuntura economica e finanziaria del paese sembra essere promettente, al netto di qualche rischio specifico proveniente, ad esempio, da un rallentamento dei consumi privati che potrebbe sottrarre crescita al PIL.
Il movimento dell'indice, come noto, presenta una forte correlazione inversa con la forza del dollaro americano.
I motivi sono molteplici ed interconnessi tra loro.
Senza volere esplorare questo campo, che ci allontanerebbe eccessivamente dall'obiettivo dell'analisi proposta, possiamo citare la forza del dollaro come controproducente per la competitività delle esportazioni del paese, dirottamento degli investimenti diretti nel paese spesso associati ad elevati rendimenti dei Treasury americani.
Ecco, forse una guida affidabile nella lettura dei movimenti dell'indice può essere sintetizzata da una relazione inversa con dollaro e rendimento del decennale.
L'ultima gamba ribassista dell'indice brasiliano, nemmeno a dirlo, è nel solco del riaggiustamento del rendimento del decennale americano che è tornato a salire in conseguenza dell'allontanarsi dell'inizio del ciclo di taglio dei tassi da parte della Fed che ha indebolito visibilmente il Real nei confronti del dollaro.
Ora, se i rendimenti come sembra siano in prossimità di un nuovo equilibrio ormai, si riducono anche i rischi di ulteriori cadute dell'indice brasiliano.
Osservando il grafico del Bovespa sul weekly, possiamo immaginare che le quotazioni possano trovare un supporto sui livelli odierni.
Abbiamo il contratto con la trendline che sta sostenendo l'ascesa, il contatto con il livello di ritracciamento del 50% Fibo, il contatto con il supporto statico del precedente massimo relativo sul quale i prezzi hanno rimbalzo per due settimane consecutive.
Tuttavia è necessario segnalare anche una fragilità della costruzione rialzista illustrata.
Se guardiamo sul daily, notiamo come i prezzi abbiano chiuso la settimana con un break out deciso dei prezzi del livello di resistenza statica dei 126.000.
Il movimento tuttavia pecca di scarsi volumi, il che deve renderci sospettosi, anche perché i prezzi si sono arrestati al contatto con la ema9, sma20 ed ema50.
Un bel groviglio.
Allora occorre monitorare ad inizio settimana sia la rottura delle medie suddette, sia la tenuta del supporto e l'accelerazione dei volumi che deve necessariamente accompagnare la eventuale conferma delle ultime due candele hammer.
Per tenere conto di queste fragilità, un buon filtro potrebbe essere attendere il superamento della trendline ribassista che ha guidato quest'ultimo ribasso dell'indice.
Visto il quadro che necessita di attesa, non si segnalano spunti operativi rinviandoli ai prossimi giorni allorché il quadro diventasse più chiaro.