Investimenti sostenibili - Avevamo dubbi?Tra tutti gli ETF che ho in portafoglio, quello che nel corso del 2022 si è comportato meglio è IQQH, ovvero un investimento di natura settoriale nell'ambito di aziende operanti nel settore delle energie pulite.
Nel grafico sopra possiamo apprezzare l'andamento del fondo rispetto all'ETF SPY. Possiamo notare come l'impatto della crisi Ucraina su questo fondo non sia stato particolarmente rilevante, ma soprattutto possiamo apprezzare dal 01.01.2022 un rendimento positivo del 16% circa, rispetto ad un S&P500 negativo del 19% circa, una forza relativa spiazzante.
Ambedue gli ETF sono espressi in dollari, quindi l'eventuale differenza di rendimento valutario è annullato.
Le principali partecipazioni sono:
- Enphase;
- Vestas wind systems;
- Solaredge Technologies;
- Plug Power;
- Consolidated Edison;
- First Solar
Una volta di più, quindi, i temi degli investimenti sostenibili e della transizione energetica tornano ad essere più che attuali, determinando un mega trend per il futuro. Accetto volentieri, per la parte "satellite" della strategia di portafoglio, la detenzione di ETF settoriali su temi d'investimento così potenti ma allo stesso tempo d'interesse comune che nel giro di qualche anno possono portare ad interessanti rendimenti.
Idee operative INRA
ETF Global Clean Energy - Pennant violato.Come espresso in più di un'idea, durante questa fase, il tema dell'investimento in energie alternative (ed in generale l'investimento responsabile), rappresenta quasi un "porto sicuro" dove dirottare la parte satellite del portafoglio d'investimento, con un approccio di tipo PAC, al fine di creare un effetto stabilizzante con prospettive per il futuro.
Probabilmente in un orizzonte temporale di 5/10 anni, tutti vorranno un'esposizione al mercato delle energie pulite. Il metodo giusto per la creazione di una esposizione di natura settoriale è quello della parzializzazione del capitale, andando a "diversificare" la tempistica d'ingresso, liberando l'investitore dalla ricerca del giusto timing.
Tecnicamente, il pennant rilevato nella precedente idea (link sotto), è stato violato dalla seduta di contrattazioni odierna. Vedremo se la violazione sarà foriera di una prosecuzione del trend.
ESG, Clean Energy ed esplosione del conflitto Uno dei settori che meglio si è comportato successivamente allo scoppio del conflitto è quello relativo alle energie pulite. Analizzando graficamente l'ETF Ishares Clean Energy, possiamo notare come il fondo dal minimo del 24 febbraio, abbia fatto registrare una performance superiore al 30 percento, andando a culminare tecnicamente in una struttura definita pennant.
I pennant sono delle brevi pause di consolidamento, frequenti dopo un forte movimento, che se rotte in direzione del trend, ne configurano la continuazione.
Sicuramente lo scoppio del conflitto Russia-Ucraina, ha fatto riscoprire la dipendenza nei confronti delle risorse fossili.
I principali gestori da tempo sono attenti alle tematiche ESG e vedono nella crescita sostenibile una tematica d'investimento per il futuro.
L'investimento in aziende con punteggi ottimali "environmental, social e governance", sarà centrale, considerato che i flussi di capitale dei vari fondi e l'attenzione mediatica sono incentrati nell'approccio di responsabilità sociale dell'investimento.
A parità di valori fondamentali, la scelta ricade sulle aziende che hanno implementato o prevedono l'implementazione di graduali processi per la conversione ESG.
Restare fuori dall'approccio ESG, significa rinunciare ad uno dei principali megatrend del futuro.
Investire nelle energie pulite.Tra le tematiche d’investimento del futuro, sempre più importanza sembrano rivestire i “megatrend”, ovvero l’insieme delle tendenze destinate a cambiare per sempre ed in maniera inarrestabile le nostre vite.
Inutile precisare che questi trend possono rappresentare da un lato interessanti opportunità , dall’altro nascondono i tipici rischi insiti nel processo decisionale dell’investimento.
Tra le tematiche “disruptive” dei nostri giorni, quella della sostenibilità energetica sembrerebbe ricoprire il ruolo di protagonista. E’ sempre più attuale, infatti, il dibattito della transizione ad un modello basato su energie alternative e sulla limitazione dello sfruttamento delle risorse naturali.
Dal punto di vista dell’investimento, in che maniera possiamo riuscire a godere di questa tendenza e della crescita delle aziende operanti nel settore delle energie pulite?
Un’idea sarebbe quella di esporsi per il tramite di un ETF di tipo settoriale, che replichi l’indice S&P Global Clean Energy.
Per la mia analisi utilizzerò l’Ishares Global Clean Energy. Esso investe in società operanti nei settori dell’energia pulita, o nella fornitura e sviluppo di tecnologie per la sua produzione, sia in mercati sviluppati che emergenti, con esposizione geografica globale.
Dai minimi del covid di marzo 2020 e fino a gennaio 2021, l’Etf fa registrare una performance di circa il 300%, successivamente sviluppa un ritracciamento del 40%, che corrisponde al livello 0,50 di fibonacci, dove inizia una fase di lateralizzazione. Sarà interessante capire se le quotazioni riusciranno a rompere la struttura di consolidamento e soprattutto se al rialzo o al ribasso (questo nessuno può prevederlo).
Considerato che si tratta di un ETF di tipo settoriale, la mia esposizione è di tipo “satellite”, preferisco affidare la parte azionaria del mio portafoglio investimenti di lunghissimo periodo su strumenti meglio diversificati; tuttavia periodicamente ricerco degli “extra rendimenti” su strumenti o fondi di tipo “tematici”. Apprezzo in genere le fasi di consolidamento laterali dopo un ritracciamento, per cominciare a costruire la mia posizione.