Eurozona: investitori in attesa dei verbali della BCELe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno dato vita ad una seduta caratterizzata dall’indecisione. Sul fronte macroeconomico sono diversi i temi da monitorare, in particolare per quanto riguarda l’inflazione. A marzo, nel Regno Unito la rilevazione si è attestata al 10,1% su base annuale, oltre le previsioni degli analisti censiti da Bloomberg al 9,8%. Anche la misurazione core è rimasta elevata al 6,2%, mentre le previsioni erano per una flessione al 6%. Dopo la pubblicazione della rilevazione i mercati sono tornati a prezzare un altro aumento del costo del denaro da 25 punti base da parte della Bank of England nel meeting di maggio, con un picco previsto al 5% entro il 2023. In Eurozona invece, l’indice dei prezzi al consumo di marzo (finale) si è confermato in linea con le previsioni e con le rilevazioni preliminari. Nel dettaglio, la rilevazione è stata pari al 6,9% e al 5,7% per la versione depurata dalle componenti più volatili. Oggi saranno da monitorare i verbali dell’ultima riunione della Banca Centrale Europea, che potrebbero fornire più informazioni in merito a quanto avvenuto all’interno del board. Restando in tema, il Capoeconomista dell’istituto centrale europeo, Philip Lane, ha ribadito che i tassi dovrebbero salire anche a maggio se il contesto economico non cambiasse in modo rilevante. Inoltre, Lane ha ribadito che un aiuto alle decisioni arriverà dall’indagine sui prestiti bancari dell’Eurotower, che fornirà indizi in merito alle condizioni del credito nel blocco.
Idee operative US30
Fed: oggi focus su inflazione UELe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno messo a segno una seduta caratterizzata dai rialzi. Sul fronte dei dati macroeconomici, è da segnalare la crescita dell’economia cinese del 1° trimestre con il PIL che si è attestato al 4,5%. La misurazione è riuscita ad oltrepassare il consensus Bloomberg al 4% e mette il Paese nelle condizioni di raggiungere l’obiettivo di fine 2023 al 5%. La rilevazione, spinta soprattutto dalla rimozione delle stringenti misure anti-Covid, ha portato diversi analisti ad alzare le stime sul Prodotto Interno Lordo anche oltre il 6%. Nel frattempo, l’indice ZEW sulle condizioni correnti si è attestato a -32,5 punti ad aprile, oltre le previsioni a -40 punti. Oggi il focus sarà invece rivolto all’inflazione dell’Eurozona (marzo, finale), che dovrebbe essere in linea con la rilevazione preliminare al 6,9% e al 5,7% per quella core. Sul fronte delle Banche centrali il Presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha ribadito la necessità di alzare ancora i tassi vista la forza dell’economia. Intanto, da un report pubblicato da Bank of America emerge come l’allocazione degli investitori sulle azioni nei confronti dei bond sia scesa ai minimi dalla crisi finanziaria globale. Questo potrebbe indicare le preoccupazioni in merito ad una recessione. Dal sondaggio emerge come le paure di una contrazione del credito hanno fatto sovrappesare la componente obbligazionaria del 10%, mentre il 63% degli intervistati si attende un’economia più debole. Per i gestori, i principali rischi per i mercati sono il credit crunch, una recessione globale e una politica monetaria restrittiva per via di un’inflazione ancora elevata.
Eurozona: focus stime economiche Commissione UE Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale venerdì hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. Fronte trimestrali, le principali banche statunitensi hanno battuto il consensus sui risultati del 1° trimestre 2023. Per quanto riguarda le Banche centrali, sono da segnalare le parole di Pierre Wunsch e Christine Lagarde per la BCE e di Christopher Waller per la Fed. Per il Governatore dell’istituto centrale belga, l’Eurotower dovrebbe accelerare la riduzione del bilancio, concludendo i reinvestimenti di liquidità del debito in scadenza. Secondo Wunsch, l’istituto deve continuare anche ad alzare il costo del denaro, definendo “ragionevoli” altri 75 punti base in più rispetto ai livelli attuali. La Presidente della BCE invece, ha affermato che la Banca centrale è pronta ad agire contro l’elevata inflazione, con le pressioni sul dato che rimangono alte a causa della tenuta del mercato del lavoro e della crescita salariale. Per il componente del board della Fed invece, la Federal Reserve deve continuare ad alzare il costo del denaro, anche se si è detto pronto a cambiare idea nel caso in cui le condizioni del credito si restringessero più del previsto e non vi fossero segnali di moderazione della domanda. Per quello che riguarda le materie prime, l’IEA ha evidenziato che gli ultimi tagli alla produzione decisi dall’OPEC+ faranno salire i prezzi del greggio, mettendo ancora più pressione ai consumatori. L’IEA prevede che dalla seconda metà dell’anno saranno necessari prelievi delle scorte per 2 milioni di barili al giorno.
DOW JONES --- POSSIBILI NUOVI MASSIMIIn questo momento il prezzo si trova sulla resistenza che ha fatto da supporto per un lungo periodo, ma soprattutto c'è il massimo di un ciclo a 40W che potrebbe portare a romperla e a una continuazione a rialzo. Dal minimo di Ottobre con la chiusura del lungo ciclo a 18M ci sono stati 2 cicli mensili e adesso ne avremo un'altro con possibile chiusura e poi ripartenza per il massimo del ciclo a 40W e solo con la rottura della resistenza e poi della FLD del ciclo stesso avremo la conferma di nuovi massimi
us30 EOFIn seguito alla scorsa settimana di poca volatilità per le feste, abbiamo visto come us30 rangeava solamente in TF bassi, abbiamo visto come ciò è cambiato questa settimana creando dei nuovi range 4h, per adesso monitoriamo la situazione anche se la settimana è finita, ci vediamo direttamente lunedì per aggiornamenti
Wall Street: focus sulle trimestrali dei colossi bancari USALe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno dato origine ad una seduta complessivamente caratterizzata dai rialzi. Sono da segnalare le parole di Joachim Nagel, Presidente della Bundesbank, secondo cui l’inflazione core si sta dimostrando “appiccicosa”, evidenziando come la BCE dovrà essere ostinata nella lotta all’aumento dei prezzi. Per Nagel, l’indice dei prezzi al consumo complessivo sta andando nella giusta direzione, mentre la misurazione depurata dagli elementi più volatili potrebbe flettere prima dell’estate. Il Governatore della Bank of France, Francois Villeroy de Galhau, ha invece dichiarato che l’Eurotower ha già completato buona parte del percorso di aumento dei tassi, con l’impatto dei precedenti incrementi che deve ancora arrivare. Secondo Villeroy, una volta raggiunto il picco la Banca Centrale Europea lo dovrà mantenere per tutto il tempo necessario. Per quanto riguarda i dati macroeconomici, le richieste di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 239mila unità, oltre le stime a 239mila unità e alle precedenti 228mila. Da mettere in luce anche la discesa dei prezzi alla produzione USA di marzo del -0,5% su base mensile, mentre la rilevazione core ha segnato un -0,1%. Queste misurazioni potrebbero essere considerate come un altro indizio di rallentamento dell’inflazione. Nel frattempo, dal report mensile dell’OPEC è emerso come il gruppo continui a prevedere un aumento della domanda di petrolio di 2,3 milioni di barili al giorno. Oggi il focus sarà rivolto all’inizio della stagione delle trimestrali, con alcune delle principali banche USA che rilasceranno i risultati del 1° trimestre 2023.
USA: inflazione rallenta a marzo, ma il dato core resta elevatoLe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta con segni misti. Due le tematiche che hanno catalizzato le attenzioni degli investitori: l’inflazione USA e i verbali della Fed. Per quanto riguarda l’importante il primo tema, il dato a marzo si è attestato al 5%, contro il precedente 6% e il 5,1% del consensus. La misurazione core invece è risultata in linea con le previsioni al 5,6%, in lieve aumento rispetto al 5,5% di febbraio. La rilevazione risulta ancora elevata e non sembra consentire alla Federal Reserve di fermare il percorso di aumento del costo del denaro. Secondo il CME FedWatch Tool infatti, le probabilità di un rialzo da 25 punti base a maggio sono del 64,5%. Intanto, dai verbali dell’ultimo meeting della Federal Reserve è emerso come i componenti del board della Banca centrale abbiano valutato una pausa nel rialzo dei tassi in modo tale da valutare l’impatto sull’economia delle tensioni sul sistema bancario, anche se alla fine la priorità è stata data alla lotta all’inflazione. Rimanendo in tema Banche centrali, sono da segnalare le parole di Francois Villeroy de Galhau, Presidente dell’istituto centrale francese, secondo cui l’Eurozona presenta dei rischi per un radicamento dell’inflazione che la BCE è determinata a combattere mantenendo i tassi di interesse alti per un periodo sostenuto. L’esponente dell’Eurotower ha anche evidenziato che l’effetto dei precedenti incrementi del costo del denaro sarà maggiore nei prossimi mesi e i successivi incrementi potrebbero non avere lo stesso ritmo.
US30Entrata long in allineamento strutturale post presa di liquidità della sessione asiatica e allineamento ai dati dell’IPC
Wall Street al test dell’inflazione USA e dei verbali della FedLe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta con segni misti. Guardando ai dati macroeconomici, è da segnalare che in Cina l’inflazione si è attestata allo 0,7% a marzo, sotto le attese degli analisti censiti da Bloomberg all’1%. L’indice dei prezzi alla produzione è invece risultato in linea con le previsioni al -2,5%. Secondo gli esperti, i dati evidenziano come sia necessario un ulteriore stimolo da parte del Governo o della Banca centrale per sostenere l’economia. Inoltre, è da mettere in luce il miglioramento della fiducia degli investitori dell’Eurozona (Sentix) di aprile. La misurazione si è attestata a -8,7 punti, meglio delle stime a -9,9 punti e al precedente -11,1 punti. Le attenzioni degli investitori oggi verteranno principalmente su due elementi. Il primo è relativo all’inflazione statunitense di marzo, attesa in calo al 5,2% su base annuale dal precedente 6%. La rilevazione core, quella depurata dagli elementi più volatili, è invece vista in crescita dal 5,5% al 5,6%. Il secondo focus degli operatori per la giornata odierna sarà invece rivolto ai verbali dell’ultima riunione del FOMC, che dovrebbero fornire un quadro più chiaro rispetto alle ultime decisioni dell’istituto centrale a stelle e strisce. Nel frattempo, il Presidente della Banca centrale spagnola, Pablo Hernandez de Cos, ha ribadito che la BCE dovrà continuare ad alzare i tassi se le ultime proiezioni si dovessero concretizzare. Per l’esponente dell’Eurotower, i dati evidenziano che “il processo di ampliamento delle pressioni inflazionistiche è ancora incompleto”.
USA: incertezza su future mosse della Fed Dopo la pausa pasquale, tornano a pieno regime le contrattazioni sui principali indici di Borsa a livello globale. Sul fronte dei dati macroeconomici, è da segnalare che a marzo i Non-Farm Payrolls si sono attestati a 236mila unità, leggermente oltre le 235mila unità attese e al di sotto delle precedenti 326mila unità (dato rivisto da 311mila). Il tasso di disoccupazione è risultato pari al 3,5%, mentre il salario orario medio al 4,2%. Vi è quindi un rallentamento del mercato del lavoro negli Stati Uniti, anche se non sembra sufficiente a far cambiare direzione alla Fed sui tassi. Il CME FedWatch Tool vede infatti un incremento di 25 punti base probabile per oltre il 70%. Intanto, le richieste di sussidi di disoccupazione dell’ultima settimana si sono attestate a 228mila unità, oltre le previsioni di Bloomberg a 200mila unità. Lato Banche centrali sono da citare le parole di Philip Lane, Capoeconomista della BCE, secondo cui è probabile che l’Eurotower aumenti i tassi a maggio se l’economia e l’inflazione seguiranno lo scenario di base descritto dall’istituto centrale a marzo. Restando sul fronte economico, il Fondo Monetario Internazionale ha detto che le tensioni tra USA e Cina potrebbero interrompere gli investimenti all’estero, portando ad una perdita del 2% del PIL mondiale nel lungo termine. Il FMI ha anche avvertito che le prospettive di crescita globale per i prossimi 5 anni sono le più deboli degli ultimi 30 anni, con le Nazioni che dovrebbero evitare la frammentazione economica per le tensioni geopolitiche adottando provvedimenti atti a sostenere la produttività. Per il FMI, nel 2023 l’economia globale crescerà di circa il 3%.
USA: mercato del lavoro in focus dopo dati occupazione ADPLe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno messo a segno una seduta caratterizzata dalle vendite. Sul fronte delle Banche centrali sono da segnalare le parole della Presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, secondo cui il costo del denaro dovrebbe salire oltre il 5% nel 2023 ed essere mantenuto su livelli restrittivi per un po’ di tempo. Per l’esponente dell’istituto, l’indice dei prezzi al consumo rallenterà in modo significativo raggiungendo il 3,75% nel 2022 e il 2% nel 2025. Inoltre, Mester non vede tagli dei tassi per il 2023. Boris Vujcic, Governatore dell’istituto centrale croato, ha evidenziato che la maggior parte del ciclo di aumenti dei tassi della BCE è alle spalle, sebbene ulteriori aumenti potrebbero rivelarsi necessari per far scendere la rilevazione core. Intanto, i dati sull’occupazione ADP mostrano un rallentamento, attestandosi a 145mila unità contro le attese a 200mila unità. Oggi, il focus degli investitori sarà rivolto al mercato del lavoro USA con le richieste di sussidi dell’ultima settimana, stimati da Bloomberg a 200mila unità, in leggero aumento rispetto alle 198mila precedenti. Ricordiamo inoltre che domani, anche se le principali Borse saranno chiuse, verranno comunque resi noti i dati sui Non- Farm Payrolls, tasso di disoccupazione e sul salario orario medio di marzo per gli Stati Uniti. Per la prima misurazione il consensus si attesta a 240mila unità (311mila a febbraio), per la seconda è stabile al 3,6% mentre per la terza una flessione dal 4,6% al 4,3%.
Borse europee, Wall Street: al test indici PMI e ISM dei serviziLe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. Dopo 10 aumenti dei tassi consecutivi, la Reserve Bank of Australia ha deciso di mantenere invariato il costo del denaro al 3,6%, in modo tale da osservare gli effetti delle mosse precedenti sull’economia. Philip Lowe, Governatore della RBA, ha detto che l’inflazione ha raggiunto il picco in Australia, sottolineando anche un calo della spesa delle famiglie. Tuttavia, il board dell’istituto ritiene che potrebbero essere necessari altri incrementi per riportare l’indice dei prezzi al consumo al target. Intanto, nell’indagine mensile della BCE è stato evidenziato come le aspettative di inflazione dei consumatori a un anno siano scese per il secondo mese di fila dal 4,9% di gennaio al 4,6% di febbraio. Le attese a 3 anni sono passate dal 2,5% al 2,4%. La crescita economica a 12 mesi è invece prevista al -0,9%, rispetto al precedente -1,2%. Per quanto riguarda la BoE, la policy maker Silvana Tenreyro ha detto che una riduzione dei tassi potrebbe impedire all’indice dei prezzi al consumo di scendere sotto il target. Da mettere in luce anche le parole dell’Amministratore Delegato di JP Morgan, Jamie Dimon, secondo cui le turbolenze sul settore bancario statunitense non sono ancora finite e si faranno sentire per anni. Per Dimon inoltre, le Autorità USA non dovrebbero reagire eccessivamente con nuove regole. Sul fronte dei dati macroeconomici, da evidenziare come l’indice dei prezzi alla produzione dell’Eurozona (febbraio) sono scesi per la quinta volta consecutiva attestandosi al 13,2%, leggermente sotto le stime al 13,3%.
DJ30 - SHORTDopo l'ultima operazione incassata con successo da 33000 a 33.300 riparto short da 33.400 possibilmente fino a sotto i 33.000.
Le motivazioni sono principalmente grafiche poichè ho raggiunto dei punti di interesse e la linea ribassista ha toccato questo punto.
Non ultime le notizie politiche americane non danno nulla per farmi vedere long nel breve periodo.
Come sempre seguiamo il mercato
Stati Uniti: vendite al dettaglio confermano resilienza economiaLe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta positiva. Archiviata l’inflazione statunitense di gennaio, gli investitori si sono concentrati sul dato inglese, che si è attestato al 10,1%, in calo rispetto al precedente 10,5% e al 10,3% atteso dagli analisti censiti da Bloomberg. La rilevazione core, che esclude le componenti più volatili, è scesa al 5,3% dal 5,8% precedente. Intanto, Pablo Hernandez de Cos, Presidente della Banca centrale spagnola, ha detto che i dati sull’inflazione europea sono incoraggianti, ma l’istituto centrale dovrà prestare attenzione agli sviluppi macroeconomici. Rimanendo in Europa, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato il decimo pacchetto di sanzioni alla Russia, che dovrebbe essere presentato il 24 febbraio e avrebbe un valore complessivo di 11 miliardi di euro. Lato materie prime, l’International Energy Agency ha alzato le stime sulla domanda globale di petrolio di 500mila barili al giorno per il primo trimestre e di circa la metà per il resto dell’anno. I consumi dovrebbero quindi salire di 2 milioni di barili al giorno a 101,9 milioni di barili al giorno. L’agenzia ritiene che la riapertura cinese giocherà un ruolo importante nel sostenere la richiesta. Nella prima parte dell’anno comunque, gli esperti ritengono che il mercato sarà in surplus, in primis per via della produzione russa. Infine, per quanto riguarda i dati macroeconomici, è da segnalare che le vendite al dettaglio degli Stati Uniti di gennaio sono salite del 3%, ben oltre le stime all’1,9%. Per la rilevazione, si tratta dell’incremento più grande da marzo 2021.
Fed: per Powell tassi di interesse più alti con mercato del lavoLe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta con segni misti. Rimangono in primo piano le dichiarazioni dei banchieri centrali, in primis del Governatore della Fed, Jerome Powell, il quale ha ribadito che saranno necessari altri aumenti dei tassi per rallentare l’inflazione. Per il Governatore dell’istituto centrale a stelle e strisce, i tassi dovranno salire più di quanto previsto in precedenza se la forza del mercato del lavoro proseguisse. In un altro discorso, il Governatore della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha detto che il report sul mercato del lavoro USA di gennaio ha alzato le probabilità che l’istituto centrale a stelle e strisce alzi i tassi più di quanto previsto. Per Bostic, lo scenario di base è quello di un picco del costo del denaro al 5,1% e di un suo mantenimento per tutto il 2024. Neel Kashkari, Presidente della Fed di Minneapolis, ha ribadito che dopo le misurazioni sui NFP la Banca centrale deve continuare ad alzare i tassi di interesse. Per Francois Villeroy de Galhau, Presidente della Banca centrale francese, l’Eurotower non avrà la necessità di tornare ai tassi di interesse ultra-bassi che hanno caratterizzato il recente passato, in quanto l’inflazione si stabilizzerà “in un nuovo regime vicina al suo obiettivo di medio termine al 2%”. Villeroy ha ribadito che l’impegno dell’istituto centrale è quello di riportare l’inflazione verso il target entro fine 2024 o 2025. Sul fronte dei dati economici, da segnalare che la produzione industriale tedesca è scesa più delle attese a dicembre, segnando un -3,1% su base sequenziale, oltre il consensus al -0,7%.
Wall Street: sale l’attesa per il discorso di Jerome PowellLe quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno messo a segno un’altra seduta caratterizzata dalle vendite. Robert Holzmann, Presidente della Banca centrale austriaca, ha detto che la BCE dovrebbe combattere l’inflazione fino a che i cittadini non percepiranno la stabilità dei prezzi nella vita di tutti i giorni. Il banchiere ha detto anche che il rischio di fare troppo poco è ben più alto rispetto a quello di fare troppo in tema di rialzo del costo del denaro, con la politica monetaria che dovrà rimanere aggressiva fino a che l’indice dei prezzi al consumo non fornirà segnali credibili di convergenza verso il target. Per Bostjan Vasle, Governatore della Banca centrale slovena l’Eurotower è ancora distante dalla fine dei rialzi del costo del denaro, mentre per Martins Kazaks, Presidente della Banca centrale lettone, sarà necessaria una sorpresa sui dati per evitare un incremento dei tassi da 50 punti base a marzo. Intanto, Catherine Mann, esponente del Comitato di Politica Monetaria della Bank of England, ha detto che l’istituto dovrebbe mantenere la rotta nell’alzare il costo del denaro, in quanto il pericolo di una stretta insufficiente è elevato. Da segnalare anche le parole del Presidente dell’International Energy Agency, Fatih Birol, il quale ha dichiarato che la ripresa cinese rimane un fattore trainante per il petrolio. Nel Paese, la domanda di carburante per aerei sta aumentando e l’agenzia prevede che metà della crescita della richiesta globale nel 2023 arriverà da Pechino. In tal senso, Birol ritiene che se il recupero dovesse dimostrarsi solido, l’OPEC potrebbe dover rivedere i tagli alla produzione.
Capire i futures sugli indici.Capire i futures sugli indici.
I future su indici sono contratti che prevedono l'acquisto o la vendita di un indice finanziario a un prezzo stabilito oggi, da regolare in una data futura. Questi contratti erano originariamente destinati esclusivamente agli investitori istituzionali, ma ora sono aperti a tutti. I gestori di portafoglio utilizzano i futures su indici per coprire le loro posizioni azionarie contro una perdita nei titoli. Gli speculatori possono anche utilizzare i future su indici per scommettere sulla direzione del mercato. Alcuni dei più popolari future su indici sono basati su azioni, tra cui l'E-mini S&P 500, l'E-mini Nasdaq-100 e l'E-mini Dow. Anche i mercati internazionali dispongono di future su indici.
Un indice traccia il prezzo di un'attività o di un gruppo di attività, come azioni, materie prime e valute. Un contratto future è un tipo di derivato che obbliga gli operatori ad acquistare o vendere l'attività sottostante in un giorno stabilito a un prezzo predeterminato. Un future su indice, quindi, è un contratto legale che obbliga i trader ad acquistare o vendere un contratto derivato da un indice di borsa entro una certa data a un prezzo predeterminato. I future su indici, chiamati anche future su indici di borsa o di mercato azionario, funzionano come qualsiasi altro contratto future. Danno agli investitori il potere e l'obbligo di consegnare il valore in contanti del contratto basato su un indice sottostante a una data futura specifica a un prezzo concordato. A meno che il contratto non venga estinto prima della scadenza attraverso un'operazione di compensazione, il trader è obbligato a consegnare il valore in contanti alla scadenza.
I trader utilizzano i future su indici per coprire o speculare contro le future variazioni di prezzo dell'indice azionario sottostante. Ad esempio, l'indice S&P 500 tiene conto dei prezzi delle azioni di 500 tra le maggiori società quotate negli Stati Uniti. Un investitore può acquistare o vendere futures sull'indice S&P 500 per coprire o speculare sui guadagni o sulle perdite dell'indice.
Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto. Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading. Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami.
Statistiche performance indici futures Americani, Fib ed Europei di Marco Bernasconi Trading 2 febbraio 2023.
OGGI:I miei € 8.000 investiti il 1° gennaio 2023 con le operazioni sul future che faccio ogni giorno sul Dow Jones sono diventati al 1° febbraio 2023, €21.155 con una performance netta del +164,44%
STRATEGIA RENDIMENTO COMPLESSIVO UTILIZZANDO I 3 FUTURES AMERICANI + FUTURES EUROPEI. OGGI: +47,87% dall'inizio del 2023. LE MIE PERFORMANCE SONO IN CRESCITA COSTANTE!
Strategia rendimento utilizzando i 3 futures Americani. OGGI: +67,11% dall'inizio del 2023. LE MIE PERFORMANCE SONO IN CRESCITA COSTANTE!
Strategia rendimento utilizzando i 3 futures Europei. OGGI: +28,62% dall'inizio del 2023. LE MIE PERFORMANCE SONO IN CRESCITA COSTANTE!
Contattami per avere maggiori informazioni.
Per continuare a capire, che il mercato va seguito conoscendo i dati io tutti i giorni vi anticipo ciò che influenzerà il mercato e poi commento ciò che è accaduto. Questo nel tempo mi auguro vi creerà la mia stessa sensibilità e contribuirà moltissimo ai risultati che sperate di ottenere con il vostro trading. Se leggi quotidianamente la mia analisi e sei interessato a pormi domande direttamente sul mio trading contattami.
Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
Indici azionari, ci siamo?Prendo a campione l'indice DJI che sebbene sia un indice un poco a se, certo non va dalla parte opposta degli altri indici ed è stato finora il più regolare di tutti .
Il trimestrale inverso è chiuso il 13 Dicembre, nella seduta precedente sembra proprio che abbia chiuso anche il primo mensile inverso del nuovo trimestrale ed ora deve dirigersi a chiudere il trimestrale indice che suppongo troverà la sua conclusione intorno a fine Febbraio.
Un ulteriore rinnovo del l'ultimo massimo annulla temporaneamente l'analisi.
Nel grafico seguente ho segnalato le resistenze che dovrebbero respingere la salita e i target della probabile discesa per il mercato europeo.
La presente è la mia visione e non rappresenta un sollecito ad operare sui mercati.
Eurostoxx, valido per tutti gli indici europei
s3.tradingview.com
VIX: terminato il ciclo blu sembra pronto anche lui a ripartire
s3.tradingview.com