SP 500 fa il pieno di liquiditàAlla fine l'SP500, sulla scia dei dati ICP rilasciati Martedí, ha fatto un pauroso allungo verso la forte area di liquiditá in area 4.150 $ circa, movimento che ha permesso ai big di vendere a mani basse, incastrare i long e chiudere, con buone probabilitá, il Ciclo Annuale inverso.
Il giorno a seguire, con le parole di Powell, si é decretato, a mio avviso, la fine del rimbalzo.
Rimbalzo che é stato utile solo agli smart money!
Violato il supporto a 3.900 $ si mira a 3.650 $
Naturalmente 3.650 $ potrebbero offrire un supporto temporaneo per un rimbalzo, ma la mia view porta un target a 3.400 $, aggiornando i minimi di periodo!
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Idee operative SP500FT
Performance Intraday da inizio dicembre - Micro S&PQuesto mese di dicembre mi vede in una situazione di drawdown duraturo, il primo particolarmente persistente da quando ho iniziato questo piccolo progetto pilota.
Ricordo a chi legge per la prima volta che dallo scorso settembre ho iniziato un test di trading intraday sul micro S&P500 dedicando un piccolo conto da 3.000 euro circa .
Dal 7 dicembre, per la mia operatività basata su timeframe dai 15 minuti ad 1 ora, le condizioni di trading non sono state semplici a causa dei continui comunicati e della volatilità generata da BCE, FED e scadenza tecnica dei futures.
La volatilità intraday non è stata favorevole per chi come me applica strategie più efficaci in condizioni di mercato meno agitato.
A questo bisogna anche aggiungere che negli ultimi periodi l'S&P500, mercato tipicamente mean reverting, sta rispondendo meglio a strategie trend following.
In particolare le varie previsioni, i comunicati macro e la continua attenzione alla situazione inflattiva, tendono a generare dei micro trend, più tipici di mercati come quelli delle commodity che di equity index.
Il progetto di chiudere dicembre in profitto è ancora vivo, anche se al massimo a questo punto cerco di non chiudere "underwater".
Al momento ho cumulato 1282 dollari di perdite contro 953 dollari di profitto lordo.
Per le prossime settimane la mia attenzione sarà su una migliore selezione dei trade e su una gestione del rischio più certosina.
Quando aumenta la confidenza nei propri mezzi si finisce per dimenticare alcuni valori alla base dell'attività:
- Non aprire un trade se non si è convinti;
- Rispettare i setup;
- Non ragionare con la pancia e l'emotività;
- Non tradare se le condizioni personali non lo consentono;
- Rispettare il rischio
SPX 500 .... ragioniamo Buon Sabato a tutti .
Oggi volevo ragionare , in base alla mia analisi , su quali potrebbero essere dei risvolti nel medio termine con dei livelli interessanti da poter raggiungere . Questi livelli non sono solo grafici ma anche di valore , in quanto usati per tantissimi anni come trend dell'indice .
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---- Iniziamo con l'analisi ciclica , in questo caso siamo ormai vincolati ad andare a chiudere un ciclo annuale che
porterebbe ad avere dei minimi importanti nel periodo , ancora largo in quanto stiamo ragionando sui dati attuali ,
tra Aprile e Settembre . Considerate sempre che all'interno di questo range avremo un continuo zig-zag dato dai
cicli minori.
---- Fibonacci , ecco allora un ulteriore analisi dei prezzi dovuta al famoso italiano . Tracciando sul grafico dal minimo
di Marzo 2020 al massimo di Gennaio 2022 , troviamo che in questo canale ribassista ( tracciato in rosso ) alla
prima gamba ribassista abbiamo toccato il livello 38.2% ,seguito il rimbalzo , abbiamo successivamente toccato
con la seconda gamba il livello 50% . Ora abbiamo appena completato il rimbalzo e ci apprestiamo a fare l'ultima
gamba di questo profondo ABC correttivo , ovviamente ci aspettiamo a questo punto un bel 61.8 % come livello a
3200 punti.
---- Analisi Mensile del Valore , con questa analisi di price action sono partito molti anni prima ed ho tracciato delle
aree di valore che potete vedere sul grafico , riducendolo . Aree che sono state alla base di questo lunghissimo
trend rialzista dell'indice che , dopo questa bolla pazzesca , sono state violate andando ad estremizzare il
movimento . Però come succede in tutte le situazioni della vita , quando si esagera poi bisogna ritornare alla
normalità !!! E guardate cosa stiamo facendo ? Il minimo fatto ad Ottobre 2022 è arrivato proprio sul limite
superiore del valore ed ora come nelle altre analisi mi aspetto un rientro in quel valore consono al mercato , che
guarda caso coincide con tutti i livelli di prezzo e tempo indicati sopra .
Fate attenzione e buon trading Guys !!!!
I compra-tori del mercato americano e dell'indice S&P 500....Ricordo che scrivo questa analisi ogni giorno iniziandola prima che il mercato apra e commentandola mano a mano che la sessione di mercato si svolge. Ci sono giornate che iniziano in un modo e finiscono in un'altro e la mia analisi vi vuole far vivere tutto questo come spettatori della prima fila nei posti migliori a teatro.
I compra-tori del mercato americano e dell'indice S&P 500 avrebbero gradito mercoledì sera che la Fed avesse dato un segnale di positività rispetto al ricevimento di un indice dei prezzi al consumo in flessione, ma la Fed ha tirato in avanti per la sua strada senza mostrare alcun cedimento. Al contrario Powell ha messo in guardia di essere pronto ad aumentare il livello restrittivo del tasso dei Fed funds se sarà necessario farlo.
Powell è totalmente concentrato sulle aspettative di inflazione per le famiglie americane e sul mercato del lavoro che continua ad essere forte. Quello che mi dà tremendamente fastidio dell'approccio della Fed, è che sta affrontando il problema dell’offerta unito ad un eccesso di domanda, ma lo sta facendo solo attraverso la distruzione della domanda. Il crollo che ne è derivato da mercoledì sera non fa altro che illustrare il grado di intossicazione di liquidità in cui si trovano i mercati, alla continua ricerca di denaro a prezzi scontati.
Il rialzo di 50 pb di ieri e poi di 25 pb a gennaio e marzo, porterebbe il tasso dei Fed funds solo al 5,00%, mentre le prospettive sono che lo porteranno lentamente al 5,50% e lo manterranno lì. Quello che abbiamo avuto quindi non si tratta di una svolta o di una pausa, ma solo di una riduzione del ritmo di rialzo dei tassi, e tutto questo mentre gli effetti dell'inasprimento si stanno gradualmente manifestando, già evidenti nel settore immobiliare e in quello manifatturiero che stanno vacillando.
La banca federale americana con: • la recessione ad un orizzonte relativamente breve, • l'emissione di nuovo debito del Tesoro, • la necessità di rinnovare il vecchio debito a breve termine, attuerà per forza di cose la politica di inasprimento nel modo che ritiene più opportuno che è poi l'unico che ha dimostrato di saper fare, e cioè innalzando i tassi di interesse.
I compra-tori avrebbero potuto entrare ma non sono stati disposti a intervenire, e a questo punto mi viene da dire giustamente. Cosa potrebbe far salire il mercato a questo punto considerando la stagionalità? • l'acquisto da parte degli investitori istituzionali e • l'imprevedibile vendita di perdite fiscali. Tutto questo nel contesto di oscuramento dell'orizzonte economico e della liquidità che sta “temporaneamente e in modo sproporzionato” influenzando anche le materie prime e i metalli nobili. Dato che l'inflazione non calerà (il 5-6% sembra lo scenario migliore), mi aspetto nel prossimo futuro che l'aumento della volatilità del mercato azionario dia il via a una nuova domanda dei beni reali, che sono stati sempre pronti a fare bene durante i periodi di difficoltà dell'inflazione e della crescita economica.
A mercati aperti:
Vi ricordo la scadenza delle streghe di domani, da questo livello i compra-tori di S&P e Nasdaq potrebbero tentare un piccolo ritracciamento che influenzerebbe anche l'oro l'argento il rame e il petrolio.
CONSIDERAZIONI FINALI:
Oggi il mercato prevedo che salirà. C'è un ostacolo per i vendi-orsi dato da un importante supporto dell’S&P questo darà un po’ di respiro ai compra-tori e avremo una risalita del mercato. Dovrebbe essere comunque una manifestazione di breve durata in quanto i vendi-orsi forse sono entrati in gioco in anticipo su quello che si vedrà ampiamente dall'inizio del 2023.
Questa analisi che leggi su TRADINGVIEW adesso è pubblicata il pomeriggio del giorno prima con inclusi i livelli operativi su: Mercato azionario americano; Oro e argento; Petrolio; Rame; Bitcoin per i miei abbonati.
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US500 - Distribuzione in zona nevralgicaSp durante gli ultimi dati macro ha dato un UTAD importante andando a pulire l'ultimo livello della distribuzione.
Ora per eventualmente rientrare attendo un ulteriore ritracciamento, vediamo come si comporta nell'ultima demand rialzista
Short su SP500Il mio indicatore proprietario Z-VOLT mi segnala uno short sugli indici americani ed in particolare su SP500. Pare che l'aumento dei tassi della Fed di 50 punti base sia stato interpretato dal mercato come possibilità di recessione. Gli indici americani non potranno avere mai un vero e proprio cambio di rotta verso una bull run, almeno fino a quando Powell non inizierà a tagliare i tassi invece che aumentarli. Per ora mi sono posizionato short con obiettivo i livelli di swing, ma sono sempre pronto a gestire il rischio e la posizione in base alle condizioni del mercato
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Questo post non deve mai essere inteso come una consulenza finanziaria o consigli d'investimento, ma solo ed esclusivamente come uno spunto didattico
Indice SPX 500. Si conferma l'importanza di area 3930-3960Il supporto Volumetrico (POC del Volume Profile di breve) di area 3930 continua ad attrarre i prezzi ogni volta viene respinto il tentativo dell’indice S&P 500 di superare la resistenza dei 4100 punti. Di breve rimane il target ribassista di 3880 segnalato anche dal vWap (linea nera) ancorato al minimo del 13 ottobre scorso, dal quale è partito il contro-trend rialzista, messo alla prova in questi giorni a seguito del mancato superamento della trend line ribassista tracciata dai massimi del 4 gennaio 2022. Di lungo periodo il ritracciamento potrebbe allungare fino a rivedere area 3750/3800 andando così a coprire il gap up lasciato aperto dall’indice in apertura il 10 novembre scorso. Solo un recupero del livello 3930 darebbe la spinta per un ritorno al POC di lungo di area 3960 (linea azzurra del Volume Profile di lungo) e ancora più su alla cifra psicologica dei 4000 punti. Occhio domani, venerdì 16 dicembre, alle scadenze tecniche delle c.d. “3 streghe”.
Edoardo Liuni
Raccogliere monetine davanti a un rullo compressoreRicordo che scrivo questa analisi ogni giorno iniziandola prima che il mercato apra e commentandola mano a mano che la sessione di mercato si svolge.
Ci sono giornate che iniziano in un modo e finiscono in un'altro e la mia analisi vi vuole far vivere tutto questo come spettatori della prima fila nei posti migliori a teatro.
Ieri il mercato americano ha festeggiato che il tasso di inflazione nei prezzi al consumo sia salito solo del 7,1%... 😊
In realtà quello che ha fatto il mercato azionario è stato quello di salire tantissimo e poi progressivamente sgonfiarsi, solo i beni reali hanno mantenuto il loro rialzo.
Questo non è stato un bel segno, ho paura che tra pochi minuti la “non notizia” della Fed con un rialzo di soli 50 punti base verrà venduta dal mercato.
Non so se conoscete la frase “raccogliere monetine davanti a un rullo compressore” ,
questa espressione ...il resto dell'analisi è riservata agli abbonati.
Riflessione:
Ricevo a volte delle domande sul fatto che la mia analisi abbia una visione rialzista di medio periodo e chi mi segue sui canali futures nota invece che alcune volte sono posizionato short.
Il dubbio che assale l'investitore a quel punto è: “ma perché se hai questa opinione sei short sul mercato?”
La risposta è semplice, l'analisi ha una visione del mercato di alcuni mesi o comunque di molte settimane, mentre quelle che faccio sui canali dei futures sono operazione che hanno il respiro di 24 ore.
Non c'è nessuna contraddizione nell'essere rialzista nel medio e ribassista nel brevissimo.
Qualunque mercato rialzista non sale sempre e qualunque mercato ribassista non scende sempre.
Il tentativo che faccio con il mio metodo ed operatività sui futures è quello di tentare di riuscire a prendere ogni singolo pezzetto di grafico, interpretando giorno per giorno se potrebbe essere con chiusura positiva o negativa e con l'aiuto del mio algoritmo.
Spero di avere chiarito questo punto oggetto di molte frequenti domande da parte dei trader.
Volete ricevere questa analisi completa e in anticipo e conoscere ciò che si nasconde dietro i puntini?
Volete utilizzare questa analisi operativa per comprare: il mercato azionario americano, l'oro e l'argento, il petrolio, il rame e le criptovalute? Contattatemi.
Divergenza tra S&P500 e Advance Decline LineVi riporto qui il grafico dell'S&P500 in cui possiamo notare il downtrend confermato dal rimbalzo sulla trendline di qualche giorno fa. Inoltre oggi abbiamo avuto l'ulteriore conferma dall'Advance Decline Line, infatti come potete notare c'è una divergenza tra il mercato azionario e questo indicatore.
Vi ricordo che l'Advance Decline Line rappresenta il numero di azioni che stanno salendo contro il numero di azioni che stanno scendendo, in questo caso calcolato sotto forma di cumulata.
Cosa significa ciò? Che gli Smart Money stanno uscendo dal mercato e di conseguenza possibile Short.
Abbiamo tifato bene, la slitta di Babbo Natale è decollataRicordo che scrivo questa analisi ogni giorno iniziandola prima che il mercato apra e commentandola mano a mano che la sessione di mercato si svolge.
Ci sono giornate che iniziano in un modo e finiscono in un altro e la mia analisi vi vuole far vivere tutto questo come spettatori della prima fila nei posti migliori a teatro.
Lunedì l'S&P 500, l’indice più rappresentativo del mercato americano ha recuperato la battuta d'arresto di venerdì 9 con facilità e con volumi in aumento, grazie anche al carry over dei mercati asiatici ed europei. Se poi consideriamo che anche le criptovalute hanno iniziato a tirare per la loro parte, e che l'azione dei prezzi delle obbligazioni, dell’US dollar e delle materie prime ha fornito ampi indizi ecco spiegato il perché del mio approccio rialzista nell’analisi di ieri, rialzo che inaugura il rally di Babbo Natale. Guardandolo prima della pubblicazione del CPI in rallentamento era evidente. Sia l'IPC principale che quello core hanno collaborato, e i mercati sono partiti alla carica convinti di un FOMC della Fed di domani senza notizie… sto deliberatamente esagerando. Guardate i fuochi d'artificio nei beni reali e su tutto il resto non ha senso che io scriva oltre chi mi legge sa che sono stato rialzista su tutto questo… adesso mi godo il tintinnio del conto trading e lascio che sia lui a parlare per me.
Dalla mia analisi di lunedì:
In estate pensavo ad un punto medio dell'inflazione sul quale saremmo rimasti ancorati per un po di tempo sul livello del 5-6%: non siamo ancora scesi a quel punto. Credo che a quel punto la Fed potrebbe applicare una regola non scritta di posizionare i Fed funds dello 0,5% al di sopra dell'inflazione in modo da renderlo restrittivo, ma con il rischio di strangolare l'economia. Affrontare l'inflazione come sta facendo con strumenti dal lato della domanda non sta funzionando con la rapidità desiderata dalla Fed. I fattori che determinano l'inflazione sono dal lato dell'offerta.
La Fed ha i suoi bei problemi da risolvere:
• prezzi elevati delle materie prime,
• minerari e prodotti agroalimentari in rallentamento nella salita.
• energia che invece continuerà a salire.
La Fed non è ancora diventata restrittiva (lo sarà più avanti se i tassi saranno alzati ancora più vicino all’inflazione), i mercati, anche se prendono qualche schiaffo continuano a scommettere che non diventerà tale.
Le speranze di avere raggiunto il picco dell’inflazione sono ancora al centro della tesi rialzista dei compra-tori. Ho letto lo scenario ipotizzato da JPM di una recessione abbastanza dura all'orizzonte. Una recessione che non sarebbe facile da risolvere con iniezioni di liquidità. Una recessione che farebbe crollare gli utili, il mercato del lavoro e l'inflazione più del previsto. Mmmmh... Gli indici dei direttori degli acquisti a livello in cui si trovano in passato non hanno mai segnalato una recessione. L'inversione della curva dei rendimenti è la più alta dall'inizio degli anni Ottanta.
Un atterraggio duro (hard landing), se così si può chiamare, con la Fed che rimarrà imperterrita e non taglierà i tassi dopo il giugno 2023? Una Fed che, ma mantenesse il tasso sui Fed funds al 5,5% o più alto se le pressioni sulla crescita dei salari dovessero persistere? In un simile contesto, il rally di Babbo Natale ha un compito arduo da svolgere. Ha bisogno che il rallentamento dell'IPC batta le aspettative e che la Fed faccia solo 50 pb come previsto. Ascolterò la conferenza stampa senza perdermi nemmeno una parola pronto a salire se ci fosse il viatico atteso.
E’ proprio quello che è successo ieri, tutto in linea con le mie speranze di rallentamento dell'inflazione, è abbastanza per i compra-tori percorrere fino a fine anno.
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Volete Babbo Natale? Oggi fate il tifo per l'IPCRicordo che scrivo questa analisi ogni giorno iniziandola prima che il mercato apra e commentandola mano a mano che la sessione di mercato si svolge.
Ci sono giornate che iniziano in un modo e finiscono in un altro e la mia analisi vi vuole far vivere tutto questo come spettatori della prima fila nei posti migliori a teatro.
Negli Stati Uniti venerdì 9 l'indice S&P 500 ha ceduto ma non troppo decisamente sotto la soglia di 3.965. Livello che avrebbe potuto anche mantenere, visto che il dato PPI ha decelerato si ma non abbastanza velocemente da soddisfare le aspettative del mercato. L'aumento dei rendimenti obbligazionari che vedo, può avere solo un significato, e cioè che i mercati stanno scommettendo su un'azione della Fed più aggressiva.
Ma non è detto che questa azione debba avvenire necessariamente a dicembre o a gennaio. Il tasso dei Fed funds è solo al 5%, in linea su quanto era stato da me e da altri previsto finora. Cominciate a mettere in conto, anche se è uno scenario prematuro, che la Fed potrebbe essere costretta a ridurre i tassi nel secondo semestre del 2023. Quindi non c'è nemmeno da parte loro la voglia/necessità di correre troppo al rialzo, e rimango della mia opinione di una Fed che alzerà i tassi di 50 punti base questa settimana è solo di 25 punti base in gennaio.
In estate pensavo ad un punto medio dell'inflazione sul quale saremmo rimasti ancorati per un po' di tempo sul livello del 5-6%: non siamo ancora scesi a quel punto.
Credo che a quel punto la Fed potrebbe applicare una regola non scritta di posizionare i Fed funds dello 0,5% al di sopra dell'inflazione in modo da renderlo restrittivo, ma con il rischio di strangolare l'economia. Affrontare l'inflazione come sta facendo con strumenti dal lato della domanda non sta funzionando con la rapidità desiderata dalla Fed. I fattori che determinano l'inflazione sono dal lato dell'offerta.
La Fed ha i suoi bei problemi da risolvere:
• prezzi elevati delle materie prime,
• minerari e prodotti agroalimentari in rallentamento nella salita.
• energia che invece continuerà a salire.
La Fed non è ancora diventata restrittiva (lo sarà più avanti se i tassi saranno alzati ancora più vicino all’inflazione), i mercati, anche se prendono qualche schiaffo continuano a scommettere che non diventerà tale.
Le speranze di avere raggiunto il picco dell’inflazione sono ancora al centro della tesi rialzista dei compra-tori. Ho letto lo scenario ipotizzato da JPM di una recessione abbastanza dura all'orizzonte. Una recessione che non sarebbe facile da risolvere con iniezioni di liquidità. Una recessione che farebbe crollare gli utili, il mercato del lavoro e l'inflazione più del previsto.
Mmmmh...
Gli indici dei direttori degli acquisti a livello in cui si trovano in passato non hanno mai segnalato una recessione. L'inversione della curva dei rendimenti è la più alta dall'inizio degli anni Ottanta.
Un atterraggio duro (hard landing), se così si può chiamare, con la Fed che rimarrà imperterrita e non taglierà i tassi dopo il giugno 2023? Una Fed che, ma mantenesse il tasso sui Fed funds al 5,5% o più alto se le pressioni sulla crescita dei salari dovessero persistere? In un simile contesto, il rally di Babbo Natale ha un compito arduo da svolgere. Ha bisogno che il rallentamento dell'IPC batta le aspettative e che la Fed faccia solo 50 pb come previsto. Ascolterò la conferenza stampa senza perdermi nemmeno una parola pronto a salire se ci fosse il viatico atteso.
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Come sta andando la mia strategia nel 2022? Oggi acquisto un...Come sta andando la mia strategia nel 2022? Oggi acquisto un nuovo titolo
Ricordati rimani concentrato sul lungo periodo e non lasciare che le oscillazioni quotidiane del mercato ti costringano a prendere decisioni affrettate.
La cosa peggiore che potresti fare in questa fase è uscire del tutto dal mercato.
Dopo due anni di operatività personale su un mio portafoglio creato per l'investitore di valore, ho deciso di renderlo pubblico all'interno del mio blog.
Ho lavorato a lungo a questo progetto perché ho percepito in tutte le conversazioni che questa era veramente una necessità primaria espressa dagli investitori. Permettere ai miei followers interessati di potermi seguire nelle operazioni e raggiungere obiettivi di medio/lungo termine ma con un impegno veramente limitato da parte del trader.
Oggi aggiungo un titolo al portafoglio. Questa appena conclusasi è stata una settimana di ribassi sul mercato azionario, ma non la definirei una settimana di panico o paura. Anzi, al contrario ho notato che i giorni con performance più negative corrispondevano a quelli con volumi piu bassi. I trader si sono già messi in modalità vacanza? Mi sembra presto per questo e credo che quando inizieranno i fuochi d'artificio aumenteranno anche i volumi.
La mia strategia nel 2022 si è basata su 3 pilastri:
1. Banche,
2. Agricoltura,
3. Energia.
1. Le banche Un anno fa l'inflazione era già in aumento ed era inevitabile che la Fed alzasse i tassi nel 2022. Chi si comporta bene in un contesto di tassi in aumento? Le banche. Non si è visto un grande impatto dell'aumento dei tassi sugli utili delle banche nel 2022, ma questo si vedrà nel 2023. I titoli bancari non sono andati da nessuna parte e, in alcuni casi, sono addirittura scesi.
2. Agricoltura Ho in portafoglio sia produttori di fertilizzanti che aziende alimentari: I prezzi dei fertilizzanti sono saliti a nuovi massimi durante la guerra in Ucraina, ma allo stesso tempo questo ha creato una distruzione della domanda. Molti agricoltori sia negli Stati Uniti che in Europa non hanno potuto più permetterseli, e così hanno rinunciato ad usarli durante la stagione della semina autunnale. I prezzi del potassio sono passati a 1.200 dollari per tonnellata dai 515 dollari per tonnellata recentemente. La distruzione della domanda nasce dal fatto che i prezzi non erano sostenibili per gli acquirenti, né erano positivi per l'economia globale, e significa anche che non ci saranno più investimenti nella produzione.
3. Energia L'energia chiuderà l'anno come il settore più performante dell'S&P 500 per il secondo anno consecutivo. L'anno scorso ho acquistato nella convinzione che il mercato vendi-orso per gli energetici durato 14 anni fosse finalmente finito. I prezzi del greggio erano già saliti, fino a 80 dollari, anche senza la guerra in Ucraina, ma la guerra in Ucraina ha fatto schizzare i prezzi molto più in alto. In primavera ho scritto nelle mie analisi che non auspicavo un greggio maggiore di 100 dollari in questa fase del ciclo a causa delle dinamiche di distruzione della domanda e dell'impatto dei prezzi elevati sull'economia globale. I prezzi elevati dell'energia possono causare instabilità, sia a livello sociale che economico. A distanza di un anno, continuo a credere nell'energia e penso che sia in un nuovo mercato toro. La media storica di questi mercati ha una durata di 8 - 10 anni.
Adesso siamo in una fase ribassista di un mercato rialzista. Di fasi di questo tipo ne abbiamo già attraversate altre dall'inizio di questo mercato toro alla fine del 2020. Può comportare una discesa fino al 20%-30% dei titoli da questi livelli e sarei compratore su questa debolezza. Mi piacciono tutti i miei titoli. Se dovessero scendere scegliete quello che preferite tra: ...
Oggi aggiungo un nuovo titolo, è arrivato il momento di aumentare il numero dei titoli. Nel punto più alto che ho raggiunto sul numero di titoli il massimo è stato di 30, al momento sono solo 16 quindi ho spazio per un acquisto.
Rispondo qui ad alcune domande che ho ricevuto che potrebbero essere di interesse comune
1. Se un titolo è presente nel portafoglio, significa che mi piace ancora. Valuterò se vendere i titoli se si stanno avvicinando al livello di guardia inferiore o superiore.
2. Scriverò sempre chiaramente nei miei commenti quello che voglio fare con i titoli dentro il portafoglio.
3. I livelli di guardia inferiore e superiore non sono definitivi. I livelli possono cambiare e cambieranno spesso nel corso dell'anno, soprattutto durante la reporting season.
4. La tabella riepilogativa del portafoglio con i livelli di supporto e obiettivi di target è stata pensata per dare agli abbonati un'idea del potenziale di rialzo di un titolo.
5. Il mio tempo di detenzione di un titolo è indefinito, ma come si può vedere dalle date dei titoli del portafoglio, variano nel momento che non li ritengo più interessanti valutando margini di rialzo e rendimenti di cedola.
6. I migliori consigli per gli investitori di valore. La pazienza è fondamentale per gli investitori come noi. Siamo investitori contrarian. È stato un anno difficile sia per i fertilizzanti che per le banche. Ma ho mantenuto l'esposizione a entrambi i settori. Non è stato facile.
Questa analisi che leggi su tradingview adesso è pubblicata il pomeriggio del giorno prima con inclusi i settori industriali sui quali intendo investire e le motivazioni che stanno dietro la mia scelta dei titoli per i miei abbonati.
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MERCATI FINANZIARI ALTALENANTI NELLA 49ESIMA SETTIMANA DELL'ANNOLa frase che i mercati finanziari hanno esclamato dopo l’uscita del dato sull’inflazione alla produzione è stata la seguente:
“È vero che l’inflazione ha visto un incremento e ciò continua ad essere un problema; tuttavia, non crediamo che ciò potrebbe ostacolare la nostra speranza di assistere ad una Federal Reserve meno aggressiva”
Perché?
Buongiorno a tutti. L’obiettivo dell’articolo è quello di commentare, attraverso l’analisi intermarket, lo stato d’animo degli investitori dopo l’uscita dell’importante dato di venerdì 9 dicembre.
Buona lettura.
È VERO CHE L’INFLAZIONE HA VISTO UN INCREMENTO…
Venerdì, ore 14:30 italiane: il US Bureau of Labor Statistics comunica i dati sull’indice dei prezzi alla produzione che misurano l’aumento dei prezzi lato venditori e grossisti (dunque, l’inflazione alla produzione):
• A livello annuale aumento del +7.4% (maggiore delle aspettative di +7.2% e inferiore al precedente di +8.1%)
• A livello mensile, aumento del +0.3% (contro le aspettative di +0.2%)
Dati core (escluse le componenti volatili energia e beni alimentari):
• A livello annuale aumento del +6.2% (maggiore delle aspettative di +5.9% e inferiore al precedente di +6.8%)
• A livello mensile, aumento del +0.4% (contro le aspettative di +0.2%)
…E CIO’ CONTINUA AD ESSERE UN PROBLEMA
L’asset class che meglio ha evidenziato come l’inflazione continua ad essere un problema è senz’altro il mercato obbligazionario, per un motivo valido:
• È quello maggiormente impattato dal rialzo (o dal ribasso) dei prezzi
Quando si ha l’idea di investire in asset che possono essere liquide o illiquide (nelle borse valori o, ad esempio, in immobili) si valutano sempre i rischi ad essi associati; non è un caso che quando si parla di “investimenti” in obbligazioni venga spesso citato il rischio “inflazione”, capace di erodere non solo il valore del nostro portafoglio, bensì gli interessi sotto forma di cedole dei bond stessi; questo è il motivo per il quale la stessa asset class è notevolmente impattata. Delle diverse scadenze delle obbligazioni (nella fattispecie, dei titoli di stato del tesoro americano), quali sono le più influenzate dalla dinamica “inflazione”?
Le scadenze lunghe, come mostra la correlazione tra aspettative di inflazione a 10 anni (ticker “T10YIE”) e il rendimento del decennale americano:
Osserviamo le prestazioni dei rendimenti del decennale, ventennale e trentennale di venerdì 9:
• Il rendimento del decennale ha sfiorato i 3 punti percentuali
• Quello del ventennale ha superato abbondantemente i 3 punti percentuali
• Il rendimento a 30 anni si è mosso al rialzo del 3.85%
Dal momento in cui il rendimento di un’obbligazione si muove in maniera inversa al suo prezzo, ciò si traduce in una svendita di obbligazioni a quelle scadenze, proprio perché:
…” e ciò continua ad essere un problema”
“…TUTTAVIA, NON CREDIAMO CHE CIÒ POTREBBE OSTACOLARE LA NOSTRA SPERANZA DI ASSISTERE AD FEDERAL RESERVE MENO AGGRESSIVA”
Dopo l’uscita del dato, è come se il mercato avesse continuato a scartare la possibilità di assistere ad una FED più aggressiva; gli asset che meglio riassumono questa mia ipotesi sono:
• Le scadenze brevi della curva dei rendimenti, in particolare il rendimento del titolo di stato a 2 anni
• Il federal fund futures scadenza febbraio 2023
Ho svariate volte sottolineato come il rendimento del titolo di stato a 2 anni sia notevolmente impattato dalle aspettative di politica monetaria:
Che comportamento hanno presentato i due asset?
Il loro movimento (al rialzo) è stato di bassa entità; questo certifica la mia visione di come gli investitori persistano nel difendere questa loro “speranza”; se così non fosse stato, avremo sicuramente assistito a delle candele rialziste più intense, molto comuni in tutto il 2022.
Inoltre, la parola del titolo del paragrafo “potrebbe” indica un’ipotesi, mentre quella “speranza” incertezza; quale grafico più di qualunque altro sposa quest’ultimo termine? Sicuramente il VIX, l’indice di volatilità dell’S&P500:
Esso, come mostra in maniera accurata la grafica (timeframe 30 minuti), non ha mai preso una vera e propria direzione; bensì, è oscillato per tutta la durata di contrattazione di venerdì, tra certezze e incertezze.
Questa fase altalenate si è poi riversato sul mercato azionario e sul dollaro americano:
L’S&P500 ha reagito male all’uscita del dato, per poi recuperare parte delle perdite; successivamente, chiude la seduta al ribasso (-0.74%).
Il dollaro americano si è comportato in maniera opposta, per un semplice motivo: come mostra la grafica successiva, esso sta agendo per tutto il 2022 da bene rifugio:
Motivo per cui:
• A delle incertezze corrispondono un azionario al ribasso e un dollaro al rialzo
• A delle certezze corrispondono un azionario al rialzo e un dollaro al ribasso
Concludendo l’analisi, tenete a mente le varie correlazioni:
• Se gli investitori prezzano una Fed aggressiva, ciò si ripercuote su un rialzo del future Federal Fund e sul rendimento a 2 anni; per questo motivo, le “paure e le incertezze” aumentano, con relativa debolezza del mercato azionario e incremento del VIX e del dollaro americano (quest’ultimo influenzato non solo dal ruolo di “safe haven”, ma anche dalla correlazione diretta con il rendimento a due anni, come mostra l’immagine successiva:
CONCLUSIONI
Come mostra la grafica, il mercato azionario (S&P500) chiude la candela settimanale in negativo, al -3.37%. Il fear and greed index evidenzia un sentiment ora neutrale (a 54 punti), inferiore rispetto ai 67 (avidità) della settimana precedente.
La diminuzione dell’euforia degli investitori si concretizza in una performance settimanale negativa da parte di tutti i settori:
• Utilities: -0.82%
• Healthcare: -1.55%
• Real Estate: -2.34%
• Basic Materials: -2.41%
• Industrials: -3.25%
• Technology: -3.38%
• Financials: -3.56%
• Consumer cyclicals: -4.01%
• Communication Services: -5.45%
• Energy: -7.35%
Ciononostante, alcuni sottosettori riescono ad avere prestazioni positive:
• Carta e prodotti di carta: +3.66%
• Metalli e attività minerarie: +1.21%
• Immobiliare diversificato: +0.35%
• Piani sanitari: +0.19%
• Utenze-elettrico regolamentato: +0.08%
• Compagnie aeree: +0.04%
• Distribuzione industriale: +0.01%
Condivido un’altra grafica riguardante la mappa delle azioni dell’S&P500 della settimana 49 dell’anno:
Ciò che il dato sull’indice dei prezzi alla produzione ha causato è stata, come hanno mostrato le grafiche condivise, incertezza e confusione: basta pensare che il suo incremento inatteso ha destato preoccupazioni lato inflazione (come hanno mostrato le scadenze obbligazionarie lunghe), ma non lato “scelte di politica monetaria” (come hanno mostrato la scadenza del rendimento del bond a 2 anni e il future federal fund); quest’ultima tematica verrà probabilmente chiarita la prossima settimana:
• Il 13 dicembre, con l’uscita del dato sull’inflazione al consumo
• Il 14 dicembre, con la decisione sul tasso di interesse e per la guidance che Powell fornirà per il prossimo anno
Buona settimana, Matteo Farci
US500 in area di responsiveIl nostro indice di riferimento del mercato globale, ha avuto una risposta alla mossa rialzista, in prossimitá della VTL del Ciclo Annuale inverso.
Detta VTL é diventata estremamente importante, poiché collega 4 massimi di 4 Cicli Intermedi inversi, che la rendono il punto di riferimento, qualora venga violata a rialzo, per una eventuale ripartenza dei mercati; inoltre il top di periodo relativo a 4.100 $, é stato fatto sotto una importante area di liquiditá che per via della meccanica volumetrica, il prezzo doveva provare a raggiungere, il tutto, di concerto alla nostra quadratura ciclica che é risultata corretta.
Dopo la reazione all'assorbimento sul top, il prezzo é attualmente su un'altra area molto importante, dove solitamente si ricerca un long speculativo al tentativo di retest dei massimi o poco su, per incastrare qualche mal capitato al rialzo, ma anche per stoppare coloro che, negli ultimi giorni, hanno venduto i minimi.
Prima dei top abbiamo un'altra importante forte resistenza, area di assorbimento passata, tra 4.000 e 4.040 $.
Purtroppo ci aspetta una settimana impegnativa con la pubblicazione dei dati ICP Martedí, le decisioni della FED a riguardo di politiche monetarie Mercoledí e per concludere, Giovedí tocca alla BCE, dunque mi aspetto molta volatilitá...
Naturalmente sará indicativa l'apertura di sessione poiché un forte gap down annullerebbe il tentativo di rimbalzo. Un'apertura positiva avvalora il nostro scenario di brevissimo di speculazione al rialzo.
La violazione a ribasso di 3.895 $ annulla ogni idea di speculazione a rialzo ovviamente, decretando il top appena fatto come massimo del Ciclo Annuale inverso e con conseguente continuazione a ribasso per almeno 3 mesi con target sotto il bottom se ridistribuisce in area 3.650 $.
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