giuseppedinacci

BTC USD al 22.12.22 ore 21.00

BITSTAMP:BTCUSD   Bitcoin
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Grafico a candele time frame 1D ovvero giornaliero.
Btc Usd in trend ribassista, come si vede anche dall'indicatore super trend (si trova abbondantemente sotto l'indicazione sell in rosso), si sta attualmente muovendo in laterale.
L'ipotesi è che sia l'ennesima pausa del trend ribassista e che stia formando l'ennesimo testa spalle (ribadisco, al momento meramente frutto di ipotesi, solo per monitorare perchè la figura ancora non si è formata nell'interezza) per poi riprendere più avanti la strada della discesa. L'idea che lo scrivente si è formato, per la verità da un pò di tempo, osservando i mercati è che gli stessi stiano ritornando alle quotazioni pre covid.
Sempre sul grafico vediamo che la media mobile a 20 periodi (in rosso) sta facendo da resistenza.
L'indicatore RSI che da indicazioni di ipercomprato o ipervenduto si trova nella parte bassa dell'intervallo di misurazione ma comunque in prossimità della parte mediana pertanto non fornisce indicazioni.
Ormai sappiamo bene che il driver che guida e sta guidando i mercati è la variazione di massa di denaro circolante che dal 2022 si trova ad essere in diminuzione, peraltro tale politica monetaria si sta svolgendo di fatto in sincrono da parte di molte banche centrali mondiali (non solo la FED o la BCE).
Come i mercati e BTC sono saliti per più di un decennio grazie a politiche monetarie accomodanti e molto generose, oltre ai tessi a zero %, grazie anche all'introduzione del Quantitative Easing con cui si è consentito alle banche centrali di acquistare direttamente sul mercato titolo di Stato e anche obbligazioni di società private, e nel caso della FED anche di acquistare azioni, eludendo la legge, per il tramite di grandi fondi come Black Rock grazie ai rapporti consolidati.
Questa mostruosa quantità di denaro in circolazione ha raggiunto il suo apice, creando una bolla, nel 2021, dove il solo bilancio FED è aumentato di 4,8 trilioni di dollari circa (oltre al resto delle banche centrali mondiali) dall'ultima settimana di feb 20 al apr22, in pratica è addirittura raddoppiato in questo intervallo di tempo, giungendo a quasi 9 trilioni di dollari di asset in bilancio, partendo da zero nel 2008. Ciò mentre i Governi mondiali chiudevano le imprese ed anche le persone in casa, creando colli di bottiglia nella produzione e nelle forniture.
Questo fiume di denaro stampato dal nulla e messo in circolazione in tutto il mondo, negli Usa distribuito anche attraverso i famosi gli Helicopter money, si è riversato in molta parte nei mercati fra cui le cripto (che voglio ricordare, sono ancora attualmente un mercato non regolamentato), creando un euforia che si autoalimentava, che è diventata una bolla che si autoalimentava.
Questa mostruosa politica covid operata dalle banche centrali mondiali (con questo fiume di denaro stampato dal nulla e distribuito in circolazione) tutte insieme in sincrono ha fatto sì che si generasse un'inflazione mostruosa che non si vedeva da 40 anni, oltre ad aver aumentato in maniera esponenziale i debiti pubblici nazionali (creando il record di debito pubblico negli Usa sia massimale sia in rapporto al PIL, e, fra parentesi e divagando un attimo, così anche in Italia) a carico dei cittadini, con ulteriore aumento della quantità degli interessi da restituire sempre a carico dei cittadini e oltre ad aver diminuito il potere d'acquisto delle persone.
Le banche mondiali hanno il compito di tenere l'inflazione intorno al limite individuato del 2%. Gli Usa hanno raggiunto a giu22 probabilmente il picco al 9,10% (attualmente a nov22 al 7,10%) mentre l'Europa, che peraltro si trova indietro agli Usa per quanto riguarda le tempistiche di inasprimento di politica monetaria (pertanto ci metterà più tempo rispetto agli Usa), ha raggiunto ad ott22 il 10,6% e non è detto che sia il picco, attualmente a nov22 si trova al 10,10%.
L'inflazione è senz'altro un indicatore di quanto riguarda il periodo negativo sui mercati, in quanto dalle dichiarazioni dei banchieri centrali Usa e Europei appare che la morsa della politica monetaria durerà fino a quando l'inflazione non si avvicini al target del 2% per restarci.
Questo inasprimento delle politiche monetarie iniziato a nov21 negli Usa con il tapering (diminuzione dell'intensità dell'aumento del bilancio) ha portato immediatamente i mercati a virare verso una gestione del rischio molto prudente, così detto risk off, portando i fondi a vendere gli asset così detti di rischio fra cui BTC (ed anche i ciclici).
E' vero simile che tale tendenza continui fino a che non cambierà la politica monetaria con tagli consistenti dei tassi d'interesse da parte della Fed (e delle banche centrali), ed al momento la prospettiva non appare vicina. Anzi al momento il picco dei tassi fed, rivisti al rialzo nell'ultima riunione FED a dic22, secondo il mantra, più in alto e più a lungo, è previsto a giu23, e se nonostante i FED Fund Futures scontino una diminuzione leggera degli stessi per dic23, il pensiero comune e dominante è che i tassi negli Usa non verranno tagliati per tutto il 2023 anche una volta raggiunto il picco.
L'inflazione Usa è da surriscaldamento della domanda, quella Europea è al 50% circa da surriscaldamento della domanda e al 50% circa dal rialzo dei prezzi dell'energia e conseguentemente di tutta la catena di approvvigionamento.
Nel 2022 abbiamo visto l'economia di molti Paesi del mondo (Usa, Europa, Cina, ecc.) rallentare, si ritiene che nel 2023 si entri in una contrazione economica che molto probabilmente potrà essere una recessione. Non c'è unanimità di pensiero se essa si soft o sia invece dura (voci autorevoli la vedono molto dura). Questo non vuol dire che non vi possano essere dei rimbalzi (per me da ipervenduto), i così detti bear rally che già abbiamo visto.
Dal punto del ciclo economico abbiamo quattro fasi: ripresa, espansione, rallentamento, contrazione-recessione (per Pring le fasi sono sei). Ebbene appare che il '2022 sia stato di rallentamento, e che il 2023 possa esservi la fase della contrazione-recessione, con conseguente capitolazione dei mercati, fra cui le cripto e BTC.
Gli asset di rischio e quelli ciclici potranno riprendersi, appunto nella fase della ripresa, quando le condizioni di nuova espansione della massa di liquidità circolante di denaro da parte delle banche centrali porterà di nuovo le condizioni per i fondi (che non operano a caso come la massa dei retail che grazie ad internet ha accesso diretto ai mercati, ma calcolano bene il rischio) e i grandi investitori di riaffacciarci all'acquisto degli asset di rischio. Non bisognerà comunque correre l'errore di guardare subito ai prezzi massimi della bolla in quanto erano prezzi gonfiati mostruosamente dal picco del fiume di soldi in circolazione, non è tuttavia da escludere che con il passare di anni, e senza far immediatamente riferimento al 2025, anno successivo all'halving previsto per la primavera 2024. Pensando agli halving passati dove l'anno successivo iniziava una bull run del prezzo di BTC. Sarà certamente un periodo da monitorare appunto per l'halving, ma lo scrivente ritiene che il primo driver sia seguire i soldi ovvero la quantità di massa circolante se in diminuzione o se in aumento. Altro indicatore da monitorare per capire il giusto timing può essere la ripresa del valore del prezzo dei titoli di Stato Usa (primo mercato e prima borsa mondiale), difatti generalmente i titoli di Stato aumentano qualche mese prima (e correlativamente le percentuali di rendimento degli interessi di tali titoli di Stato scende) delle azioni e pertanto prima del mercato di rischio fra cui le cripto.
IL 2023 o almeno il primo semestre del 2023 (ma probabilmente anche tutto) appare ancora vincolato al impostazione del rischio off e pertanto orientato alla liquidità o al massimo a titoli profittevoli e con dividendo di settori anticiclici o difensivi (alimentari, bevande, ristoranti, sanitari, cura della persona).
Le cripto, fra cui il BTC sono da considerarsi fra gli asset a più alto rischio.
Il driver principale è seguire la regolazione della quantità di moneta in circolazione.
L'Sp500 ed il Nasdaq appaiono aver toccato a dic22 i massimi relativi del movimento 2 di C e successivamente appare che abbiano nello stesso mese iniziato il movimento di discesa 3 di C (correzione ABC Elliott) un forte movimento ribassista con nuovi minimi non finali.
La tendenza principale di BTC appare dunque ancora ribassista con il raggiungimento di futuri nuovi minimi.
Attualmente BTC USD scambia a 16.654,00 dollari.
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