Dopo la crisi degli energetici scatenata dall'esplosione inflazionistica e dal conflitto Russia Ucraina, abbiamo visto il crude oil raggiungere un massimo costo di 130 dollari al barile.
Oggi siamo sui 71 dollari circa, con una riduzione del costo della materia prima superiore al 44%.

La domanda che mi sono posto è: quanto deve scendere ancora il crude oil per valutare un ingresso deciso e quale dovrebbe essere il timing giusto (ammesso di essere in grado di individuarlo)? In quest'analisi ci vengono in aiuto alcuni studi effettuabili su dati storici e sulla ciclicità dello strumento.

Innanzitutto guardando il grafico si nota a primo impatto una cosa importante: dal 2008 in poi e ancora in misura maggiore dal 2016 i volumi sono letteralmente esplosi, creando sicuramente una variazione strutturale del mercato. Abbiamo assistito nel corso degli anni, ad una trasformazione simile su diversi mercati (S&P500, Gold), dove l'aumento dell'efficienza e della liquidità ha creato dinamiche nuove a discapito del classico trendfollowing.

Oggi assistiamo ad un mercato con quotazioni in riduzione (ma non ancora eccezionalmente basse) e per quanto mi riguarda, potrebbe essere interessante per ingressi decisi l'area attorno ai 50/55 dollari.

Andiamo a vedere con un buy and hold dal 2001, quali sarebbero stati i mesi più favorevoli per valutare un ingresso a mercato analizzando le performances mensili:

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Notiamo una ciclicità molto interessante ed una vera e propria spaccatura:
- I mesi da dicembre a giugno hanno una tendenza rialzista;
- I mesi da luglio a novembre un andamento ribassista.

Questo avviene perchè il crude oil, oltre che dalla gestione per il tramite di "cartelli" e fattori politici, è fortemente influenzato dalla fisiologica domanda globale.

Se dal 2001 ad oggi avessimo semplicemente ipotizzato di acquistare a dicembre e vendere allo scoperto a luglio, avremmo ottenuto questi risultati:

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Dall'osservazione del grafico e dall'inclinazione dell'equity dei profitti degli ultimi anni, si nota come questo bias che dura da oltre 20 anni, sia quanto mai attuale.
Alla luce di questa semplice, ma a mio avviso efficace analisi, per costruire il mio ingresso valuterò, oltre al prezzo, anche il periodo dell'anno, magari andando ad incrementare la size tra settembre ed ottobre/novembre.

Si tratta della mia impostazione, basata ovviamente sulla mia esposizione e sul mio portafoglio, pertanto invito chi legge l'idea a prendere spunto o ad analizzare ed implementare i dati, ma a maturare le decisioni di investimento in virtù della propria situazione patrimoniale.









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