Il supporto in area 65$ che durava e sosteneva il prezzo del crude oil da ormai 3 anni è stato rotto questo mese, solitamente un ribasso di questo tipo preannuncia un segnale di rallentamento della domanda e spesso anche una recessione in arrivo.
I forti ribassi sono iniziati il 2 Aprile con l'annuncio dei dazi da parte del presidente Trump; infatti in poche sedute i prezzi del crude oil sono passati dai 70$ dollari al barile, fino a scendere ai 55$ dollari, prima di tentare un rapido recupero, anche in scia alla pausa dei dazi annunciata dallo stesso presidente.
Ciò che è interessante valutare ora è il futuro movimento dei prezzi dell'oro nero, infatti un recupero, preferibilmente entro fine mese, della soglia 65$ dollari potrebbe comportare un annullamento del movimento ribassista in corso e rimettere tutto in discussione, al contrario a livello tecnico questo movimento di recupero potrebbe configurarsi come il più classico pullback dopo la rottura ribassista, con successivo ritest del livello, per poi riprendere la via della discesa verso obiettivi più bassi.
Inutile dire che molti di questi movimenti saranno alimentati dalle mosse e dalle dichiarazioni del presidente americano e, di conseguenza, dalle implicazioni economiche che queste avranno, tuttavia ritengo interessante monitorare ciò che avverrà nelle prossime settimane a ridosso del livello spartiacque a 65$.
Un rapido recupero potrebbe riportare i prezzi verso il livello dei 75$ (nel medio termine), al contrario una conferma del cedimento aprirebbe la strada verso ulteriori ribassi che avranno come target 51$ prima ed un secondo obiettivo di medio termine in area 40$.
I forti ribassi sono iniziati il 2 Aprile con l'annuncio dei dazi da parte del presidente Trump; infatti in poche sedute i prezzi del crude oil sono passati dai 70$ dollari al barile, fino a scendere ai 55$ dollari, prima di tentare un rapido recupero, anche in scia alla pausa dei dazi annunciata dallo stesso presidente.
Ciò che è interessante valutare ora è il futuro movimento dei prezzi dell'oro nero, infatti un recupero, preferibilmente entro fine mese, della soglia 65$ dollari potrebbe comportare un annullamento del movimento ribassista in corso e rimettere tutto in discussione, al contrario a livello tecnico questo movimento di recupero potrebbe configurarsi come il più classico pullback dopo la rottura ribassista, con successivo ritest del livello, per poi riprendere la via della discesa verso obiettivi più bassi.
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Un rapido recupero potrebbe riportare i prezzi verso il livello dei 75$ (nel medio termine), al contrario una conferma del cedimento aprirebbe la strada verso ulteriori ribassi che avranno come target 51$ prima ed un secondo obiettivo di medio termine in area 40$.
Declinazione di responsabilità
Le informazioni ed i contenuti pubblicati non costituiscono in alcun modo una sollecitazione ad investire o ad operare nei mercati finanziari. Non sono inoltre fornite o supportate da TradingView. Maggiori dettagli nelle Condizioni d'uso.
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