Dopo essersi avvicinato nuovamente verso area 11€, sul titolo Campari si sono riprese le vendite riportando i prezzi prima verso il supporto dei 9,50€ per poi romperlo e chiudere con la candela di venerdì, in area 8,6€ stabilendo così nuovi minimi annuali. Da inizio agosto di quest'anno, il titolo ha perso quasi un 20%.
Come vediamo sul grafico giornaliero, prima che arrivasse la rottura tra giovedì e venerdì, il titolo si trovava racchiuso all'interno di un trading range che andava tra i 9,20€ e i 9€. La candela di mercoledì 19 ottobre è stata il trigger che ha fatto continuare la discesa dei prezzi nei giorni successivi. La rottura è stata accompagnata da volumi sopra la media, mostrando forte partecipazione al ribasso. La scenario che poteva sembra comunque di ripresa si è così trasformato, in uno scenario negativo.
Oggi i prezzi si trovano su un livello di supporto che a novembre del 2020 e a gennaio 2021, ha fatto ripartire i prezzi verso l'alto. Dai massimi fatti a novembre 2021, il titolo ha perso il 35% circa riportandosi addirittura sotto i massimi pre-covid.
L'indicatore di forza relativa conferma la debolezza su Campari, mostrandosi con una forte pendenza forse il basso ed evidenziando un titolo molto più debole del mercato.
Che tipo di scenario possiamo ipotizzare ?
A mio parere, se l'area degli 8,50€ dovesse essere rotta, potrebbe verificarsi una nuova spinta ribassista facendo arrivare forse il titolo verso gli 8€, numero tondo importante. Per ritornare a vedere uno scenario positivo è ancora troppo presto ma penso che un ritorno sopra i 9,80€, potrebbe iniziare ad essere, un primo segnale positivo.
Se la mia analisi ti è piaciuta lasciami un like come segno di ringraziamento.
Come vediamo sul grafico giornaliero, prima che arrivasse la rottura tra giovedì e venerdì, il titolo si trovava racchiuso all'interno di un trading range che andava tra i 9,20€ e i 9€. La candela di mercoledì 19 ottobre è stata il trigger che ha fatto continuare la discesa dei prezzi nei giorni successivi. La rottura è stata accompagnata da volumi sopra la media, mostrando forte partecipazione al ribasso. La scenario che poteva sembra comunque di ripresa si è così trasformato, in uno scenario negativo.
Oggi i prezzi si trovano su un livello di supporto che a novembre del 2020 e a gennaio 2021, ha fatto ripartire i prezzi verso l'alto. Dai massimi fatti a novembre 2021, il titolo ha perso il 35% circa riportandosi addirittura sotto i massimi pre-covid.
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A mio parere, se l'area degli 8,50€ dovesse essere rotta, potrebbe verificarsi una nuova spinta ribassista facendo arrivare forse il titolo verso gli 8€, numero tondo importante. Per ritornare a vedere uno scenario positivo è ancora troppo presto ma penso che un ritorno sopra i 9,80€, potrebbe iniziare ad essere, un primo segnale positivo.
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