Nel grafico sono raffigurati i tre ETF che replicano l’andamento di alcuni settori del mercato Americano; nello specifico, a partire dal basso troviamo il settore tecnologico (XLK), salendo il comparto dei consumi discrezionali (XLY) ed infine quello delle comunicazioni (XLC).
Possiamo notare come i tre indici, che rappresentano il RISK ON sul mercato USA, abbiano performato in maniera differente dall’ inizio del 2024, con un chiaro trend rialzista solo da parte del settore delle comunicazioni, mentre il comparto tecnologico ha accennato un rialzo ma non con la stessa forza del precedente ed infine il discrezionale che invece si è mosso in un range laterale.
Da questa informazione possiamo dedurre che il mercato, in quella che dovrebbe essere la fase di RISK ON cioè quel momento in cui gli investitori sarebbero disposti a rischiare di più in aziende più rischiose, non sta avendo la giusta e paritaria spinta da parte dei settori che dovrebbero sovraperformare in questi momenti.
In conclusione la domanda da porsi è quanto ancora il mercato riesca a tenere questo trend rialzista senza il sostegno dei principali settori favorevoli alla crescita del mercato stesso.
Altro aspetto, per nulla di poco conto, sono i volumi decrescenti durante il rialzo di questa settimana visibili tramite la freccia rossa disegnata sui grafici.
Stando ad uno dei principi della teoria di Dow, secondo cui il volume deve confermare il trend in atto, viene spontaneo domandarsi se quest’ultimo rialzo sia solo una falsa rottura prima di un possibile rimbalzo.
Volumi decrescenti che sono presenti sia sui singoli settori ma anche sul Futures stesso dello Standard & Poor’s 500 (grafico a destra).
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