FX:EURAUD   Euro / Dollaro australiano
- EUR:

L’euro è in una situazione complicata, l’ultimo rialzo dell’indice ZEW rispecchia
semplicemente il fatto che si pensa ad una ripresa economica cinese e dunque ad una
Europea. Solamente che se ci dovesse essere questa ripresa economia i maggiori a
beneficiarne saranno in primis AUD e NZD grazie agli scambi commerciali. Inoltre se la guerra
dovesse allargarsi si prevede un aumento dei prezzi dell’energia e dunque un inverno più
difficile in Europa. I rumors da parte di Reuters su un aumento di riserva obbligatoria da
parte della UE secondo Intesa Sanpaolo non avrebbero alcun effetto sull’economia reale e
dunque li vede poco probabili. Se Lagarde dovesse accennare al fatto che si è parlato del
PEPP allora dovrebbe mettere ulteriore pressione al ribasso all’EUR in quanto questo
confermerebbe timori su una revisione del piano e dunque una pressione a rialzo sui BTP e
dunque allargare lo spread con in Bund.

- AUD:

Il miglioramento della situazione cinese aiuta principalmente (come riferito dalla RBA)
l’Australia. Inoltre il conflitto tra Israele e Palestina potrebbe aumentare i prezzi
dell’energia che fino a questo momento dell’anno sono “solamente” scesi e dunque dare un
boost al valore delle esportazioni Australiane. Oltre al boost derivante dal petrolio il dollaro
australiano potrebbe trovare ulteriore supporto grazie all’aumento dei prezzi delle materie
prime che la Cina importa dall’Australia (e dunque ora con accenni di una ripresa potrebbero
aumentare ulteriormente).


Short @1.68, Stop Loss @1.693, Take Profit @1.63.
Entrata: Entro a questo livello perchè siamo in prossimità del livello 0.786 del livello di Fibonacci che Corrisponde anche al massimo di Aprile 2023 (Da notare come Flow Bank ha anch’essa un trade aperto short con un’entrata a 1.6708). Siamo inoltre sopra il prezzo medio LONG dei retail traders.
Stop Loss: Lo Stop Loss l’ho posizionato sopra i massimi dell’ultimo ritracciamento (Da notare come Flow Bank ha anch’essa un trade aperto short con uno Stop Loss a 1.69)
Take Profit: Messo ai minimi più recenti (Da notare come Flow Bank ha anch’essa un trade aperto short con uno Take Profit a 1.62)
Trade attivo
Commento:
-EUR:

Nei servizi, l'indice di attività è sceso da 48,7 a 47,8. Il PMI manifatturiero è sceso da 43,4 a 43,0. Il PMI composito della zona euro è sceso da 47,2 a 46,5 a ottobre. Il PMI composito tedesco è sceso da 46,4 a 45,8.
D'altra parte, c'è stato un aumento del PMI manifatturiero tedesco, di 1,1 punti percentuali, a 40,7 (Comunque ben al di sotto del 50).

-AUD:

Il mercato prezza attualmente un 20% di probabilità di ulteriori rialzi dunque una sorpresa a rialzo nell’inflazione domani sarà più sentita che una sorpresa a ribasso. Da notare come WestPac vede effettivamente le previsioni leggermente troppo alte dunque in caso di un calo sostenuto dell'inflazione si potrebbe cominciare a pensare di chiudere manualmente l'operazione.

Portiamo comunque lo stop a breakeven per sicurezza.
Commento:
-EUR:

L'indice Ifo dell'EUR ha sorpreso a rialzo ma rimane comunque ampliamente al di sotto della media storica. Questa ripresa dell'indice Ifo assieme a quello ZEW indica che gli investitori europei hanno aspettative di una ripresa economica cinese la quale porterà benefici anche alla zona euro e soprattutto alla Germania. Questa ripresa però conferma la nostra tesi iniziale ovvero che se le aspettative riguardanti la Cina aumentano allora il maggior beneficiario di questa ripresa non sarà l'euro ma bensì il dollaro Australiano.

- AUD:

Praticamente tutti i dati inflazionistici hanno sorpreso a rialzo con: IPC del semestre di settembre a +1.2% (con l’IPC mensile a +0.6%), Trimmed Mean a +1.2%. I servizi di mercato, al netto degli articoli volatili, sono aumentati dell'1,3% nel trimestre, con una crescita del 6,2% su base annua. Questo indica che la direzione dell’inflazione non sta andando come la RBA vorrebbe e dunque ci si può ora aspettare un ultimo ulteriore aumento dei tassi. Anche tenendo conto del fatto che settembre sia un mese dove l’inflazione è sempre particolarmente più alta rispetto agli altri mesi questi dati sono sopra le aspettative della RBA e dunque (grazie ai vari comunicati) possiamo dedurre un ulteriore rialzo di +25bp.

La Cina ha annunciato piani per aumentare il rapporto del deficit fiscale al 3,8% e per emettere 1 trilione di renminbi (RMB) in obbligazioni sovrane. Questa è un’altra misura per supportare l’economia Cinese.
Commento:
-EUR:

Oggi ci sarà la decisione sui tassi d'interesse che ormai sembrano essere al loro picco. Unico evento importante di oggi è sicuramente la conferenza di Lagarde la quale potrebbe discutere sull'eccesso di liquidità. Questo potrebbe dare un boost all'euro ma Intesa Sanpaolo è stata "contraria" a questa scelta dunque non penso che ne parleranno; ritiene infatti che: "il coefficiente di riserva obbligatoria non è mai stato uno strumento rilevante di politica monetaria: semmai, soltanto un modo per creare una domanda strutturale di riserve da soddisfare con le operazioni temporanee di rifinanziamento. Inoltre, l’eterogenea distribuzione dell’eccesso di riserve significa che l’aumento del coefficiente di riserva potrebbe obbligare le banche di alcune giurisdizioni ad aumentare il ricorso alle operazioni di rifinanziamento. L’unico vantaggio per le banche centrali nazionali sarebbe la riduzione (parziale, ma immediata) del costo dell’eccesso di riserve."

-AUD:

Ho guardato in diretta il discorso della Bullock e ho deciso di rimette lo Stop Loss al suo livello originale. Questo infatti era stato spostato in caso di un'inflazione più bassa del previsto e non più alta. Vediamo sul momento un discorso della Governatrice della RBA più "Dovish" di quanto ci saremmo aspettati ma, come ha ricordato WestPac, siamo ancora a più di una settimana di distanza e dunque non voleva anticipare le decisioni della RBA. Ha confermato inoltre i suoi discorsi precedenti dove affermava che se l'inflazione avrebbe sorpreso a rialzo allora ulteriori rialzi sarebbero stati certi (e l'inflazione ha appunto sorpreso a rialzo).
Commento:
-EUR:

Oggi giornata molto fitta ma di dati di "seconda" importanza rispetto ai dati di ieri. Abbiamo infatti un aumento della Fiducia dei Consumatori francesi che aumenta da 83 a 84.
In Spagna il PIL ha sorpreso a rialzo nel terzo semestre stampando un +0.3% (comunque in calo rispetto al quarter precedente dove abbiamo assistito ad un +0.5%).
Rimanendo in Spagna abbiamo visto delle vendite al Dettaglio leggermente più forti ma che non hanno (a parer mio) molto significato.
Il dato più forte francese viene bilanciato dai dati negativi italiani, infatti la fiducia delle imprese è scesa di 0.4 assestandosi su 96 mentre la fiducia dei consumatori ha nettamente sorpreso a ribasso portandosi ad un livello di 101.6 da un precedente 105.4 (con un consensus di 105.2).
Infine i Brandeburg CPI si sono visti scendere tutti rispetto al dato precedente.

-AUD:

Sul fronte Australiano abbiamo avuto durante la notte il rilascio dei dati sul PPI; questi hanno sorpreso a rialzo sia sulla misura YoY sia sulla misura QoQ. Oltre a questa notizia abbiamo una giornata molto tranquilla oggi.

Manteniamo l'operazione aperta anche durante il weekend.
Commento:
- EUR:

La Germania oggi ha pubblicato la revisione del PIL per il 3 semestre il quale è stato visto essere sceso solo dell’ -0.1% contro il precedente -0.3%. Aggregata a questa revisioni sono stati visti a rialzo anche la crescita del primo e del secondo semestre di quest’anno entrambi con un decimo in più.
La vera sorpresa della giornata è stata la pubblicazione del PIL Belga che ha visto crescere la sua economia del terzo semestre del 0.5%.
Anche se abbiamo questi dati molto positivi non stimiamo che domani il PIL dell’eurozona risulti molto positivo.
I dati sull’inflazione di oggi sono risultati tutti sotto le aspettative (già in calo) sia in Germania sia in Spagna.

- AUD:

Le vendite al dettaglio sono aumentate nel mese di settembre, aumentando dello 0,9%, leggermente al di sopra della previsione di Westpac per un aumento dello 0,7%, ma ben al di sopra della previsione del consenso per un aumento dello 0,3%. Ciò fa seguito a incrementi dello 0,3% e dello 0,6% rispettivamente nei mesi di agosto e luglio, portando le vendite nominali a un aumento del 0,8% su base trimestrale.
Commento:
- EUR:

Oltre ad una nuova emissione di Bond per un valore di 1 bilione di CNY (il quale andrebbe a sforare il tetto del debito) abbiamo anche i sospetti per un possibile ulteriore taglio delle riserve obbligatorie.

Inoltre i profitti delle industrie che cominciano a crescere di nuovo e le una nuova fase di stoccaggio indicano chiaramente come l’economia (per lo meno escludendo quella edile) sta ripartendo con anche le importazioni ed esportazioni che stanno cominciando a riprendere il loro ritmo normale.

Se gli eventi riportati prima hanno fatto riprendere la fiducia agli investitori è anche bene ricordare che la crescita non è sempre lineare; notiamo infatti come questa notte i PMI cinesi hanno sorpreso nettamente a ribasso con un PMI manifatturiero a 49.5 e un PMI dei servizi a 50.6 (da notare però come OCBC ritiene che del pessimismo fosse già incorporato nel prezzo del RMB).

L’inflazione headline è scesa di molto ad Ottobre attestandosi sul livello 2.9% YoY. Questa discesa è guidata però principalmente dalla deflazione dei prezzi energetici, infatti abbiamo che l’inflazione core è scesa seguendo le aspettative e non quanto la headline.

I dati del PIL hanno mostrato una contrazione dello 0,1% trimestrale nel terzo trimestre e forse l'inizio di una recessione tecnica; questo calo però differisce tra le varie economie europee il che ci fa pensare ad una situazione di diversa sensibilità all’inflazione alta:

L'economia francese è cresciuta modestamente dello 0,1% nel terzo trimestre, in calo rispetto al secondo trimestre (+0,6%). L'economia tedesca è scesa dello 0,1% nel terzo trimestre. La caduta è stata tuttavia leggermente più contenuta rispetto a quanto ci aspettassimo e nel contempo i trimestri precedenti sono stati rivisti al rialzo. Il PIL spagnolo è cresciuto dello 0,3% nel terzo trimestre, mentre il PIL italiano è rimasto stabile nello stesso periodo.

- AUD:

Per quanto è stato detto riguardante la Cina basti pensare che l’Australia ha rapporti molto più stretti con la Cina e dunque qualunque variazione nell’economia cinese avrà effetti più ampi sul dollaro australiano che sull’euro.

A settembre, il credito è cresciuto dello 0,5% nel mese, leggermente al di sopra del ritmo mensile medio dello 0,4% per l'anno 2023 fino ad oggi ma bisogna notare come invece come questo è cresciuto del 4.9% YoY rallentando rispetto al 5,2% di agosto e rispetto al picco dell'8,9% di settembre e ottobre dell'anno scorso. La stabilizzazione dell’ultimo mese è rispecchia il mercato immobiliare dove i prezzi sono scesi nell’ultima anno a causa della brusca riduzione della capacità di indebitamento. Tuttavia, nel 2023 ci sono segni di stabilizzazione del mercato immobiliare, in particolare dei prezzi delle abitazioni, in un contesto di stretta offerta. I nuovi prestiti nel semestre da febbraio ad agosto sono aumentati del 8,6%.

Attualmente, la crescita annuale del credito per l'acquisto di abitazioni è del 4,2%, il ritmo più lento dal marzo 2021 e in rallentamento rispetto al picco del ciclo del 7,9% registrato nella prima metà del 2022 e questo probabilmente porterà le imprese a ridurre gli investimenti a causa di una domanda più debole.
Trade chiuso manualmente:
I dati usciti sul fronte Australiano e cinese non sono in linea con le mie aspettative e dunque chiudo per precauzione il trade. Inoltre lo chiudo per evitare la situazione lose-lose che si era andata a verificare durante l'ultimo rialzo dei tassi dell'euro.
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