Gabriele_Bernardi

EUR-CAD #3

Short
Gabriele_Bernardi Aggiornato   
FX:EURCAD   Euro / Dollaro canadese
- EUR:

Venerdì l’euro grazie a dei rumors su un possibile cessate il fuoco ha registrato una della performance migliori in tutto il mercato del forex. Notiamo però come questo accordo non si è avverato ed oggi (Sabato) Israele sta ancora avanzando con le truppe di terra su Gaza.
Vediamo inoltre i PMI europei peggiorare portandosi a quota (composito) 46.5 con PMI tedeschi e francesi in discesa e con preoccupazioni su quelli italiani e spagnoli. Inoltre altro dato negativo la fiducia dei consumatori in tutta Europa cala portandosi così ad un leggero calo a -17.9 la quota attuale. Durante la press conference la Presidente della BCE ha inoltre riconosciuto che l’economia si trova in uno stato difficile e che i tassi d’interesse cominciano a farsi sentire nelle varie aree. Nel calendario che ci aspetta questa settimana l’unico dato positivo che ci possiamo aspettare è un rimbalzo nel PIL italiano che si dovrebbe attestare ad un +0.1%.

- CAD:

Come detto prima Israele continua la sua avanzata portando così le tensioni politiche alle stelle. Queste tensioni politiche sono particolarmente favorevoli ad un dollaro canadese più forte a causa del fatto che l’Iran (uno dei maggiori produttori di petrolio al mondo) potrebbe sostenere in modo sostenuto il gruppo di Hamas e dunque tagliare la produzione di petrolio ulteriormente (dopo l’ulteriore taglio da parte del OPEC e di una produzione inferiore da parte della Norvegia). I rischi per il CAD sono molteplici tra cui una disoccupazione che è prevista crescere attorno al 5.6% e dei PMI ancora in diminuzione sub-50. Questo asset ci permette inoltre di ripararci su una stagnazione cinese; se infatti la Cina non dovesse continuare la pubblicazione di dati al rialzo allora il dollaro Australiano soffrirebbe più dell’Euro mentre il Dollaro Canadese rimarrebbe quasi del tutto illeso grazie agli accordi bilaterali con gli Stati Uniti.


Short @1.46546, Stop Loss @1.485, Take Profit @1.415.
Entrata: Entro a questo livello in quanto HSCB ha appena aperto un trade short su EUR-USD intorno ai livelli attuali e con una correlazione ad un mese del 75% e ad una settimana del 77.4% con EUR-CAD, essendo quest’ultimo a livelli tecnici più favorevoli ho deciso di aprire il trade su questo pair. Ci troviamo infatti vicini al livello 0.786 del ritracciamento di Fibonacci e vicini al prezzo medio d’acquisto dei retail ovvero 1.47. Inoltre MUFG ha anch’essa un trade aperto sul CAD ma questa volta contro la Sterlina (aperta a livelli addirittura più bassi di quelli attuali) e abbiamo anche qui una correlazione molto alta: correlazione ad un mese di 84.9% ed ad una settimana del 72.9%.
Stop Loss: Lo Stop Loss l’ho posizionato sopra i massimi prima di crollare.
Take Profit: Messo ai minimi più recenti (Da notare come Flow Bank aveva anch’essa un trade aperto short, ormai chiuso in perdita, con uno Take Profit a 1.399).
Trade attivo
Commento:
- EUR:

La Germania oggi ha pubblicato la revisione del PIL per il 3 semestre il quale è stato visto essere sceso solo dell’ -0.1% contro il precedente -0.3%. Aggregata a questa revisioni sono stati visti a rialzo anche la crescita del primo e del secondo semestre di quest’anno entrambi con un decimo in più.
La vera sorpresa della giornata è stata la pubblicazione del PIL Belga che ha visto crescere la sua economia del terzo semestre del 0.5%.
Anche se abbiamo questi dati molto positivi non stimiamo che domani il PIL dell’eurozona risulti molto positivo.
I dati sull’inflazione di oggi sono risultati tutti sotto le aspettative (già in calo) sia in Germania sia in Spagna.
Commento:
- EUR:

Oltre ad una nuova emissione di Bond per un valore di 1 bilione di CNY (il quale andrebbe a sforare il tetto del debito) abbiamo anche i sospetti per un possibile ulteriore taglio delle riserve obbligatorie.

Inoltre i profitti delle industrie che cominciano a crescere di nuovo e le una nuova fase di stoccaggio indicano chiaramente come l’economia (per lo meno escludendo quella edile) sta ripartendo con anche le importazioni ed esportazioni che stanno cominciando a riprendere il loro ritmo normale.

Se gli eventi riportati prima hanno fatto riprendere la fiducia agli investitori è anche bene ricordare che la crescita non è sempre lineare; notiamo infatti come questa notte i PMI cinesi hanno sorpreso nettamente a ribasso con un PMI manifatturiero a 49.5 e un PMI dei servizi a 50.6 (da notare però come OCBC ritiene che del pessimismo fosse già incorporato nel prezzo del RMB).

L’inflazione headline è scesa di molto ad Ottobre attestandosi sul livello 2.9% YoY. Questa discesa è guidata però principalmente dalla deflazione dei prezzi energetici, infatti abbiamo che l’inflazione core è scesa seguendo le aspettative e non quanto la headline.

I dati del PIL hanno mostrato una contrazione dello 0,1% trimestrale nel terzo trimestre e forse l'inizio di una recessione tecnica; questo calo però differisce tra le varie economie europee il che ci fa pensare ad una situazione di diversa sensibilità all’inflazione alta:

L'economia francese è cresciuta modestamente dello 0,1% nel terzo trimestre, in calo rispetto al secondo trimestre (+0,6%). L'economia tedesca è scesa dello 0,1% nel terzo trimestre. La caduta è stata tuttavia leggermente più contenuta rispetto a quanto ci aspettassimo e nel contempo i trimestri precedenti sono stati rivisti al rialzo. Il PIL spagnolo è cresciuto dello 0,3% nel terzo trimestre, mentre il PIL italiano è rimasto stabile nello stesso periodo.

- CAD:

L'economia canadese è stagnante a causa dei rialzi dei tassi di interesse della Banca del Canada, con il PIL che si è stabilizzato in agosto. Sebbene i settori minerario, petrolifero e del gas abbiano mostrato guadagni, la produzione manifatturiera, i servizi pubblici e l'agricoltura hanno registrato cali. Anche a settembre, si prevede che il PIL rimanga invariato, portando il terzo trimestre a un risultato simile

Riassunto del discorso di Macklem: Il tono generale dei suoi commenti è stato in linea con il rialzo hawkish della scorsa settimana. Nel suo intervento iniziale ha sottolineato il progresso verso condizioni di offerta e domanda più equilibrate. C'è stato un intero paragrafo sulle pressioni sul mercato immobiliare. Hanno ribadito che l'inflazione è prevista al 3,5% fino a metà del 2024 e poi dovrebbe scendere al 2% nel 2025. Mah, è uno spreco di inchiostro. Mostrano sempre, sempre, sempre un ritorno magico al 2% entro il loro orizzonte di due anni e il loro track record nella previsione dell'inflazione è terribile. Quello che Macklem e soci stanno facendo è cercare di far calare l'inflazione per ottenere un atteggiamento più moderato da parte delle persone nelle loro valutazioni di prezzi e salari, ma chiunque partecipi in tali valutazioni dovrebbe guardare molto da vicino al pessimo track record della Banca del Canada nella previsione dell'inflazione a lungo termine e certamente nella pandemia. Hanno anche ribadito che "Complessivamente, i rischi inflazionistici sono aumentati da luglio" e che "La previsione che abbiamo pubblicato la settimana scorsa mostra un'inarrestabile ascesa dell'inflazione rispetto a quanto previsto la scorsa estate".
Trade chiuso manualmente:
Dopo ennesimi dati deludenti sul fronte canadese chiudo il trade in leggero guadagno cercando una posizione migliore magari contro il dollaro americano
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